Posts written by emanplay

  1. .
    CITAZIONE (Ápeiron @ 8/5/2024, 20:13) 
    Richiedo le ricompense per aver votato questo mese e l'apertura dei pacchetti 2a espansione che riceverò.

    Richiesta approvata, grazie da parte di tutto il Forum

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    2 Pacchetti dell'Espansione n° 2 Deathbringer


    Hai trovato i seguenti oggetti (puoi vederli nel dettaglio nel topic dell'espansione)

    80: BINOCCHIALI
    32: ANELLO CON STEMMA

    Qui di seguito ti riporto le Parallels.

    BINOCCHIALI (002/020)
    Estrazione: 112
    • 2d100
      80
      32
    • Inviato il
      8/5/2024, 22:13
      emanplay
  2. .

    Unione di Bezerise, ore 13:30 -> ???


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    L'Hunter in giacca e cravatta ascoltò in silenzio la risposta del** giovane candidat*, al termine della quale si lasciò scappare una breve e sottovoce risatina, che cercò di coprire con una mano alla bocca. Poi replicò.

    Non conosco i tuoi trascorsi con Rize ma... Cos'avrei fatto, io, per meritarmi questo trattamento? Non ti sto simpatico?

    Un'altra risatina, poi proseguì.

    Beh, se è davvero questo il tuo obiettivo, accetto la sfida.
    Ma dovrai ingegnarti a lungo. Perché non ho alcuna intenzione di andarmene, e...


    Dopo qualche istante la sua espressione si fece nuovamente seria e l'atmosfera tetra e inquietante. Kenu avrebbe potuto percepire addosso per l'ennesima volta quella medesima sensazione fastidiosa e opprimente. Questa volta più intensa che mai.

    Non mi piace quando toccano le mie cose.

    Sebbene la sua espressione distaccata e indecifrabile non trapelasse alcuna intenzione ostile, Kenu avrebbe percepito quelle parole come una vera e propria minaccia, complice anche quella tetra pressione che sentiva addosso, che però si attenuò rapidamente negli istanti immediatamente successivi.
    Successivamente, Kenu si diresse a passo sempre più lungo e svelto verso il dirigibile, seguito a ruota da Zakary che preferì mantenere la propria andatura e lasciare che ** ragazz* mettesse metri fra le loro figure.


    Trovi senza problemi qualsiasi oggetto comune che ti occorra per cambiare aspetto.

    Narrato - Pensato - Parlato 

    Circa mezz'ora dopo, il dirigibile prese il volo, cominciando a solcare i cieli in quello che sarebbe stato un lungo viaggio in direzione nord.
    Dai finestrini del velivolo non si poteva osservare nient'altro che un'interminabile distesa d'acqua per gran parte della traversata, che risultò molto più silenziosa e priva di compagnia rispetto all'andata.

  3. .
    Richiedo ricompense per la votazione del forum in Top Forum di maggio
  4. .
    CITAZIONE (mat04 @ 1/5/2024, 11:38) 
    Chiedo la ricompensa per il voto in Top forum per Maggio (compresa l'apertura dei pacchetti premio)

    Richiesta approvata, grazie da parte di tutto il Forum

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    2 Pacchetti dell'Espansione n° 2 Deathbringer


    Hai trovato i seguenti oggetti (puoi vederli nel dettaglio nel topic dell'espansione)

    9: POZIONE LUMINESCENTE
    36: SPADINN
    Estrazione: 45
    • 2d100
      9
      36
    • Inviato il
      4/5/2024, 19:30
      emanplay
  5. .
    CITAZIONE (Ensiferum @ 1/5/2024, 14:40) 
    Richiedo le ricompense del voto in top forum di Maggio
    Richiedo Apertura dei Pack Deathbringer (2)

    Richiesta approvata, grazie da parte di tutto il Forum

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    2 Pacchetti dell'Espansione n° 2 Deathbringer


    Hai trovato i seguenti oggetti (puoi vederli nel dettaglio nel topic dell'espansione)

    49: KUSARIGAMA
    74: MOONVEIL
    Estrazione: 123
    • 2d100
      49
      74
    • Inviato il
      4/5/2024, 19:28
      emanplay
  6. .

    Unione di Bezerise, ore 13:25 -> 13:30


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Ormai irrimediabilmente destabilizzat* dagli ultimi avvenimenti, Kenu, lentamente e silenziosamente, procedette infine col portare a termine l'ultimo requisito che l* separava dal passaggio della prova: portare un cinghiattolo al tendone.
    Nel farlo, notò a terra il telefono acceso di Jodya e, dopo averlo raccolto e aver osservato la schermata aperta sulla sua parte frontale, realizzando più concretamente quanto aveva appena fatto, venne colpit* da un nuovo, inaspettato e intenso malessere psicologico, che si ripercosse anche sul suo fisico.
    Ormai più che provat* da quelle poche ma burrascose ultime ore, raggiunse infine il tendone, dove ad attenderl* c'era Zakary, con accanto Lyranel, da poco ricongiuntasi al collega.


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    L'uomo dalla carnagione scura fissò per qualche secondo il numero 292, senza esprimere particolari emozioni, per poi afferrare la bestiola che egli teneva in mano, portandola all'interno del tendone.

    Lyranel, procedi e ufficializza il risultato della prova.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    La giovane, a testa china, senza neanche guardare in volto Kenia e con un'espressione che non nascondeva rammarico e malinconia, si schiarì la gola e prese parola, mantenendo un tono di voce piuttosto basso.

    La seconda prova d'esame è conclusa...
    Passa alla fase finale un solo partecipante.. il numero 292.


    Terminato il suo incarico si sentì libera di congedarsi e non protrasse ulteriormente la sua presenza, dirigendosi a passo svelto verso il dirigibile alle spalle del tendone.


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Zakary, spegnendo la sigaretta che stava fumando semplicemente schiacciandola nel palmo della sua mano, si avvicinò all'esaminand* e, con un movimento rapido e deciso, da cui non trasparivano tuttavia intenzioni aggressive, *** sottrasse l'arma da fuoco, rimettendola al suo posto su uno dei tavoli. Alcuni uomini, presumibilmente collaboratori dell'associazione, cominciarono a smontare e raccogliere tutta l'attrezzatura e gli oggetti presenti sul luogo, tendone incluso. Due di loro, muniti di peculiari barelle e sacchi neri, erano incaricati di recuperare i cadaveri. Cominciarono dal più vicino, quello di Jodya.

    L'Hunter in giacca e cravatta fece cenno a Kenu di avviarsi verso il dirigibile.

    Vai pure. Tra poco sarai condotto presso la sede dell'ultima prova d'esame.

    Sembrò però avere un ripensamento di qualche tipo. Guardò il dirigibile, poi il costoso orologio che portava al polso.

    ...ma sì, perché no? Verrò anch'io. Sono curioso di ammirare il raccolto di quest'anno... e scoprire cos'ha escogitato il presidente per l'ultima prova.

    Mani in tasca, passo elegante e sicuro di sé, cominciò a camminare fianco a fianco al** giovane candidat*.

    Allora...

    Un piccolo sorriso cominciò a palesarsi sugli angoli della sua bocca, ma gli occhiali da sole che indossava rendevano impossibile cogliere più dettagli della sua espressione.
    Riguardo al tono di voce, esso rispecchiava i suoi movimenti: era calmo e distaccato.

    Sei soddisfatto dell'esame? Raggiungere la prova finale è già un bel traguardo. Tra le migliaia di persone che ogni anno provano a ottenere la licenza, in pochissimi arrivano fino a questo punto.
    Che te ne è parso di quest'esperienza, delle persone che hai incontrato, delle prove che hai affrontato?
    E cosa vorresti fare, una volta ottenuta eventualmente la licenza?


    Si poteva facilmente intuire che era una persona che faceva del suo carisma un tratto chiave della sua personalità e probabilmente del suo lavoro.
    Ogni suo passo era preciso, quasi meccanico. Ogni parola che pronunciava era ben scandita e articolata.
    Lo accompagnava tuttavia un certo alone di mistero, come se fosse accolto da un velo attraverso cui era impossibile osservare la sua vera essenza. E ciò rendeva la sua presenza per certi versi inquietante.



    • Seconda prova completata! •

    Partecipanti promossi:

    Kenu ruolat* da [Nessuno]


    Partecipanti bocciati:

    ///



    Fai un post conclusivo, a cui seguirà poi un altro mio post. Rispondi, se ti va, alle domande di Zakary, dopodiché puoi decidere se vuoi chiedergli qualcosa o descrivere ciò che fai appena salito sul dirigibile.
  7. .

    Unione di Bezerise, ore 13:20 -> 13:25


    JODYA - N.111
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Jodya continuava a fissare dritt* negli occhi Kenu, su* compagn* durante le ultime ore di quell'esame.
    Quest'ultim*, al termine delle parole della fanciulla, alzò il fucile in sua direzione. Jodya lesse nel suo sguardo qualcosa di insolito.

    E-ehi... Che stai...?

    *** domandò, intimorita, compiendo un paio di passi all'indietro. Pensò che stesse bluffando, che fosse un tentativo per farle lasciare il cinghiattolo e passare la prova al posto suo. Non avrebbe mai potuto credere all'eventualità che l* stess* ragazz* che le aveva mostrato tanto altruismo, che le aveva salvato prima la vita e poi il passaggio del turno durante la precedente prova, potesse mai farle del male.
    CITAZIONE
    Perché... dimmi... perché vuoi che io sia bocciato?

    Non.. non voglio che tu sia bocciato, Kenu... Se ci fosse la possibilità di passare entrambi farei di tutto per...

    Tuttavia, per qualche motivo, ** numero 292 sembrava non sentirla o non volerla sentire. Quindi riprese parola.
    CITAZIONE
    Grazie. Grazie per avergli dato la forza di evolversi.

    Jodya non riuscì a capire il significato di quella frase. Si stava riferendo a qualcun altro? O stava parlando in terza persona di una sua altra personalità? Prima ancora che potesse comprendere o chieder*** un chiarimento, Kenu premette il grilletto.
    Un distinto boato, un violento impatto. La giovane venne scaraventata all'indietro di quasi un metro, terminando al suolo supina con una vistosa ferita al petto, grondante di sangue, e la cassa toracica completamente distrutta.

    Giaceva a terra con gli occhi spalancati. Il fatto la colse talmente alla sprovvista da farle impiegare qualche secondo per elaborare cosa fosse appena successo. Per realizzare che stava per morire. Si portò una mano al petto e, nel ricondurla sulla linea del suo sguardo, poté osservare che era completamente rossa.
    Cercò di parlare. Per chieder*** il motivo di quel gesto. Per implorare aiuto. Ma tutto ciò che uscì dalla sua bocca furono solamente alcuni sonori colpi di tosse e altro sangue.
    I suoi occhi si fecero istintivamente lucidi mentre, in preda all'atroce agonia, si rendeva conto che la sua vita si stava spegnendo.
    Con la mano oramai libera e visibilmente tremante, cercò alla cieca il suo telefono in tasca e, portandolo faticosamente davanti al viso, premette qualcosa sul suo schermo, prima che le ultime energie l'abbandonassero definitivamente e il dispositivo scivolasse verso il suolo, con il display ancora illuminato.


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Il cinghiattolo che Jodya reggeva in mano era rimasto ferito nei pressi degli arti vicino alla coda. Non appena svincolato dalla presa della fanciulla, cercò di correre verso l'albero ma le sue zampe posteriori, grondanti di sangue, non erano in grado di rispondere ai suoi comandi. Continuò a dimenarsi goffamente sul terreno, sdraiandosi su un fianco e rilasciando versi sofferenti. Se quelle condizioni fossero persistite, il suo destino non sarebbe stato diverso da quello della ragazza, benché più lento e doloroso.

    Guidato da un nuovo istinto omicida e intenzionat* a compiere un vero e proprio sterminio, Kenu si diresse poi da Hans, il quale stava cercando di riprendersi dagli effetti della granata di Jodya. La sua vista era ancora offuscata a causa dell'irritazione provocata dal gas lacrimogeno, e non ebbe modo di distinguere la figura che si stava avvicinando a lui. Pensò inizialmente che si trattasse di uno dei due Hunter, forse in procinto di soccorrerlo o comunicargli l'esito dell'esame, ma a un certo punto riuscì a mettere a fuoco chiaramente la canna di un fucile che puntava proprio verso di lui. E fu l'ultima cosa che i suoi occhi videro.

    Kenu si diresse infine dal malcapitato numero 277 e, nonostante fosse già privo di conoscenza, non risparmiò neanche lui.

    Lyranel seguì con lo sguardo Kenu mentre ultimava un omicidio dopo l'altro. Aveva osservato piuttosto bene i partecipanti durante la prova, si era fatta a grandi linee un'idea sulla loro personalità, su chi possedesse più bontà d'animo e chi invece avrebbe facilmente ucciso qualcun altro senza freni morali. Non si sarebbe mai aspettata quel che stava vedendo dal numero 292, e non riuscì a fare a meno di temere che fosse stata la sua incompetenza, la sua scarsa preparazione all'imprevisto, a giocare in qualche modo un ruolo chiave nella reazione a catena che portò a quell'infausto epilogo.
    Si portò una mano alla bocca, come a strozzare un gemito, i suoi occhi si fecero lucidi e la sua espressione addolorata, mentre osservava Kenu immobile, in lacrime e sporc* di alcuni schizzi di sangue.
    Non avrebbe mai voluto che la sua prova terminasse in quel modo.

    Zakary, di contro, pur avendo osservato l'intera sequenza con attenzione, non sembrava particolarmente turbato. Attendeva, a braccia conserte di fronte al tendone, fumando tranquillamente una sigaretta e mantenendo la testa orientata in direzione della figura di Kenu, che da un momento all'altro egli, ormai l'unico concorrente rimasto in gara, concludesse finalmente la prova portando il cinghiattolo al traguardo.


    Se guardi lo schermo del telefono di Jodya a terra, potrai notare che è ancora acceso e aperto su un'app di messaggistica, più in particolare su quella che sembra una chat di gruppo. In alto la scritta "Mamy & Papy <3", sotto una serie di messaggi fra lei e altri due contatti. L'ultimo messaggio, inviato da Jodya e ancora non visualizzato, riporta "Mamma, papà, scusate per tutto. Vi voglio bene."
    Poco sopra di quello, puoi notare un selfie che Jodya ha scattato e inviato nella chat. In primo piano c'è lei, sorridente, con due dita aperte in segno di vittoria. Sullo sfondo c'è anche Kenu, girato di spalle. Sotto la foto una didascalia:

    "Prima prova superata!
    Guardate, ho anche trovato un amico!"

  8. .

    Unione di Bezerise, ore 13:15 -> 13:20


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Kenu non prese affatto bene il modo in cui la situazione si evolvette, causando*** non pochi conflitti interiori. Cominciò a dubitare e a svalutare le figure degli esaminatori, e degli Hunter in generale.
    Avvicinandosi a Lyranel, la quale pareva ancora piuttosto malinconica e frustrata, decise di non tenersi dentro quel disappunto, girando il coltello nel suo già precario stato d'animo.
    CITAZIONE
    Era... era lei che si doveva occupare della prova. Questa è la sua prova. E questo è il mio esame...

    L'esaminatrice sussultò, accusando quelle parole. Cercò inizialmente di rispondere al** ragazz* con professionalità e diplomazia, sforzandosi di sorridere.

    Oh... non preoccuparti... Zak... Voglio dire.. il signor Rigg ha già fatto da esaminatore in passato, è un Hunter con molta più esperienza di me. Vedrai che...

    Tuttavia lo sfogo di Kenu non si arrestò. Rincarò la dose, colpendola ancora più duramente.
    CITAZIONE
    Non voglio pensare che il titolo di Hunter possa essere associato a qualcuno come voi due... lasciare che qualcuno come Hans proceda mentre terminare l'esame di un ragazzo che non ha fatto nulla... senza un processo... come può essere giusto questo? Fare il buono e cattivo tempo grazie alla propria forza e abilità? Questo significa essere Hunter?

    Abbassando lo sguardo, Lyranel farfugliò qualcosa sottovoce, per poi replicare nuovamente.

    Non... Io... Mi spiace... Avrei voluto anch'io fare qualcosa per quel ragazzo... Ma... Non posso creare problemi all'associazione... Non posso rischiare di...

    Fece una breve pausa, parlando di nuovo fra sé e sé, ma questa volta Kenu fu in grado di distinguere le sue parole.

    Forse ha ragione Zakary...


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Disgustat* da quella situazione ma in qualche modo ravvivat*, facendo di quelle emozioni negative un nuovo stimolo per agire diversamente, Kenu si recò presso i tavoli situati nella zona dove la prova era cominciata, si procurò un fucile a pompa e fece scorta di cartucce. Dopodiché rimase in attesa.

    Lontano dalla sua attuale posizione, nei pressi dell'albero al centro della radura, Hans, Gadner e Jodya stavano facendo quanto in loro potere per essere i primi a catturare uno dei cinghiattoli rintanati sui rami più alti. Tra i tre, Jodya era l'unica a conoscere il trucchetto per attirare a sé le bestiole, appreso e condiviso poco prima da Kenu, ma esse erano molto impaurite e non sembravano intenzionate a scendere dall'albero.
    Gadner non faceva dell'agilità la sua caratteristica di spicco, mentre Jodya, praticamente munita di un braccio solo, non riusciva neanche ad arrampicarsi sul tronco della pianta.
    Fu perciò Hans, forte della sua prestanza fisica, ad afferrare per primo un cinghiattolo che si era ritrovato senza via di scampo dall'uomo. Una volta preso, si lanciò immediatamente giù dall'albero, seguito a ruota da Gadner che iniziò a inseguirlo per impedirgli di raggiungere per primo il tendone ed eventualmente sottrargli la preda, la quale, ostacolando i movimenti del numero 112 col suo costante dimenarsi, rese possibile all'uomo dalla grande stazza di accorciare le distanze, fino ad afferrare il suo bersaglio e ingaggiare con lui una prova di forza.

    A quel punto, approfittando dell'ormai dipartita dei due che fino a poco prima stavano terrorizzando le creature oggetto della loro caccia, Jodya ignorò la loro contesa e cercò di attirare a sé con alcuni pezzi strappati dal foglio ricevuto a inizio prova i cinghiattoli apparentemente meno agitati. Dopo circa un minuto, uno di essi discese lungo l'altezza del tronco, circospetto e incuriosito, annusando dapprima il pezzo di carta che la ragazza gli stava porgendo, per poi cominciare a mangiucchiarlo. Ritraendo sempre più il braccio verso di sé, attese il momento giusto per portare a termine, con grande destrezza, la sua cattura. Lasciò andare i residui di foglio e immediatamente afferrò la bestiola per il collo, cominciando a correre anch'ella in direzione del tendone, sulla stessa linea d'aria percorsa dagli altri due, poiché era il tragitto più breve per raggiungere la loro destinazione.

    Ancora impegnato a difendersi da Gadner, Hans perse accidentalmente la presa sul cinghiattolo catturato, che cominciò a correre nuovamente verso l'albero. Sempre più innervosito, l'uomo dagli abiti a tema militare diede priorità a disfarsi del suo avversario. Grazie alla libertà di movimento nuovamente riacquisita, con un'impressionante rapidità di mano estrasse la sua pistola e senza esitazione alcuna sparò in testa a Gadner, uccidendolo sul colpo.

    Jodya sussultò spaventata, ma ritenne che la sua opzione migliore fosse continuare a correre più velocemente che potesse, sforzandosi di ignorare quanto appena accaduto.

    Subito dopo essersi tolto dai piedi il diretto avversario, Hans cercò di raggiungere nuovamente il cinghiattolo che gli era sfuggito, ma notò in quell'istante la figura di Jodya che lo oltrepassò a gran velocità con un'altra delle bestiole sotto braccio. Interdetto per qualche attimo, ma senza perdere troppo tempo, si rese preso conto che non sarebbe stato saggio recuperare l'animale perduto, quanto più mettere fuori gioco la ragazza e appropriarsi del suo.
    Prese la mira e fece fuoco, cercando di farle fare la stessa sfortunata fine del numero 188, ma Jodya, intuendo in anticipo che l'uomo avrebbe cercato di spararle, cominciò a orientare la sua corsa prima verso destra e poi verso sinistra, a ripetizione, cercando di rendere i suoi movimenti il più imprevedibili possibile e ridurre la probabilità del numero 112 di riuscire a colpirla. Quest'ultimo, dopo tre colpi a vuoto, spazientito e allarmato dalla concreta eventualità che la numero 111 potesse raggiungere il tendone prima di lui, cominciò a rincorrerla.
    Così come fu per egli stesso poc'anzi, anche i movimenti di Jodya, già penalizzata di suo a causa del braccio infortunato, erano fortemente ostacolati dal continuo dimenarsi del cinghiattolo impaurito. In poco tempo l'uomo accorciò le distanze, ed era ormai sul punto di raggiungerla e fermarla.
    Quando, improvvisamente, Jodya ricorse a uno dei suoi peculiari gadget, probabilmente tenuto nascosto fino a quel momento e conservato come ultimo asso nella manica. Con non poca difficoltà, sganciò dalla sua cintura un piccolo marchingegno che, due secondi dopo il suo impatto col suolo, esplose in un intenso bagliore, rilasciando al contempo una fitta nube di fumo. Si trattava di un esplosivo che racchiudeva al suo interno le proprietà di una flashbang, di una bomba fumogena e di un gas lacrimogeno. Hans, che vi si ritrovò proprio al di sopra al momento dell'esplosione, rimase stordito e rovinò a terra, tossendo e strofinandosi gli occhi.
    Era riuscita a lasciarselo dietro, e ormai solo pochi metri la separavano dal traguardo, quando si ritrovò faccia a faccia con Kenu, armat* di fucile e in attesa che qualcuno l* raggiungesse.


    JODYA - N.111
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Affaticata e ansimante, arrestò la sua corsa e l* fissò direttamente negli occhi, con uno sguardo apparentemente inoffensivo ma colmo di determinazione.

    Kenu... - esordì, alternando le sue parole a sonore prese di fiato. - Sei davvero un ragazzo... Meraviglioso... Sei la migliore cosa... Che mi sia capitata durante l'esame....
    Ma io... Devo passare la prova... Devo diventare un'Hunter... A tutti i costi...
    Quindi... Per favore... Lasciami passare...


  9. .
    Tranquillo, il regolamento è più semplice di quanto possa sembrare. Ma per ogni eventuale dubbio siamo a tua disposizione.
    Per curiosità, a che punto sei arrivato in HxH? Che te ne pare finora?

    Benvenuto!
  10. .

    Unione di Bezerise, ore 12:55 -> 13:15


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Kenu, mostrando una ferma risolutezza, decise di non sottostare all'ordine impartito dall'uomo in giacca e cravatta. Con Zero-F alle sue spalle che manteneva la presa salda sulle estremità dei suoi indumenti, rimase ferm* sul posto e rispose a tono agli agenti governativi.
    CITAZIONE
    Finché l'Esame non finirà, considererò tutti come miei pari e degni di battersi per la licenza perché desiderosi di coronare un percorso. Questo ragazzo non mi ha mai attaccato o intralciato e non ho motivi per considerarlo ostile. Voi, diversamente, lo siete per me. Quindi se volete sparare, sparate. Oppure-

    Non ebbe tuttavia neanche il tempo di concludere l'esposizione della sua argomentazione, che lo stesso agente che *** aveva intimato di spostarsi premette il grilletto della sua arma e fece fuoco. Due colpi in rapida successione. Uno l* colpì alla spalla, l'altro sul braccio, a metà strada tra il gomito e la clavicola. Un dolore improvviso, pungente e intenso. Una copiosa quantità di sangue cominciò a sgorgare da quattro ferite, poiché i proiettili l* trapassarono da parte a parte, mentre Jodya assumeva un'espressione terrificata.


    Kenu perde 200 punti vita, più 300 aggiuntivi per ogni post successivo.

    JODYA - N.111
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Kenu!!

    Urlò con voce strozzata, correndo*** immediatamente incontro mentre gli uomini in giacca e cravatta circondarono invece il ragazzino da loro chiamato "Zero-F", afferrandolo e bloccandogli i movimenti. Gli occhi della giovane si fecero lucidi non appena raggiunse l'amic*, osservando le ferite grondanti di sangue da vicino, e senza perdere tempo cercò di aiutarl* a tamponarne la fuoriuscita. Poi lanciò un'occhiataccia all'uomo che aveva appena sparato. Alcune lacrime cominciarono a rigarle le guance, mentre inveiva a gran voce contro il colpevole, singhiozzando tra una frase e l'altra.

    Siete fuori di testa?? Lui non c'entra niente!!

    Senza battere ciglio, l'uomo le rispose con calma e freddezza.

    « Ha deciso spontaneamente di intralciare il nostro operato. Aveva ricevuto un avvertimento. »

    Si rivolse poi all'esaminatrice.

    E lei?? Ha davvero intenzione di stare lì impalata?? L'associazione permette tutto questo??


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Spalancò gli occhi, come se le parole di Jodya l'avessero colpita duramente.

    ...io... non...

    Rispose, titubante, abbassando lo sguardo, quando una voce maschile alle loro spalle rispose al posto di Lyranel.


    ???
    Narrato - Pensato - Parlato 


    L'associazione non ha responsabilità sull'incolumità dei partecipanti all'esame, né durante né al di fuori delle prove.

    Un sesto uomo in giacca e cravatta ma dal completo leggermente diverso da quello degli altri cinque, caratterizzato da una carnagione molto scura e dei lunghi capelli neri raccolti in numerose treccine, si palesò a tutti i presenti, camminando con un'andatura lenta e rilassata, ma al contempo con un portamento elegante e sicuro di sé. Indossava inoltre dei pregiati occhiali da sole e un paio di sottili guanti bianchi sulle mani.
    Nessuno l'aveva visto né sentito arrivare. Estrasse un pacchetto di sigarette da una tasca nei pantaloni. Poi ne estrasse una dallo stesso, la portò alla bocca e, premendo due dita contro l'estremità più esterna, in qualche modo la accese e iniziò a fumare.

    Fatta questa premessa... - spostò l'attenzione sui cinque agenti armati. - Prima che procediate con... qualsiasi cosa stiate facendo... ho bisogno di farvi qualche domanda.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    No... Zakary... Tra tutti quelli che poteva mandare... Il presidente ha mandato TE? Perché??

    Dal tono di voce non sembrava particolarmente entusiasta della cosa. Non pareva delusa o sconfortata, ma dava l'impressione di essere in qualche modo irritata o messa in soggezione dalla sua presenza.


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 



    Mi trovavo in zona per un lavoro qua vicino e il presidente mi ha spiegato la situazione, chiedendomi di raggiungerti. Una pura coincidenza.

    Decise di non prolungare oltre la conversazione con la collega, che per qualche motivo sembrava non credere ciecamente alle parole del nuovo arrivato, e si rivolse nuovamente agli uomini in giacca e cravatta.

    Certamente non avrete bisogno di permessi, se siete chi sostenete di essere, ma vorrei quantomeno verificare le vostre identità e registrare le vostre dichiarazioni riguardo a questa vostra intromissione.

    « E se non avessimo nulla da dichiarare? »

    Rispose uno dei cinque, apparentemente quello più autoritario del gruppetto.

    Ne avete facoltà, ovviamente, ma fossi in voi opterei per un'altra strada. Non so quanto possa esservi di beneficio se sul mio rapporto al presidente dell'associazione menzionassi che avete interrotto una prova d'esame Hunter senza neanche giustificare i vostri intenti, dal momento che tutto questo avrà sicuramente un seguito nelle opportune sedi.

    L'uomo non rispose, e da lì a poco lui e Zakary si spostarono in disparte per interloquire in privato, mentre gli altri quattro uomini in nero tenevano sotto controllo Zero-F, per poi ammanettargli i polsi e le caviglie. Il ragazzino cercava di dimenarsi mentre emanava qualche verso contrariato, ma, forse perché da solo contro quattro, forse perché ferito, sembrava impotente contro i suoi nemici.
    Dopo circa una decina di minuti, Zakary tornò da Lyranel e il resto del gruppo e comunicò l'esito del suo colloquio con il leader degli agenti.

    È tutto in regola. Candidato numero 121, mi duole informarti che non puoi proseguire col tuo esame, dovrai andare con loro.

    Il ragazzino non prese bene quella notizia, e cominciò a strattonare e dimenarsi cercando di svincolarsi dalla presa degli agenti che lo tenevano saldamente fermo, emanando al contempo diversi lamenti che riconducevano a versi animaleschi, mentre veniva trascinato via da quel luogo.

    Lyranel. - l'Hunter spostò l'attenzione su di lei, con tono perentorio - È inammissibile che un'Hunter del tuo livello non sappia gestire un minuscolo inconveniente come questo da sola. Evidentemente non sei ancora pronta per svolgere questo mestiere. Tanto più per ricoprire la tua carica nello zodiaco.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Lyranel aggrottò le sopracciglia, particolarmente stizzita da quell'intervento. Poi cominciò a gridargli contro.

    Sei davvero uno st***zo!
    Sono stata solamente colta alla sprovvista!! La cosa si è spostata sul burocratico e non ero sicura di cosa fare!! Se le circostanze fossero state diverse avrei certam-



    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Basta! Non rispondere! Non sei più una ragazzina!- la interruppe immediatamente Zakary, alzando il timbro vocale e il tono autoritario - Devi riconoscere le tue mancanze, mostrare rincrescimento per la tua pessima gestione della situazione e lavorare per migliorarti. Non andrai mai da nessuna parte se ogni volta che vieni redarguita insisti nel dire che non è stata colpa tua!

    Riportò il suo modo di parlare alla normalità.

    L'ho sempre detto... ti hanno montato troppo la testa per quel mezzo talento che ti sei ritrovata in mano.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    La ragazza deglutì, sembrando toccata su un tasto dolente, e i suoi occhi si fecero lucidi, mostrando di avere anch'ella delle debolezze nonostante il carattere sicuro di sé e carismatico mostrato precedentemente. Come un bambino appena rimproverato, abbassò il capo, e sembrava sul punto di scoppiare a piangere.
    Cercò di deviare l'argomento, sia perché si trovava fortemente a disagio, sia perché effettivamente necessario.

    Come... Cosa faccio con la prova d'esame, ora?


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    In cosa consisteva?

    Chiese, breve e conciso, con un tono freddo e distaccato.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Lyranel, con una voce ancora piuttosto tremante ed evitando ogni più breve contatto visivo, spiegò brevemente al collega come avrebbe dovuto svolgersi la prova inizialmente.


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Dopo qualche breve attimo di meditazione, l'uomo si rivolse a tutti i partecipanti rimasti.

    Non temete, la vostra promozione non è ancora compromessa. Ora vi illustrerò come procederemo.


    JODYA - N.111
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Jodya lo interruppe bruscamente.

    Un momento!
    Questo ragazzo ha bisogno di essere medicato immediatamente. Perde troppo sangue... E non è giusto che venga penalizzato per fattori esterni che non avevano nulla a che fare con la prova!! Che metodo di valutazione è mai questo??


    Concluse, quasi ansimante per la rabbia.


    ZAKARY - HUNTER
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Zakary osservò curiosamente la ragazza, poi spostò lo sguardo su Kenu.
    Si avvicinò lentamente alla figura del numero 292, chinandosi e osservando più da vicino le sue ferite.

    Suppongo di poter fare qualcosa. Stringi i denti, potrebbe farti un po' male.

    Posò due dita al di sopra della lesione sulla spalla del** ragazz*, che improvvisamente avvertì su quel punto del corpo una sensazione estremamente gelida, talmente fredda da fargli percepire paradossalmente del bruciore, ma dopo pochi attimi quella zona del suo corpo divenne praticamente insensibile a ogni stimolo, come anestetizzata.
    L'uomo posò poi due dita dell'altra mano sul medesimo punto. Questa volta, Kenu avvertì un vero e proprio calore farsi gradualmente e rapidamente sempre più intenso. Un altro bruciore pungente e di breve durata, che gli lasciò tuttavia un fastidio persistente sulla pelle. Prima che si potesse rendere conto di cosa stesse succedendo, poté notare che la ferita era stata cauterizzata. L'uomo replicò velocemente il medesimo procedimento anche per gli altri tre punti interessati. Al termine di quell'inspiegabile evento, Kenu avrebbe potuto notare che uno spiazzo d'erba lì vicino era diventato completamente nero e sprigionava del fumo, mentre un altro poco distante aveva sulla sue superficie un sottile strato di brina.

    Ecco fatto. Fortunatamente i proiettili non hanno colpito punti vitali e non ti sono rimasti dentro, ma fossi in te mi sottoporrei comunque un controllo dopo l'esame.

    Si levò in piedi, rivolgendosi nuovamente a tutti i partecipanti all'esame.

    Bene. Il primo di voi che porterà un cinghiattolo al tendone passerà alla prova successiva. Gli altri saranno bocciati. Cominciate pure.

    Concluse brevemente, per poi incamminarsi a passo lento verso il tendone.


    La perdita di vita per i post successivi è annullata.

    Narrato - Pensato - Parlato 

    Hans e Gadner, entrambi spettatori passivi dell'intero svolgimento degli ultimi minuti, spalancarono gli occhi alle parole di Zakary. Si scambiarono una breve occhiata, per poi voltarsi entrambi verso l'albero al centro della radura e correre in sua direzione, cercando di arrampicarsi sul suo tronco non appena lo raggiunsero.
    Jodya sembrava invece indecisa sul da farsi. Guardò i due che li precedettero, poi nuovamente Kenu, poi nuovamente l'albero. Senza dire nulla, si levò in piedi e cominciò a correre per raggiungere gli altri due contendenti.
    Quanto all'esaminatrice Lyranel, ella si limitò a osservare il tutto in silenzio, ferma sul posto, con un'espressione spenta e un'aria mortificata.


  11. .

    Unione di Bezerise, ore 12:50 -> 12:55


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Continui, ripetuti colpi di armi da fuoco. Il ragazzino continuava a scattare prima a destra e poi a sinistra, in avanti e indietro, per cercare di evitarli tutti. Il fatto che gli uomini in nero non stessero mirando al centro del suo corpo ma esclusivamente alle estremità dei suoi arti gli facilitava quel lavoro, ma sembrava sempre più affaticato. Non avrebbe resistito a lungo, e probabilmente era a ciò che puntavano coloro che gli stavano dando la caccia per motivi tutt'ora ignoti.


    JODYA - N.111
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Kenu propose alla sua compagna alleata due possibili modi per procedere. Uno avrebbe previsto un tentativo di distrazione degli individui in giacca e cravatta, l'altro un vero e proprio attacco diretto a uno di loro.
    La ragazza scosse il capo all'udire della seconda alternativa.

    No, niente cose troppo avventate... Troppo pericoloso. Non c'è neanche tutta questa garanzia che quel ragazzino o l'esaminatrice ti difenderanno... Limitiamoci a una distrazione. E speriamo che funzioni.

    Spostò lo sguardo in direzione dell'esaminatrice.

    Però... Vorrei...

    Si voltò nuovamente verso Kenu.

    Tu prosegui col tuo piano. Io credo di poter essere d'aiuto in un altro modo.

    Si posizionò col corpo come se stesse per correre verso la giovane Hunter.

    Mi raccomando... Stai attento.

    Concluse, per poi correre in direzione dell'esaminatrice, senza che le ci volle molto per raggiungerla. Quest'ultima si voltò scetticamente verso la numero la giovane dagli occhi fucsia, supponendo che stesse per chiederle chiarimenti o sollecitarla a fare qualcosa per risolvere la situazione, ma con sua sorpresa tutto ciò che fece fu porgerle un telefono cellulare e dirle qualcosa sottovoce.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    L'esaminatrice spalancò gli occhi, afferrando velocemente il dispositivo, digitando qualcosa sul suo schermo e portandolo all'orecchio.

    Presidente! Sono Lyranel. Sì. C'è un problema con la mia prova d'esame, ci sono questi cinque tizi... A quanto dicono li ha mandati il governo locale, e stanno interferendo con la prova! Cosa devo fare??

    Parlava molto velocemente, con un tono irrequieto e una voce tremante.

    Non lo so! Stanno cercando di portare via uno dei partecipanti! Forse è un ricercato o un fuggitivo... io non...

    Tacque per qualche istante, annuendo di quando in quando.

    Sì ma... Io non ne capisco niente di queste cose! Ho... Sono...

    Nuovamente qualche attimo di silenzio, al termine del quale parve tirare un sospiro di sollievo e rilassare i suoi muscoli facciali.

    Oh... D'accordo. Grazie, presidente. Faccia presto, per favore, non so cosa fare coi partecipanti alla prova... Ormai i risultati sono compromessi e...
    Sì.. va bene. La ringrazio infinitamente. Arrivederla.


    L'Hunter ringraziò brevemente la candidata con la targhetta numero 111 e le restituì il telefono.


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Nel medesimo arco temporale in cui l'esaminatrice fece la sua telefonata, Kenu mise invece in atto ciò che si era prefissato di fare. Si avvicinò di soppiatto a uno degli agenti e cercò di provocarlo.
    CITAZIONE
    Siete patetici. Non riuscite a fermare un ragazzino. Provate con me, nemmeno stando fermo sono sicuro che mi colpirete. Avete un grosso problema, vi siete messi l'Associazione contro. Ma se siete veramente dei duri non vi fareste scrupoli a ferire anche noi. La vostra parola contro la nostra, sempre se ci saremo ancora.

    L'uomo in giacca e cravatta era sicuramente in grado di sentirlo, ma neanche lo degnò di uno sguardo, rimanendo concentrato e tenendo il fucile puntato contro il numero 121.
    Improvvisamente, però, proprio quest'ultimo parve notare la presenza di Kenu e decise prontamente di approfittarne. Con un balzo felino cercò di raggiungerl*, ma uno degli agenti, probabilmente intuendo le sue intenzioni, con un preciso sparo dalla sua arma da fuoco riuscì a perforare una caviglia del ragazzino coi capelli bicromatici, che cadde a terra accusando il colpo, sanguinando vistosamente dal piede. Cercò immediatamente di rialzarsi in piedi ma non riusciva a correre.
    Usando la sua gamba sana come unica leva e trascinandosi l'altra dietro, raggiunse comunque rapidamente la figura di Kenu, nascondendosi dietro di l*i, cercando di proteggersi dagli spari con la sagoma del suo corpo, quasi come se fosse uno scudo umano. Kenu aveva ora cinque fucili puntati contro, e gli uomini che li reggevano si stavano avvicinando lentamente verso di l*i, nel tentativo di accerchiarl*.
    Lyranel osservò tutta la scena in silenzio, e volgeva ripetutamente lo sguardo al cielo, con una certa trepidazione, mentre Jodya fissava la scena con un'evidente espressione terrorizzata. Gli altri due si limitavano a osservare il tutto con fare indifferente.

    « Tu coi capelli rosa... spostati di lì. »

    Gli intimò uno degli uomini in nero.


    "ZERO-F" - N.121
    Narrato - Pensato - Parlato 


    A... aiuto...

    Sussurrò il ragazzino. Ansimava e si sorreggeva alle estremità dei vestiti di Kenu, fissando con gli occhi spalancati gli uomini che li stavano approcciando.

  12. .
    Diversamente dai play by chat la role è meno botta-e-risposta ma più dettagliata. Ma avrai già notato la differenza. Ci sono pro e contro, ma non è detto che non possa piacerti anche il play by forum! Mi auguro di sì.

    Benvenuto!
  13. .
    Narrato - Pensato - Parlato 


    La votazione procedette, quasi sorprendentemente, senza intoppi. Al suo termine, il personale qualificato varcò in breve tempo l'ingresso della stanza appena sbloccatosi, prestando soccorso a un ormai estenuato Ted. Insieme a loro entrò anche Rize, che espresse un breve commento sul finale della prova, per poi invitare i tre partecipanti rimasti a seguirla, anticipando loro quella che sarebbe stata la successiva e ultima destinazione del loro viaggio: la torre celeste. Un luogo che Kara conosceva solo di nome e di fama. Tutto ciò che sapeva al suo riguardo si limitava a informazioni generiche e già note a quasi chiunque: era l'edificio più alto mai costruito dall'uomo e al suo interno girava un intero business incentrato sui combattimenti. Ma non vi aveva mai messo piede, né si era mai interessata nel dettaglio a come il tutto si svolgesse.

    Quindi... Nella prossima prova, con tutta probabilità, dovremo combattere...

    Volse un breve sguardo agli altri due. Avrebbe mentito a se stessa se si fosse ritenuta tranquilla e senza preoccupazioni. Si era ritrovata a lottare per la sua vita più volte ormai nel corso della sua breve vita, e per qualche strano motivo sembrava non cavarsela nemmeno troppo male, ma ciò non cambiava che detestasse farlo.
    In ogni caso, pur avendo una moderata soggezione in corpo, non mostrava alcuna emozione all'esterno. Non sapeva bene il motivo, ma dopo quell'interrogatorio aveva ritrovato, in parte, quella freddezza e quel cinismo che l'avevano accompagnata per tutti i suoi ultimi anni di orfanotrofio. Forse perché le domande di Rize l'avevano riportata con la mente a quei momenti? O forse ancora c'entrava quella strana, grande porta, che aveva mostrato uno spiraglio ma che ancora non voleva saperne di aprirsi? Difficile stabilirlo.

    L'esaminatrice li condusse quindi all'auto che li avrebbe trasportati fino al luogo preannunciato poc'anzi e prese posto sul sedile accanto al guidatore. Gaudiul si sedette sul sedile posteriore di destra, mentre Royce permise a Kara di scegliere dove accomodarsi. Lo ringraziò brevemente per la cortesia, optando per il posto accanto al finestrino opposto.
    I primi dieci minuti successivi alla partenza trascorsero silenziosi. Kara li passò interamente fissando il tragitto attraverso il vetro dell'abitacolo accanto a lei, immersa nei suoi pensieri, con un braccio appoggiato alla portiera e la mano a sorreggerle il mento.
    Il paragrafo che segue in corsivo è un recap dell'esame dal punto di vista di Kara, con alcune sue considerazioni a riguardo. Potete saltarlo se non vi va di leggere.

    Per qualche motivo, volle ripercorrere mentalmente tutto l'esame.
    Partendo dal suo arrivo a Zapan, dove su quella strana isola artificiale in mezzo all'acqua aveva fatto la breve conoscenza di Airi, di cui tutt'ora si domandava che fine avesse fatto. In quel luogo venne messa alla prova la sua abilità nel catturare una preda, ma ancor più di quello venne messa alla prova la sua capacità di trovare, tramite la logica e l'osservazione, la giusta combinazione degli strumenti che aveva a disposizione per portare a termine il compito. Fu al termine di quella preselezione che conobbe Paige, aiutandola a ottenere in extremis uno dei biglietti che le avrebbe garantito l'accesso alla prima prova d'esame.
    Successivamente quei pochi selezionati vennero ricongiunti alla totalità degli altri partecipanti all'esame. Un centinaio di persone che vennero radunate all'interno di un grande salone bianco con una sola direttiva: sopravvivere, in quello che lo svogliato esaminatore aveva optato per essere un tutti contro tutti. Fu quella, a mani basse, la scrematura più incisiva dei partecipanti: al termine di un vero e proprio sterminio da parte del candidato numero 001, il quale subì poi ignote ma presumibilmente terribili conseguenze quando manifestò l'intenzione di mettersi contro l'associazione, il numero di concorrenti rimasti si decimò.
    Essi vennero tutti condotti sul monte Hiei, dove venne messa alla prova la loro capacità di cooperazione, nonché di formulare una strategia di squadra e metterla in pratica per catturare le bandiere nemiche e difendere la propria. Benché convinta di aver messo in piedi una buona formazione, le cose per Kara non andarono bene. Artemis non fu di fatto mai un componente della squadra, e Ginji, dapprima poco affabile ma svelando successivamente un grande altruismo, perse un braccio per salvare Kara da un attacco causato da un'alleanza tra le altre squadre, che sarebbe stato per lei fatale. Al termine di quella prova, ai capitani delle rispettive squadre fu imposto di scegliere uno solo dei loro membri che avrebbe passato il turno. Quello fu per lei il momento più doloroso dell'esame. Nonostante la ragione le suggerisse di fare il proprio nome, l'istinto le fece pronunciare invece quello di Ginji. Conscia di quello che avrebbe comportato, ovvero un suo ennesimo fallimento, la giovane accusò un forte crollo emotivo... fino all'arrivo di Rize.
    La donna le comunicò che la kitsune aveva sorprendentemente rinunciato alla sua promozione, salvandola di fatto per la seconda volta consecutiva, e tramite un soliloquio profondo e mirato le aprì gli occhi sulla natura degli Hunter, e forse anche molto più di quello. Quel momento sancì l'apparizione di quella strana, grande e misteriosa porta astratta nella sua mente, e soprattutto un'importante svolta per Kara e la sua personalità, che probabilmente le risparmiò un secondo crollo emotivo quando dovette fare i conti con il doloroso addio con la compagna di viaggio, ormai forse amica, Paige, la quale, forse per rancore o forse perché troppo malinconica in quel momento per avere un qualsiasi tipo di confronto, neanche la degnò di uno sguardo.
    Prima della seconda prova i partecipanti, in seguito a un incidente aereo in cui persero conoscenza, si ritrovarono in quella che solo al suo termine si rivelò essere una simulazione di Rize, la quale mise sotto osservazione il modo in cui i pretendenti alla licenza prendevano le loro decisioni. Se non fosse stata un'esperienza virtuale, Kara quel giorno sarebbe morta per mano di Gaudiul, fatto che le fece perdere la calma come poche altre volte nella sua vita.
    La seconda prova, infine, fu costituita inizialmente da un interrogatorio. Interminabile, deleterio e incomprensibile, perché la donna non sembrava gradire le risposte più istintive date dalla giovane, spingendola a scavare sempre più a fondo dentro di sé, ed esso sfociò poi nella strana prova da cui era in quel momento reduce. Un test dalle regole semplici ma difficili da mettere in atto, dove solo chi avesse avuto sufficiente fermezza mentale avrebbe prevalso sull'eventuale eliminato.
    Pensò inoltre che ognuna delle prove si fosse focalizzata su uno o due temi specifici. Per la preselezione, potevano essere "Caccia" e "Osservazione". Per la prima prova "Sopravvivenza" e "Strategia". Per la seconda "Forza mentale" e "Sacrificio". Per l'ultima, probabilmente, sarebbe stato "Combattimento". Ancora non condivideva appieno i metodi scelti dall'associazione, o forse si era fatta un'idea degli Hunter che non rispecchiava la realtà, ma arrivata a quel punto voleva arrivare fino in fondo ed eventualmente trarre da sé le sue considerazioni una volta ottenuta la licenza.


    Sospirò, mentre concludeva quel flusso di pensieri.
    L'esaminatrice spezzò quel lungo e solenne silenzio che si era creato, dando loro la possibilità di esprimere commenti o porle delle domande. Fu Royce il primo ad usufruirne, domandando all'Hunter quali secondo lei fossero state le sue lacune, cos'avrebbe potuto fare di meglio.
    Kara non aveva particolare interesse in quell'argomento, poiché considerava di conoscersi già abbastanza bene, nella sua forza e nei suoi limiti. Era molto più curiosa, invece, nei confronti di quella donna enigmatica: dopo tutto quel tempo ancora non riusciva a inquadrarla. Ascoltò in silenzio la replica rivolta al concorrente più anziano e al suo termine, dopo qualche attimo di quiete in cui valutò l'opzione di rinunciare alla sua domanda per non impicciarsi troppo di cose che non la riguardassero, optò comunque per non farsi troppi scrupoli, poiché era stata lei stessa a darle quella possibilità. Senza neanche staccare lo sguardo dal finestrino, prese dunque la parola.

    Perché lei... ha voluto diventare un'Hunter?
    E a cosa non sarebbe mai stata disposta a rinunciare?


    Le stesse domande che le erano state poste durante l'interrogatorio. Aveva la sensazione che, dal momento che aveva scelto proprio quelle specifiche parole, esse dovessero avere per lei una qualche valenza particolare. Pensò che potesse essere quella la strada per comprendere meglio la sua persona e la sua linea di pensiero.

  14. .

    Unione di Bezerise, ore 12:45 -> 12:50


    Narrato - Pensato - Parlato 

    Non appena vide il foglio del numero 277, Kenu ebbe un'illuminazione che l* convinse a entrare in azione. Dopo aver comunicato la sua ipotesi alla compagna dai capelli biancastri, suggerì di ignorare quanto stava accadendo tra l'esaminatrice e gli individui in giacca e cravatta da poco giunti sul posto.
    Ella annuì, approvando l'idea del** giovane ragazz*, seppur con un certo grado di indecisione e preoccupazione verso ciò che stava succedendo tra l'esaminatrice e quegli uomini.
    Insieme si diressero quindi verso il grande albero al centro della radura, cercando di mantenersi a debita distanza da tutti i presenti.

    I misteriosi nuovi arrivati in abiti neri proseguirono la loro marcia verso il centro della radura, sotto lo sguardo impietrito di Lyranel, costantemente in soggezione non tanto per paura di loro quanto dell'eventualità di prendere una decisione che avrebbe arrecato danni all'associazione. Concludendo che non poteva correre rischi e prendersi una responsabilità del genere, decise malvolentieri di abbassare l'arma e lasciarli fare.
    Abbassò il capo, scuotendolo più volte, ed estrasse nuovamente dalla tasca il suo telefono, per poi fissare lo schermo per qualche secondo e riporlo nuovamente al suo posto, infastidita.
    I cinque agenti si disposero tutt'intorno all'albero, alzando la canna delle loro armi in direzione della chioma della pianta. Hans e Gadner si scambiarono un paio di occhiate, per poi rivolgerle all'esaminatrice, domandando implicitamente cosa ne sarebbe stato della prova. Tuttavia, forse perché lei stessa non in grado di dar loro una risposta, Lyranel mantenne lo sguardo fisso sugli uomini e sul loro operato. Quell'imprevisto l'aveva decisamente spiazzata, facendole smarrire il suo caratteristico carisma.

    « Zero-F. Scendi subito da lì. Ti porteremo indietro in ogni caso, con le buone o con le cattive. Sta a te decidere. »

    In quel momento, uno dei cinque notò che Kenu e Jodya erano molto più vicini rispetto a poco prima alla loro posizione. Il numero 292 stava lanciando dei pezzetti di carta davanti a sé. Non sembravano distratti o preoccupati dalla loro presenza, ma l'uomo che rilevò i due giovani candidati si rivolse comunque all'esaminatrice.

    « Ragazzina, ritengo che dovrebbe sospendere la prova in corso. Non dovrebbe volerci tanto ma... Non vogliamo distrazioni e soprattutto non conosciamo la prossima mossa del nostro obiettivo. Se la situazione lo richiedesse potremmo dover sparare qualche colpo, e non vogliamo coinvolgere degli innocenti. »


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    La giovane donna ricambiò quella richiesta con uno sguardo innervosito e indispettito.

    Non posso "sospenderla". Era studiata per mettere alla prova alcuni parametri dei candidati entro un certo tempo limite. Allungare quel tempo a disposizione significherebbe sfasare i risultati e compromettere l'attendibilità del mio giudizio. Forse non avete ben chiaro che stiamo parlando della licenza di Hunter. Non è un esame all'università.


    HANS - N.112
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Aspetta... che significa? Le bestiacce stanno tutte là sopra...

    Si guardò velocemente l'orologio che teneva al polso.

    Quindi se questi tizi ci dovessero mettere più di dieci minuti verremmo tutti bocciati??

    Domandò all'esaminatrice, alzando il tono di voce, ma ottenne in risposta soltanto delle spallucce.


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Sappiate comunque che questa storia non finisce qui.

    Riprese la giovane Hunter, rivolgendosi al medesimo agente in giacca e cravatta.

    Una volta che il presidente dell'associazione verrà messo al corrente di tutto questo, sarete voi a passare dei guai. Se solo potessi contattarlo in questo momento...


    Narrato - Pensato - Parlato 

    « Che paura... »

    Rispose sarcasticamente l'uomo, per poi tornare a concentrarsi nuovamente sulla chioma dell'albero.
    Un altro dei cinque decise poi di dare un ultimatum al numero 121.

    « Hai dieci secondi per scendere di lì. Dopodiché apriremo il fuoco. Uno... due... »


    LYRANEL - ESAMINATRICE
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Lyranel spostò immediatamente lo sguardo verso colui che aveva appena parlato.

    Cosa?? No, questo non potete farlo! Quasi tutti i cinghiattoli sono rintanati là sopra!! In qualità di Poacher Hunter vi proibisco categoricamente di metterli in pericolo. Ne va della conservazione della loro specie! Non so quale sia il vostro movente ma questo è in ogni caso più importante.

    Concluse, con tono severo.


    Narrato - Pensato - Parlato 

    L'uomo sembrò ascoltarla mentre parlava, ma poi tornò a fissare le fronde dell'albero.

    « Tre... quattro... »

    Lyranel strinse i pugni e inarcò le sopracciglia.
    Improvvisamente il ragazzino scese rapidamente dall'albero, toccando terra prima con gli arti superiori per poi darsi lo slancio e cercare di correre via con un balzo a dir poco felino. Si trovò tuttavia la strada sbarrata da uno degli uomini in giacca e cravatta. Frenò, si voltò e corse immediatamente dalla parte opposta, ma il risultato fu lo stesso. Cominciò quindi a correre intorno all'albero all'impazzata, cambiando direzione di quando in quando, come se non avesse un vero piano in testa ma stesse cercando soltanto una via di fuga. Gli individui in giacca e cravatta cominciarono a sparare ad alternanza dei colpi singoli con le loro armi, cercando di mirare alle gambe del ragazzo e arrestarne i movimenti, ma fino a quel momento nessun proiettile colpì il bersaglio.
    L'esaminatrice sembrava sempre più innervosita dalla situazione.


    Avverti una sensazione fastidiosa e sgradevole, simile a quella provata quando avevi di fronte Sirmyan che ti minacciava, ma di minore intensità.
  15. .
    Richiedo ricompense per la votazione del forum in Top Forum di aprile
667 replies since 31/7/2013
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