Esame Hunter 001 - Gruppo n° 3 - Prima prova

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    Esame Hunter 001 - Gruppo n° 3 - Prima prova

    Partecipanti: Haido (mat04), Kodama Z. Asakura Isaac Gardner ([Nessuno]), Alfie Chinaski (Choconauta).

    Ambientazione: York Shin City


    Scontri X Ed X Enigmi



    Ore: 10:56

    La destinazione: una stazione ferroviaria abbandonata. A quasi un'ora dal picco della giornata si ritrovarono soli, ad ascoltare gli echi dei propri passi. Arrivati sui bordi, di fronte a loro due corsie parallele sottostanti, potevano scorgere binari in ottime condizioni rispetto alla prima impressione che il luogo trasmetteva. Erano attesi in un posto bizzarro, insospettabile e lontano dagli occhi indiscreti.

    Daniel

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, siamo esattamente dove dobbiamo essere. Solo un Navigator sa dove e quando portare qualcuno verso la sede ufficiale. Rimarrò qui ancora qualche minuto, quel poco che basta per salutarci. Nessun auspicio di rivedersi, nessuna buona fortuna, nemmeno un monologo di qualche tipo per chiudere con il congedo da parte sua. Non era quel tipo di persona, non amava quelle smancerie tipiche nei film o serie tv. Daniel semplicemente li salutò, guardando per l'ultima volta gli aspiranti che saranno prossimamente messi alla prova dal loro primo esaminatore.

    Ore: 11:00

    Un rumore in lontananza anticipava l'arrivo di un mezzo di trasporto viaggiante sulle rotaie, allo scoccare delle undici un lungo treno si era già arrestato dinnanzi loro, una delle cabine difronte aprì la porta. Da dentro si materializzò una figura umana maschile, alta e slanciata, vestiva di tutto punto, un largo cappello oscurava il volto.

    ???

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Oh! Un'espressione di stupore. Qualcuno ha davvero passato la prova di quel Tengumaru? Notevole. Dopo ill rapido commentario l'uomo della cabina fece cenno di salire a bordo, per la partenza imminente.

    Descrivete dalla vostra partenza dal Dojo fino al momento in cui salite sulla cabina del treno. Il tempo per postare è di quattro giorni dal post del Master, tuttavia concedo solo per stavolta il tempo di almeno sette giorni per poter rispondere. Per chi avesse bisogno di più tempo o non potesse farlo nel tempo prestabilito, per vari ragioni, può avvisarmi in anticipo così non lo penalizzo.
     
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    HAIDO

    Narrato.
    Pensato da Haido
    Parlato da Haido
    Parlato da altri.


    Intorno alle otto del mattino coloro che avevano superato la preselezione si presentarono fuori dagli alloggi dove incontrarono il ragazzo con le cicatrici il quale dopo averli salutati si preoccupò dell'abbigliamento di uno dei partecipanti e nel farlo fece intendere che nelle successive parti dell'esame ci sarebbero potute essere altre prove fisiche.
    *Chissà cosa ci aspetterà.
    Daniel si mise in cammino ed il gruppo lo seguì lasciando il singolare quartiere dove si trovavano per raggiungere di nuovo la parte moderna della città; questa volta non ci fu alcuna corsa, fatto che provò che in realtà si stessero semplicemente spostando dal posto di una prova all'altro.
    *Certo che questa città è veramente trafficata!
    Haido osservò la coda di macchine che si estendeva a perdita d'occhio e udì Daniel accennare a qualcosa riguardante una una stazione metropolitana.
    Strada facendo Dante intervistò Alfie circa l'acqua da lui bevuta; in effetti Haido aveva ancora a disposizione la bottiglia con un terzo del suo contenuto, i restanti due terzi li aveva sprecati nel tentativo non accettato di aiutare Kodama.
    * Che ci sia qualcosa di speciale dentro questa bottiglia?
    CITAZIONE
    Cosa doveva esserci dentro? Era normalissima acqua...

    * Mmmmmmh non ne sono tanto sicuro.
    Dopo quasi tre ore di cammino giunsero finalmente alla loro destinazione che pareva essere una stazione ferroviaria abbandonata, dove proseguirono fino ai binari.
    CITAZIONE
    Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, siamo esattamente dove dobbiamo essere. Solo un Navigator sa dove e quando portare qualcuno verso la sede ufficiale. Rimarrò qui ancora qualche minuto, quel poco che basta per salutarci.

    Dopo aver pronunciato queste parole Daniel semplicemente se ne andò dopo un veloce saluto; il gruppo non rimase tuttavia a lungo da solo in quanto dopo qualche minuto si iniziò a sentire l'inconfondibile rumore di un treno che stava giungendo verso di loro diventando visibile dopo alcuni istanti ed infine fermandosi dinnanzi a loro alle 11 in punto.
    * Penso di aver capito quello che sta per accadere.
    Immediatamente dopo una delle cabine difronte aprì la porta e apparve un uomo alto, con un largo cappello che gli oscurava il volto.
    CITAZIONE
    Qualcuno ha davvero passato la prova di quel Tengumaru? Notevole.

    Detto questo il misterioso individuo fece cenno di salire sul treno.
    * Potremo fidarci?
    Haido si fece avanti per primo, dirigendosi all'interno della cabina del treno, guardandosi però indietro in modo da non perdere di vista gli altri partecipanti.

    Statistiche:
    .: Forza: 60 + 20
    .: Resistenza: 60 +20
    .: Velocità: 50
    .: Riflessi: 60
    .: Destrezza: 50
    .: Mira: 25
    .: Intelligenza: 25
    .: Carisma: 20
    .: Istinto: 25
    .: Fortuna: 30
    .: Vita: 1400
    .: Aura: 1600
    Tenacia 65%
    Inventario
    Arma da mischia: MAGMA WAR PICK (Liv 1)
    Arma da lancio: REAP AND SEW (Liv 1)
    Equip: DRAGON PIPE (Foil) (Liv 1)
    Oggetto x: spago
    Oggetti extra:
    - POTION OF DRAGON'S BREATH (2)
    - Bottiglia d'acqua (1/3)
     
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    narrato - Parlato - *Pensato*


    Oiii oiii, buongiorno mondo!

    In attesa del sorgere del sole il malconcio trentacinquenne, sdraiato nel letto ascoltava da diversi minuti il fisico dolente. La faticosa giornata trascorsa aveva lasciato diversi acciacchi tanto da spingerlo ad un inusuale sessione di stretching mattutino ed ingurgitare prima di colazione un necessario antidolorifico.
    Impossibilitato a riprendere sonno decise di iniziare la giornata con largo anticipo. Ancora in mutande si diresse quindi al bagno comune, vuoto vista l'ora, e dopo aver riempito le due bottigliette d'acqua miracolosa in suo possesso dal rubinetto. Si dedicò per almeno una mezz'ora buona ad una corpulenta cacata.
    Non sapendo cosa sarebbe stato in agguato nella nuova prova e quando avrebbe avuto nuovamente un bagno pulito a disposizione decise di approfittarne il più possibile.
    Insomma uscendo dal bagno si sentiva decisamente un uomo più pronto e leggero, lasciandosi alle spalle una stanza intonsa ma maleodorante.

    CITAZIONE
    Alfie riempie le bottigliette d'acqua.

    Bottiglia d'acqua x2: permette il recupero di 100 vita.

    Al rientro in camera: la vestizione. Daniel gentilmente gli aveva fornito un nuovo cambio d'abito, direttamente dai suoi averi personali visto che il suo risultava oramai mutilato, bruciacchiato e oramai orribilmente macchiato dalla preselezione.
    Appoggiati su una sedia giacevano una canotta, pantaloni e giacca e addirittura scarpe adatte da ginnastica.
    Il risultato di quella gentilezza si traduceva in Alfie avviluppato in un kimono da judoka uguale a quello indossato dal precedente esaminatore. L'abito evidentemente non riempito della stessa quantità di muscoli visti in precedenza, faceva su di lui un effetto strano. A vedersi conciato in quel modo il nostro Chinaski proprio non ci si trovava a suo agio, considerando poi che di arti marziali lui conosceva poco o nulla.

    CITAZIONE
    Alfie indossa: Veste della scuola marziale di Tengumaru" (Livello 0).

    Però tanto valeva, quello passava in convento. O così o avrebbe dovuto proseguire l'avventura nudo.
    Dopo la colazione e un ulteriore salto al bagno era dunque pronto per uscire. All'esterno ad aspettalo i rimanenti partecipanti.
    All'esterno Daniel gli rivolse subito la parola:

    Ah. Come ti stanno gli indumenti? Non saranno i più eleganti ma sicuramente sono molto più pratici di quelli che usavi ieri per correre... I miei complimenti a proposito. Per le prove future quelli che tieni ora ti saranno molto più comodi, potrebbero esserci altre prove fisiche...

    Per poi rapidamente correggersi aggiungendo: ...o come potrebbero non esserci.

    Sorridendo rispose: "Sicuramente risparmiano ai presenti uno spettacolo ingrato, anche se devo ammettere che scorrazzare nudo scortato dai presenti sarebbe stato estremamente divertente. Infondo l'unica cosa sensata da fare con l'abito indossato ieri era bruciarlo. Quelli che mi hai prestato vanno più che bene. Grazie."

    Glissò totalmente sull'ipotesi prove future, non voleva nemmeno pensarci. Tanto qualsiasi cosa lo aspettasse sarebbe comunque stato probabilmente impreparato ad affrontarla. A meno di un'impossibile gara a chi scommette meglio o beve di più. Non restava che giocarsi in qualunque caso il tutto per tutto e vedere come andava.
    Quello che più lo preoccupava ma che comunque tacque era il venir associato, per via degli attuali indumenti ai superuomini visti in azione ieri. Insomma sperava che vedendolo nessuno si facesse un'idea sbagliata, aspettandosi di conseguenza da parte sua chissà quale formidabile prestanza fisica. D'altronde l'abito non fa il monaco.

    Il ricomposto gruppetto si incamminò quindi verso la prossima meta questa volta con Daniel alla guida.
    Nel tragitto si avvicino il ragazzo blu per domandargli cosa pensava ci fosse nell'acqua dopo averla avidamente svuotata in un sorso prima della prova acrobatica nel giorno precedente.

    Al sentirlo fù Daniel a darne risposta asserendo che fosse semplice acqua. Nulla di più.

    Alfie un po' sospettoso si avvicinò all'orecchio del giovane sussurrando:

    "Non so, dirò una cazzata ma credo ci nasconda qualcosa. Quando l'ho provata durante la corsa mi ha dato oltre a nuove energie la sensazione di sentirmi vivo e forte. Idem dopo averne scolato l'intera bottiglietta, anche se chiaramente non ha cambiato l'esito dell'esercizio.

    Nel mentre lo diceva sentiva pulsare sordamente la botta sul mento procuratagli dalla caduta.

    Io di droghe e di medicinali ne ho provati parecchi, dubito si trattasse di un effetto placebo ma chissà. Avresti dovuto provarne un sorso."

    Il ragazzino era stato gentile, e la cosa non lo aveva lasciato indifferente. Nei posti che era solito frequentare e nelle sue solite compagnie nessuno faceva o avrebbe mai fatto niente per niente. Lui vedendolo in difficoltà lo aveva aiutato, e il gesto meritava per lo meno la sincerità, tanto cosa aveva da perdere.

    In più gli porse una delle due bottigliette piene (quella in precedenza completamente vuota) tenendo per se quella che originariamente conteneva ancora un terzo di sostanza misteriosa.

    CITAZIONE
    Alfie cede a Dante Bottiglietta d'acqua: utilizzi 3/3

    "Questa mattina ho pensato di riempirle, non si sa mai. Dubito che l'effetto portentoso sia rimasto ma sempre meglio di niente no?"

    Concludendo la frase con un occhiolino per poi accellerare leggermente il passo.
    Per impiegare il tempo della camminata in una mano si accese una sigaretta mentre con l'altra si mise a giocherellare con una delle sue monete d'orate.

    La faceva scorrere sul dorso della mano facendola passare da un dito all'altro, per poi occasionalmente vibrarla in aria roteante. Riprenderla al volo e cominciare da capo.

    Dopo due ore circa di camminata tranquilla (finalmente un ritmo umano) arrivarono al posto prestabilito. Una stazione ferroviaria vuota e polverosa di cui che già la natura aveva cominciato a reclamarne il possesso. Dalle crepe spuntava l'erbetta, innumerevoli ragnatele e qualche rampicante correva sui muri e soffitti.

    Dopo averli rassicurati sull'effettiva correttezza del luogo. La guida Daniel si congedò, senza proferir parola Alfie gli rivolse un cenno del capo per poi lanciargli la moneta con cui stava giocherellando.
    Un piccolo pegno in cambio dei vestiti.
    Era una delle sue innumerevoli monete, raffigurante il quadrifoglio da un lato e la dea bendata dall'altro. Nessun valore economico intrinseco se non il metallo di cui era composta, una strana lega che la rendeva insolitamente pesante.

    Dopo che il giovane se ne fù andato rimase lì in silenzio per qualche minuto. Continuando a giocare con una nuova moneta appena estratta dal kimono.

    Bastarono pochi minuti, dapprima un ritmato rumore in distranza poi l'inconfondibile stridore metallico dei freni ed ecco comparire davanti a loro un treno. Dal cui interno sbucò uno spilungone biondo, vestito da elgantissimo capotreno che invitata alla partenza.
    Si dichiarava inoltre molto sorpreso della presenza di partecipanti dopo l'esperienza Tengomaru.

    Come dargli torto?

    Questo bastò per dare spazio nella testa dello scommettitore squattrinato al fatto che forse forse non tutti gli hunter erano come il nerboruto mascherato ed i suoi allievi. Forse c'era spazio anche per gli esseri umani.
    Pure per Alfie?

    Con quel retropensiero in testa ed un sorriso in volto prese posto in cabina. Che altre strane persone avrebbe incontrato?

    Vesti: Veste della scuola marziale di Tengumaru" (Livello 0).
    Arma corpo a corpo: Coltello a serramanico.
    Arma dalla distanza: Monete fortunate.
    Equip.: Veste della scuola marziale di Tengumaru" (Livello 0).
    Oggetti Extra: Bottiglia d'acqua: 3/3
    Oggetto ruolistico standard: Telefono cellulare con internet e gps.
    Statistiche:
    Punti distanza: 1/5
    Forza: 10
    .: Resistenza: 5
    .: Velocità: 5
    .: Riflessi: 5
    .: Destrezza: 5
    .: Mira: 5
    .: Intelligenza: 10
    .: Carisma: 10
    .: Istinto: 5
    .: Fortuna: 30
    .: Vita: 300 = 300
    .: Aura: 500 = 500


    Edited by Choconauta - 28/8/2023, 12:29
     
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    Alle otto circa Daniel li attendeva fuori gli alloggi. Isaac si era ripreso ma non aveva dormito come avrebbe voluto. Le immagini di Tengumaru e del suo stesso allievo tornavano nitide e insistenti nella mente. La sensazione quasi di impotenza provata dinnanzi quello strano maestro di arti marziali lo tormentava costantemente. Non era rimorso, non era rabbia e nulla di tutto ciò che oramai non riusciva a provare. Era puro e semplice fastidio. Qualcosa di irrisolto, di invisibile, che anche quando non riesci a vederla, sei sicuro che ci sia. Ed era molto difficile porvi rimedio. Almeno per come stavano le cose in quel momento.
    Dietro Daniel, lasciarono senza fretta il dojo e il quartiere; rimmergendosi nuovamente nella metropoli. Durante il viaggio verso la nuova destinazione gli altri disquisirono riguardo la natura di quell'acqua donata loro; con il senno di poi Isaac continuava a ritenere saggia e molto prudente la scelta effettuato il giorno prima.
    Dopo circa tre ore raggiunsero quella che sembrava a tutti gli effetti una stazione ferroviaria abbandonata.

    CITAZIONE
    Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, siamo esattamente dove dobbiamo essere. Solo un Navigator sa dove e quando portare qualcuno verso la sede ufficiale. Rimarrò qui ancora qualche minuto, quel poco che basta per salutarci.

    Difatti alle undici in punto un lungo treno fece la sua comparsa sui binari. L'assassino evitò di salutare Daniel, volontariamente. Era deciso a tornare in un modo o nell'altro, all'infuori dell'esame. Per confrontarsi con quella realtà, senza limitazioni di nessun tipo. Voleva che quel giovane ragazzo comprendesse i suoi gesti e le motivazioni che lo muovevano. In quel momento non salutare qualcuno in una stazione, equivaleva a dire che si sarebbero rivisti dopo poco tempo. Dante aveva di certo suscitato il suo interesse ma il livello di quel dojo era ancora di più unico.
    Quello che sembrava il capotreno li accolse con stupore facendogli intendere che avrebbero dovuto seguirlo. Imitò in silenzio gli altri, prendendo posto nella cabina. Si collocò distante da tutti, non in vena per vane chiacchiere.



    Edited by [Nessuno] - 1/9/2023, 16:48
     
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    Dante

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Accettò con qualche riserva la bottiglia d'acqua, ora più incerto che mai sull'effettivo contenuto. Ancor meno aveva da esprimere sulle esperienze del trentacinquenne, si limitò ad annuire con sguardo di chi non sapeva dove guardare o cosa guardare. Voleva davvero dire qualcosa, giusto per non fare scena muta, ma era un contesto semplicemente fuori dalla sua portata per quel momento. Ringrazia per la bottiglia e basta, Dante. Ehm... grazie...
    Dante riceve la "Bottiglietta d'acqua" da Alfie.

    Daniel

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Si girò indietro per andarsene mentre afferrò distrattamente la moneta di Alfie in volo scattando una presa con la mano. Un ultimo cenno con la stessa mano agitandola, in un saluto fatto di spalle, per poi abbandonare completamente la scena. Lunga la strada ripensava e ripensava agli avvenimenti appena succeduti, ai singoli individui di quel giorno. Abbassò lo sguardo, il palmo aperto che rivelava un quadrifoglio sulla moneta che teneva. Se la mise in tasca e ritornò a piedi verso il Dojo del maestro.

    ???

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Prego, mettetevi comodi. La destinazione è la sede per la prova ufficiale ma ci rimangono ancora un paio di fermate. Altri, come voi, presto ci raggiungeranno. Avvisò i nuovi arrivati, non erano i primi e non sarebbero stati gli ultimi. Ah. State attenti, in caso andaste a esplorare. I vagoni più affollati sono pieni di malintenzionati. Hanno già eliminato parecchi concorrenti prima di arrivare qui, una cosa mai vista finora. E io ne ho viste di cose negli esami degli altri anni. Bah. A quelle parole si allontanò.

    Dante

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Rimase titubante dal dover condividere la cabina con qualcuno, quantomeno non erano persone appena incontrate. Magra consolazione che fossero a malapena un giorno di conoscenza. Provò più volte l'impulso di voler uscire e andarsene per i fatti suoi tra i vagoni del treno. Cosa che avrebbe fatto se non fosse per l'avvertimento del capotreno: detestava i problemi, soprattutto quelli indesiderati. Onde evitare futili confronti, rimase il resto del tempo a guardare di fuori da un finestrino e ad evitare d'incrociare lo sguardo con quel Isaac, e rimanendo vicino ad Alfie che, strano ma vero, in quel momento lo percepiva come la persona meno lontana dall'essere considerata un'estraneo.

    Dopo qualche tempo il treno ricominciò a fermarsi, portando a bordo chissà quali persone. Era sicuro di aver scorto di sfuggita un singolo individuo fermo alla fermata. Sentirono un suono di passo inusuale, Dante si concentrò per capire a cosa fosse dovuto. Sembrava qualcuno camminare con qualcosa di legno, un bastone forse. Ma il pallido ragazzo s'accorse che dovevano essere almeno due bastoni, a giudicare dal ritmo dei passi. Il treno ripartì.

    Il mezzo si arrestò solo per altre, poche volte, ripetendo lo stesso procedimento toccato ai passeggeri prima di ripartire. Finché il cielo venne sostituito da un'angusta, stretta galleria che non lasciava spazio alla luce naturale, le lampade illuminavano l'interno della cabina. Stavano attraversando già da una decina di minuti un passaggio artificiale dall'incerta lunghezza. Infine ritornò il cielo, le alte costruzioni della città, il treno si fermò per un'ultima volta. Una stazione stavolta forse più anomala dalla quale erano partiti: era tenuto in buone condizioni ma c'era qualcosa che non gli tornava. Dove siamo...?
    Tirate un dado da dieci. Il risultato uscito si somma all'istinto base attuale che avete.

    Se superata la prova Istinto di almeno 20, avrete la sensazione che la stazione come tutto ciò che circonda il posto appare fuori luogo. Molto silenzioso.



    Ore 12:40

    ???

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Tra la folla in discesa dai vagoni spiccava un giovane adulto, mani nelle tasche, era sufficientemente alto quanto bastava per non sbattere la testa all'attraversare l'uscita. Alcune persone faticarono a trovare spazio per scansarsi dal biondo che si girava per guardarsi attorno, teneva un portamento tutt'altro che di basso profilo, probabilmente non gli importava nemmeno di essere notato.

    ???

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Di fianco lo superò un passeggero vestito completamente di nero, più basso rispetto al biondo, cappelli scuri come gli occhi e una pelle più pallida. Siamo veramente alla sede? Non vedo altra gente, anche se il posto è ben curato. Domandò quest'ultimo.

    Le porte dei vagoni si richiusero e il treno svuotato dei concorrenti ripartì. Non passò troppo tempo che l'attenzione si spostò sull'arrivo di una persona di piccola statura, questa alzò la mano agitandola verso tutti i presenti per poi indicare la via dalla quale era arrivata. Una voce femminile li invitò a seguirla e così fecero. Un larghissimo cappello dalla lunghissima punta che sporgeva ondeggiante fino ai piedi. All'uscita dalla stazione entrarono in una grande piazza della città, una fontana al centro, occasionali piccioni a terra e in aria, e diverse bancarelle sparse in giro, non mancavano diverse attività nei dintorni. La ragazza si girò rivelando una giovanissima età, più giovane di quanto realmente appariva. Il caratteristico cappello cozzava sul resto del suo vestiario più moderno e giovanile.

    Zoe ⚝

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Schiarendosi la voce, iniziò con sfoggiare un largo sorriso, atteggiamenti ed espressioni altezzosi che accompagnavano il suo annuncio ai partecipanti. Permettetemi di presentarvi. Ehm, presentarmi a voi! Sono una Card Hunter e mi chiamo Zoe... A quelle proprie parole venne pervasa da una forte stizza, imprecando sottovoce. Ore e ore di ripetizioni per il discorso gettate via alla prima parola sbagliata, e poi l'inversione del titolo e del nome, due errori di fila che la piccola strega dai raggianti capelli non se li perdonava.
    Non dandosi per vinta, omise dall'esistenza quella piccola interruzione, riprendendo decisa da dove era rimasta. ...e sarò la vostra prima prova della vostra esaminatrice ufficiale. Concluse. ...porca puttana! Le sfuggì. Zoe, una cosa dovevi fare oggi! Una cosa soltanto! Parlò in sottovoce a se stessa.

    Ehmm. Quuuindi... saresti una Card Hunter, tu? Avanzò qualcuno in tono beffardo dalla folla, poco dopo tutti scoppiarono a ridere. Ahahahah, che razza di Hunter sarebbe? Seguirono. Dev'essere uno scherzo, vero? Quale sarebbe poi la prova? Di farci il mazzo?? Ahahahah Ancora trasportati la folla riscoppiò a ridere.

    Difronte alle risate del pubblico, la piccola strega a occhi chiusi cominciò a scrollare la testa, visibilmente delusa dall'atteggiamento collettivo. Con le mani sui fianchi, fulminava con lo sguardo partecipante per partecipante. Mi è venuta un'idea. Prese a parlare la giovane, la folla ancora mezza ridente. E se promovessi solo chi non ha riso? Questa si ammutolì di colpo. No, non lo farò. In ogni caso ho promesso al mio collega di portargli almeno ventidue persone. Non di più.

    Indicò puntando verso una delle bancarelle vicine, sopra un cumulo ordinato di misteriosi cofanetti del colore nero. Erano in totale novantasette. Quando avete dato il vostro nome al Navigator, dopo la promozione vi è stato assegnato un corrispettivo numero. Se vi domandate dove sono questi numeri, stanno proprio lì, incastonati sopra quei cofanetti. Poi con un gesto della mano, prima vuota, fece apparire una squisita carta che illustrava una grande stella, la quale letteralmente brillava, nel cielo notturno. Questa carta è un arcano maggiore e ne troverete fino a ventidue diverse tra loro. Il cofanetto è dotato di un meccanismo: se inserirete la carta avrete liberato la targhetta incastrata, viceversa potete riottenere la carta se rimetterete indietro una targhetta. Come prova del vostro successo, riporterete a me i cofanetti con le carte dentro. Sarete chiamati uno per volta da me, partirò dai numeri più bassi fino a quelli più alti. Ah, ultima cosa, non perdete tempo a mettere una carta a caso dentro, il meccanismo non può essere raggirato o aggirato. Solamente uno dei ventidue arcani maggiori sparsi da me in giro possono liberare la vostra targhetta.

    Cominciamo... Zoe prese la lista stilata, pronunciò i primi nomi e i corrispettivi numeri.

    Numero due, Alexander Valentine.



    Intorno ai presenti più di qualcuno reagì con un sussulto, sapendo a cosa portava sentire quel cognome.

    ???

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Ooh! Quindi sei il figlio del pezzo grosso? Quando pensavi di dirmelo? Domandò il ragazzo più basso e pallido dai capelli neri. Ti posso ancora chiamare Alex, giusto?

    Alex

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Heh. Non me l'hai mai chiesto. E in ogni caso non era importante. Comunque sì, continua a chiamarmi solo Alex. Gli rispose di ritorno con il cofanetto che teneva tra le proprie mani, lo sguardo rivolto alla targhetta incastonata sopra il coperchio. Che curioso oggetto.

    Numero tre, Murakami Horagarasu.


    Horagarasu

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Eheh. Sono proprio io. Avanzò per prendersi la scatola nera, rivelando su entrambi le mani di portarsi delle estensioni curvi sulle dita che formavano veri e propri artigli di metallo.

    Numero 40, Ulf.


    Ulf

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Si palesò un uomo dallo sguardo penetrante, cicatrice su un'occhio, silenzioso s'incamminava rispondendo alla chiamata.

    Numero 44, Isaac Gardner.

    Da questo punto descrivi il turno del pg.


    Numero 45, Dante Scarlatta.


    Zoe ⚝

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    All'avvicinarsi la piccola strega assunse un'espressione meno dura sul proprio volto. Ciao Dante! Lo salutò amichevolmente quando il pallido ragazzo stava già ritornando tra la folla.

    Numero 60, Timmy.


    "Timmy"

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Un rumore di passi sordi che ricordava molto due bastoni di legno che colpivano la terra. Increduli, osservarono un manichino muoversi da solo in risposta a quel nome, Timmy. Zoe osservò l'uomo di legno con estrema curiosità, ogni suo movimento, dalla camminata a lui che prendeva per sé il cofanetto tenendolo tra le mani di legno. Con lo stesso fare robotico e legnoso, si girò indietro suscitando un miscuglio di fascino e timore ai testimoni.

    Non ci posso credere... quello... quello è davvero l'uomo di legno? Parlò qualcuno dei presenti. Non è soltanto una leggenda urbana allora... Dichiarò qualcun altro.

    Numero 69, Haido.

    Da questo punto descrivi il turno del pg.


    Numero 70, Alfie Chinaski.

    Da questo punto descrivi il turno del pg.


    Numero 101, Berr.


    Berr

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Fatevi da parte, moscerini! S'impose prepotentemente un omone molto tozzo, dalla grande stazza e muscolatura. Come aveva fatto il treno a ospitarlo rimaneva un mistero. Afferrò con la sola mano il cofanetto che gli spettava.

    13:00

    Zoe ⚝

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Alla conclusione dell'appello, per chi non l'aveva ancora fatto, la piccola esaminatrice invitò di aprire il contenuto all'interno del cofanetto nero ottenuto: un foglietto di carta con un messaggio elusivo. Ho distribuito in tutto novantasette enigmi, ma in totale ho scritto soltanto ventidue enigmi diversi. Questo vuol dire che più di un cofanetto porterà con sé lo stesso enigma. Tale notizia li mise in allerta. So cosa state pensando. E sì, potrebbero esserci scontri senza esclusione di colpi. Competerete oppure collaborerete per la vostra carta, dipende tutto dal vostro obiettivo. Vi aspetterò qui. Buona caccia.

    Il contenuto dell'enigma sarà inviato ai partecipanti tramite mp. Sarà vostra scelta poi rivelare o meno il messaggio agli altri.

    Potete decidere di spostarvi in altre aree della piazza per fare sopraluogo, ma solo un'area per turno. Le aree sono:
    -Fontana della piazza, un'illusionista sta facendo un numero di magia. Qui dovrete tornare con le carte raccolte.
    -Biblioteca, l'edificio più alto del posto.
    -Sala giochi, piena di giochi arcade.
    -Bancarelle, mercato in piazza.
    -Negozio d'antiquariato, oggetti rari e vecchi in vendita.
    -Ristorante, preparano un menù a base di pesce.
    -Aree vuote, murales dappertutto.

    Avete ampia libertà di descrizione, muovetevi come più preferite.


    Edited by Ápeiron - 9/9/2023, 20:35
     
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    HAIDO

    Narrato.
    Pensato da Haido
    Parlato da Haido
    Parlato da altri.


    CITAZIONE
    Prego, mettetevi comodi. La destinazione è la sede per la prova ufficiale ma ci rimangono ancora un paio di fermate. Altri, come voi, presto ci raggiungeranno. Ah. State attenti, in caso andaste a esplorare. I vagoni più affollati sono pieni di malintenzionati. Hanno già eliminato parecchi concorrenti prima di arrivare qui, una cosa mai vista finora. E io ne ho viste di cose negli esami degli altri anni. Bah.

    Con quelle parole lo strano individuo con cappello fece capire che il gruppo guidato da Daniel non fosse l'unico ad aver ad aver affrontato la preselezione e che la vera sfida stava per iniziare.
    Haido decise di prendere per vero quanto detto e non procedette all'esplorazione del treno, rimanendo nel primo vagone poco affollato su un posto lato corridoio, in fondo non gli importava un granché del panorama e preferì osservare gli altri partecipanti alla prova, pur cercando di apparire indifferente.
    Il treno si fermò e ripartì diverse volte facendo salire gli aspiranti Hunter, Haido fu perfino quasi certo di aver visto una statua di legno muoversi e salire sul treno.
    *Devo essere ubriaco!
    Dopo qualche fermata il treno entrò in una lunga galleria al termine della quale riapparve la città ed infine arrivarono in una fermata dei treni.
    *Qualcosa non mi torna!
    Fin dal momento in cui il treno oltrepassò la galleria Haido iniziò a provare una strana sensazione, quasi che si trovasse in un posto finto o in qualche modo strano.
    Haido possiede istinto di base superiore a 20

    *Non vedo persone in questa città!
    Appena scesi dal treno Haido iniziò ad osservare i partecipanti alla prova, dopo averne stimato il numero in circa un centinaio la sua attenzione venne catturata dall'arrivo di una piccoletta dall'aspetto buffo che si presentò con il nome di Zoe, una Card Hunter che aveva palesemente un disturbo del linguaggio e tendeva ad invertire l'ordine delle parole, parve tuttavia prendersela particolarmente quando alcuni presenti risero di lei ed infine disse una cosa che turbò parecchio Haido:
    CITAZIONE
    Ho promesso al mio collega di portargli almeno ventidue persone. Non di più.

    * Si sta contraddicendo! Dice che gli ha promesso almeno ventidue persone ma poi aggiunge "non di più", quindi i promossi saranno forse ventidue esatti?
    Dopo questa apparente contraddizione la giovane passò alla descrizione di quella che sarebbe stata la vera prova, indicando alcune bancarelle sppra le quali si potevano vedere diversi cofanetti neri, circa un centinaio a occhio
    CITAZIONE
    Quando avete dato il vostro nome al Navigator, dopo la promozione vi è stato assegnato un corrispettivo numero. Se vi domandate dove sono questi numeri, stanno proprio lì, incastonati sopra quei cofanetti.


    *Quindi siamo già stati schedati!
    Dopo alcuni istanti la Hunter fece apparire dal nulla una carta con rappresentata una stella illuminata.

    CITAZIONE
    Questa carta è un arcano maggiore e ne troverete fino a ventidue diverse tra loro. Il cofanetto è dotato di un meccanismo: se inserirete la carta avrete liberato la targhetta incastrata, viceversa potete riottenere la carta se rimetterete indietro una targhetta. Come prova del vostro successo, riporterete a me i cofanetti con le carte dentro. Sarete chiamati uno per volta da me, partirò dai numeri più bassi fino a quelli più alti. Ah, ultima cosa, non perdete tempo a mettere una carta a caso dentro, il meccanismo non può essere raggirato o aggirato. Solamente uno dei ventidue arcani maggiori sparse da me in giro possono liberare la vostra targhetta.


    *In pratica quindi la prova consiste nel trovare una di queste ventidue carte senza perdere il cofanetto con il mio numero e senza farmela rubare dagli altri partecipanti.
    Seguì una fase in cui vennero chiamati uno per uno tutti i partecipanti, Haido ebbe modo quindi di iniziare a conoscere quelli che sarebbero stati i suoi compagni/avversari in questa nuova prova: Kodama/Isaac venne chiamato al numero 44, Dante al 45, quest ultimo venne salutato amichevolmente dalla Hunter, facendo intendere che si conoscessero, anche se il giovane non parve ricambiare; il numero 60 rispose al nome di Timmy ed altri non era che l'uomo di legno visto prima.
    CITAZIONE
    Numero 69, Haido.

    *È il mio turno!
    Haido si fece avanti e con un fare deciso si diresse verso la Hunter, la quale gli consegnò il cofanetto nero con annessa targhetta riportante il numero 69.
    Ritornato al suo posto Haido rimase ad osservare il curioso oggetto, cercando di scorgerne tutti i particolari, nel mentre che Zoe chiamava gli altri partecipanti; Alfie, l'uomo che superò la preselezione con lui venne chiamato con il numero 70.
    La Hunter infine invitò gli aspiranti Hunter ad aprire il cofanetto e Haido vi trovò un messaggio che lesse velocemente e, dopo esserselo stampato in mente, fece cenno di accartocciarlo e avvicinandosi alla fontana si girò facendo come per strappare qualcosa e lanciando il suo contenuto in acqua.
    CITAZIONE
    Ho distribuito in tutto novantasette enigmi, ma in totale ho scritto soltanto ventidue enigmi diversi. Questo vuol dire che più di un cofanetto porterà con sé lo stesso enigma. So cosa state pensando. E sì, potrebbero esserci scontri senza esclusione di colpi. Competerete oppure collaborerete per la vostra carta, dipende tutto dal vostro obiettivo. Vi aspetterò qui. Buona caccia.



    * In pratica ho come avversari tutti coloro che condividono il mio stesso enigma, che dovrebbe condurre ad uno dei ventidue arcani maggiori.
    Haido rimase a riflettere un attimo.
    *Le possibilità sono tre:
    -cercare subito l'arcano corrispondente al mio enigma, recuperarlo e metterlo al sicuro in modo che non mi venga sottratto;
    - Cercare il luogo dell'enigma ed eliminare quelli che bazzicheranno nei paraggi dato che probabilmente cercheranno il mio stesso bersaglio...
    - Collaborare con chi non condivide lo stesso enigma con me.

    Haido si guardò intorno e in un attimo capì che la situazione poteva essere più complicata del previsto.
    *Ho l'impressione che molti dei partecipanti siano molto più forti di me...non escludo che qualcuno sia anche in grado di utilizzare il Nen per cui sarei indifeso contro di loro...questo mi porta a credere che nel caso io condivida il bersaglio con un avversario più forte di me sarebbe improbabile una mia vittoria.
    Con questo pensiero in mente Haido fece l'unica cosa che ritenne al momento giusta, andò dalla Hunter Zoe e comunicò con lei.
    Ehi ciao...sono il numero 69, ehm...complimenti per il cappello, è bellissimo e soprattutto ti dona tantissimo! Davvero complimenti!
    Dopo aver cercato di ingraziarsi l'esaminatrice puntando sul suo apparente aspetto eccentrico avrebbe poi continuato con quello che per lui era il vero discorso da affrontare con lei, abbassò la voce in modo che solo lei avrebbe sentito, ma al contempo cercò di mantenere un aspetto indifferente, quasi a non voler attirare l'attenzione su di loro.
    Avrei una domanda da porti...Qualunque cofanetto può essere aperto da qualsiasi arcano maggiore? Cioè...se io casualmente trovassi una carta arcana diversa da quella verso cui vuole condurmi l'enigma la targhetta si sbloccherebbe comunque?
    Detto questo riprese ad osservare il cappello dell'esaminatrice con un finto interesse e mantenendo un sorriso scemo da ragazzina dodicenne innamorata di un capo d'abbigliamento.
    Haido sperò che la risposta sarebbe arrivata con un volume tale che solo lui avrebbe percepito e dopo averla ricevuta, indipendentemente dall'esito, fece nuovamente i complimenti a Zoe e si allontanò dirigendosi verso Alfie.
    Ehi Goku!
    Disse Haido alludendo alla sua uniforme del Dojo ottenuta alla fine della preselezione.
    Non so se ci hai fatto caso ma il livello dei partecipanti è decisamente sopra la media...non vorrei sembrare cattivo ma penso che tu sia il più debole qui, capirai che questo rende improbabile il tuo successo! Sono qui per proporti di collaborare con me. Anche se pure con me le possibilità di successo sarebbero infime, è proprio per questo che dobbiamo puntare a collaborare anche con lui.
    Haido fece cenno con il capo indicando Dante.
    Ho l'impressione che tu gli sia simpatico, per questo ti chiedo di cercare di convincerlo a cooperare. Il mio piano è questo:
    Non è importante trovare la carta associata al tuo enigma...è sufficiente trovare un arcano maggiore qualsiasi, per cui propongo un'alleanza per trovare un numero di arcani almeno pari al nostro numero, o cercando noi o rubandoli a chi li ha già trovati.
    mi pare di aver capito inoltre che anche se le carte fossero speficiche per ogni cofanetto, e non lo sono, si potrebbe sbloccare la targhetta e ri ottenere la carta inserendo un'altra targhetta...che potremmo aver casualmente preso in prestito a qualcun altro...insomma...i modi per agire sono tanti.
    Terminato di spiegare il piano Haido continuò.
    Prova a parlare con Dante, io tenterò con Isaac, anche se non credo che voglia collaborare.
    Detto questo Haido avrebbe cercato Kodama/Isaac e se l avesse trovato avrebbe detto:
    Ehi bel tenebroso, non credo sia necessario farti capire che se non collaborerai con qualcuno le tue possibilità potrebbero non essere tante, ti ricordo che a stento sei riuscito a terminare una stupida corsetta leggera! Se ci stai seguimi.
    Haido pronunciò quelle parole in tono scherzoso, quasi beffardo e lo fece con il solo intento di rendere impossibile a chiunque lì presente di comprendere il fatto che i due in realtà si conoscessero da tempo; in una situazione normale non si sarebbe mai azzardato a rivolgersi a Kodama Zaoldyeck in quel modo.

    Se qualcuno delle persone interpellate avesse accettato il suo invito Haido avrebbe poi detto:
    Io propongo di iniziare da quell'edificio
    Disse rivolgendosi verso quello che sembrava essere l'edificio più alto di quella strana città.
    Da lì avremmo una visione completa della città e potremmo osservare gli eventi e i nostri sfidanti senza dare troppo nell'occhio.


    Statistiche:
    .: Forza: 60 + 20
    .: Resistenza: 60 +20
    .: Velocità: 50
    .: Riflessi: 60
    .: Destrezza: 50
    .: Mira: 25
    .: Intelligenza: 25
    .: Carisma: 20
    .: Istinto: 25
    .: Fortuna: 30
    .: Vita: 1400
    .: Aura: 1600
    Tenacia 65%
    Inventario
    Arma da mischia: MAGMA WAR PICK (Liv 1)
    Arma da lancio: REAP AND SEW (Liv 1)
    Equip: DRAGON PIPE (Foil) (Liv 1)
    Oggetto x: spago
    Oggetti extra:
    - POTION OF DRAGON'S BREATH (2)
    - Bottiglia d'acqua (1/3)
    Dado: 10
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    Narrato - Pensato - Parlato 

    Il capotreno si affrettò a non metterli a loro agio.

    CITAZIONE
    Prego, mettetevi comodi. La destinazione è la sede per la prova ufficiale ma ci rimangono ancora un paio di fermate. Altri, come voi, presto ci raggiungeranno. Ah. State attenti, in caso andaste a esplorare. I vagoni più affollati sono pieni di malintenzionati. Hanno già eliminato parecchi concorrenti prima di arrivare qui, una cosa mai vista finora. E io ne ho viste di cose negli esami degli altri anni. Bah.

    La solita fortuna... dovrò stare alla larga dalle teste calde o rischierò solamente di perdere tempo ed energie.

    Pur non intuendo pericoli imminenti, decise di non muoversi da quel vagone. Come soggetti anche loro non scherzavano di certo. Il treno nel mentre susseguiva fermate ad intermittenza. Probabilmente anche altre preselezioni era terminate nelle ore precedenti. L'unica cosa certa era che a giudicare dai rumori non vi era molta calca. Intanto l'assassino tentò di riposare la mente, ad occhi chiusi, cullandosi con i movimenti delle rotaie. Percepì la penombra e poi la luce artificiale della carrozza. Quando infine rivelò nuovamente il sole, tornò a guardare oltre il finestrino. Erano ancora in città ma non poteva essere sicuro di quale città si stava parlando. La stazione nella quale arrivarono aveva decisamente qualcosa che non andava. Un nuovo brutto presentimento iniziò a bruciare nello stomaco.

    Qualcosa non va... è tutto così... fuori posto. Qualcosa di strano ed anomalo è all'opera in questo luogo, dovrò fare molta più attenzione.

    Gli ultimi pensieri prima di scendere dal vagone, guardandosi in giro alla ricerca di facce nuove. Le trovò e non gli piacquero molto. Qualcuno parlò di una sede ma non era sicuro se si trattasse di quella della prova o quella dell'Associazione. Il treno ripartì lasciando tutti gli aspiranti nella nuova stazione, troppo silenziosa. L'attenzione venne tuttavia presto catturata da una figura minuta che sventolava la mano. Si trattava di una giovane ragazza con indosso un lungo cappello a punta. Sembrava molto giovane ma li guidò senza parlare verso una piazza cittadina piena di bancarelle e una fontana al centro. Finalmente si schiarì la voce e spiegò loro la situazione. Era a tutti gli effetti la nuova esaminatrice: Zoe, Card Hunter. Risultò impacciata ed incerta, così gli inetti iniziarono subito a sbeffeggiarla. Un'irriverente ma efficacie minaccia portò di nuovo l'ordine. Finalmente Isaac abbozzò un lieve sorriso: era piuttosto l'angolo destro della bocca che si era inarcato verso l'alto, per un breve istante. Quella misteriosa ragazza gli stava già simpatica, nonostante le varie gaffe. Ella indicò poi loro un centinaio di scrigni riposti sopra una bancarella e si apprestò a spiegare in cosa avrebbe consistito la prova. Se non vi erano trucchi, solo ventidue di loro sarebbero passati oltre. Iniziò a fare mente locale fino a quando venne chiamato dall'esaminatrice. Come gli altri si portò avanti e prese il suo cofanetto. Ringraziò con un cenno di capo e in pieno silenzio rimase alcuni secondi davanti Zoe, fissandola insistentemente negli occhi. Le sue pupille erano dotate di un'affascinante proprietà decisamente non consueta ma interessante. Sviluppò in quell'istante una sana ossessione. Come un collezionista appena imbattuto in un limitato e prezioso tesoro. Si allontanò, ritornando in disparte fra la folla.

    Voglio quegli occhi. Su di me o con me. In un modo o nell'altro.

    Esaminò l'oggetto ottenuto e al via della ragazza lo aprì. Lesse il suo messaggio e senza attendere oltre appallottolò in bocca la carta, deglutendola. Si guardò intorno per riflettere sulla prossima mossa. Gli altri partecipanti si erano palesati come soggetti strani o pericolosi. Di certo gli sprovveduti erano quasi agli sgoccioli. Stava riflettendo sul suo piano quando vide Haido avvicinarsi a Zoe. Scosse la testa poiché anche lui voleva parlarle ma non avrebbe gradito la presenza del ragazzo intorno. Nel mentre rigirò fra le mani il cofanetto con dentro il suo numero. Non sarebbe stato facile, soprattutto date le premesse così comuni con tutti gli altri. Avrebbero dovuto lottare, per loro stessi e contro gli altri. Senza accorgersene, ora Haido si era avvicinato a lui.

    CITAZIONE
    Ehi bel tenebroso, non credo sia necessario farti capire che se non collaborerai con qualcuno le tue possibilità potrebbero non essere tante, ti ricordo che a stento sei riuscito a terminare una stupida corsetta leggera! Se ci stai seguimi.

    Un singolo sospiro. Il fastidio nonostante intuisse l'intento del ragazzo di stare al gioco. Un altro singolo sospiro. Un sussurro che solo i più vicini poterono udire. Lo sguardo quasi spiritato.

    Se noto che sei in possesso di un arcano maggiore, ti uccido.

    Era impossibile capire se avesse parlato Isaac oppure Kodama. Fece qualche passo verso la fontana, per liberarsi della gente intorno. Diede un'approfondita occhiata alla piazza analizzandone i dettagli. Avrebbe atteso che tutti iniziassero le indagini per poi avvicinarsi a Zoe, senza che avesse partecipanti nei paraggi.

    Isaac. Capisco che possa sembrarti strano, ma puoi insegnarmi quel movimento per far apparire la carta che hai fatto poco fa? Sarà una cosa veloce, imparo in fretta.

    Il tono era calmo e la sua espressione severa era abbastanza contenuta.

     
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    Narrato - *pensato* - "Parlato altrui" - "Parlato di Alfie"

    OFF TOPIC: Non tiro nemmeno i dadi, visto che anche facendo il massimo otterrei 15 punti.

    Al momento della consegna della scatola magica un distrattissimo Alfie si fa attendere per un minuto buono dall'esaminatrice, intento ad osservare l'eterogeneità di quel gruppone la chiamata del suono nome rimbalza all'interno della scatola cranica diverse volte prima di raggiungere il cervello. Ancora decisamente insonnolito dal viaggio trascorso nella cabina in compagnia dell'insolito trio, segnato inizialmente da alcune sue deliranti telefonate passeggiate avanti ed indietro per il vagone e poi sonoramente disturbato da un russatissimo pisolino protratto fino ad un istante prima dell'arrivo in stazione.
    Inaspettatamente per tutta la durata della tratta fino a quel momento al suo fianco l'inspiegabile presenza di Dante. Il giovane dimostrava di avere la pazienza di un santo.

    Parzialmente addormentato si trova quindi di fronte ad una ragazzina, una Card Hunter (definizione alla quale non riesce ad assegnare un preciso mestiere) contraddistinta da delle particolarissime pupille a stella. Simbolo ricorrente anche nel suo vestiario. Dopo aver vissuto gli avvenimenti del giorno prima ed aver visto la folla li attorno, il fatto che l'esaminatrice dimostrasse a farla grande sedici anni non lo stupiva poi molto.

    Dopo essersi grattato due volte la testa ed aver faticosamente trattenuto uno sbadiglio, si scusa del ritardo ed in cambio ottiene l'oggetto.

    Tra le mani stringe quindi un nero cofanetto con inciso il numero 70. Continua quindi la sfilata dei partecipanti seguita dalla spiegazione della giovane Hunter.

    Novantasette partecipanti per ventidue carte, ogni carta apre un cofanetto che racchiude la targhetta necessaria alla continuazione dell'esame. Distribuiti ai concorrenti uno dei ventidue indizi indicanti la locazione delle carte. In pratica una volta trovata la carta necessaria il fortunato cercatore sarebbe stato probabilmente assalito da almeno quattro persone, se non molte di più. Insomma, un test di intelligenza e abilità di combattimento allo stesso tempo. E pensare che sperava di aver passato il peggio dopo aver superato la prova di corsa.

    Una volta letto e memorizzato l'indizio capitatogli decise di incendiarne il foglietto con l'accendino. Una mossa forse non necessaria, ma comunque una traccia in meno per gli eventuali sfidanti. Rimase quindi per alcuni minuti imbronciato e pensieroso sul da farsi.
    Fermo in quella posizione sino all'arrivo di Haido, che mettendolo simpaticamente davanti alle sue difficoltà e debolezze propose un'alleanza a quattro. Cercando di includere nel gruppo lo psicopatico dal grilletto facile e il timido Dante.

    "Come debole, non hai notate le mie incredibili mosse ieri?" - Detto questo inizio a mimare imbarazzanti movimenti con il bacino, pantomima che durò per almeno due minuti prima di proseguire: Non credo convenga girare in gruppetto nella speranza di trovare qualcosa, divisi si batte più terreno. Se vuoi ti lascio il mio numero, chiamami se trovi ti impossessi di più carte. Io potrei fare lo stesso. Preferisco così, alle brutte attaccheremo in gruppo gli eventuali fortunati. E poi chi mi assicura che una volta trovata una carta tu non te la prenda con la forza per poi sparire?

    Dopo aver elencato a memoria i dieci numeri del suo telefonino, gli voltò le spalle in direzione di Dante.

    "Lui." - disse indicando con il pollice all'indietro verso Haido - "Vorrebbe proporre un'alleanza, girare assieme per trovare più carte e/o assalire chi le trova. Non mi convince molto. Io vado verso di là." - Indicando poi la salagiochi - "Tu che fai? Ah, e non per farmi i fatti tuoi ma sono un curiosone, come conosci l'esaminatrice?"

    Con un diverso incipit forse Haido avrebbe pure potuto convincerlo, ma la scelta di parole sbagliata aveva risvegliato nel Chinaski la voglia di essere capriccioso e fastidioso.


     
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    Zoe ⚝

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Con le braccia conserte fissava dal basso e annoiata Haido, che l'avvicinò con il complimento meno sincero possibile. Si limitò a rispondergli alla domanda. Hai centrato benissimo. Non importa quale carta otterrai, l'importante è che sia quella autentica. Ti interessa altro? Chiese senza entusiasmo. Alzò infine gli occhi per poi rotearli al sentire nuovamente quei finti complimenti per il proprio cappello lungo.
    Più tardi, l'attenzione sul sicario che si presentò a lei come Isaac. Spiacente ma non posso farlo. Replicò garbatamente mentre alzava un dito con il braccio gesticolante, in segno di divieto. Un vero mago non svela mai i propri segreti. E al momento non cerco apprendisti. Posso aiutarti in qualche altro modo? Disse incuriosita sulle vere intenzioni dell'aspirante. Chissà quanti anni ha, quelli come lui non li fanno più così. Constatava la bionda esaminatrice mentre lo squadrava segretamente da capo a piedi.

    Dante

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Prima guardò Alfie, poi Haido e poi di nuovo Alfie. Vado anche io alla sala giochi. Disse senza troppi giri, mani nelle tasche. Siamo cresciuti nella stessa città. Ma la storia è molto lunga. Spiegò senza trapelare nient'altro del loro rapporto. Comunque... Sviò piuttosto rapidamente il discorso. ...ti vuoi veramente fidare di me? So di averti aiutato fino a ieri, ma le cose possono cambiare molto in fretta vista la natura della prova. Inoltre, non ti voglio allarmare ma è bene che lo sai, a volte non sono me stesso.
    Dante (N° 45) e Alfie (N° 70) abbandonano quest'area per spostarsi verso Sala Giochi.


    Horagarasu

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Il ragazzo, che rispondeva a Horagarasu scambiò altre due parole con l'amico più imponente, sulla mano sinistra teneva la scatola nera. Entrambi presero la decisione di separarsi per vie diverse. Sulla direzione verso sala giochi la strada gli venne tagliata da due ceffi intenzionati a parlargli.

    Ehi tu! Lo avvicinò uno dei due. Te ne vai senza il tuo amico? Hai commesso un errore. Una pistola puntata su di lui dal secondo, il rumore della sicura tolta.

    Impassibile si grattò leggermente la testa con la mano libera, suscitando ai due una reazione ostile che insistevano sull'arma da fuoco mirato sulla testa del malcapitato. Non comprendo la ragione di una tale accoglienza. Rispose Horagarasu in un, non troppo velato, sbeffeggio. Volete qualcosa?

    Il primo che era ancora con le mani libere allora tirò fuori un coltello da militare per poi avvicinarsi. Le domande siamo noi a farle! E sì, vogliamo il tuo cofanetto. Se lo cedi a noi e ti ritiri ora... Ehi! Fermo! Noi non stiamo scher...

    Il suo viso cambiò espressione, aveva ripreso a camminare attorno ai due ceffi che lo minacciarono di fare sul serio. Un fischio anomalo si diffuse nell'aria. Alzato il braccio, mentre li superava di fianco, scattò in un ondulante ed elegante gesto provocando l'acuirsi improvviso di quel bizzarro suono che nessuno, ancora nell'area aperta della piazza, poteva ignorare. A ormai una decina di passi dai due malcapitati, questi ancora non si mossero né dissero nulla, rivelando presto il motivo. Il sangue scopriva su questi un paio di tagli netti che tracciavano una linea dalla forma ondeggiante, sulla parte superiore del corpo, che li divise lentamente in più pezzi separati fino a crollare, sparpagliati, in un abbondante pozza di sangue.
    Horagarasu (N° 3) abbandona quest'area per spostarsi verso Sala giochi.


    Alex

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Aperto il cofanetto, rilesse il messaggio dell'enigma, lo ripose nuovamente dentro per poi dirigersi verso un negozio d'oggetti in vendita che lo interessava.
    Alexander (N° 2) abbandona quest'area per spostarsi verso il Negozio d'antiquariato.


    Ulf

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Con un gesto del capo segnalò al partecipante più vicino, Berr, di muoversi in direzione della biblioteca. Quest'ultimo lo seguì, assieme ad altri concorrenti che formavano una piccola, vera e propria, truppa in movimento.
    Ulf (N° 40), Berr (N° 101) e una dozzina di concorrenti abbandonano quest'area per spostarsi verso la grande Biblioteca.


    Una parte della truppa esterna rimase a occupare l'unica entrata dell'edificio, dove cominciavano le scale, uno di questi fermò immediatamente Haido dal poter avanzare. Alt! Quest'area è off limits per te. Nel frattempo si potevano ancora vedere Ulf e il restante della compagnia, finire le scalinate, raggiungendo i cancelli e poi sparirvi dentro.
    Haido (N° 69) è ancora nell'area aperta, dieci partecipanti sono a guardia delle scale e ti impediranno di entrare nella Biblioteca.


    "Timmy"

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Il manichino rimase immobile a guardare un mago da strada intento a fare un suo numero magico vicino alla fontana, dei piccioni nel frattempo gli si accomodarono sopra.
    "Timmy" (N° 60) è rimasto nell'area della fontana.

    Sala giochi

    Ore 13:06

    Come suggeriva il nome, il posto era pieno di cabinati arcade: dai classici giochi di genere picchiaduro, giocabili con uno stick e dei tasti, al genere di corsa con i volanti e al gioco di sparo con pistole. Non mancavano poi una coppia di giochi che prevedeva di usare un'artiglio meccanico per prendere i vari peluche lasciati all'interno.
    Accanto, dove c'è un vuoto, un passaggio senza porta dove si raggiungeva la sala per adulti, piena di slot machine: vi erano una fila di macchinari d'azzardo distribuiti per muro, più in fondo un unico macchinario che indicava una ruota con dei premi. In fondo un addetto della sala seduto comodamente dietro al bancone.

    Benvenuti!


    -Giocare un qualsiasi cabinato richiede l'uso di almeno un gettone. Si pagano 500 Jenny a gettone o per avviare uno slot machine.

    Dante

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Hmmm, hai qualcosa in mente? Domandava ad Alfie mentre si guardava intorno, accattivato dall'atmosfera della sala. Ma quel momento di pace rimase ancora per poco. Sta arrivando qualcuno. Lo avvisò. Come ci comportiamo?
    Due partecipanti in meno, ne sono ora rimasti novantacinque.
     
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    Narrato - Pensato - Parlato 

    L'esaminatrice si dimostrò molto lungimirante e il piano di Isaac fallì prima ancora di iniziare.

    CITAZIONE
    Spiacente ma non posso farlo. Un vero mago non svela mai i propri segreti. E al momento non cerco apprendisti. Posso aiutarti in qualche altro modo?

    Il ragazzo scollò semplicemente le spalle, tranquillo.

    No, va bene così. Sei stata molto previdente... o semplicemente fortunata... senza dubbio quella tua carta sarebbe stata mia da questa distanza. Non ho la certezza che avesse comunque funzionato per lo scrigno ma un tentativo è un tentativo. Ci vediamo dopo.

    Si congedò con un mezzo inchino fatto solo con la nuca. Nonostante la prova fosse già iniziata, inspiegabilmente la presenza di quella ragazza lo tranquillizzava. Dopo qualche passo si voltò verso un punto della piazza in cui uno dei partecipanti stava emettendo uno strano suono molto acuto. Altri due candidati erano stati appena fatti letteralmente a pezzi.

    Il livello dei partecipanti è nettamente superiore già in questa prova. Probabilmente ci sarà una carneficina a breve... direi che è ora di contribuire quindi.

    Tornò a guardarsi intorno nella piazza. L'unica scenetta curiosa riguardava un candidato psedoumano di cui non riusciva a comprendere la natura. Lasciò a passo svelto la zona ignorando tutti, seguendo il percorso del ragazzo dal fischio curioso. Tuttavia si diresse verso l'edificio più alto che da fuori sembrava essere una biblioteca o quanto meno un istituto. Aveva una mezza idea riguardo l'indovinello ma i suoi pensieri vennero sovrascritti non appena notò Haido difronte una decina di candidati dall'aria burbera che sbarravano le scale di accesso.

    Abbiamo veramente avuto la stessa idea?

    Il fastidio nell'imbattersi di nuovo nell'ex compagno era costante ma quello di vedere gruppi di persone alleate bloccargli la strada lo era di più. Si avvicinò rapidamente fino a fiancheggiare Haido. Adottò un sarcasmo che tentò di mascherare come naturale. Iniziò a mentire per attirare l'attenzione su se stesso, mentre sorrideva.

    Ehi che stai facendo? Non eri il corridore provetto con le probabilità più alte? Confido che tu abbia già completato la prova... ma sono sicuro che stai solo annoiando questi gentiluomini.

    Con rapidità estrasse la sua revolver da sotto il mantello e la puntò sulla gamba destra di Haido. Esplose un colpo ma non attese nemmeno un istante perché girò il braccio con il quale stava impugnando l'arma verso uno dei più vicini candidati. Mirò alla testa e fece fuoco nuovamente. La sua voce era tornata fredda e distante, non fingeva più alcun sorriso.

    Avete cinque secondi per sparire da queste scale.

    Fase Offensiva

    Utilizzo dell'Arma Nemesi: Colpo n°1 su Haido + Colpo n° 2 su Candidato ???

    Forza & Velocità proiettili = 75


     
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    HAIDO

    Narrato.
    Pensato da Haido
    Parlato da Haido
    Parlato da altri.

    CITAZIONE
    Hai centrato benissimo. Non importa quale carta otterrai, l'importante è che sia quella autentica. Ti interessa altro?

    Zoe confermò la teoria di Haido e parve peraltro non aver gradito particolarmente i finti complimenti che le vennero elargiti.
    Dopo aver esposto il suo piano ad Alfie il ragazzo ricevette un riufiuto, probabilmente lo strano individuo aveva preso male il commento di Haido e, dopo avergli lasciato il numero di telefono, rifiutò la sua proposta.
    *Male che vada lo ricontatterò.
    Non andò meglio con Kodama il quale non si degnò neppure a rispondere alla proposta fattagli e si limitò a minacciarlo.
    * Potrebbe essere serio.
    Dopo la minaccia anche il sicario si avvicinò dell'esaminatrice per chiedere qualcosa.
    * Oh dannazione! Posso farcela anche da solo! E anche se dovessi fallire non sarebbe poi la fine del mondo! Certo dopo tutta questa fatica mi dispiacerebbe tornare senza Licenza...ma ho altri programmi per il futuro!
    Haido si fermò a pensare un attimo a Kodama con cui in fondo non aveva mai legato, certo avevano avuto lo stesso Maestro e ricevuto lo stesso iniziale addestramento Nen, avevano condiviso qualche avventura ma a causa del carattere freddo e riservato del Sicario non vi era mai stato un vero rapporto; eppure al momento lui e Asura rappresentavano gli unici collegamenti con il suo passato.
    * Devo stare attento!
    Uno strano fischio si udì in tutta la piazza e l'aspirante Hunter potè notare come due persone furono fatte a pezzi da un concorrente.
    *La vera prova è già iniziata!
    Haido osservò una dozzina di concorrenti fare gruppo dirigersi verso l'edificio più alto della città.
    *Ho l'impressione che questi fossero già d'accordo, non provo neppure ad unirmi a loro. Vediamo che aria tira di là.
    Giunto all'ingresso trovò dieci energumeni posti dinnanzi alle scale che gli bloccarono la strada, Haido notò che all'appello mancassero due concorrenti che si trovavano in quel momento nell'apice delle scale.
    CITAZIONE
    Alt! Quest'area è off limits per te.

    *Questi stronzi sono dieci, con tutto l'impegno che potrei metterci non credo di riuscire ad eliminare tutti loro!
    Haido vide i due sparire oltre il cancello in alto.
    *Inoltre anche riuscendo a liberarmi di questi dovrei comunque affrontare quei due e non credo di avere troppe possibilità, per lo meno da solo.
    Il giovane era già pronto per tornare indietro verso la fontana quando ecco arrivare Kodama, il quale ironizzò sul discorso avuto poco prima.
    CITAZIONE
    Ehi che stai facendo? Non eri il corridore provetto con le probabilità più alte? Confido che tu abbia già completato la prova... ma sono sicuro che stai solo annoiando questi gentiluomini.

    La voce sorridente, completamente in contrasto con il carattere dell'uomo, fece capire ad Haido che a breve avrebbe fatto qualcosa di inaspettato, prevedendo il peggio il ragazzo con la mano destra afferò l'impugnatura della sua balestra, già predisposta per il lancio di due dardi, con un movimento di dita rimosse la sicura, mentre con la sinistra impugnò il manico del suo martello.
    *Sta per accadere qualcosa!
    L'ipotesi formulata da Haido si avverò ed il suo ex comapagno estrasse una pistola e sparò un colpo contro di lui e uno contro uno dei uomini presenti sulla scena, la rapidità dell'azione di Kodama fu tale che Haido riuscì a difendersi soltanto grazie al suo istinto, in quanto ancor prima che partisse il primo colpo il ragazzo iniziò un movimento di rotazione del proprio corpo, gesto che faceva parte di una precisa strategia.
    fase difensiva
    Foza e velocitá 75
    Non possibile schivata e fase difensiva ridotta del 15%.
    Tenacia utilizzata 2
    60+20 + 5*2= 90*0.85= 76
    Nessun danno subito
    Tenacia residua 63 (che si rigenera al termine).

    Il proiettile, diretto contro la gamba di Haido venne neutralizzato dal martello che venne calato dal giovane all'inizo del movimento rotatorio; per qualche strana ragione la sua pipa si azionò ed inizió ad emettere vapore acqueo, che occupò parte della scena.
    In contemporanea alla rotazione del proprio corpo Haido fece calare la balestra già afferrata in precedenza, che presto divenne speculare all'altra arma già estratta un attimo prima, entrambe le braccia vennero sollevate e ruotarono insieme al dorso in senso orario, questo mise in atto un duplice/triplice attacco, obiettivo di Haido fin dall'inizio: con l'indice destro premette due volte il grilletto della balestra scoccando due dardi in sequenza che grazie alla rotazione sarebbero stati indirizzati verso due diversi avversari e allungò la mano sinistra andando a colpire un altro nemico con il martello; data la rapidità ed il ristretto campo d'azione Haido non scelse gli avversari, tuttavia si impegnò ad evitare Kodama ed il suo precedente bersaglio.
    Fase offensiva 1: mano dx scocco dardo 1 con reap and sew contro avversario ???
    Velocità e forza attacco 50
    (danno da aumentare del 10% per effetto speciale dell'arma)


    Fase offensiva 2: mano dx scocco dardo 2 con reap and sew contro avversario ???
    Velocità e forza attacco 50 (danno da aumentare del 10% per effetto speciale dell'arma)

    Fase offensiva 3: mano sin con magma war pick contro avversario ???
    (60+20)*1.1= 88
    Velocità attacco 50

    I riflessi degli avversari (entro i 5 metri) sono ridotti del 10% per effetto speciale di dragon pipe

    Infine terminò la sua azione riponendo la balestra nella custodia posteriore e ponendo il martello indietro e rivolgendo le sue attenzioni su Kodama, ignorando completamente gli altri presenti.
    CITAZIONE
    Avete cinque secondi per sparire da queste scale.

    Voi stronzetti...
    Disse rivolgendosi ai presenti senza neppure guardarli.
    Vi consiglio di dar retta a quello che ha detto. Ah se qualcuno di voi avesse deciso di abbandonare l'esame sarebbe cosa gradita se lasciasse in terra il proprio cofanetto.
    Infine rivolse nuovamente le sue parole verso Kodama.
    E dimmi un pò...Dovrei andarmene pure io?
    *Vediamo come si comporta! Onestamente preferirei lasciare questa zona ma se lo facessi adesso questi stronzi mi segnerebbero come un debole e probabilmente subirei degli attacchi.
    Haido era intenzionato a tornare nella piazza principale, tuttavia l'ingresso di Kodama aveva aperto un ventaglio di possibilità interessanti o pericolose, dipende soltanto dal punto di vista.
    * Spero solo di non pentirmi di non aver portato con me quella fottutussima spada proibita che ho rubato prima di partire!

    Statistiche:
    .: Forza: 60 + 20
    .: Resistenza: 60 +20
    .: Velocità: 50
    .: Riflessi: 60
    .: Destrezza: 50
    .: Mira: 25
    .: Intelligenza: 25
    .: Carisma: 20
    .: Istinto: 25
    .: Fortuna: 30
    .: Vita: 1400
    .: Aura: 1600
    Tenacia 65%
    Inventario
    Arma da mischia: MAGMA WAR PICK (Liv 1)
    Arma da lancio: REAP AND SEW (Liv 1) dardi rimanenti 23.
    Equip: DRAGON PIPE (Foil) (Liv 1)
    Oggetto x: spago
    Oggetti extra:
    - POTION OF DRAGON'S BREATH (2)
    - Bottiglia d'acqua (1/3)
     
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    Lungo tutto il tragitto che li separava dalla salagiochi, Alfie in compagnia di Dante lo trascorse ripensando alla frase detta in precedenza dal ragazzino bluastro: a volte non sono me stesso. Nel suo cervello continuava a domandarsi cosa significavano nello specifico. Figurandoselo trasformarsi con la luna piena come un licantropo o cadere in trans come una medium durante una seduta spiritica. Ogni tanto non sono me stesso, ora Dante sempre dentro la sua testa era in preda ad una sfrenata sessione di shopping compulsivo calzando una parrucca, un abito da donna e dei tacchi vertiginosi alla conquista delle vie del centro o annoiato con la panza di fuoti sul divano a comprare l'intero catalogo di vendita di una delle migliaia di televendine disponibili nelle televisioni regionali di tutto il mondo. DACCORDO!!!

    Riemersw quindi a fatica dai meandri della sua mente rispondendo:

    "DACC.. Ah no. Beh! Fidarsi. Bah, fidarsi è un parolone. Chi ha mai detto di fidarsi" -sfoggiando un bel sorrisone per poi proseguire- Potrei dirti lo stesso anch'io no? Cioè non la parte del non essere me stesso, io rimango sempre io. Però potrei essere benissimo uno sempre uno stronzo.

    Chiudendo poi con una risata.

    Per certo ti posso che sembra meglio aver intorno te che lo squilibrato con la pistola o l'altro tizio che ogni tanto gli bisbiglia. Piuttosto cosa intendi per non te stesso?

    Messo piede nella sala giochi dopo un doveroso cenno al negoziante d'ingresso ecco un tuffo nel passato, l'unica differenza con i sui ricordi di ragazzino l'assenza della pensantissima coltre di fumo che ai tempi onnipresente impestava qualsiasi luogo. Alcuni dei cabinati, i più vecchi, li conosceva bene e ne aveva finiti diversi nelle lunghe mattine dedicatevi con altri compagni al posto di andare a scuola. Per lo meno prima di sostituire quei luoghi con le sale scommesse. Un primo veloce sopralluogo rivelava una sala dedicata ai giochi e cabinati arcade ed una alle slot machine (il gioco d'azzardo per gli stronzi tristi). Essendo piuttosto al verde ed avendo appena concluso lo spiegone sulla fiducia non poteva e/o voleva domandare di già soldi a Dante. Si mise quindi a tastare rapidamente sopra gli arcade, nella parte in legno alta e sotto la base. Alla ricerca di gettoni dimenticati per la troppa attenzione concessa al gioco o scivolati dopo aver sbattuto con violenza le macchine da gioco al termine di una sonora sconfitta.

    Nel mentre di quella ricerca la voce del suo accompagnatore rivelava un imminente arrivo.

    Con gli occhi fissi verso un macchinario in particolare, disse:

    "Dipende da quanto tempo abbiamo, spio con il mio occhietto biricchino la possibile soluzione al mio enigma. Se lo hai ricevuto uguale presumo ti sarà suonato un campanello anche a te."

    Il problema di fondo? L'arrivo di un'altro contendente, vista il numero e l'aspetto dei partecipanti Alfie poteva essere effettivamente il più debole dei presenti. E infilarsi in un cul-de-sac con più di una persona interessata all'ipotetica carta lì dentro non sembrava la migliore delle ipotesi. Se anche Dante non gli avesse tagliato la gola, lo stesso non si poteva dire per il nuovo arrivato.

    "Quanto tempo abbiamo? Vedi un po' se si può chiudere/bloccare la porta. Voglio provare una cosa. Se c'è la chiave o un chiavistello chiudi, e ruota il cartello aperto. Vediamo se prendiamo del tempo. Al signore all'ingresso pagheremmo il disturbo." - facendo poi un occhiolino.

    CITAZIONE
    Off topic: se ho trovato un gettone lo uso altrimenti ne compro uno.

    Se il margine temporale lo permetteva si sarebbe diretto verso la ruota alla fine della sala vietata ai minori e dopo averla esaminata un attimo ci avrebbe inserito il gettone. Attendendo così il responso del macchinario.
     
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    mat04 ti voglio bene ma non fare mai più quello che hai appena fatto. Non puoi attaccare con due tipologie d'armi differenti, tra l'altro una da distanza e una da mischia, e soprattutto non è possibile fare tre attacchi diversi nella stessa fase. Massimo due e soltanto dalla stessa arma scelta. Il post lascialo così com'è.


    Ore 13:08

    Il primo colpo di pistola provocò meraviglia, quando il sicario puntò l'arma da fuoco inaspettatamente verso il presunto conoscente mirando a una gamba. Ancor più impreparati invece rimasero quando il secondo ricevente fu proprio uno di loro, stavolta alla testa, Isaac non perse tempo, lasciò prima parlare alle proprie azioni e poi con le minacce. Ah! Tu...! Uno dei compagni cadde a peso morto a terra, chiazze di sangue posate sopra le scale. Allertati e più alterati che mai, si destarono velocemente dallo stupore iniziale. Divennero ancor più furibondi quando il bizzarro conoscente del sicario, conclusa una bislacca manovra, mancò clamorosamente i due colpi di dadi (anche se erano entrambi molto vicini a sfiorare Isaac) mentre il suo martello impiegò troppo tempo per completare il tragitto in modo da colpire qualcuno. Questi, scansandosi ancora confusi, trovarono l'azione più che un tentativo di aggredirli come qualcosa di estremamente provocatorio, come a voler prenderli in giro: a quel punto si fecero paonazzi, perdendo ogni briciolo di pazienza mantenuta.

    Rimasero in nove. Uno degli scagnozzi meno sveglio e intimorito fece per seguire le parole di Haido e cedere il proprio cofanetto quando il più vicino lo fermò immediatamente con una forte gomitata e guardandolo con disappunto. Quest'ultimo tirò fuori un fucile a canne mozze puntandolo a sangue freddo verso i due trasgressori.



    E voi avete un solo secondo per dire addio!

    Fece fuoco, brevemente il resto della squadra fedele a Ulf, che si rivelarono un gruppo armato fino ai denti, seguirono l'esempio concentrando quasi tutto il fuoco verso il bersaglio più pericoloso.

    Non avete minimamente idea... contro chi vi siete appena messi. Morite!


    Fase offensiva x6 (verso Isaac):
    Forza: Mira 30x2.4=72 + 5x30=150 = 222
    Velocità: Mira 30x2.4=72

    Forza: Mira 30x2.4=72
    Velocità: Mira 30x2.4=72


    Fase offensiva x3 (verso Haido):
    Forza: Mira 30x2.4=72 + 5x30=150 = 222
    Velocità: Mira 30x2.4=72

    Forza: Mira 30x2.4=72
    Velocità: Mira 30x2.4=72


    Da N° 70


    Dante

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.



    Ore 13:06

    A quel punto cercò di parlare più piano, come preoccupato di poter svegliare qualcuno che si trovava sempre accanto a loro. Intendo che... a volte c'è qualcun altro, al mio posto. Non posso essere più chiaro di così. Quello era la sua risposta, prima che entrassero nella sala giochi.

    All'entrata Alfie inoltre accennò della possibilità che i loro enigmi potevano essere gli stessi, il pallido giovane scrollò leggermente le spalle, incerto di una tale probabilità. Il mio enigma è abbastanza criptico, se sono qui sicuramente non sarà per il tuo stesso motivo. Suonò sincero. Dubito fortemente tu abbia lo stesso messaggio, è una possibilità su ventidue, dopotutto. Rassicurò. Poi ascoltò la richiesta dell'uomo. Purtroppo non abbiamo abbastanza tempo, è già qui. Ma se pensi sia sufficiente per fare quello che devi fare, lo terrò occupato io per te.
    Sorprendentemente Alfie riesce a recuperare una moneta abbandonata di 500 Jenny.

    Horagarasu

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    Hmm? Suoni di botte in lontananza catturarono la sua attenzione per un momento, portandolo a fermarsi sul posto. Ai piedi della biblioteca del centro volavano proiettili accompagnati con forti insulti, riusciva a sentire tutto perfino da quella distanza. In quel frangente Dante si trovava già a occupare l'ingresso, portando il ragazzo dai capelli nerissimi a fissarlo, mantenendo un portamento sempre rilassato.

    Yo. Trovato qualche bella carta? Domandò senza perdere il proprio sorriso.

    Impassibile, il pallido ragazzo lo assecondò alla domanda senza cambiare espressione. Ancora niente. Tu invece? Ricambiò freddamente.

    Estese le braccia per poi muovere la testa in segno di negazione per poi andare dritto al punto. Sto ancora cercando. Ti dispiace se entro un attimo? Voglio controllare qualcosa. A quelle parole Dante rimase in silenzio, i suoi pensieri erano rivolti altrove al momento. Non poteva rifiutare di farlo passare ma neppure accettare, doveva prendere tempo in qualche modo. Rilassati, non farò niente. Né e a te né a chi stai cercando di coprire. Però, se troverò una carta, sarà mia. Disse annunciando apertamente le proprie intenzioni, Horagarasu continuava a sorridere.

    Ore 13:08

    Il macchinario d'azzardo che interessava Alfie indicava una larga ruota, in cima una freccia puntante su dodici possibili esiti numerati. Tutti i numeri dispari indicavano un "Loser" ad eccezione di una sola con "Winner", i numeri pari invece indicavano vari bonus in ordine crescente e poi decrescente.
    Di seguito, ecco i numeri con i corrispettivi esiti in senso orario:
    1 - Vincitore
    2 - 500 J
    3 - Perdente
    4 - 1000 J
    5 - Perdente
    6 - 1500 J
    7 - Perdente
    8 - 1500 J
    9 - Perdente
    10 - 1000 J
    11 - Perdente
    12 - 500 J

    Se decidi di inserire la moneta, prima di postare tira un dado da dodici per i premi. Poi un altro dado da venti e somma sulla Fortuna il risultato per cambiare un pessimo fato. La prova richiesta è di 40, se la tua Fortuna è pari o superiore, la ruota oscillerà per spostarsi su un esito positivo.

    Un partecipante in meno, ne sono ora rimasti novantaquattro.


    Edited by Ápeiron - 13/10/2023, 00:40
     
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    Sorry non capiterà più (sempre che Haido esca vivo dall'esame XD)



    HAIDO

    Narrato.
    Pensato da Haido
    Parlato da Haido
    Parlato da altri.


    Mentre l'attacco di Isaac era riuscito ad uccidere uno dei partecipanti l'eroico gesto di Haido non aveva portato ad un bel niente se non quello di far infuriare ancora di più il gruppo, peraltro con il suo goffo attacco aveva rischiato di colpire con i dardi lo stesso Kodama.
    Solo ad azione conclusa Haido ebbe un ripensamento
    * Perché diamine agisco sempre prima di pensare? Posso però cercare di porre rimedio!
    Poco prima che la situazione degenerasse ulteriormente uno dei partecipanti parve invece intimorito dagli eventi e fece per arrendersi lasciando il cofanetto per terra quando uno dei compagni lo interruppe estraendo un fucile e minacciando i due
    CITAZIONE
    E voi avete un solo secondo per dire addio! Non avete minimamente idea... contro chi vi siete appena messi. Morite!

    A quel punto la situazione degenerò, Haido ricevette tre spari di fucile, dai rumori intuì che ad Isaac non fosse andata meglio.
    Gli avversari si erano rivelati più pericolosi di quanto immaginato e Haido cercò di difendersi al meglio in quella brutta situazione: i proiettili erano veloci, forse troppo veloci per Haido ed egli non riuscì neppure a vederli, fortunatamente nello stesso momento in cui gli avversari sollevarono i fucili contro di lui egli capendo quello che stava per accadere con un gioco di mani iniziò a far roteare il suo martello, con l'intento di proteggersi dai proiettili.
    Fase difensiva
    Velocità: 72 > riflessi e destrezza di Haido = 15% malus difensivo
    1) Difesa: 60 + 20 + 5*20 = 180*0.85 = 153 = 69
    2)Difesa: 60 + 20 + 5*20 = 180*0.85 = 153 = 69
    3)Difesa: 60 + 20 + 5*25 = 205*0.85 = 174 = 48
    Danni totali = 186
    Vita residua 1400 - 186 = 1214

    La difesa di Haido in qualche modo evitò il peggio ed il giovane ed impulsivo aspirante Hunter riuscì per lo meno a limitare i danni.
    * Se non rispondo questi coglioni mi pisceranno addosso per tutto il resto della prova!!!
    Istintivamente Haido sferrò un attacco di martello rivolto contro il cranio di uno di coloro che lo avevano appena attaccato; nella fretta non fu certo di chi sarebbe stato il suo bersaglio, tuttavia fece quanto in suo potere per cercare di colpire quello che pareva proprio essere l'individuo che si era quasi arreso.
    Fase offensiva
    60+20= 80*1.1 = 88
    Velocità attacco 50

    * Visto che con le azioni sono una sega adesso provo ad usare le parole.
    Ma siete impazziti? Ho cercato di colpire questo squilibrato e mi ripagate così? Ho solo provato a rispondere ad un attacco, esattamente come ho fatto adesso! Vorrei vedere voi a sparare decentemente dopo aver ricevuto in pieno una pallottola!
    * Spero che abbocchino!
    In ogni caso non sono una persona troppo rancorosa. Avete un qualche tipo di sistema o piano? Mi sembrate a corto di personale...
    Se vi era una cosa di cui il giovane aspirante Hunter era certo era proprio che mai e poi mai si sarebbe messo contro Kodama Zaoldyeck, al momento infatti Haido cercava soltanto un modo per uscire da quella brutta situazione.

    Statistiche:
    .: Forza: 60 + 20
    .: Resistenza: 60 +20
    .: Velocità: 50
    .: Riflessi: 60
    .: Destrezza: 50
    .: Mira: 25
    .: Intelligenza: 25
    .: Carisma: 20
    .: Istinto: 25
    .: Fortuna: 30
    .: Vita: 1214
    .: Aura: 1600
    Tenacia 65%
    Inventario
    Arma da mischia: MAGMA WAR PICK (Liv 1)
    Arma da lancio: REAP AND SEW (Liv 1)
    Equip: DRAGON PIPE (Foil) (Liv 1)
    Oggetto x: spago
    Oggetti extra:
    - POTION OF DRAGON'S BREATH (2)
    - Bottiglia d'acqua (1/3)
     
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