Esame Hunter 001 - Gruppo n° 1 - Prima Prova

«Parlato Mei» - Pensato Mei

"Non la conosco ma hai visto le sue valutazioni? Punteggio massimo in abilità fisiche. E ieri non sembrava essere in difficoltà."

La risposta di Misa la colpì con la stessa subitaneità di un pestone al piede.

Davvero è tutta una questione di punteggi?


Persino Mei, che era quanto di più lontano potesse esserci da una cima nelle arti del calcolo, aveva capito che sì, punteggi e numero avevano il loro peso all'interno di quelle scelte; eppure, lei sembrava l'unica ad essersi concentrata su certi numeri piuttosto che su altri.

Nello specifico, ciò a cui aveva prestato occhio erano i valori che componevano la classifica: e questi, uniti alle parole dell'esaminatore - qualcosa su come i punti potessero essere accumulati anche individualmente - l'aveva portata ad avere una singola, banale intuizione:

Le squadre non sono per sempre.

Probabilmente non vi sarebbe stata la possibilità di cambiare squadra durante la prova - l'esaminatore non ne aveva fatto menzione, dopotutto - ma le sue parole erano state chiare per la Padokiana: i singoli membri potevano scegliere di fare gruppo per loro stessi, abbandonando gli altri al loro destino, qualunque esso fosse.

A dimostrazione di ciò, c'era da considerare il fatto che alcuni candidati avevano rifiutato le richieste di Kara e di Royce di unirsi a loro: che motivo c'era di fare ciò, se non quello di capire se fosse più conveniente loro accettare l'invito per poi partire per la tangente - andarsene per i fatti propri - non appena il dirigibile fosse atterrato o restare effettivamente nel gruppo, in qualità di membri attivi e partecipi?


Fiducia.
Lealtà.

Erano qualità, queste, che tutti i numeri 133 del mondo - o, per quel che valeva, tutti i candidati con un'alta probabilità di passare individualmente l'esame - non potevano darle. Era una qualità che Drok non aveva - probabile che, tra la sua indole e la spaventosa forza fisica, avrebbe preso il comando del loro gruppo semplicemente imponendosi.

Era una qualità che, per strano che fosse, poteva darle solo Gaudiul.


Mei non sapeva del tradimento del mercenario ai danni di Paige, e non si era neanche interessata troppo ai discorsi di Kara e di Royce: tutto ciò che sapeva era che il profilo del numero 298 era perfetto per il suo gruppo, numeri e tutto il resto. Incredibile ma vero, la fortuna le aveva permesso di creare il team ideale al primo colpo.

«Se vuoi, ti prendo io!»

Avrebbe urlato al suo ultimo candidato ideale, le sue parole udibili a tutti. Dopodiché, si sarebbe avvicinata a lui per parlare - sempre che il ragazzo fosse riuscito a calmarsi - ad un tono di voce normale... Ma non prima di aver fatto cenno ai suoi due compagni di squadra di seguirla.

In fondo, era giunta l'ora che anche loro sentissero la strategia di Mei - e questo valeva ancora più per Misa, che aveva tutto il diritto di sapere perché non avesse puntato a qualcuno con spiccate capacità fisiche.

«Che dire... sul coso c'è scritto che sei un mercenario e che hai provato questo esame cinque volte... insomma, hai esperienza da vendere.»

Che sono belle cose, sì... Ma non sono il motivo principale per cui ti sto scegliendo.

«E se ti unisci a noi, non dovrai preoccuparti di essere tradito da un momento all'altro, o che qualcuno parta per la tangente e decida di abbandonare il resto del gruppo per cercare di completare la prova da solo. Nessuno di noi dovrà farlo. Guardare i nostri dati per crederci.»

Nessuno di loro avrebbe dovuto farlo.
Anzi, per essere più precisi, nessuno di loro avrebbe potuto farlo. Tra punteggi individuali nella media e la debolezza fisica di Misa, tutti loro avrebbero potuto contare solo ed esclusivamente gli uni sugli altri, senza potersi concedere il lusso di complottare, imporsi, abbandonare il team una volta ottenuto il quantitativo di punti necessario a superare la prova (o un'ammontare ugualmente sufficiente) o farsi altre strane idee: la loro dipendenza reciproca, unita alla disperata necessità di punti, li avrebbe fatto restare sulla stessa barca, fino alla fine della prova.