Esame Hunter 001 - Gruppo n° 1 - Preselezione

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    Sogno x Speranza x Destinazione




    PRESELEZIONE
    GRUPPO N° 1 


    Stazione 3; treno, circa un'ora prima

    Mill


    Kara si era avvicinata a Mill, dopo aver preso la critica molto sul personale. Il giovane rimase stupito dalle parole dalla ragazzina e la guardò incuriosito mentre ella elargiva sarcasticamente le sue frecciatine. Senza riuscire più a trattenersi, scoppiò in una risata sincera e goliardica.

    Vedo che nel tuo gruppo ci sono delle belle teste calde. Sarà divertente vederle fallire.

    Non stava veramente parlando con Kaido, semplicemente voleva evitare di rispondere direttamente a Kara. I due si separarono ignorandosi ulteriormente.



    Gaudiul


    La giovane dagli occhi rossi, dopo aver occupato il posto accanto a Paige per pochi istanti, raggiunse Gaudiul che venne colto totalmente alla sprovvista.

    "Cos'è successo... Dopo che me ne sono andata? Kira e Balt... E anche Kiru... Stanno bene?"

    *Cosa te ne importa? Eh? Non pensi di aver già fatto abbastanza danni?*

    Evitò di fissarla negli occhi, guardando sempre dritto verso il sedile avanti a lui. Stringeva i pugni sulle ginocchia, con forza e rabbia come qualcuno che stava per esplodere da un momento all'altro.

    Non lo so. Non mi interessa nemmeno sinceramente, grazie a te non lavoro più per il Prete.

    Alle parole di Hystoria, il giovane ebbe un leggero brivido lungo la schiena che lo fece tremare leggermente. Kara era disposta a mettere da parte tutto ma Gaudiul sembrava restio.

    Non mi sento responsabile... non è colpa mia. Non sono stato io ad uccid...

    *Se solo ti fossi fatta i fatti tuoi... non sarebbe successo nulla.*

    Guardò per alcuni istanti la mano sospesa di Kara e finalmente spostò lo sguardo sui suoi occhi. La strinse e non appena quella ferrò la presa anche lui fece di rimando lo stesso, applicando pari forza. Non sembrava lo stesso debole ragazzo incontrato precedentemente.

    Va bene, non ho voglia di farti la guerra nemmeno io. Ma non ostacolarmi.

    "Sappi però che quello che è successo con Paige non dovrà ripetersi. Se davvero vuoi che questa cosa funzioni e non lo fai per un tornaconto personale, allora niente più colpi bassi come quello. Non ti perdonerò una seconda volta."

    *Troverò il modo per fartela pagare stupida ragazzina. La pagherai per tutto quello che mi hai fatto.*

    Scrollò le spalle come per far intendere che aveva capito e che non gli interessavano altri colpi bassi. La sua espressione tuttavia non lasciava trasparire nulla, era impossibile capire se fosse sincero o meno.



    Paige


    Visibilmente sorpresa e incupita, chiese a Kara cosa stesse succedendo con Gaudiul. Tutto il racconto della giovane ragazza venne assimilato da Paige con lo sguardo di chi non si meravigliava affatto ma allo stesso tempo era dispiaciuto per quanto successo.

    Dobbiamo fare attenzione... non riesco proprio più a fidarmi di lui.

    Successivamente, mettendo quasi in imbarazzo Paige, Kara chiese riguardo quanto visto sull'isola.

    Ah... non è un potere... non è nemmeno qualc... non saprei, forse un dono come alcuni lo definiscono. Il mio mestiere si basa su questo... a volte riesco a vedere quello che potrebbe essere chiamato... futuro. Forse sono presentimenti o altro... ma difficilmente sbaglio. Non riesco tuttavia a controllare quanto avanti... vedere. Ed è una condanna allo stesso tempo... non so se mi credi ma non sono pazza...

    *Vorrei non essere mai nata con questa capacità...*

    Aveva chiaramente difficoltà a parlarne ma per qualche motivo si sentiva abbastanza tranquilla con Kara.

    Ah... anche Gaudiul ne è al corrente... mi ha vista e ho voluto spiegarglielo... sbagliando...



    Zapan, Ore: 22:00



    Royce, Kara, Mei. I tre si fecero avanti e con grande coraggio si gettarono nel vuoto sotto lo sguardo degli altri. Precipitarono nel buio più totale, solo qualche sporadica luce sulle pareti del tunnel ne illuminava i contorni. Più precipitavano e più prendevano velocità, qualcosa nell'oscurità li sfiorò.

    Con Riflessi Totali ≥ 25 notate una grande figura alata precipitare accanto a voi, superandovi.


    Tutto durò pochi secondi perché, nonostante le speranze precipitavano con loro, caddero su quella che sembrava essere una grande rete sospesa in treccia di nylon, molto resistente e duttile ma allo stesso tempo malleabile e soffice. Li avvolse come in un abbraccio permettendogli di evitare il peggio. Erano in una grande stanza sotterrane con alcune luci soffuse impiantate nel pavimento. Una volta realizzato il tranello, sarebbero scesi lateralmente essendo a circa due metri da terra. Drok se ne stava fisso a scrutarli mentre scendevano, con un sorrisetto beffardo sul volto. In qualche modo li aveva preceduti. Tutti vennero allarmati dalle urla di Ted, che aveva comunque deciso di buttarsi appena dopo Gaudiul e Paige. Non appena tutti i presenti ebbero raggiunto il suolo, da un corridoio laterale sbucò una presenza familiare.

    Yelena


    Una giovane donna, in tutto e per tutto uguale ad Elaisa, vesti comprese, li accolse con un caldo sorriso dai modi educati e preziosi. Si presentò subito.

    Buonasera, io sono Yelena. Avrete già incontrato mia sorella Elaisa immagino. Anche io lavoro per l'Associazione Hunter e mi occuperò degli ultimi preparativi che vi separano dall'incontrare il vostro esaminatore. Vi prego di seguirmi.

    Li guidò lungo una stretto corridoio molto anonimo fino a giungere dinnanzi una scrivania sulla quale era posizionato un computer. Si accomodò dall'altra parte e iniziò a battere rapidamente sulla tastiera, per poi azionare uno ad uno degli strani badge circolari.

    Potete ora raggiungermi qui davanti, uno alla volta, nell'ordine in cui siete giunti a questo livello. Preparate anche la vostra Scheda di Iscrizione, le ritirerò io.

    Sentito ciò, tutti gli aspiranti, si fecero avanti seguendo l'ordine di arrivo. Ognuno in cambio della propria scheda ricevette nelle mani un badge che era dotato su un lato di uno schermo lcd e presentava un numero, mentre sull'altro aveva posizionata una spilla.


    Drok: 294 - Royce: 295 - Kara: 296 - Mei: 297 - Gaudiul: 298 - Paige: 299 - Ted: 300




    Vi prego di fissare, in maniera visibile, il vostro badge. Il numero indicato rappresenta l'ordine di arrivo e il vostro indicativo univoco. Memorizzatelo e non dimenticatelo per nessun motivo. Vista la grande mole di aspiranti Hunter, l'Associazione ha pensato di suddividere tutti i partecipanti in tre grandi gruppi che affronteranno prove differenti. Tutti i badge che avete ricevuto sono dotati di uno schermo lcd wireless in grado di mostrare il numero di assegnazione inviato da un computer principale. I tre terminali in ogni sede sono collegati in rete fra di loro. Questo garantisce un aggiornamento in tempo reale dell'ordine di arrivo sui vari luoghi. Intendo, semplificando, che potrebbe esserci il candidato n° 1 in un gruppo e il candidato n° 2 in un altro, questo perché sono stati in grado di raggiungere la sede della prima prova con poca differenza l'uno con l'altro, seppur in sedi diverse. Vi informo inoltre che le preselezioni sono terminate e voi siete ufficialmente gli ultimi aspiranti accettati. Nel nostro gruppo, contando voi quindi, ci sono ben 98 partecipanti. Tutti gli altri stanno già attendendo in una grande sala qui vicino. C'è solo un'ultima formalità che devo sottoporvi, poi sarete liberi di proseguire e ricongiungervi al resto del gruppo.

    Ted scrutò il badge che aveva in mano, consapevole che quel "300" indicasse che lui era l'ultimo candidato. Yelena si era già allontanata dalla scrivania, incamminandosi verso una porticina proprio dietro di essa. Fece segno a tutti di seguirla. Poco sopra la porta, una lampadina rossa divenne verde.

    In base al numero sul vostro badge, entrate uno alla volta non appena vedrete la luce verde. Quello che vi aspetta in questa stanza è un semplice... diciamo... allenamento. Un manichino, completamente automatizzato, vi attende dall'altra parte. Dovrete semplicemente metterlo al tappeto e fare in modo che si spenga. A quel punto potrete uscire dall'altra porta in fondo alla stanza e proseguire. Non vi preoccupate, si tratta di un fantoccio che non è in grado di nuocervi in alcun modo, nonostante possa sembrare aggressivo. Questo test è solo un modo per assegnarvi un punteggio e una valutazione iniziale. Quindi sentitevi liberi di affrontare lo scontro come meglio credete, contando magari sui vostri punti di forza. Non ci sono regole per il resto. Buon proseguimento.


    Oltre la porta c'è una stanza completamente vuota, 15 m x 15 m. L'automa sarà dalla parte opposta rispetto a voi e si attiverà non appena entrate: inizierà a camminare con la braccia in avanti, pronto per afferrarvi. La porta dietro di voi sarà chiusa e non si aprirà, come quella presente dall'altra parte della stanza che ha una lampadina rossa sopra. Il soffitto, il pavimento e le pareti sono di cemento bianco. Le porte in acciaio pesante. Il soffitto, alto circa 5 metri, è dotato di 3 telecamere che ogni tanto si muovono e si girano riprendendo tutta la stanza.

    Android C-00



    Siete come al solito liberi di fare quello che volete e di autogestirvi il "fight" (quindi volendo potete anche muovere l'avversario, nei limiti e senza esagerare). Di seguito le Statistiche dell'automa, esigo delle Fasi come se foste in combattimento e una chiara e descrittiva componente di role.

    Velocità: 5
    Forza: 5
    Resistenza: 0
    Riflessi: 0
    Vita: 50

    Lo spegnimento dell'androide avverrà con "0 Vita". Le mutilazioni saranno possibili a partire da "-150 Vita" e la distruzione totale del manichino (con spegnimento) viene raggiunta con "-500 Vita". Tutto rimane facoltativo fatta eccezione per lo spegnimento, per il resto non vi preoccupate di nulla, ogni androide sarà diverso per ogni partecipante. Il test è approcciabile in svariate modalità. Allo spegnimento dell'automa, la luce sopra la porta di uscita diventerà verde e potrete proseguire.







    Edited by [Nessuno] - 5/7/2023, 14:04
     
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    Un volo lungo diversi, interminabili secondi. Kara era ancora rannicchiata su se stessa, quando improvvisamente il suo fondoschiena s'infranse contro qualcosa. Quell'evento inaspettato e l'arresto improvviso della sua caduta libera le causarono un notevole spavento, che tuttavia si attenuò non appena realizzato di essere atterrata sul morbido: una rete elastica sospesa a pochi metri dal suolo attutì l'impatto, permettendo poi alla ragazza e ai due precipitati sulla rete prima di lei di scendere in autonomia e sicurezza.

    Un momento... Solo Royce era saltato giù prima di me... Come fa Drok a essere già lì...?

    La giovane, nonostante la sua vista sufficientemente acuta per notare quanto successo durante la caduta, non ebbe modo di osservare l'operato di Drok, in quanto aveva tenuto gli occhi chiusi tutto il tempo.
    Calatasi dalla rete, attese l'arrivo dei restanti concorrenti, aiutando Paige nella discesa dal punto di atterraggio.

    Dopo quanto appreso sul suo conto durante il viaggio in treno, la sentiva platonicamente molto più vicina a lei. Difatti, come Kara, anch'ella si era ritrovata a convivere con un potere che avrebbe preferito non possedere. Sul momento non se la sentì di rivelare a sua volta di essere, sotto quell'aspetto, molto simile a lei, ma contava, se fosse riuscita a entrare più in confidenza, di farlo più avanti. Non voleva lasciarsi sfuggire l'occasione di confrontarsi con la persona che forse meglio di chiunque altro potesse capire come si sentiva.
    Quanto a Gaudiul, il ragazzo aveva accettato la proposta di tregua avanzata da Kara, ma ella percepì nei suoi pensieri una persistente ostilità e desiderio di vendetta, che la portarono a chiedersi sinceramente quali conseguenze potessero aver avuto le sue azioni a NGL. Sapeva di non stargli simpatica, com'era normale che fosse visto che si era messa a ostacolare i suoi piani, ma pensava di aver quantomeno compensato quel torto salvando la vita a uno dei suoi due compagni e risparmiando la sua nonostante non avesse mai mostrato neanche un briciolo di compassione e gratitudine per il suo gesto. Kara si sentiva persino in credito, per cui fece fatica a comprendere perché ce l'avesse ancora così tanto con lei. Ci doveva essere dell'altro. E voleva scoprire cosa.

    Si trovava in una località sotterranea, l'inconfondibile odore di chiuso e le luci soffuse le urtavano un po' i sensi, ma non tanto da metterle agitazione o disagio.
    Poco più tardi, al termine di un corridoio, il gruppo fece l'incontro di Yelena, sorella gemella di Elaisa, che illustrò ai partecipanti cosa stesse per accadere da lì a poco, mentre ritirava le loro schede d'iscrizione e forniva i rispettivi badge elettronici con un numero univoco sul display. A Kara spettò la spilletta numero 296, che la giovane pinzò sul petto, sul lato opposto a quello percorso dalla tracolla della sua borsa.
    CITAZIONE
    C'è solo un'ultima formalità che devo sottoporvi, poi sarete liberi di proseguire e ricongiungervi al resto del gruppo.

    In base al numero sul vostro badge, entrate uno alla volta non appena vedrete la luce verde. Quello che vi aspetta in questa stanza è un semplice... diciamo... allenamento. Un manichino, completamente automatizzato, vi attende dall'altra parte. Dovrete semplicemente metterlo al tappeto e fare in modo che si spenga. A quel punto potrete uscire dall'altra porta in fondo alla stanza e proseguire. Non vi preoccupate, si tratta di un fantoccio che non è in grado di nuocervi in alcun modo, nonostante possa sembrare aggressivo. Questo test è solo un modo per assegnarvi un punteggio e una valutazione iniziale. Quindi sentitevi liberi di affrontare lo scontro come meglio credete, contando magari sui vostri punti di forza. Non ci sono regole per il resto. Buon proseguimento.

    Un manichino elettronico... Sarà davvero innocuo?
    Bè, se non altro... essendo un oggetto inanimato posso anche non farmi troppi problemi a colpirlo.


    La luce verde sopra la porta si fece rossa non appena Drok la chiuse dietro di sé. Non ci volle molto perché torno a essere verde, e Royce seguì a ruota l'uomo dai capelli color platino.
    La luce divenne nuovamente verde: era il turno di Kara. Come i suoi predecessori, varcò la soglia e chiuse la porta dietro di sé.
    Di fronte a lei un robot dalle sembianze umanoidi e apparentemente molto all'avanguardia stava avanzando verso di lei.
    La giovane lo aspettò sul posto.

    È molto lento... Sferrerà forse un attacco a sorpresa all'ultimo momento?

    Il ritmo dei suoi passi richiese al robot diversi secondi per raggiungere la fanciulla, il che le diede il tempo di guardarsi intorno e notare tre telecamere che spostavano ripetutamente l'inquadratura verso diverse zone della stanza.
    Quando fu a pochi centimetri da lei, Kara fece un paio di passi indietro, pronta all'offensiva dell'automa, che sferrò tramite il suo arto destro un pugno diretto al volto della ragazza.

    È lento anche nei movimenti delle braccia...
    Fase offensiva (Android C-00)

    Forza totale : 5
    Velocità: 5

    Fase difensiva (Kara)

    Riflessi > Velocità avversaria
    Destrezza > Velocità avversaria

    Resistenza totale: 119
    Danno subito: 5 - 119 = 0

    Vita: 2.400

    Kara frappose il suo braccio a protezione del viso, spingendo verso l'esterno quello dell'androide.

    Ed è leggerissimo.

    Con due rapidi balzi all'indietro, prese un po' di distanza dall'avversario.

    Possibile che sia tutto qui...? Ok, ha detto che era solo un test e che era innocuo... Ma non credevo fino a questo punto. Persino il piccolo Haiden sarebbe in grado di sconfiggere quest'affare... A che scopo sottoporci a questa prova? Cosa stanno osservando? Sarebbe meglio colpirlo con tutte le mie forze per ottenere un buon punteggio o fare il minimo sindacale...? Non ho la minima idea di cosa stiano valutando... potrebbe anche essere controproducente dare un'impressione troppo buona.
    È la prima volta che sono confusa da una situazione perché... Troppo facile da superare.


    Nel mentre, il robot stava per raggiungerla nuovamente.

    Seguirò il mio istinto...

    Cominciò a camminare con passo appena più veloce del suo, girandogli intorno. L'androide continuava incessantemente a voltarsi verso la nuova posizione assunta dalla giovane dagli occhi rossi.

    Per quanto ci abbiano detto loro di colpirlo.. sembra un aggeggio piuttosto costoso. Mi spiacerebbe danneggiarlo. Magari ha un pulsante nascosto da qualche parte, come punto debole...

    Pensò la ragazza, mentre continuava a percorrere una circonferenza che aveva come centro l'automa.

    Non vedo niente del genere.. bè, vorrà dire che comincerò con qualche colpo leggero, per poi vedere come reagisce e passare ad attacchi più decisi in caso di necessità.

    Spostò il peso del suo corpo in avanti e compì uno scatto verso il nemico, sfruttando la differenza d'altezza per colpire facilmente le sue giunture più basse. Quando fu a pochi passi da esso, si abbassò ulteriormente e tese il braccio sinistro davanti a sè per aggrapparsi alla sua caviglia sinistra e strattonarla verso le sue spalle. Il suo intento era di atterrarlo, per poi portarsi al di sopra della sua schiena e bloccargli ogni movimento.
    Fase offensiva (Kara)

    Uso della tenacia: 20 punti immessi

    Forza totale : 10 + 20(Tenacia)x5 = 110
    Velocità: 100

    Fase difensiva (Android C-00)

    Riflessi < Velocità avversaria

    Resistenza totale: 0
    Danno subito: 110 - 0 = 110

    Vita: 50 - 110 = -60

    Come previsto, l'androide si sbilanciò e cadde in avanti. Kara si portò immediatamente sopra di lui, facendo peso con una gamba contro le sue, per poi afferrargli un braccio e portarlo dietro la sua schiena. Tuttavia, notò immediatamente che il macchinario non stava opponendo alcuna resistenza, né compiendo altri movimenti qualsiasi. La luce sopra la porta in fondo alla stanza s'illuminò di verde.

    ... seriamente? Si è già spento?

    Si rialzò e sincerò delle condizioni del robot.

    Bene... Non sembra rotto... Penso si sia solo spento.

    Ancora smarrita nella sua confusione, mista a una punta di delusione, avanzò quindi verso la porta e uscì dalla stanza, rivolgendo un ultimo sguardo perplesso al manichino a terra.

     
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    Narrato - Parlato Royce - Pensato

    Durante il viaggio Mei ricordò a Royce della canna prestatagli.

    CITAZIONE
    «A proposito, ce l'hai presente la canna che ti ho prestato? Si chiama "Pietro"...»

    Giusto! L'ho smontata al volo e messa nello zaino, eccola! Alla fine potresti provare a venderla o metterti a pescare bestioni come quello di prima e venderli a 50 k ciascuno.

    Scherzava visto che avevano deciso di ributtare il pescione in mare. Royce aveva imparato a vivere con la sua povertà, non era attaccato ai soldi.

    Kara si dimostrò gentile e si disse dispiaciuta dell'esclusione di Billy, sincera o no che fosse importava poco, del resto tutti loro erano consapevoli della giungla dell'esame Hunter, avrebbe probabilmente avuto più fortuna successivamente.

    CITAZIONE
    Grazie e complimenti anche a te. Mi spiace per il tuo amico, non era mia intenzione precludergli l'ammissione...

    Non te ne fare un problema, sicuramente se avessi potuto avrei preso i biglietti per lui e sarebbe stata Paige a rimanerne esclusa, sappiamo tutti che l'esame per diventare Hunter è difficile, mi dispiace solo di non essere riuscito a provvedere a tutti...

    Abbassò ulteriormente la voce per chiederle informazioni su gaudiul:

    ... quel tipo è forte ... come te? Ad ora lui e quel nobile di nome Drok sono gli individui che mi preoccupano di più...

    Parlava più a livello umano, sembravano per motivi diversi completamente disinteressati all'altro e senza morale.

    ------------------------------------

    Il tuffo nel vuoto sembrò interminabile, difficile dire esattamente quanti metri percorse in caduta libera. Royce aguzzò la vista per cercare di adattarla al buio.

    CITAZIONE
    Wild Souls: Sensi Animaleschi
    Riflessi: 70>25

    Nella penombra scarsamente illuminata dalle luci elettroniche sparse qua e la per il tunnel Royce riuscì ad adocchiare una figura nera alata che scendeva in picchiata a grande velocità, al punto di superarlo. Per un motivo non razionale gli venne subito da pensare a Drok. Quel tipo, di cui aveva saggiato la forza prima, non lo rendeva molto a suo agio. Avrebbe comunque provato a focalizzarsi bene sulla fisionomia della figura.

    Ad un certo punto atterò su una rete di nylon, che deformandosi di parecchio attutì perfettamente la caduta lasciando tutti i presenti inermi. Da li potevano scendere a terra dopo essersi orientati in quella penombra. Royce aveva una buona vista al buio e non ebbe grosse difficoltà. Incrociò Drok che se la rideva, confermando i suoi sospetti. Era infatti giunto per primo, evitando la rete, anche se si era lanciato dopo di loro. Che razza di mostro era quel tipo?

    Royce, diretto verso Drok abbassò lievemente il capo facendo un cenno in segno di complimento, la forza di quel tipo lo spaventava ma lo attraeva allo stesso tempo, se aveva ben intuito che aveva la capacità di trasformarsi quello che aveva davanti era un individuo praticamente unico. Che incontri incredibili che si facevano in un esame per diventare Hunter.

    Poco dopo oltre a Mei, Kara e Drok anche Paige, Gaudiul e Ted scesero a terra.

    Royce notò quindi sbucare da un corridoio una figura identica alla ragazza che gli aveva accompagnati in treno, finchè non si presentò come la sorella di quest'ultima Royce pensò che anche ella poteva essere la creatura alata, ma fugò subito il dubbio.

    Venne quindi il momento delle questioni burocratiche. Uno alla volta, in ordine di arrivo furono chiamati alla scrivania, Royce andò subito dopo Drok e dopo essersi registrato ricevette il suo Badge che subito mise nella tasca con chiusura a cerniera dei pantaloni, gli sembrava il posto più sicuro. Memorizzò il numero 295.

    CITAZIONE
    Vi prego di fissare, in maniera visibile, il vostro badge.

    Come non detto, Royce estrasse il Badge e lo appuntò alla maglia.

    CITAZIONE
    Il numero indicato rappresenta l'ordine di arrivo e il vostro indicativo univoco. Memorizzatelo e non dimenticatelo per nessun motivo. Vista la grande mole di aspiranti Hunter, l'Associazione ha pensato di suddividere tutti i partecipanti in tre grandi gruppi che affronteranno prove differenti. Tutti i badge che avete ricevuto sono dotati di uno schermo lcd wireless in grado di mostrare il numero di assegnazione inviato da un computer principale. I tre terminali in ogni sede sono collegati in rete fra di loro. Questo garantisce un aggiornamento in tempo reale dell'ordine di arrivo sui vari luoghi. Intendo, semplificando, che potrebbe esserci il candidato n° 1 in un gruppo e il candidato n° 2 in un altro, questo perché sono stati in grado di raggiungere la sede della prima prova con poca differenza l'uno con l'altro, seppur in sedi diverse. Vi informo inoltre che le preselezioni sono terminate e voi siete ufficialmente gli ultimi aspiranti accettati. Nel nostro gruppo, contando voi quindi, ci sono ben 98 partecipanti. Tutti gli altri stanno già attendendo in una grande sala qui vicino. C'è solo un'ultima formalità che devo sottoporvi, poi sarete liberi di proseguire e ricongiungervi al resto del gruppo.

    Altri 98 partecipanti, e solo in quella sede, immaginava prove durissime all'orizzonte visto che per quanto non sapesse esattamente i numeri non credeva che generalmente si sfornassero più di 10 hunter l'hanno. Questo voleva dire che probabilmente in quel gruppo di 98 persone forse 2-3 di esse avevano qualche possibilità. La parte dura sarebbe arrivata presto, ma non immediatamente per fortuna, prima vi era un piccolo test.

    CITAZIONE
    In base al numero sul vostro badge, entrate uno alla volta non appena vedrete la luce verde. Quello che vi aspetta in questa stanza è un semplice... diciamo... allenamento. Un manichino, completamente automatizzato, vi attende dall'altra parte. Dovrete semplicemente metterlo al tappeto e fare in modo che si spenga. A quel punto potrete uscire dall'altra porta in fondo alla stanza e proseguire. Non vi preoccupate, si tratta di un fantoccio che non è in grado di nuocervi in alcun modo, nonostante possa sembrare aggressivo. Questo test è solo un modo per assegnarvi un punteggio e una valutazione iniziale. Quindi sentitevi liberi di affrontare lo scontro come meglio credete, contando magari sui vostri punti di forza. Non ci sono regole per il resto. Buon proseguimento.

    Royce sarebbe andato per secondo, si sarebbe rivolto a Mei e Kara dicendo:

    In bocca al lupo!

    Non appena la luce si fece verde Royce entrò nella stanza, una stanza dalle parteti in cemento bianco, ai cui opposti si stagliavano due porte di pesante acciaio, una quella da cui era entrato Royce e una da cui sarebbe dovuto uscire.

    Dentro, oltre a lui vi era l'automa indicatogli da Ylenia, che con una lentezza che non si aspettava si muoveva verso di lui con le braccia dritte per cercare di afferrarlo.

    Mentre si preparava, con calma, ad affrontare il droide Royce estraeva la Katana e pensava:

    Cosa vorranno testare esattamente, e soprattutto, qual'è il risultato del test che mi faciliterebbe maggiormente?

    In tutto ciò avrebbe schivato l'assalto scattando all'ultimo sotto le braccia del droide per porsi alle sue spalle.


    CITAZIONE
    Fase offensiva Androide:
    Forza : 5
    Velocità: 5
    ----
    Fase difensiva Royce:
    Riflessi 70>5 Velocità avversaria
    Destrezza 20>5 Velocità avversaria

    Schivata: OK
    Destrezza: 20->15

    Mentre il Robot cercava di capire dove fosse finito il suo obiettivo Royce cercava di ragionare sulla prova in se, notando la costruzione volutamente di bassa qualità, almeno a livello metallico, da fabbro poteva immaginare che oltre a molto lento fosse anche poco resistente:

    Dalla fattura e da quel che ci ha detto Ylenia dovrebbe essere facile per tutti da mettere KO, quindi immagino che valuteranno l'entità dei danni inflitti, ma come? Se dovessero fare gruppi in base ai livelli di forza, riducendo i danni avrei forse più possibilità di venir considerato basso e quindi di rendere indirettamente più forte il gruppo di cui faccio parte. Se invece questo fosse il primo di una serie di test a punteggio, che forniscono punti per superare la prova limitandomi troppo farei un punteggio basso e ne verrei penalizzato, devo cercare il giusto mezzo. Anche lo stile e l'estetica del colpo potrebbe essere considerata rilevante.

    Mentre il robot si girava lo avrebbe sbilanciato con uno sgambetto basso e mentre cadeva verso terra lo avrebbe colpito con un veloce montante della spada alla base del collo, portato con circa metà della sua forza.

    CITAZIONE
    Fase Offensiva Royce
    Attacco:[Forza Totale ] + [(Punti Tenacia impiegati) x (5)] = [80] + [25x5] = 205
    Velocità:70
    Tenacia Residua: 25/50
    ----------------
    Fase difensiva Androide:
    Resistenza : 0
    Riflessi : 0<70
    Danni Subiti=205
    Vita = 50-205=-155 -> Mutilazione

    La testa del robot cadde a terra separata dal corpo e pochi istanti dopo Royce aveva rinfoderato la spada chiedendosi se aveva fatto la scelta giusta. In ogni caso il robot non dava segni di attività e poco dopo la luce si fece verde e Royce si incamminò per passare oltre nella stanza successiva.



    CITAZIONE
    Equipaggiamento Royce
    Spada Lv.1 (epica) - Arma Corpo a Corpo
    REAP AND SEW Lv.1 (epica) - Arma a Distanza
    DARK FATHOM ARMOR Lv.2 (Leggendaria) - Equip
    Bussola Timmy - Oggetto Extra (1/2)
    Visore Avanzato - Permette di funzionare come visore infrarossi o cambiando lente come binocolo permettendo una buona visibilità al buio e da lontano - Oggetto Ruolistico
    Badge N° 295
    Vestiario - Tutto di colore Nero:
    Maglietta T-Shirt
    Pantaloni con Tasconi
    Cintura in Cuoio
    Stivali di Pelle
    Zaino:
    Giacca in Tessuto Sintetico con Cappuccio
    Passamontagna
    Guanti in Pelle
    Ricambio Biancheria Intima
    Asciugamano
    10.750 Jenny
    Galatea: un mulinello migliorato progettato per affrontare una gamma più ampia di pesci. Il raffinato ingranaggio offre una bobinatura più potente. Prezzo: 600 Jenny. Disponibili: 1/1. (1x)
    Air Stagger: una canna dal design distintivo basata sulla leggendaria antilope. Flessibile ma forte, si comporta bene in ogni duro combattimento. Prezzo: 5.000 Jenny. Disponibili: 1/1. (1x)
    Burrower: Green. Prezzo: 400 Jenny. (x1)
    Set Ami e Lenze.
     
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    H×H Forum - GDR Remastered

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    Equipaggiamento: Fasce di cuoio borchiato (arma corpo a corpo); abiti da motociclista (equip e vestiario); coltellino svizzero con lama, seghetto, cacciavite, acciarino e pietra focaia (oggetto narrativo); scatola di latta contenente un mulinello "Nereid" e accessori (oggetto extra, nello zaino);canna "Tranquillity; esca "Tidal Might Leviathan"

    Abbigliamento

    Abiti da motociclista neri (chiodo, pantaloni e stivali in pelle); maglietta arancione con il logo di un gruppo punk di bassa lega; ciondolo con plettro.

    Zaino
    Biancheria, calzini e maglie di ricambio
    Sciarpa
    Berretto beanie
    Maglione in lana
    Impermeabile in tela cerata


    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    Cadere giù per quel futuristico precipizio fu una strizza da panico!
    Sicura che non le sarebbe successo niente, Mei si godette le palpitazioni derivanti da quel volo eterno, sentendosi come l'attrice di un film.

    Azione, avventura, intrigo! Quello - ma, soprattutto, la strizza era ciò che si aspettava dalla vita di un Hunter. Quello... e una villa come quella dove aveva visto entrare il capostazione, ma più grande.

    Quei pensieri su grandi ricchezze e bella vita non durarono molto, infranti da qualcosa che, nel buio quasi più completo, la sfiorò. O, perlomeno, questo è ciò che sentì: un folle brivido che la percorse per tutta la lunghezza del fianco sinistro, che la sua mente associò immediatamente alla muta cadente di un serpente, o a una cicala che supera la zanzariera della tua camera da letto per posare le sue piccole, punzute zampette sulla tua carne assopita.

    Il ribrezzo fu tale da portare la ragazza ad emettere un urlo, soffocando lo stupore che l'aveva portata fin lì per sostituirlo ad una più cupa prospettiva - l'idea che, al termine di quel corridoio verticale, non vi fosse altro che il cemento.

    Ma non era quello il destino che aspettava Mei e gli altri candidati, no.
    Al contrario, la sua caduta venne interrotta da una costruzione familiare e aliena al tempo stesso: un'enorme rete fatta in un materiale mai sentito prima.

    «Woooohohohohohouhuhuhuh...da pauuura!»

    Urlò, per poi lasciarsi andare ad una catartica risata, mentre le sue gambe scalciavano ansiosamente per esorcizzare la paura di una morte prematura.

    Gradualmente, gli occhi si abituarono all'oscurità ambientale, permettendole di riconoscere dapprima una flebile luce emessa dal pavimento, poi un buco ai lati della rete che le avrebbe permesso di terminare la discesa.

    E anche il riccone dalle orecchie a punta. Quello bello forte.

    «Ehi!»
    Lo apostrofò, poco prima di essere scombussolata dalle urla del compagno di chiodo.
    «E tu quando ci sei arrivato qui?»

    **

    Poco dopo, fece la sua comparsa la ragazza che li aveva accolti a bordo...ma anche no.
    La nuova attendente si presentò come la gemella della ragazza del treno, e costrinse tutti a tirare fuori la scheda d'iscrizione. Mei ci mise un po' più del dovuto - la maledetta era finita in uno scomparto fino ad allora inesplorato dello zaino - ma, alla fine, la trovò.

    Quello che ricevette in cambio fu un'altro oggetto a cui non era abituata, un misto tra lo schermo del telefono del villaggio natìo di Koreto -quello che aveva usato per compilare la scheda d'iscrizione all'esame - e una spilla, che la ragazza avrebbe apposto sul petto. La spiegazione di... -Yelena, si chiama Yelena- era infarcita di paroloni che le resero difficile capire le sottigliezze del discorso: ma il fatto che quel marchingegno avrebbe permesso agli esaminatori di tenerli sott'occhio, così come la necessità di ricordarsi di essere il numero 297, le fu chiarissimo.

    Altrettanto chiaro le fu il contenuto dell'allenamento.

    Allenamento. Valutazione. Test.
    Mei avrebbe ponderato su quelle parole più e più volte fino al momento in cui la luce verde non si sarebbe accesa per lei. Il "manichino autorizzato", aveva detto Yelena, era completamente innocuo: ma se le cose davvero stavano così, qual'era il senso della valutazione?

    **

    Trovatasi faccia a faccia con il suo nemico, Mei capì due cose.

    La prima, che i robot sono davvero fighissimi.

    La seconda, che sono davvero inquietanti.

    Nel vedere quell'avveniristico pezzo di futuro incedere lentamente e a braccia protese verso di lei, infatti, Mei provò uno strano senso di inquietudine. Per tutta la vita, la sua esperienza di combattimento aveva contemplato muscoli in tensione, sguardi che tradivano o esprimevano con sprezzo intenti ostili, movimenti appena percettibili del corpo che preannunciavano esitazioni e stati emotivi. Il robot difettava di tutto ciò, comportandosi come l'oggetto descritto dalla attendente e, al tempo stesso, un'entità completamente estranea a questo mondo.

    CITAZIONE
    Fase offensiva (Androide)

    Forza totale : 5
    Velocità: 5

    «Non avete mai detto che sarebbe stato l'unico scontro.»

    Commentò, mettendosi in guardia. Palmo sinistro e rispettiva gamba in avanti, puntati verso il robot. Palmo destro e leva inferiore gemella in posizione arretrata, a rendere il corpo di lei un triangolo isoscele rivolto verso la minaccia.

    «Quindi, la cosa più sensata da fare è non smenarsi troppo.»

    Era una logica che, per come la vedeva lei, valeva la pena esternare. Altri avrebbero cercato di farla finita in un colpo solo, oppure con una di quelle tecniche segrete che se ti toccano ti seccano pure l'anima; Mei, invece, si sarebbe presa il suo tempo, anche se questo voleva dire ottenere una valutazione più bassa.

    Quando il robot fu su di lei, pronto a gettarle le braccia al collo, Mei agì: con un rapido movimentò, unì le braccia e le alzò, colmando con esse lo spazio vuoto lasciato dagli avambracci dell'avversario metallico. Poi, con un movimento secco e deciso, avrebbe fatto pressione verso l'esterno, come se stesse cercando di spezzare un paio di manette durissime. Il risultato fu lampante e immediato: la morsa nemica venne spezzata sul nascere.

    CITAZIONE
    Fase difensiva (Mei)

    Resistenza totale: 25> Forza avversaria
    Danno subito: 5 - 25 = 0

    Vita Residua: 300

    Eseguire quella manovra, inoltre, le permise di farsi un'idea migliore delle abilità del manichino: la velocità delle sue movenze, unite a quella dimostrazione di scarsa forza, cementarono nella sua mente la verità delle parole di Yelenia.

    Questo coso pare innocuo.

    Era il momento di ottenere un'ulteriore conferma.
    Unendo la difesa all'attacco, le braccia di Mei turbinarono, ricongiungendosi rapidamente al petto dopo aver tracciato un paio di cerchi nell'aria.

    Come molle in tensione che si estroflettono d'improvviso, così fecero le sue leve superiori, distendendosi rapidamente mentre le gambe si adoperarono per compiere un mezzo passo in avanti.

    Un attacco in affondo, due palmi congiunti che si protendono verso il punto dove un umano avrebbe il plesso solare. Un colpo non più di tanto veloce di quello del manichino, ma sicuramente dotato di una forza maggiore.

    CITAZIONE
    Fase offensiva (Mei)

    Forza totale: 20
    Velocità:10

    Le mani impattarono, trovando sia la morbidezza di una parte imbottita che il metallo al di sotto di essa. La robustezza dell'avversario era stata saggiata, il verdetto era chiaro: questa lattina non durerà.

    CITAZIONE
    Fase difensiva (Androide)

    Riflessi (0)
    Destrezza (0)

    Resistenza totale: 0
    Danno subito: 20 - 0 = 20

    Vita Residua: 50-20= 30

    Il robottone reagì in maniera sorprendentemente plausibile, compiendo un paio di passi all'indietro e simulando le movenze di chi soffre e si riprende da un colpo del genere.

    Dopo qualche istante necessario a rimettersi in guardia, l'automa riprese ad attaccare, questa volta mimando un calcio al tronco.

    CITAZIONE
    Fase offensiva (Androide)

    Forza totale : 5
    Velocità: 5

    Ora che sapeva cosa aspettarsi, poteva finalmente dare sfoggio delle due qualità che, a dispetto delle derive del singolo, l'Arte del Palmo degli otto trigrammi rappresentava: grazia e precisione. Nella difesa, ne avrebbe fatto mostra optando per un'approccio diverso, rifiutandosi di deflettere il colpo in favore di una schivata. Tracciando un semicerchio all'indietro con la gamba piantata in avanti e facendo perno sul tallone dell'opposta, compì la quantità di movimenti appena necessaria a farle evitare quel colpo all'ultimo. Mei poté vedere il metallo cromato della lattina passarle a tanto così dalla posizione dove, fino a un istante prima, si trovava il suo stomaco.

    CITAZIONE
    Fase difensiva (Mei)

    Riflessi (10) > Velocità avversaria
    Destrezza (10) > Velocità avversaria

    Schivata effettuata.

    Nuova destrezza base di Mei: 10-5% (malus ridotto per il bonus di classe MA) = 9

    Anche l'offesa perpetrata di lì a breve sarebbe stata diversa. Oltre a dare sfoggio di grazia e precisione, la schivata era stata propedeutica ad un attacco che la sua esperienza di combattimento e la conoscenza della resistenza avversaria avevano determinato come decisivo: senza perdere nemmeno un istante, portò un braccio al di sotto della gamba metallica appena tesa, e innalzò l'altro al cielo.

    Poi, un istante dopo, il palmo che ambiva al cielo ricadde.

    Atterrò nel punto dove, al pari di un essere umano, gamba e coscia si congiungevano in quel robot, un rigonfiamento dove lo strato di metallo appariva meno spesso: la rotula.

    Il palmo che vi impattò era più forte del solito, ma non così forte come lo sforzo effettuato per tirare il mostro degli abissi sulla banchina: era, semplicemente, la forza che l'esperienza e la pratica suggerivano essere giusta per impedire all'avversario di continuare a combattere.

    CITAZIONE
    Fase offensiva (Mei)

    Forza: 20
    Velocità:10
    Uso tenacia: 2/10

    Totale: 20+ (2×5)= 30


    CITAZIONE
    Fase difensiva (Androide)

    Riflessi (0)
    Destrezza (0)

    Resistenza totale: 0
    Danno subito: 30 - 0 = 30

    Vita Residua: 30-30=0

    Il rumore emesso poco dopo dal robot era soprendentemente simile a quello di un bus o di un'auto che si spegne. Senza più reagire, il suo avversario si limitò a rimettersi in posizione eretta, per poi cessare qualsiasi attività.

    La luce rossa posta poco sopra l'uscio che si trovava dal lato opposto di quel bianco e asettico stanzone si spense e si riaccese, rinnovandosi di un incoraggiante colore verde.

    Tornata in posizione neutra, la ragazza attraversò la stanza e la porta, pronta per la fase successiva.
     
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    Sogno x Speranza x Destinazione




    OST:  


    PRESELEZIONE
    GRUPPO N° 1 


    Zapan, Ore: 24:00



    Uno ad uno, tutti gli aspiranti Hunter superarono il test ognuno a modo proprio. L'incertezza galoppava. Le telecamere catturarono ogni dettaglio e ogni movimento, come uno scrutatore curioso e indagatore. La luce verde sopra la porta di uscita li condusse in una stanzina spoglia come la precedente ma molto più piccola. Solo quando anche l'ultimo candidato varcò la soglia, il meccanismo della porta scattò facendola aprire verso l'esterno. Tutti e sette si ritrovarono in una grande sala sotterranea. Estesa in lunghezza verso l'oscurità, assomigliava in realtà ad un tunnel. Le pareti, molto alte, erano disseminate di lampadine rosse. In quel momento, centinaia di occhi si fiondarono su coloro che erano appena arrivati. La tensione era palpabile e una macabra elettricità aleggiava tutto intorno. La maggior parte dei presenti appariva nervosa, mentre altri sembravano preoccupati. L'unica cosa certa era che i tempi della tranquillità dell'isola erano ormai lontani. Passò solo qualche istante e una voce meccanica ma ben riconoscibile invase tutta l'area echeggiando. Si trattava di Yelena.

    Vi comunico che le preselezioni per il 305° Esame Hunter sono terminate. Trecento partecipanti quest'anno hanno raggiunto le tre sedi predisposte. Siete tutti ammessi alla 1° Prova e spero che la maggior parte di voi raggiunga il proprio obiettivo. In fondo alla stanza in cui vi trovate c'è un grande portone che vi condurrà dal vostro Esaminatore. Siete pregati di proseguire con ordine. Ancora buona fortuna a tutti.

    L'altoparlante, dovunque esso si trovasse, cessò la sua comunicazione lasciando spazio al rumore in lontananza di un portone che si apriva. Novantotto aspiranti Hunter iniziarono ad incamminarsi verso il loro sogno, con la speranza di giungere vittoriosi a destinazione.





    Esame Hunter 001 - Gruppo n° 1 - Preselezione


    Partecipanti promossi e ammessi alla 1° Prova: Royce Shamrock, Mei Kobayashi, Kara.



     
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