Esame Hunter 001 - Gruppo n° 1 - Preselezione

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    Esame Hunter 001 - Gruppo n° 1 - Preselezione


    Partecipanti: Royce Shamrock, Joichiro Kato, Airi Zenko, Billy Loomis, Mei Kobayashi, Kara.

    Ensiferum 960achille Ápeiron Ghostface96 Carmandigliola118 emanplay


    Ambientazione: Zapan.



    Sogno x Speranza x Destinazione


    OST:  

    PRESELEZIONE
    GRUPPO N° 1 


    Ore: 14:00

    A sud-est della città di Zapan, in mezzo alle acque tranquille, si staglia un piccolo tesoro: un'isoletta circondata da un mare di serenità. Al suo centro sorge una stazione ferroviaria, un'architettura di mattoni, cemento e legno che sembra sfidare l'immensità dell'acqua. La rotaia che costeggia l'isola si estende verso l'orizzonte, luccicando sotto i raggi del sole che riflettono sulle deboli onde. Nessun suono del treno che si avvicina rimbomba nell'aria, creando un'atmosfera di attesa quasi frustante. La brezza salmastra porta con sé il profumo del mare, mentre il canto degli uccelli marini si diffonde nell'aria come una dolce melodia. Sedersi sul molo di legno a guardare l'unico grande albero che cresce su una roccia, osservando la luce che si riflette sulle onde dell'acqua, è come essere immersi in un sogno. L'isoletta è un'oasi di pace e serenità, quasi surreale, dove il tempo sembra essersi fermato per concedere un momento di contemplazione e di meraviglia. E così, tra il blu intenso del mare e l'oro del sole, l'isola denominata "Stazione 3" sorge maestosa, un luogo dove la poesia della natura si fonde con l'ingegno dell'uomo per creare un'armonia perfetta.

    Tramite delle piccole imbarcazioni, soltanto raramente alcune persone vi giungono cercando tranquillità dopo essere fuggiti dal caos delle grandi città. Tuttavia ultimamente, un distinto numero di curiosi avventurieri, seguendo alcune particolari voci, raggiunge il luogo convinto di ottenere l'aiuto e le informazioni necessarie per raggiungere la sede della trecentocinquesima edizione dell'esame per diventare Hunter.

    Cosa si nasconde dietro questa particolare struttura e quale segreto nasconde?




    ???


    Una simpatica ma poco loquace vecchietta che gestisce l'unica locanda dell'isola. Si appoggia su un bastone di legno e cammina molto lentamente. È solita riposare dietro il bancone della sua attività mentre guarda fuori dalla finestra verso l'orizzonte.



    ???


    Un giovane ragazzo vestito in giacca e cravatta. Espressione seria ma stanca. Sembra fuggito da qualche ufficio in cerca di pace. È solito fumare molte sigarette nei pressi delle panchine esterne.



    ???


    Un ragazzino vivace e molto sfuggente. Sembra aggirarsi da solo sull'isola. Sempre sorridente, corre in giro rincorrendo i gabbiani. È solito trovarlo nei pressi della banchina della stazione.



    ???


    Un vecchio e burbero pescatore. Di solito lo si scorge a pescare ma passa la maggior parte delle giornate a bere e sbraitare verso il vento. È solito trovarlo nei pressi del molo, il più delle volte ubriaco.



    Si ricorda che ogni candidato può portare con sé qualsiasi equipaggiamento, arma o animale domestico. Purché in grado di trasportarli autonomamente. Ad inizio Quest (Preselezione) dovrà essere indicato tutto l'equipaggiamento che il personaggio ha con sé e che sarà valido per tutta la durata dell'Esame. Vestiario incluso.

    Limiti: 1 Arma corpo a corpo, 1 Arma dalla distanza, 1 Equip., 2 Oggetti Extra, 1 oggetto ruolistico standard che potrà essere impiegato anche per agevolarsi nelle prove (esempio: un coltellino svizzero, uno skate, un accendino etc.*).

    *Tutto ciò che esula o eccede da questa categoria non potrà essere utilizzato per ottenere vantaggi durante le prove.

    Inoltre qui troverete la guida, siete pregati di leggerla.

    In conclusione vorrei tener presente alcune cose. Durante questo esame non darò chiare indicazioni per le vie da intraprendere in role. Questo perché voglio concedere una vasta possibilità di scelte, per spronarvi a giocare liberamente e senza troppi paletti. Sono curioso di vedere dove condurrete i vostri PG e allo stesso tempo mi aspetto originalità e intraprendenza. Difatti la passività e l'assenteismo saranno forti fonti di demerito. Vi anticipo che non sarà una passeggiata in questo gruppo, fra anomalie e problemi, mi aspetto comunque grandi cose da voi. Ad ogni giro avrete un massimo di sette giorni per postare, mettetecela tutta.



    Edited by [Nessuno] - 1/5/2023, 02:42
     
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    Joichiro era arrivato nel posto, l'esame per diventare hunter era cominciato. Il ragazzo sapeva che con la licenza poteva avere un riconoscimento notevole che lo avrebbe aperto di più al mondo della criminalità, ora doveva solo trovare qualcuno che gli indicasse la via, la spada era nel fodero sul lato destro pronta per essere usata in qualsiasi momento. Il biondo sapeva che rischiava di morire perciò doveva muoversi cautamente, e non prendere mai nulla sottogamba. L'aspirante hunter perciò avrebbe osservato bene la zona, per vedere se riusciva a capirci qualcosa.
     
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    Narrato - Parlato Royce - Pensato - Gomez

    Presente



    Il viaggio in barca per raggiungere l'isola non molto lontano dalla città di Zapan, sulla quale doveva, secondo le informazioni raccolte, tenersi la preselezione del 305° esame Hunter era stato lungo ma sereno. Probabilmente l'attesa dell'arrivo lo aveva reso percettivamente interminabile ma alla fine era giunto.

    La barca che aveva portato Royce sull'isola era ripartita ormai da qualche minuto, il giovane spadaccino si guardava intorno per iniziare a familiarizzare con il posto. Ad un primo sguardo sembrava una ridente isoletta su cui sorgeva una stazione ferroviaria. Il binario correva lungo il mare e la cosa era veramente singolare. Sull'isola vi era un unico albero, cresciuto aggrappato su una roccia, simbolo della vita che trionfava. Il clima era mite e soleggiato, l'aria fresca e profumata. Tutta quella visione metteva Royce di buon umore, anche se era un po' teso per via della Preselezione dell'esame Hunter.
    Le motivazioni che lo spingevano a voler diventare un Hunter erano chiare, nonostante avesse passato anni a cercare l'origine degli uomini in divisa che avevano ucciso i suoi genitori non aveva mai trovato nessuna informazione a riguardo. Un Hunter invece poteva avere accesso a informazioni riservate con molta facilità, essere un Hunter era quindi l'unico modo per aumentare le sue possibilità di scoprire qualcosa su quel gruppo militare o paramilitare e sul perchè delle loro azioni. Erano anni che si allenava in vista di avere questa possibilità e finalmente dopo tanto tempo la prima occasione era giunta.

    Qualche settimana prima



    Da poco meno di un anno aveva preso residenza nel capanno di Gomez, guardiaboschi di uno dei parchi cittadini presenti a York Shin City. Nei mesi aveva costruito con lui un rapporto di amicizia e una sera questi era giunto a cena con una notizia magnifica.

    A sud-est della città di Zapan, in mezzo alle acque tranquille, c'è una piccola isola su cui è presente una stazione ferroviaria. Li avverrà la preselezione per l'esame Hunter...

    Royce sgranò gli occhi alla notizia datagli da Gomez, nonostante in passato avesse più volte pensato di non essere pronto gli ultimi mesi tra allenamenti e combattimenti lo avevano portato ad incrementare di molto le sue facoltà, poteva essere quella l'occasione giusta?

    Royce avrebbe passato il resto della serata a fare domande, ricevendo molte risposte da parte del Guardiaboschi ma non riuscendo a scucirgli nulla sull'origine di quelle informazioni. Si fidava di Gomez e sapeva che non stava inventando fandonie.

    Venne così a sapere molte informazioni utili: l'ora e il giorno dell'inizio dell'esame, non venivano comunicati agli aspiranti partecipanti, ma solo il luogo approssimativo della preselezione, la capacità di raccogliere ed elaborare informazioni era di fatto uno dei criteri adottati dagli esaminatori per determinare i candidati idonei a proseguire. Il luogo dell'esame cambiava ogni anno e solo coloro che venivano chiamati "Navigator" conoscevano il posto in questione. Queste figure erano coloro che si occupavano di condurre gli aspiranti hunter al luogo dell'esame, se questi si mostravano validi e degni della cosa, senza di loro era molto, molto difficile giungere alla meta.

    Al fine di valutare le qualità dei candidati e per ridurne il numero, il percorso che conduce al luogo dell'esame era pieno di trappole, e insieme alla difficoltà nel trovare il luogo stesso, la cosa rendeva necessario trovare un Navigator e dimostrargli il proprio valore.

    Parlò poi della variabilità del numero e del formato delle prove e di altre questioni che Royce annotò mentalmente sapendo che gli sarebbero tornate utili nel caso avesse superato la Preselezione.

    Dopo quella sera, per i giorni seguenti, Royce avrebbe fatto il possibile per prepararsi fisicamente e mentalmente al meglio che poteva per le prove che lo avrebbero atteso, doveva riuscire a ragionare fuori dagli schemi e affidarsi al suo istinto.


    Presente



    Dopo aver passato qualche minuto a ripassare mentalmente tutte le informazioni che aveva in suo possesso avrebbe iniziato a valutare le sue prossime mosse.

    Il posto non sembrava gigantesco, tuttavia non era corretto valutare la difficoltà nel trovare qualcosa dalle dimensioni dell'ambiente in cui cercare, come non erano le dimensioni del pagliaio a rendere difficile la ricerca dell'ago proverbiale. Dalla banchina era possibile notare numerose cose interessanti. In primis al di sotto di essa e apparentemente tutt'intorno erano presenti, al livello del mare e continuando sotto la superfice dell'acqua, delle rientranze nella struttura, come anche delle scala sulla banchina che scendevano, cose che facevano pensare ad una parte sotterranea della struttura.

    Prima di esplorare l'isoletta si sarebbe un'attimo seduto sul molo fissando il mare, il panorama era magnifico e di certo non era abituato ad una vista così ampia. Mentre sedeva sulla banchina pensava al da farsi:

    Se il posto è giusto, e credo che lo sia, dovrebbero iniziare pian piano ad arrivare altri candidati, altri potrebbero essere già qui. Sempre qui dovrebbero esserci il o i Navigator, devo pensare quindi al fatto che ogni mia mossa sarà valutata, anche se non me ne accorgo. Immagino non sia facile capire chi sia il Navigator e saperlo distinguere dagli altri posti per ingannare i candidati. Immagino anche che non sia facile trovare passaggi segreti e simili, ma devo tenere gli occhi aperti per ogni cosa. Il discriminate credo comunque che siano le persone presenti e le interazioni che riuscirò ad avere con essi. Immagino che porre domande del tipo: "dove si svolge l'esame per diventare Hunter?" sarebbe stato oltre che inutile controproducente, dovevano essere i Navigatori a notare lui con ogni probabilità. Doveva prepararsi a giudicare tutto senza pregiudizi, senza farsi travolgere dai coinvolgimenti emotivi che potevano far perdere la lucidità, com'era accaduto in passato, ma sentendo di Cuore ciò che era giusto e buono fare.

    Si sarebbe quindi messo lo zaino in spalla per iniziare a girare per l'isola. Ad un primo sguardo, dal lato in cui si trovava si potevano notare una Locanda e un complesso più alto che aveva delle carrucole che scendevano dal tetto, probabilmente era il punto di scambio merci. La prima persona che trovò sulla banchina era una ragazzo molto giovane, che correva solitario rincorrendo i gabbiani. Royce era sorridente e di buon umore, si sarebbe avvicinato al ragazzino per fare la sua conoscenza. Sembrava più un potenziale giovane candidato che un Navigatore, ma mai fidarsi delle apparenze, poteva benissimo essere una figura di intralcio.

    Ciao! Mi chiamo Royce. Tu come ti chiami? Sei di queste parti?

    Avrebbe atteso eventuale risposta per continuare il dialogo. Nel mentre notò l'arrivo di un altro ragazzo dai lunghi capelli biondi altro probabile candidato che si stava guardando intorno. Terminato il dialogo con il ragazzino avrebbe fatto un giro tutt'intorno all'isola passando dal lato del molo. Li avrebbe notato un giovane che poteva avere all'incirca la sua età, anche lui poteva essere sia un esaminatore che un candidato. Stava fumando una sigaretta seduto sulle panchine vicino l'albero che si ergeva maestoso. Non aveva affatto l'aria di essere del posto. Royce avrebbe rivolto un cenno di saluto al ragazzo per cercare di interpretare dalla sua risposta se avesse voglia o meno di dialogare. Si sarebbe fermato ad osservare la parte posteriore dell'isola per poi continuare sul molo fino ad andare incontro al pescatore, l'odore di alcool che sentiva provenire dall'uomo gli diede un'idea per rompere il ghiaccio:

    Salve buonuomo, scusi il disturbo, mi chiamo Royce. Ho notato una Locanda qui sull'isola ma non so se i prezzi sono nelle mie possibilità economiche. Quanto costa una bottiglia di liquore? Dovrò rimanere un po' qui e volevo intrattenermi sorseggiando qualcosa.

    A suo avviso il pescatore poteva benissimo essere un Navigatore o un Ostacolatore.

    Mentre era sul molo avrebbe approfittato per dare un'occhiata apparentemente distratta agli ingressi posti nell'acqua alla base della stazione. Giusto per vedere per quanto continuassero e se fosse possibile individuare qualcosa di particolare. Se il pescatore si fosse dimostrato incline a conversare avrebbe aggiunto, prima di risalire sulla banchina:

    Non ho mai visto una costruzione del genere, queste aperture cosa sono e a che servono?

    Se invece l'uom si fosse mostrato reticente a parlare dopo la prima domanda sarebbe subito andato sopra. Completando il giro dell'isola, per avere una mappa mentale di tutto quello che poteva trovarvi, sarebbe tornato nel lato dei binari e da li in locanda.

    Entrato nella locanda avrebbe notato una vecchietta dietro il bancone del bar, che fissava fuori dalla finestra verso l'orizzonte, di lei la prima impressione era che poteva essere sia una semplice locandiera, che una delle figure attive in quello scenario di preselezione.

    Buongiorno Signora, avrei un po' di sete e un po' di appetito, dove posso trovare un menù?

    In ogni caso poteva essere una buona cosa rifocillarsi un po' e rilassarsi, senza perdere la concentrazione e l'attenzione, per non farsi stremare mentalmente dalle lente attese. Avrebbe consultato il menù se ve ne fosse stato uno ed avrebbe deciso se e cosa acquistare in base ai prezzi e alle sue finanze. Avrebbe quindi dato un'occhiata alla locanda internamente, in primis per capire se vi fossero delle incongruenze volumetriche tra dentro e fuori e in secondo luogo per vedere se fossero li presenti altri individui.

    L'esame era già cominciato e Royce aveva optato per un'inizio interattivo e volto alla raccolta di spunti e informazioni.


    CITAZIONE
    Equipaggiamento Royce
    Spada Lv.1 (epica) - Arma Corpo a Corpo
    REAP AND SEW Lv.1 (epica) - Arma a Distanza
    DARK FATHOM ARMOR Lv.2 (Leggendaria) - Equip
    Bussola Timmy - Oggetto Extra (1/2)
    Visore Avanzato - Permette di funzionare come visore infrarossi o cambiando lente come binocolo permettendo una buona visibilità al buio e da lontano - Oggetto Ruolistico
    Vestiario - Tutto di colore Nero:
    Maglietta T-Shirt
    Pantaloni con Tasconi
    Cintura in Cuoio
    Stivali di Pelle
    Zaino:
    Giacca in Tessuto Sintetico con Cappuccio
    Passamontagna
    Guanti in Pelle
    Ricambio Biancheria Intima
    Asciugamano
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    Equipaggiamento: Fasce di cuoio borchiato (arma corpo a corpo); abiti da motociclista (equip e vestiario); coltellino svizzero con lama, seghetto, cacciavite, acciarino e pietra focaia (oggetto narrativo).

    Abbigliamento

    Abiti da motociclista neri (chiodo, pantaloni e stivali in pelle); maglietta arancione con il logo di un gruppo punk di bassa lega; ciondolo con plettro.

    Zaino
    Biancheria, calzini e maglie di ricambio
    Sciarpa
    Berretto beanie
    Maglione in lana
    Impermeabile in tela cerata


    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    Isola in mezzo al mare, albero solitario, il rumore delle onde che di tanto in tanto viene sovrastato dal verso dei gabbiani...

    Sì, è ufficiale: Stazione 3 fa schifo!

    Non ci vuole molto a capirlo, soprattutto quando sei una ragazzina di 17 anni e ne hai trascorsi ben 16 e mezzo in un minuscolo e remoto villaggio della Repubblica di Padokia.

    Ma non potevo finire a York Shin?
    Pensò, per poi correggersi. Anche Zapan era andata bene, moolto bene: era stata una metropoli vibrante e piena di gente, possibilità di svago e, soprattutto, possibilità di fare i big bucks, i bei soldoni che Mei tanto desiderava nella vita insieme alla fama e a una motocicletta di quelle sti-lo-sis-si-me.
    Ma noo, le voci di corridoio avevano stabilito invece che l'esame si sarebbe tenuto su Stazione 3, un posto il cui sport locale doveva essere prendere un cappio e andare a impiccarsi all'albero per la noia.

    Però, chissà, magari l'isola nascondeva qualche segreto. Qualcosa di stimolante, insomma. L'idea del treno che correva sul mare, per esempio, ci stava tantissimo. Sarebbe stato bello salirci sopra, anche solo per andare a vedere quei postriboli che dovevano essere Stazione 1 e 2.

    Coomunque...

    Scesa dal naviglio pieno di avventurieri, Mei agì senza esitazione: ignorando l'odore di fumo e la puzza di alcool, la ragazzetta tirò dritto verso la locanda. Senza perdere tempo aprì la porta quanto bastava per sgusciare attraverso la soglia, la richiuse con il tallone della gamba sinistra e si guardò intorno, alla ricerca del padrone di casa. O meglio, la padrona: una vecchietta che sembrava lì lì per tirare le cuoia. Meglio così.

    «Ehi, nonna! È tuo il posto?»

    Chiese. Nessuna malizia nell'appellativo, solo la consuetudinario familiarità mutuata d vivere un villaggio con un numero di abitanti inferiore alle tre cifre.

    «Probabile che stasera ci sarà il pienone... Sulla barca da cui sono scesa c'era un po' di gente...»

    Disse, indicando la porta d'ingresso - e, per estensione, l'esterno - con il pollice destro.

    «Vuoi una mano? Per vitto e alloggio posso dare una mano ai tavoli, spostare robe... se hai - non dico un basso perché figurati... - ma una chitarra, suono pure! Basta che non mi metti ai fornelli, sono negata!»

    Dritta al punto e senza giri di parole, una richiesta dal duplice obbiettivo: il primo, cercare di raccogliere informazioni da altri avventori, o magari dalla padrona stessa; il secondo... Quello di non dover dormire per strada! Mei non aveva più il becco di un quattrino con sé, e dormire all'addiaccio non era un'opzione.
     
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    Scheda di Kara

    Equipaggiamento:
    - Arma: Voltedge LV. 5
    - Equip: Heart Locket LV. 3
    - Oggetti Extra: Pack of levibubble sugarbombs, Costrizione del demone
    - Oggetti ruolistici: Blocchetto di fogli con penna
    - Altri oggetti: Pantaloni, maglietta, felpa con cappuccio, scarpe, calze, intimo, borsa a tracolla, libro intitolato "Derun Tale", telefono cellulare, vestiti di ricambio, asciugamano.


    Narrato - Pensato - Parlato 


    Il sole picchiava forte sulla sua candida pelle. Il vento s'infilava tra i suoi capelli, facendoli ondeggiare in aria. Qualche minuscola goccia d'acqua s'infrangeva sul suo viso, rinfrescandola e facendole percepire l'odore e la caratteristica sensazione tattile che dava la salsedine del mare.
    Seduta a prua di una piccola imbarcazione, e stranamente non intenta nella lettura in quella circostanza che avrebbe reso tanto gradevole tale attività, Kara osservava pensierosa l'orizzonte. La sua mente continuava a tornare contro la sua volontà alle esperienze vissute la settimana precedente, a NGL. La spedizione di Yomi, lo smarrimento tra quella fitta nebbia, il rapimento di Leon, il viaggio forzatamente intrapreso insieme a lui e, come ciliegina sulla torta, lo scontro con un golem di pietra. Esperienze senz'altro tempranti, ma oltremodo provanti e stressanti per quello che era fino a quel giorno il carattere della giovane.
    Nonostante tutto, riuscì a uscirne sana e salva, grazie soprattutto all'intervento di Karasu, compagna e membro della spedizione di Yomi, con la quale ebbe una lunga chiacchierata al termine di quell'avventura. Nel corso di quel dialogo venne a galla l'argomento "Hunter", la professione di Karasu, un mestiere di cui Kara aveva appreso l'esistenza già anni addietro nelle sue letture, ma che mai aveva preso in considerazione come possibile strada da percorrere, non si era mai ritenuta all'altezza. Ma bastarono pochi attimi perché quell'opinione di sé venisse ribaltata completamente, quando la cacciatrice le disse chiaro e tondo che aveva tutte le carte in regola per poterci riuscire. Le sue parole le permisero di fare un passo avanti e superare quel confine immaginario che si era tracciata da sola.
    Quest'ultima l'aiutò inoltre ad iscriversi, chiedendo a Yomi di farle da tutore in quanto la giovane era minorenne e, tramite una telefonata all'associazione, ottenne poi la prima indicazione da fornire a Kara per raggiungere la sede dell'esame.

    Devo molto a Karasu...
    Come prima cosa, per sdebitarmi con lei, devo superare quest'esame a ogni costo. Voglio tornare da lei e mostrarle che non si sbagliava sul mio conto. Voglio... che sia fiera di me.


    Ora, però, non doveva più pensare ai momenti passati. Doveva concentrarsi sull'esame. Si era informata e conosceva le statistiche: migliaia di partecipanti, pochissimi promossi. E ancor meno coloro che riuscivano a superare l'esame al primo tentativo. Non poteva permettersi di sottovalutarlo neanche per un istante.
    Dopo circa un'ora di viaggio, l'imbarcazione approdò infine in un luogo assai peculiare: un'isoletta artificiale che contava sì e no tre edifici, un albero e una popolazione che si poteva enumerare sulle dita delle mani. A completare quel bizzarro quadro, dei binari a pelo d'acqua che costeggiavano la struttura e si dirigevano chissà dove, dando l'idea che l'intera isola non fosse che una stazione.
    CITAZIONE
    Siamo arrivati! Stazione 3!

    Ecco, infatti...

    Kara scese adagio dal suo mezzo di trasporto, accennando un inchino al suo timoniere come segno di ringraziamento, e si diede un'occhiata intorno.

    Però... che bel posticino tranquillo. Sarebbe il luogo ideale per leggere, magari all'ombra di quell'albero laggiù. Aria pulita e nessun rumore oltre a quello delle onde del mare...

    Chiuse gli occhi, godendosi per qualche attimo quell'atmosfera rilassante.
    Poi osservò l'ambiente circostante una seconda volta, dedicando stavolta particolare attenzione ai presenti in quella località.

    L'indicazione si limitava a dire di raggiungere questo luogo, ma a prima vista non vedo nulla o nessuno che possa ricondurmi all'esame... ciò significa che devo capire da sola come procedere.

    Cominciò a passeggiare qua e là per l'isoletta. A pochi passi da un pescatore locale, cominciò a farsi qualche domanda su di lui.

    Dovrei chiedere a lui..? L'idea non mi stuzzica particolarmente, sembra ubriaco già a quest'ora...

    Passò poi davanti a quella che pareva essere una locanda. Sbirciò dalla finestra l'interno dell'edificio: dalla sua posizione, riuscì a intravedere due ragazzi intenti a conversare con un'anziana signora, presumibilmente la proprietaria.

    Che siano anche loro qui per il mio stesso motivo? In effetti, una locandiera sarebbe la persona più indicata a cui chiedere un'informazione locale... però...

    Si voltò. Un ragazzino dai capelli bianchi rincorreva allegramente i gabbiani, facendo nascere un abbozzato sorriso sul volto di Kara.

    Che carino.

    Poco più in là, un uomo in giacca e cravatta stava fumando una sigaretta su una panchina. Lo osservò per qualche secondo e, ritenuto quell'individuo il miglior punto di partenza, si avvicinò lentamente e si sedette di fianco a lui.
    Il modo più semplice per iniziare una conversazione sarebbe stato chiedergli una sigaretta, ma lei non fumava, e data la sua giovane età non sarebbe neanche stato tanto credibile.
    L'odore di fumo le arrecava non poco fastidio, ma sopportò.

    Buongiorno... - con le mani appoggiate sulle proprie gambe, accennò un inchino. - Spero di non disturbarla... Volevo solo chiederle... Questa... è una stazione, giusto? Ogni quanto passa il treno? Dove porta?



    Edited by emanplay - 2/5/2023, 22:36
     
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    Airi

    Narrato.
    Pensato.
    Parlato.


    I forti versi dei gabbiani la svegliarono di soprassalto, le sue sensibili e grandi orecchie ne risentirono. Appisolatasi segretamente sopra i rami dell'unico albero dell'isola nella sua forma animalesca, poco dopo l'approdo alla stazione in mezzo alle acque, una risentita Airi scacciò via i gabbiani impiccioni agitando le braccia, ritrasformatasi.

    Era certamente un comportamento a dir poco ortodosso per una volpe arrampicarsi su un'albero solo per dormirvi, si trattava però dell'unico luogo (a parer suo) abbastanza discreto dove poteva riposarsi. Non tenne conto però di animali capaci di volare.

    I gabbiani sono il male. Pensò ancora adirata per il brusco risveglio. Voleva tornare nel raggomitolarsi e dimenticare quello spiacevole incontro con gli uccelli maligni. Perse il suo sonno e non aveva più la sicurezza di potersene stare tranquilla lì.

    Senza perdere tempo, prese la sua borsa accanto contenente oggetti perlopiù raccolti o trovati, ritenuti dalla piccola volpe di qualche possibile aiuto: come una balestra o un'ascia.

    Non c'era un chiaro scenario dove ritenne sarebbero serviti ma altri avventurieri che seguiva, per un paio di giorni, vantavano simili armamentari. Alla prima occasione si appropriò della balestra dentro in un cassonetto dell'indifferenziata, gettata da qualcuno durante un'inaspettata azzuffata.
    Raccolse di nascosto anche una strana ascia lasciata per terra mentre il suo ormai prossimo ex proprietario, fuori gioco e con un dado appuntito conficcato sul ginocchio, veniva raccolto e portato via verso l'ospedale. Dopo quello sfortunato incidente il gruppo si sciolse, ognuno per la propria strada. A quel punto Airi dovette proseguire da sola per la città di Zapan, leggermente appesantita.

    Ripensava a tutto quello prima di discendere definitivamente dall'albero con il malloppo appena accennato. Gli umani, soprattutto quelli estranei, facevano ancora troppa paura per lei. Altri invece parevano gentili, un traghettatore le offri un passaggio solamente dopo le grasse risate fattosi di quella breve disavventura raccontata. Le indicò un'isola costruita sopra la superficie del mare, una stazione ferroviaria solo raggiungibile con un'imbarcazione.

    Si guardava attorno, all'orizzonte dove fissava solo una larga e sconfinata estensione di un mare azzurro, apparizione di ampie ombre proiettate dalle nuvole nel cielo sulla superficie dell'acqua. Questo posto... mi piace. Vorrei rimanerci più a lungo. La sua attenzione si spostò su alcuni forestieri che in quel momento interagivano con la gente locale. Sono arrivate altre persone...

    Qualche passo, giunse verso l'unico locale del posto. Voleva mangiare qualcosa. Che fame. Ho solo un pacchetto di gomme con me... Ma non aveva nulla con sé per poter pagare e indietreggiò, una curiosa ragazza parlava a un signore con una sigaretta in bocca, entrambi seduti sulla panchina in lontananza, si chiese se aspettassero il treno. Il vento soffiò, ondulando il suo lungo vestito prevalentemente bluastro contornato dal bianco, scoperto di spalle e sporgeva un grosso fiocco nero appena sopra il petto. Vide anche un ragazzino vivace che giocava con i gabbiani e correndo nei dintorni.

    Verso il molo, più vicino a lei invece un singolare vecchietto intento a pescare, visibilmente stordito dai fumi dell'alcol. Uh. Che cosa faccio? Con chi parlare? Ah! Si girò di scatto, arretrando cautamente. Uno dei gabbiani era atterrato vicino a lei, entrambi scambiandosi gli sguardi. L'uccello fece un passo con le zampe ma la volpe le ringhiò. GRRRRR! Sciò! Non ti avvicinare! Di risposta questo avanzò ancora di più verso di lei beccandole la borsa da viaggio. NO! LASCIA! VAI VIA! Si appellò a tutta la forza che aveva per impedire al malefico gabbiano di prenderselo. È... MIA... BORSA! Il volatile alla fine mollò la presa decretando il suo ritiro e fuga al volo mentre Airi cadde incontrollabilmente con la borsa tra le mani all'indietro fino ai bordi del molo, dove il pescatore ancora sbraitava.

    Completamente bagnata nell'acqua, doveva ormai aver attirato l'attenzione del vecchietto su di lei. Per uscirsene da quella situazione imbarazzante, rivolse per prima la parola. Orecchie completamente giù. Forse solo lui mi ha visto cadere... S-Salve, gentile signore... non volevo disturbare la pesca, s-se non si arrabbia con me la posso aiutare! Disse con quasi le lacrime agli occhi sebbene era talmente zuppa da non fare differenza se era soltanto acqua oppure lacrime a bagnarle gli occhi. Mi bruciano gli occhi... La borsa era parzialmente asciutta e salva perlomeno.

    -Arma da mischia: Hexaxe (Lv. 0)
    -Arma a distanza: Reap and sew (Lv. 1)
    -Equipaggiamento: Festerwood vizard (Lv. 2)
    -Oggetti extra: Pack of levibubble sugarbombs, Potion of dragon's breath
    -Oggetti ruolistici: "Grande" borsa da viaggio
    -Vestiario: Può variare (Airi può mutare forma e quindi cambiare, in forma di ragazza, l'apparenza di cosa veste a seconda di cosa le piace in quel momento)


    Edited by Ápeiron - 4/5/2023, 01:35
     
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    Equipaggiamento
    Pugnale +5 forza e resistenza
    T shirt bianca
    Jeans
    Scarpa da ginnastica
    500 Jenny


    Il ragazzo aveva chiesto in giro delle informazioni per il luogo dell'esame da Hunter, le informazioni ottenute lo hanno condotto su un'isola nei pressi di Zapan.
    Il suo abbigliamento è molto semplice nonostante sia pulito e ordinato, indossa una t shirt bianca senza nessun disegno, sotto invece porta dei Jeans retti da una cintura in pelle nera, ai piedi indossa delle scarpe bianche da ginnastica.
    I capelli castani sono ben pettinati e curati.
    Come arma porta il suo classico pugnale da serial killer, rigorosamente disinfettato e pulito da ogni traccia di ogni precedente omicidio, onde evitare che la sua arma possa essere oggetto di esame forense, difficile che succeda dal nulla ma sempre meglio cautelarsi.

    Visto che è paranoico ha portato anche la giusta quantità di denaro, giusto per evitare di perdere tanto in caso di furto.

    Una volta giunto all'isola inizierebbe a guardarsi attorno osservando l'ambiente circostante, guardando attentamente i presenti, dopodichè se ne andrebbe verso il molo per poter osservare il panorama marittimo per qualche istante, in effetti la sua espressione visiva trapela stupore, visto che è abituato al degrado di Meteor City.

    Dopo essere stato li per qualche minuto osserva un uomo in giacca e cravatta intento a fumare una sigaretta, al quale rivolge una semplice domanda:
    Sapresti dirmi dove posso mangiare qualcosa?
    direbbe con tono serio verso di lui, il quale risponde subito indicando con un cenno del capo la locanda.

    Dopo aver scoperto l'ubicazione della locanda si dirigerebbe immediatamente verso di essa con un'andatura piuttosto sostenuta, per poi varcare l'ingresso aprendo la porta.

    Si guarderebbe attorno, andando verso il bancone per poi dire verso la vecchietta addetta alla locanda

    Salve se puoi farmi un'insalta di riso basmati per favore, con dell'acqua da bere

    Anche qui può essere messo alla prova da un momento all'altro ergo meglio mettere sullo stomaco qualcosa che non lo appesantisca.

    Dopo essersi guardato attorno noterebbe la presenza di ROYCEal quale rivolgerebbe un saluto:
    Ehila Royce come va?
     
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    Stazione 3, Ore: 14:30



    Haiden


    "Ciao! Mi chiamo Royce. Tu come ti chiami? Sei di queste parti?"

    Il ragazzino si immobilizzò non appena capì che si stava rivolgendo a lui. Sorrise di rimando, lasciando momentaneamente perdere la sua corsa.

    Ciao, io sono Haiden. No, sono solo di passaggio. Sto aspettando mio padre. Tu invece?

    Tuttavia Royce si stava già allontanando.




    ???


    Royce si era avvicinato al ragazzo, che fra una tirata di sigaretta ed un'altra, si accorse di lui e del suo cenno. Rispose salutando con un movimento leggero del capo verso l'alto, l'indifferenza dipinta sul volto.

    Desidera?

    Tuttavia Royce si era già incamminato verso il molo, così il ragazzo in giacca e cravatta scrollò le spalle tornando ai suoi pensieri. La situazione cambiò nuovamente quando Kara si avvicinò dopo poco al misterioso ragazzo. Si voltò per osservarla, incuriosito forse dalla giovane età.

    "Buongiorno... Spero di non disturbarla... Volevo solo chiederle... Questa... è una stazione, giusto? Ogni quanto passa il treno? Dove porta?"

    Una lunga lunga tirata di sigaretta. Poi soffiò tutto in direzione di Kara.

    Nessun disturbo. Comunque sì, questa è una stazione. Tuttavia in questo periodo dell'anno passano pochissimi treni. Domani mattina è prevista l'ultima corsa. Se sei interessata, ti servirà comunque un biglietto per salire. Secondo te dove porta un treno che viaggia sull'acqua?

    La sua voce era seria ma rassicurante, non suscitava brutte impressioni ma sembrava essere molto distante da tutto. Tuttavia, prima che Kara potesse rispondere, si avvicinò dal nulla Billy che ignorò la ragazzina.

    "Sapresti dirmi dove posso mangiare qualcosa?"

    C'è una locanda in quella direzione.

    Indicò con l'indice sinistro la vicina locanda senza muovere minimamente il capo. Allorché l'individuo se ne andò a passo sostenuto, sparendo come era arrivato.




    Oda


    "Salve buonuomo, scusi il disturbo, mi chiamo Royce. Ho notato una Locanda qui sull'isola ma non so se i prezzi sono nelle mie possibilità economiche. Quanto costa una bottiglia di liquore? Dovrò rimanere un po' qui e volevo intrattenermi sorseggiando qualcosa."

    Il pescatore, aguzzò lo sguardo verso il giovane, forse in difficoltà per vederlo chiaramente. Poi scoppiò a ridere fragorosamente.

    Ma da dove vieni eh? Fermati a bere con il vecchio Oda! Questo giro lo offro io! Altrimenti quella vecchiaccia della locanda ti spennerà fino all'ultimo Jenny!

    Detto questo aprì una delle fiaschette in sughero che portava appresso e la porse a Royce.

    "Non ho mai visto una costruzione del genere, queste aperture cosa sono e a che servono?"

    Ah, parli di quei buchi? Non sono un ingegnere ma credo servano a far scorrere bene l'acqua anche in caso di alta marea. Per quello che mi interessa, molti pesci ci si rintanano dentro. Forse la vecchia scarica gli avanzi sotto la locanda!

    Rise nuovamente divertito bussandosi sulla pancia.

    Ehi ma dove stai andando?

    Royce, risalito verso la locanda, era ormai troppo lontano per udire le imprecazioni dell'uomo. Solo in quel momento Oda notò la giovane ragazzina che non si raccolse abbastanza in fretta e finì per cadere in acqua. Si strofinò diverse volte gli occhi perché gli sembrava di vedere delle grandi orecchie addosso alla giovane in guerra con i gabbiani. Gettò via la fiaschetta dalla quale stava bevendo.

    "S-Salve, gentile signore... non volevo disturbare la pesca, s-se non si arrabbia con me la posso aiutare!"

    Non ti preoccupare per la mia pesca ragazza, allontanati piuttosto dall'acqua. Ci sono pesci in queste acque che sono molto più pericolosi di questi uccellacci.

    Sembrava essersi calmato e tentò, con diversi barcolli, di aiutare Airi tendendole la mano.

    Cosa ti porta da questi parti? Sei sola?




    Floral "Flò"


    "Buongiorno Signora, avrei un po' di sete e un po' di appetito, dove posso trovare un menù?"

    La locanda si mostrò per quello che sembrava, un piccolo locale con interni e arredamento in legno molto essenziale. Qualche tavolo e un bancone. Nulla di strano o anomalo. L'anziana donna si avvicinò lentamente a Royce salutandolo con un sorriso.

    Benvenuto. Io sono Floral, per tutti Flò. Mi spiace ma non abbiamo un menù, però posso portarti il piatto del giorno e qualcosa da bere per 50.000 Jenny.

    In quel momento fece la sua entrata Mei, una giovane ragazza vestita in modo davvero singolare. Si rivolse alla locandiera che venne colta alla sprovvista, iniziando a balbettare qualcosa forse a causa dei modi diretti e inaspettati della giovane.

    "Ehi, nonna! È tuo il posto? Probabile che stasera ci sarà il pienone... Sulla barca da cui sono scesa c'era un po' di gente... Vuoi una mano? Per vitto e alloggio posso dare una mano ai tavoli, spostare robe... se hai - non dico un basso perché figurati... - ma una chitarra, suono pure! Basta che non mi metti ai fornelli, sono negata!"

    Allora... vediamo... sicuramente hai ragione... arriverà molta gente in questi giorni... l'ultimo treno è atteso per domani mattina ma non saprei... va bene, forse mi serve una mano, la vecchia Flò incomincia a stancarsi sempre di più.

    Le sorrise accennando il bastone, per poi riprendere.

    Per vitto e alloggio per un giorno, dovrai aiutarmi con la locanda per tre mesi. Che ne dici? Ah, non mi hai detto il tuo nome ragazza.

    All'improvvisò varcò la soglia dell'edificio un nuovo individuo. Billy si diresse verso Flò, rivolgendole un'ordinazione, per poi salutare l'altro ragazzo.

    "Salve se puoi farmi un'insalta di riso basmati per favore, con dell'acqua da bere."

    Sono spiacente ma non serviamo questa pietanza. In alternativa posso servirle come al suo amico il piatto della casa e dell'acqua da bere. Procedo?




    Nel mentre Joichiro, svestito ma con una fodera contenente una spada, se ne stava in mezzo all'isola ad osservare la situazione. Troppo lontano tuttavia per udire qualsiasi dialogo, scrutava cautamente tutti con occhio indagatore.

     
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    Equipaggiamento: Fasce di cuoio borchiato (arma corpo a corpo); abiti da motociclista (equip e vestiario); coltellino svizzero con lama, seghetto, cacciavite, acciarino e pietra focaia (oggetto narrativo).

    Abbigliamento

    Abiti da motociclista neri (chiodo, pantaloni e stivali in pelle); maglietta arancione con il logo di un gruppo punk di bassa lega; ciondolo con plettro.

    Zaino
    Biancheria, calzini e maglie di ricambio
    Sciarpa
    Berretto beanie
    Maglione in lana
    Impermeabile in tela cerata


    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    Mei non se ne sarebbe resa conto, ma alcune frasi della locandiera l'avrebbero portata a inclinare la testa di lato a più riprese. In primo luogo c'era stata l'iniziale confusione di lei, come se Mei l'avesse colta in un brutto momento o, forse, sorpresa con quella domanda.

    Sarà il modo in cui parlo?
    Si chiese. Invero, Mei cercava spesso di parlare alla maniera di York Shin, perché per lei faceva fighissimo. Sperò poi che il problema non fosse stato darle della "nonna", perché quello sì che sarebbe stato strano e imbarazzante.

    C'erano poi il ragionamento di lei... E, ultime ma non ultime, le sue pretese esagerate. Queste, però, non sarebbero state affrontate se non dopo averle rivolto qualche domanda sul treno sull'acqua:

    «L'ultimo treno? L'ultimo treno per dove, Stazione Uno o Stazione Due? E poi, perché l'"ultimo"? Sta chiudendo o cosa?»

    Un moto di curiosità, nato dall'unica nota positiva di quel postribolo che sapeva troppo, troppo di casa.

    Avrebbe lasciato che l'avventore entrato dopo di lei finisse di ordinare, prima di rispondere alla sua interlocutrice:

    «Mi chiamo Mei... E tu, nonna?»
    Chiese, per par condicio. Poi, dopo aver sentito la risposta di lei, avrebbe cominciato a contrattare:

    «Tre mesi per un giorno? E gli altri due mesi e trenta giorni che faccio, muoio di fame e dormo di fuori? Tralaltro, a stento so dove sarò domani... Naah. Tipo, a quanto lo fai il piatto del giorno? A quanto una camera per una notte? Perché se mi dici che il treno parte domani è, tipo, ga-ran-ti-to che stasera farai il tutto esaurito e avrai la locanda piena. Farai molti più soldi di quanti te ne porterei via stando da te per, che so, tre giorni!»

    Era questa, tra tutte, la cosa che Mei riteneva più strana. In sei mesi di peregrinazioni e lavoro a giornata non era certo la prima volta che incontrava dei commercianti con scarso senso degli affari - anche se, d'altro canto, erano certo una rarità - ma era la prima volta che incontrava qualcuno che le rivolgesse un'offerta così... ridicola.
     
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    si volevo sapere se ci sono negozi in giro, sono appena arrivato
    Rispose il biondo che non si aspettava una persona cosi ben volenterosa di aiutare un'altra persona. La cosa attirò una ragazzina e un ragazzo più grande di Joichiro e questo rimase in silenzio e ascoltare la risposta del fumatore.
    su un isola, o un arcipelago al massimo
    Rispose il ventenne cercando di dire qualcosa di intelligente e cavare un ragno dal buco.
     
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    Narrato - Parlato Royce - Pensato

    Royce era un po' spaesato ancora e per la prima parte di quella sua avventura andò a zonzo con troppa fretta di esplorare il posto, soffermandosi forse poco a conversare con i vari individui incontrati, tanti pensieri passavano per la sua mente.

    Il giovane ragazzino aveva detto di aspettare il padre e di essere di passaggio. Royce andandosene avrebbe risposto velocemente allasua domanda:
    Io invece spero di essere nel posto giusto... a dopo Haiden!

    Muovendosi verso le panchine, al cenno di saluto il ragazzo che fumava le sigarette rispose "Desidera?" mostrandosi quasi desideroso di conversare. Royce voleva esplorare lo scenario in cui si sarebbe dovuto muovere per le prossime ore. Rispose con cortesia all'uomo vestito di nero mentre continuava a camminare:
    Nulla in particolare, salutavo semplicemente.

    Giunto al molo avrebbe chiesto qualche informazione al pescatore, col senno di poi anche qui si sarebbe potuto fermare di più, ma la sua indole animalesca lo portava a privilegiare l'esplorazione territoriale. L'uomo anticipò a Royce che la locandiera fosse molto cara nei prezzi.Gli avrebbe poi spiegato come quelle aperture servissero per adattarsi al variare della marea, suggeriva anche che la locandiera buttasse di sotto gli avanzi. Il nome del pescatore era Oda.

    Questo di sicuro attira molti pesci. Scusami Oda ma è stato un viaggio lungo, devo sgranchirmi un po' le gambe. Ripasserò più dopo e magari ci faremo una bevuta.

    Il vento coprì le imprecazioni dell'uomo mentre Royce si allontanava. Probabilmente non l'aveva presa bene o forse era abituato così. Royce vide quindi Airi, la stava provando a salutare quando la vide cadere in acqua, notò però che si riprese subito e risalì sul molo. Ripensò alla situazione del luna park e di come Airi si mettesse in qualche modo spesso nei guai da sola.

    Airi! Come stai? Anche tu qui?

    Se lei avesse sentito l'avrebbe salutata da lontano e si sarebbe mosso verso la locanda, notando come un'altra ragazzina stesse parlando con il ragazzo vestito in nero.

    Royce si sarebbe quindi mosso verso la Locanda e arrivato al suo interno, scoprì l'amara verità: il prezzo era decisamente oltre le sue finanze.
    Mi dispiace signora, purtroppo non posso permettermi il pasto a questa cifra.

    Un'altra ragazza vestita di nero, entrata nella locanda avrebbe provato una tattica per aggirare il problema ma le condizioni proposte erano folli. Fece per uscirsene quando riconobbe la voce di un terzo individuo entrato: Billy. L'amico lo riconobbe e lo chiamò.

    Ohi Billy, anche tu qui? Immagino per lo stesso motivo.
    Royce fece l'occhiolino al compagno di avventura. Conoscere già due persone in quel posto era una buona notizia.

    Ho visto anche Airi, la ragazzina che avevo ricucito al parco infestato se ti ricordi.

    Royce si sarebbe messo l'anima in pace che vi erano grosse probabilità che avrebbe dovuto affrontare il tutto a stomaco vuoto e senza riparo. Non era la prima volta nella sua vita e non sarebbe stata l'ultima, la cosa non lo spaventava particolarmente. Se come diceva la vecchia l'ultimo treno fosse stato il giorno dopo, ammesso che il treno fosse il mezzo che dovevano prendere, avevano tempo fino all'indomani per capire cosa fosse richiesto da loro per salire a bordo. Prese spunto dal commento della ragazzina per rivolgersi alla Locandiera.

    In effetti sembra una paga fatta apposta per non avere dipendenti, 555 Jenny circa per una giornata, senza possibilità di mangiare ne pernottare, è un po' come dire voglio stare sola... mi sbaglio? O magari sei interessata a lavorare poco e a guadagnare molto da passeggeri che si trovano costretti a fermarsi in questo sperduto crocevia. In ogni caso starai facendo come ritieni più opportuno o vantaggioso, mi sembra solo curiosa la scelta ecco tutto.

    Si sarebbe quindi rivolto alla ragazza di nome Mei, facendole un cenno con la mano.

    Comunque piacere Royce!

    Voleva capire se Mei fosse incline a conversare o meno per decidere se interagirci maggiormente. Billy invece lo conosceva da molto più tempo e dopo aver rischiato la vita insieme si sentiva tranquillo nel parlare apertamente, ma non erano soli e non sapeva ancora come muoversi. Di certo allearsi con altri probabili candidati poteva essere una strategia utile a tutti in quella prima fase. Almeno secondo le sue idee che potevano però essere completamente sbagliate.

    Avrebbe avrebbe chiesto alla Locandiera:

    Quante persone abitano sull'isola?

    Avrebbe quindi atteso l'evolversi della situazione prima di decidere se rimanere ancora un po' li o muoversi e magari ragionare con Billy.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento Royce
    Spada Lv.1 (epica) - Arma Corpo a Corpo
    REAP AND SEW Lv.1 (epica) - Arma a Distanza
    DARK FATHOM ARMOR Lv.2 (Leggendaria) - Equip
    Bussola Timmy - Oggetto Extra (1/2)
    Visore Avanzato - Permette di funzionare come visore infrarossi o cambiando lente come binocolo permettendo una buona visibilità al buio e da lontano - Oggetto Ruolistico
    Vestiario - Tutto di colore Nero:
    Maglietta T-Shirt
    Pantaloni con Tasconi
    Cintura in Cuoio
    Stivali di Pelle
    Zaino:
    Giacca in Tessuto Sintetico con Cappuccio
    Passamontagna
    Guanti in Pelle
    Ricambio Biancheria Intima
    Asciugamano
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    Sgranerebbe lievemente gli occhi quando FLOgli riferisce che il piatto da lui desiderato non è più disponibile. Lievemente deluso dalla risposta le risponderebbe:

    Tranquilla, basta che sia un alimento digeribile e non troppo proteico che tra non molto devo partecipare a un evento sportivo

    Purtroppo queste parole le ha dette dopo aver sentito il prezzo per il pasto, la guarda abbastanza stupito:

    50000 Jenny per il pasto del giorno?ma che cazzo, anche perchè io non sono cosi scemo da andare in giro con quella cifra

    Tornerebbe quindi su ROYCE:
    Mi sa che qui si paga anche l'aria che si respira, comunque tutto bene dai

    Quando lui nominerebbe AIRI lo guarda un'pò dispiaciuto, non tanto per lei, ma per l'esperienza vissuta

    Non farmelo ricordare, ho ancora il livido per colpa di quella botta ricevuta in pieno petto da quell'affare di legno, madonna ho sputato sangue per giorni e mi sono imbottito di antidolorifici

    Guarderebbe di nuovo AIRI:

    Ehila ciao come va?
     
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    Sebbene vi fosse la possibilità che il suo momento di quiete fosse stato interrotto, l'uomo a cui Kara chiese informazioni non sembrò particolarmente infastidito dalla sua presenza, o quantomeno non lo dava a vedere nelle espressioni, visto che comunque si lasciò andare a un gesto che lei non gradì molto. Egli infatti, prima di rispondere al quesito postogli, aspirò per qualche secondo il fumo della sua sigaretta, per poi soffiarlo tutto fuori in direzione della giovane, la quale, inevitabilmente, finì per tossire sonoramente.

    Ma perché l'ha fatto...? Che antipatico...

    Pensò contrariata. Lo stesso poi le rispose.
    CITAZIONE
    Nessun disturbo. Comunque sì, questa è una stazione. Tuttavia in questo periodo dell'anno passano pochissimi treni. Domani mattina è prevista l'ultima corsa. Se sei interessata, ti servirà comunque un biglietto per salire. Secondo te dove porta un treno che viaggia sull'acqua?

    Immagino su-
    CITAZIONE
    su un isola, o un arcipelago al massimo

    Kara venne bruscamente interrotta dalla comparsa di un nuovo individuo, che maleducatamente s'inserì nella conversazione, parlandole sopra e rispondendo al posto suo.

    Ma che problemi ha la gente in questo posto??

    Guardò male il nuovo arrivato, lasciando però correre una seconda volta il comportamento sgradito e rivolgendosi nuovamente all'uomo in giacca e cravatta.

    Quello che in realtà vorrei sapere... È se questo treno conduce alla sede dell'esame per diventare Hunter. Ne sa qualcosa?

    Se in questo posto ci stanno già mettendo alla prova.. è possibile che lui faccia parte di chi seleziona chi può passare alla fase successiva e chi no... In quel caso la mia domanda sarebbe fin troppo diretta. Tuttavia... non è detto che la difficoltà stia nel capire come raggiungere la sede, quanto forse nel reperire il biglietto.

    Proprio mentre aspettava la sua risposta il rumore di qualcosa che cadeva in acqua riecheggiò nell'aria e catturò la sua attenzione. Si voltò nella direzione da cui proveniva e notò che una ragazzina era appena cascata giù dal molo e vi stava ora risalendo, aiutata dal pescatore.
    Istintivamente si alzò dalla panchina e corse verso i due. Una volta raggiunti, si chinò verso di lei per sincerarsi delle sue condizioni.

    Tutto ok?

    Le chiese, con una nota di preoccupazione nella voce.

    ...sei completamente fradicia... Aspetta, dovrei avere un asciugamano.

    Frugò brevemente nella sua borsa ed estrasse l'oggetto ricercato, poi lo porse alla giovane. Fu in quel momento che si accorse che dai suoi capelli biondi fuoriuscivano due grandi orecchie pelose.

    Ma.... Ha le orecchie da volpe!

    Inconsciamente, la sua mano si stava avvicinando a esse, con l'intento di toccarle. Riuscì però a tornare in sé e fermarsi prima che ciò accadesse.

    Sembrano morbidissime...

    Normalmente non si sarebbe lasciata coinvolgere in una simile situazione. Le era talvolta capitato di incrociare in giro persone in difficoltà o che avessero bisogno di un aiuto di qualche tipo, ma nella maggior parte dei casi, purché non fossero in reale pericolo, la sua indole riservata e diffidente la portava a ignorarli e proseguire per la sua strada.
    Tuttavia, forse per il suo aspetto adorabile e misterioso, forse perché non le trasmetteva genuinamente alcuna sensazione negativa, non se la sentì di riservare lo stesso trattamento a quella ragazzina un po' impacciata.

    Credo che dovresti cambiarti i vestiti... Hai un ricambio con te?
    Altrimenti ti presto qualcosa di mio. Probabilmente ti starà un po' largo... Ma è sempre meglio che prendersi un raffreddore.


     
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    E-eh!? Oltre al pescatore accorso per portarla fuori dall'acqua, la piccola volpe si ritrovò immediatamente ben tre diverse persone rivolgerle la parola. Ogni speranza di non essere stata vista cadere si volatilizzò. Quanta gente...

    Rimase in particolare ammutolita quando sentì in lontananza qualcuno chiamarla per nome, non da una ma ben due persone distinte. Come sanno il mio nome? Chi sono? Da dove sono? Si chiedeva agitata. Le grandi orecchie captarono le loro voci in lontananza, tra cui Royce e poi Billy. Poi ripensò subito alle parole dette dal pescatore sui pesci nel mare e si spicciò a risalire aiutata dall'uomo che, come poteva, tese una mano.

    Ecco... sono arrivata qui da sola e stavo cercando indicazioni per andare in un posto. Che non conosco...

    Poi una gentile ragazzina, l'unica oltre al vecchio Oda, che accorse verso di lei. Airi a quel punto si coprì istintivamente le proprie orecchie da volpe e indietreggiò come un cane impaurito rischiando di ricadere. Le stavi guardando! Lo so benissimo! Si stava quasi sfuggendo un flebile ringhio ma non aveva percepito intenti maligni in lei, come neanche nel pescatore ubbriaco, motivo per il quale si fermò appena in tempo.

    Continuò a strofinarsi gli occhi per il bruciore mentre si rivolse a Kara, non vide subito l'asciugamano. Non... non preoccuparti. Posso aspettare che si asciugano. Rispose senza dare troppo peso al suo stato. Cominciò a scuotersi per togliersi gocce d'acqua di dosso. Oh, questo... per me...? Grazie... Che gentile... Si avvicinò e prese in prestito l'asciugamano, per poi ricordarsi che non era caduta a mani vuote.

    Aaah! La mia borsa! Agitata andò subito a controllare se fosse completamente bagnato il contenuto dentro, fortunatamente non toccò l'unica cosa che non doveva rovinarsi per l'acqua: la sua scheda d'iscrizione. Come di consueto, sfiorò una tragedia. Che sollievo... Si lasciò un sospiro. Sebbene ancora impaurita, cominciava lentamente a rac tranquillizzarsi per le gesta gentili dei due umani.

    Non era affatto sua intenzione l'attirare gli sguardi altrui, effettivamente però riuscì inavvertitamente ad avvicinare per poter parlare. Quindi decise di raccogliere coraggio e chiedere ai più vicini. Ehm, per... per caso sapete dove... va il treno? Disse timidamente.
     
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    Sogno x Speranza x Destinazione




    PRESELEZIONE
    GRUPPO N° 1 


    Stazione 3, Ore: 14:45



    Floral "Flò"


    "L'ultimo treno? L'ultimo treno per dove, Stazione Uno o Stazione Due? E poi, perché l'"ultimo"? Sta chiudendo o cosa?"

    La curiosità di Mei prese il sopravvento.

    O mia cara Mei, l'ultimo treno per la sede della prima prova dell'esame Hunter. Io sono Floral, puoi chiamarmi comunque Flò. "Stazione 1" e "Stazione 2" sono due isolotti alquanto distanti, più lontani di noi da Zapan. Ma il treno correrà proprio da "Stazione 1" a Zapan, passando di qui. Non conosco esattamente la fermata finale ma sono certa che sarà un posto meraviglioso e degno di nota. Quella di domattina sarà l'ultima corsa perché in questo periodo dell'anno gli unici treni sono quelli riservati dall'Associazione Hunter, e ormai siamo arrivati alla conclusione.

    Sembrava stancarsi solo a rispondere, così si sedette nella prima sedia vicina, aiutandosi con il bastone. Mei allora iniziò a contrattare. Mentre Royce prese a fare i conti e puntualizzare la sua valutazione.

    Mi spiace ma sto facendo già un'eccezione, il patto può essere solo quello. Non voglio approfittarmi di nessuno ma la mia attività rischia di chiudere se abbasso i prezzi... e non vorrei ancora ritirarmi... ho bisogno di tenere occupata la mente. La vecchiaia è un brutto demone...

    "Quante persone abitano sull'isola?"

    Una manciata direi, molti di più i viaggiatori ma questi tendono a evitare di spendere i loro soldi sull'isola.

    Nel mentre anche Billy ostentò il suo disappunto. Allorché la locandiera si ammutolì abbassando la testa e, sentendosi completamente a disagio e attaccata, farfugliò qualcosa a bassa voce.

    Mi... mi dispi... dispiace... ma non posso... fare altrimenti... è dura vivere qui...

    In quel momento discese le scale che conducevano al piano superiore un individuo alto e snello. Capelli lunghi, biondo platino. Occhi di ghiaccio e carnagione pallida. Le peculiarità tuttavia che lo rendevano fuori dal comune erano le orecchie molto allungate e due canini sporgenti e acuminati. Indossava abiti di classe molto eleganti, quasi nobiliari. Ignorò tutti i presenti non appena vide Flò. Si avvicinò rivolgendosi a lei.



    ???


    Devo dire che il pernottamento non è stato il massimo. Ma è un problema mio, non sono abituato a questi standard. Fortunatamente si è trattato di una notte sola, ecco a lei quanto pattuito.

    Lo straniero tirò fuori da dentro le vesti una mazzetta di Jenny molto consistente e la fece scivolare sulle gambe dell'anziana signora.

    C'è anche un piccolo extra per le informazioni di ieri. Allora... è arrivato il capotreno dunque? Mi serve il biglietto per la corsa di domani mattina.



    Floral "Flò"


    La donna tornò a sorridere, uscendo dallo stato di imbarazzo precedente.

    Ti ringrazio. Comunque ho visto uno dei capitreno arrivare questa mattina, dovresti trovarlo fuori verso le panchine. Lo riconoscerai subito, è un giovane ragazzo che è solito fumare molto.

    L'individuo ringraziò con un sorriso e un elegante abbozzo di inchino, congedandosi da tutti i presenti nonostante avesse interloquito solamente con Flò. Lasciò la locanda con passo veloce ma senza perdere il suo caratteristico stile nobiliare.



    ???


    Joichiro improvvisamente si avvicinò al ragazzo che stava parlando con Kara.

    "Sì, volevo sapere se ci sono negozi in giro, sono appena arrivato."

    Poi intromettendosi anticipò Kara nella sua risposta.

    "Su un'isola, o un arcipelago al massimo."

    Il ragazzo squadrò male il nuovo arrivato, continuando a fumare.

    "Quello che in realtà vorrei sapere... È se questo treno conduce alla sede dell'esame per diventare Hunter. Ne sa qualcosa?"

    Esattamente. Quel treno condurrà al luogo dove si svolgerà la prima prova dell'esame. Si tratta dell'ultima corsa di questo anno, quindi ultima occasione.

    Kara istintivamente si spostò verso Airi e il pescatore, pronta a prestare soccorso visto l'accaduto. Il ragazzo guardò la scena incuriosito, continuando a soffiare fumo verso Joichiro.



    Oda


    Oda assistette alla scena e sembrò molto interessato anche alla nuova ragazzina che raggiunse Airi. La stessa Airi che ora aveva tutte le vesti bagnate. Iniziò a fissarla senza parlare. Poi guardò le sue orecchie. Poi di nuovo Kara. E infine riportò lo sguardo sulle vesti di Airi.

    Non dovreste andarvene in giro da sole a questa età... ("singhiozzo")... comunque se siete interessate al treno, è diretto a Zapan. Ho giusto due biglietti a casa che mi avanzano se volete. Venite, seguitemi. Così potrai asciugarti e cambiarti.

    Mise una delle sue canne da pesca in spalla e si massaggiò la barba, sembrava ancora leggermente confuso.



    Nel mentre, l'ennesima piccola imbarcazione si stava avvicinando al porto. Oltre al timoniere, spiccavano due energumeni dall'aria rude e poco raccomandabile, una ragazza con indosso un cappello a punta e un altro ragazzo con in mano quello che da lontano sembrava un peluche.

     
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