Quest n° 01: L'ultimo dono.

Evento n° 01: Natale 2022

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    Airi

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    L'aria le mancò, qualcuno le stava tappando la bocca mentre veniva trascinata in un posto più nascosto. Airi non credeva ancora a quello che le stava succedendo, avrebbe tirato fuori un lamento in cagnesco se non fosse per la mano del rapitore. Forse fu per il meglio che non succedette.

    Subito dopo rimase inaspettatamente liberata, si riprese cercando di capire il perché e il chi. Agitatissima si girò per indietreggiare di poco e a intervallo. Cosa mi aveva detto? Non è... lei... che voleva ammazzarmi...? Realizzò che ad averle parlato era una ragazzina da capelli neri, intorno alla sua età e alta come lei, una mascherina nera, fortunatamente non lo indossava da brigante anche se non era certa completamente.

    Le parlò ancora, il poco per presentarsi e accennare a una nebbia, aleggiava un senso d'urgenza in quelle parole. Come se dovessero abbandonare il posto il prima possibile. Airi poteva soltanto assecondarla, presa per mano entrambe raggiunsero una presunta strada chiusa che celava una cosa sorprendente: il muro era attraversabile, inizialmente sorpresa di vedere la nuova conoscenza passarci oltre e poi lei a seguire.

    Qualcuno ha messo un muro illusorio? Si domandò, la sua sorpresa riguardava il più di trovare una cosa del genere, e proprio in un posto come quello con tanto umani, ma Nell a prima occhiata le sembrava una ragazzina umana qualunque.

    L'agitazione non sparì e nemmeno migliorava mentre notò di essere finita in posto brulicante con altri umani, poteva quantomeno tirare solo un sospiro di sollievo nello scoprire che questa persona la voleva soltanto accogliere, senza intenzioni ostili. Ma quelle persone là fuori... non erano come lei. Rifletteva, diede una seconda occhiata in giro scorgendo dei ragazzi armati. Se scoprono che non sono umana...
    Dovette affrontare quel timore quando Nell aggiunse, chiedendo molto probabilmente del suo sombrero. Deglutì, al pensiero che potessero farle qualcosa. Sono... un... turista. Rispose molto incerta. Devo lasciare questo posto prima che lo scoprono. Vengo da York Shin City, voglio dire, in realtà sono passata di lì. Aggiunse alla fine. Il luogo era indubbiamente ospitale. Il profumo che alleggia nell'aria le fece capire che stavano per mettersi tutti a mangiare, si trattava di una pessima tempistica.

    Ecco... ah, sono Airi. Io dovevo andarmene in un altro posto... non voglio disturbarvi troppo. Lo sentiva, stava sfiorando la tragedia. E quel ridicolo cappello la separava da ciò.
     
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    Zaiden Renard
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    Altre due persone erano entrate, dopo la ragazza dai capelli castani. C'era stato qualcosa di... strano. Zaiden aveva osservato per tutto il tempo e, in qualche modo, non gli era parso che quelle persone si fossero date appuntamento lì. Eppure erano tutte entrate nella casa.
    Il ragazzo deglutì e si portò una mano alla gola, serrata dall'ansia: aveva una davvero una pessima sensazione, a riguardo. Eppure, non era tornato proprio perchè guidato da una "sensazione"?

    Non posso semplicemente voltarmi dall'altra parte e riprendere il mio viaggio. Voglio dire, in effetti potrei, ma di certo mi resterebbe il cruccio.

    Il ragazzo portò una mano dietro di sè, fino a stringere le dita attorno al manico della mannaia. Questo gli diede sicurezza.
    Sollevò il mento, inspirò profondamente, e si avviò ad ampie falcate verso la porta.
    La aprì silenziosamente, facendo del proprio meglio per non attirare l'attenzione su di sè. Per fortuna semprava che i presenti fossero concentrati su un quarto uomo, uno che Zaiden non aveva visto entrare, che si trovava nella stanza sulla destra, davanti ad un grande quadro.
    Il ragazzo non ebbe molto tempo per rifletterci, né per notare le scritte inquietantanti che decoravano i muri, perchè una sensazione di disagio lo pervase.
    C'era qualcosa in quella stanza. Non la vedeva ad occhio nudo, certo, ma c'era qualcosa.
    Ancora una volta, il giovane decise di attendere e osservare. Non si stava più sforzando di nascondersi, ma nemmeno cercò di attirare l'attenzione.

    Scheda Zaiden: https://hxhforumgdr.forumcommunity.net/?t=62630337
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    ZanHel

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    Non appena varcò quella porta, la sua mente subito realizzò che non era un luogo da potersi definire normale.
    L'atmosfera che si percepiva era più cupa di quella che si trovava la fuori.
    Di fronte a lui si ritrovò allo stesso modo altre persone, appena entrate come lui a quanto potè constatare dal loro fare. Si incamminò verso la stanza dove si stavano tutti radunando.
    Non appena affacciatosi notò tra i presenti la figura di una ragazza che aveva già avuto modo di incontrare in altri momenti.

    Kara? Ma che sta succedendo qua? Non è un caso che anche lei, così come gli altri si trovi qua..

    A quanto pare non sono l'unico a anon aver dormito sogni tranquilli in questo periodo.

    Facendo un cenno con la mano per salutare, ironizzando un po' la questione, squadrando i presenti.

    Li sentite anche voi?

    A cosa ti riferisci?

    Voltandosi verso di Kara insospettito della cosa. Lo sguardo si concentrò in seguito su uno dei presenti, una figura con tanto di mantello e maschera che si era avvicinata alla presunta fonte di quella strana sensazione percepita sin dall'entrata.

    Chi ci ha attirato qui probabilmente pensa di poterci controllare ma io non ho intenzione di lasciarglielo fare. Mi chiamo Isaac comunque.

    Fatico ancora a credere che esista qualcuno che possa controllare i nostri sogni, eppure non vedo altra spiegazione.

    Sono del tuo stesso parere, neppure a me piace essere controllato. Eppure, c'è anche la possibilità che chi ci ha attirati qui non abbia cattive intenzioni.

    Nel mentre osservò incuriosito i suoi gesti che effettuò verso quella cornice priva di immagine alcuna.

     
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    _____________________________Billy_____________________________


    La nebbia iniziò ad avvolgergli le gambe, sembrava di camminare con dei pesi sui polpacci. I movimenti iniziarono a rallentare e goffamente Billy cercò di tenere il passo ma presto Royce sparì dal suo campo visivo. La nebbia che appesantì il corpo, alleggerì in vece la mente inducendogli delle allucinazioni.

    Puoi comunque tentare di recuperare e cercare di entrare in casa, è un po' lontana quindi attraverso la nebbia vedi solo una macchia rossa indistinta (la porta).
    Royce: Fai tutto quello che hai scritto ma al momento in cui ti trovi davanti alla porta ti rendi conto che Billy non c'è più.



    _____________________________Airi_____________________________


    CODICE
    Sono... un... turista.

    Nell pare bersela, anche se aveva una faccia un po' dubbiosa. Non aveva particolari sospetti su di lei, se non che fosse un po' svampita.
    « Suppongo che la moda a York Shin sia molto particolare, come mai ti trovi qui? Non è che York Shin sia così vicina. »
    Ci pensò su qualche istante, poi scosse la testa.
    « Non importa! Sei al sicuro ora, purtroppo è pericoloso a quest'ora per via della nebbia, ma appena andrà via tra qualche ora sarai libera. »

    _____________________________Tutti gli altri_____________________________



    Nel momento in cui il legno toccò il quadro sembrò quasi come se Isaac avesse gettato un sasso in uno specchio d'acqua: il quadro iniziò a ondeggiare e creare cerchi sempre più grandi finché non riuscì più a distinguere alcun elemento nel quadro, si stava muovendo, stava mutando. Per una frazione di secondo il ragazzo scorse un volto estremamente familiare.
    Il momento venne disturbato subito da qualcuno: una ragazza spalancò la porta rossa facendo un gran rumore distruggendo qualche asse, non prima di dare un'occhiata inquisitoria a Royce, che se ne stava fuori.


    Entrò a grandi falcate superando chiunque fosse all'uscio. Con un movimento fluido sfoderò la sua rapier e la puntò su Isaac (senza però avere nessuna intenzione di attaccare, almeno per il momento), che era il più vicino al quadro.
    « Chi siete e cosa ci fate qui?»

    Chiunque fosse stato nei pressi della porta avrebbe potuto notare che la nebbia si stava alzando man mano; era così fitta da non riuscire a vedere niente a un palmo dal naso e stava iniziando a entrare nella casa attraverso le fessure delle finestre e dalla porta aperta.




    Post di passaggio, mi spiace che sia corto ma non avevo pianificato di postare oggi.
    Vi avviso che metterò in pausa la quest almeno fino al prossimo anno. Quindi non preoccupatevi per il limite dei tre giorni, avrete tutto il tempo.
    Buon Natale!
     
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    L'uomo mascherato per un istante si fermò, facendo crescere in Haido la sensazione di averci visto bene, questo ebbe conferma quando questi rispose ad Haido.
    CITAZIONE
    -Già, proprio una strana coincidenza. A naso, direi una trappola.-

    Non ci sono dubbi, é proprio Kodama Zaoldyeck!
    Non avrebbe mai potuto dimenticare la voce di quello che tanti anni fa venne addestrato insieme a lui, all'epoca si trattava di un ragazzo solitario e tenebroso in grado di generare in Haido una strana sensazione di timore, la stessa che stava percependo adesso; le loro strade si divisero molti anni fa, da quando Haido si era ritirato circa otto anni fa non aveva più avuto modo di conoscere il destino dei suoi vecchi conoscenti.
    La mente di Haido stava lavorando per capire cosa ci facesse l'allievo di Akira Zaoldyeck lì in quel momento.
    Nella peggiore delle ipotesi è venuto qui con l'intendo di eliminarmi per concludere il lavoro iniziato da un membro della Famiglia alcuni mesi fa!
    A lungo Haido aveva atteso l'arrivo di un secondo Zaoldyeck che avrebbe concluso il lavoro prendendo la vita del ragazzo, ma da quando questo accadde erano passati molti mesi e di una cosa Haido era certo, se fosse stato il bersaglio degli Zaoldyeck a quest'ora non avrebbe la testa attaccata al collo; giunse dunque alla conclusione che il sicario che alcuni mesi fa tentò di eliminarlo aveva agito da solo, senza informare la Famiglia.
    Erano troppe le cose che non tornavano.
    Se avesse voluto uccidermi a quest ora sarei già morto, non avrebbe avuto senso attirarmi qui insieme ad altre persone.
    Nella mente di Haido in questo momento iniziava a prendere forma l'idea che Kodama si trovasse in una missione adesso e che in qualche modo Haido si fosse trovato lì per caso.
    Anche questa idea però è improbabile, gli Zaoldyeck sono degli assassini, non degli investigatori e poi perché avrebbe dovuto travestirsi per rendersi irriconoscibile? E se...
    CITAZIONE
    - Chi ci ha attirato qui probabilmente pensa di poterci controllare ma io non ho intenzione di lasciarglielo fare. Mi chiamo Isaac comunque.-

    La presentazione dell'uomo mascherato arrivó quasi a chiarire l'attuale situazione.
    Sta nascondendo la sua identitá! Dubito si tratti di una missione di Famiglia, sta sicuramente agendo al di fuori degli Zaoldyeck! In ogni caso è evidente che mi abbia riconosciuto, devo comportarmi cosí pure io, qualunque sia il motivo di questo suo atteggiamento non posso permettermi di comprometterlo!
    Decise dunque di rispondere alla sua presentazione con disinvoltura e sincerità, in fondo non aveva alcun motivo di nascondersi.
    Io mi chiamo Haido!
    La ragazza presente nella casa parlò, ma Haido non ascoltó essendo concentrato a scrutare Kodama/Isaac, il quale inaspettatamente prese un pezzo di legno e lo utilizzó per creare uno squarcio immaginario nella cornice vuota, Haido non vide nulla ma capì che stava accadendo qualcosa; i suoi pensieri vennero rapidamente interrotti da una nuova apertura della porta rossa, dalla quale apparve una ragazza che, non calcolando minimanente gli altri, avanzó fino ad Isaac e, puntandogli contro una sottile spada, rivolse al gruppo una domanda.
    CITAZIONE
    - Chi siete e cosa ci fate qui? -

    Haido fece un passo indietro, la ragazza aveva appena puntato una spada contro quello che un tempo fu il pupillo della più temuta famiglia di assassini del mondo, nonostante sembrasse non avere intenzioni ostili non era possibile prevedere una eventuale reazione dello Zaoldyeck.
    Qui si mette male!
    Indietreggiando Haido notó un dettaglio interessante, dalle finestre e dalla porta si poteva vedere una fitta nebba che stava pian piano entrando nella casa passando dalle fessure delle finestre e dalla porta aperta.
    Non mi sembra di buon auspicio.
     
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    Airi

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    Tra qualche ora?! Sussultò figurativamente. Che cosa faccio ora? Si chiese nervosamente, riflettendo su quello che la ragazza le aveva detto. Poteva restare lì e venire scoperta oppure affrontare un fenomeno pericoloso la cui natura non le era chiara. Io sarei al sicuro, qua dentro... Se Nell insisteva sul rimanere dentro, la faccenda di fuori doveva essere seria, pensò la piccola volpe.

    Parlami ancora della nebbia fuori... cos'ha che non va? Sono, con grande probabilità... intrappolata. E... cosa succede se uno rimane là fuori? Disse domandando con genuina curiosità.
     
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    Royce era sull'uscio della casa e aveva perso il contatto visivo con Billy che chiamò ad alta voce.
    Billy, sono qui.

    A quel punto si sarebbe affacciato all'interno della casa riconoscendo dei volti noti, almeno gli sembrava così.
    Mentre tentennava sull'ingresso una ragazza entrò in casa superandolo e guardandolo male.
    Voltandosi verso fuori la nebbia era molto fitta e non si riusciva già a distinguere la strada.
    Ruppe gli indugi ed entrò seguendo la ragazza.

    Ella estrasse l'arma e la puntò verso Isaac, chiedendo ai presenti chi fossero e da dove venissero.

    La situazione si stava facendo tesa, Royce allentò la spada dal fodero, ponendola fuori di un centimetro.
    Non credeva sarebbe stato necessario usarla e dai movimenti rapidi e decisi della ragazza non era certo nemmeno di poterla colpire, ma poteva usarla per difendersi.

    Con la mano al manico Royce prese la parola:
    Scusami per l'intrusione, se questa è casa tua, io sono originario di questo luogo e vi ho fatto ritorno dopo molti anni. Ho notato che tutti si comportavano in modo strano e quando questa nebbia ha iniziato a salire sono entrato qui in cerca di riparo, pensando che la casa fosse vuota. Non ho e credo nessuno qui ha intenzioni negative. Scusaci ancora.

    Sperava così di allentare la tensione e far rinfoderare l'arma alla ragazza.
    Diede uno sguardo più accurato anche agli altri presenti.

    Confermò la prima impressione, ovvero quella di averli già conosciuti, all'interno di quello strano luna park a York Shin City. Non era tuttavia di chiudersi nei bei ricordi.

    Anche gli altri avevano un'espressione tesa e la nebbia nel frattempo iniziava a salire.
     
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    Altri sopraggiunsero, presentando una storia comune e domande simili alle sue. Un gruppo sicuramente non omogeneo e particolare, visto dall'esterno.

    Si aspettava un qualche tipo di reazione ma quello che accadde superò le sue aspettative e lo confuse tanto da lasciarlo interdetto per qualche istante. La tela iniziò prima ad ondeggiare, come una superficie liquida, per poi confondere tutti gli elementi; in un brevissimo istante Isaac notò un volto che non poteva per nessun motivo scordare.

    Non è possibile... è morta... nessuno sa di lei... questo vuol dire che possono accedere anche ai nostri ricordi?

    Mentre qualcuno spalancò la porta d'ingresso, l'attenzione dell'assassino venne catturata prima che i suoi pensieri precipitassero in un'oscura voragine scavata in un passato di sangue e dolore.

    L'abitazione era ormai piena di estranei ma l'ultima arrivata sembrò saperne più di tutti. Giovane e mora, dai lunghi cappelli. Portava appresso una particolare spada che non tardò a sfoderare e puntare proprio contro Isaac. Lui non si mosse e nemmeno si preoccupò, non leggendo nessun istinto omicida dietro il gesto. Stava cercando di intimorirli ma allo stesso tempo il ragazzo si chiedeva il perché dell'affronto verso di lui. La prossimità con il quadro poteva essere un indizio eppure qualcosa non gli tornava. La squadrò bene tentando di ricordare se già l'aveva vista prima di allora.

    Un altro ragazzo prese subito la parola, giustificandosi e allo stesso tempo notificando la presenza di una strana nebbia. Isaac la intravide, con la coda dell'occhio, entrare fra le assi delle finestre. Era tutto molto strano ma probabilmente la nuova arrivata aveva le risposte.

    Mi chiamo Isaac. Come presumo tutti qui dentro, sono stato condotto in questa casa da strani sogni indotti da qualcuno. Ora dovresti tu dirci chi sei e... fammi un favore, se pensi di non usarla subito metti via quest'arma.

    Il suo sguardo era spento, serio e vuoto allo stesso tempo. Come il suo timbro di voce. Avanzò di qualche centimetro verso la lama, fino a toccarla. Avrebbe fatto pressione con gola contro la punta della spada, fino a tagliarsi superficialmente, il suo sangue nero sarebbe quindi colato lentamente su di essa.


     
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    Il gesto in cui Isaac si esibì dinanzi al quadro sortì sorprendentemente uno strano effetto. All'interno della cornice infatti qualcosa iniziò a muoversi, a frastagliarsi e a creare onde concentriche, quasi come se ci fosse uno specchio d'acqua invisibile tra quei quattro lati.
    Kara spalancò gli occhi.

    Com'è possibile?? E' un'illusione ottica?

    Altri tre elementi fecero il loro ingresso nell'abitazione, che si stava ora trasformando in teatro relativamente affollato di una situazione che stava precipitando piuttosto rapidamente. Uno dei tre era un ragazzo biondo dall'abbigliamento peculiare che rimandava a un cuoco professionista, nonostante fosse chiaramente solo un adolescente. Egli non si espose particolarmente, si limitò a osservare la scena in silenzio. Subito dopo, quando quegli strani movimenti nel quadro cessarono, una ragazza dai lunghi capelli neri si fece strada tra i presenti brandendo una grossa lama che puntò poi contro il ragazzo moro, domandando generalmente a tutti chi fossero e cosa ci facessero in quel posto. Ella, nel suo viso, aveva qualcosa di familiare per Kara.
    Si fermò a fissarla, concentrata, con gli occhi lievemente socchiusi, per una decina di secondi. Tuttavia non riuscì a riconoscerla, non riconduceva la sua faccia ad alcuna persona avesse incontrato nella sua vita. Ed era ben consapevole che la sua memoria non fosse per nulla difettosa, anzi.

    L'ho già vista da qualche parte..? Non mi pare... eppure...

    Il terzo elemento, un altro ragazzo molto alto dai capelli e gli occhi scuri, si unì dunque al gruppo, varcando l'entrata della stanza, a ruota dietro di lei, e intervenendo immediatamente in quel principio di contesa.
    CITAZIONE
    Scusami per l'intrusione, se questa è casa tua, io sono originario di questo luogo e vi ho fatto ritorno dopo molti anni. Ho notato che tutti si comportavano in modo strano e quando questa nebbia ha iniziato a salire sono entrato qui in cerca di riparo, pensando che la casa fosse vuota. Non ho e credo nessuno qui ha intenzioni negative. Scusaci ancora.

    Nebbia?

    La giovane si voltò immediatamente verso la finestra barricata nella stanza: attraverso le fessure create dalle assi di legno filtrava una fitta scia fumogena, tanto densa da sembrare quasi liquida.

    Era sereno fino a pochi istanti fa... quei sogni... quel quadro... quella nebbia... qui sta succedendo qualcosa di molto strano.

    Isaac, in risposta all'approccio aggressivo della donna dai capelli neri, si presentò non mostrando alcun timore, bensì avanzando verso di lei fino a ferirsi da solo con la punta dell'arma che premeva contro il suo collo, causando la fuoriuscita di un insolito sangue scuro come la pece.
    Kara sussultò e indietreggiò istintivamente, portandosi le mani sul viso a coprire gli occhi, impressionata da quella vista disturbante, ma pochissimi istanti dopo corse in mezzo ai due cercando di spingere leggermente indietro il ragazzo, quel tanto che bastava perché la spada si staccasse da lui.

    No!!

    Esclamò, a occhi chiusi, per poi voltarsi verso la donna.
    Era ancora confusa e si chiedeva il motivo per cui il sangue del giovane fosse di quel colore, ma sicuramente non era né il luogo né il momento adatto per scoprirlo.

    Confermo quanto ha detto. A quanto pare abbiamo tutti avuto degli strani sogni riguardo a questo luogo. Non abbiamo cattive intenzioni... vogliamo solo... far luce su questa cosa...

    Tese la mano verso di lei, abbozzando un sorriso, sperando che una condotta amichevole e pacifica potesse placarla.

    Io sono Kara.
    Tu... come ti chiami? Sapresti spiegarci cosa sta succedendo?


     
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    Zaiden Renard
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    Zaiden sussultò quando la porta venne spalancata e si scansò in tutta fretta, per non trovarsi sulla strada della giovane che stava entrando a passo di carica. La situazione si fece più confusa, all'improvviso comparvero anche un paio di volti noti.

    Oh! Quelli del Lunapark.

    Quando lo sguardo di Zaiden si spostò su Royce e Billy, il ragazzo non mancò di notare la fitta nebbia che si era alzata al di fuori dell'abitazione e sembrava tentare di insinuarvisi dentro. Era strano, pensò corrugando la fronte, ma in quel momento era più importante capire perchè lui e tutte quelle persone fossero arrivate lì.

    Beh, almeno sembra che io non sia l'unico a non capirci nulla. È rincuorante.

    Zaiden aveva lo sguardo puntato sull'uomo che spavaldamente si rivolgeva alla donna armata. Sembrava una cosa molto stupida, da fare, ma il ragazzo non potè fare a meno di provare una certa ammirazione per il giovane. Il suo cervello registrò un dettaglio fuori posto, l'insolito colore del sangue di lui, ma non ebbe il tempo di soffermarvisi.

    "No!!" esclamò in quel momento la ragazzina dai capelli castani e Zaiden si voltò istintivamente verso di lei.
    Sembrava spaventata, ma fece del suo meglio per placare la situazione.

    "...sapresti spiegarci cosa stia succedendo?"

    Già! sfuggì di bocca a Zaiden, nonostante fino ad allora si fosse sforzato di rimanere in silenzio Voglio dire, sembra che ce lo stiamo chiedendo tutti.

    Scheda Zaiden: https://hxhforumgdr.forumcommunity.net/?t=62630337
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    Edited by Agonia.Altrui.Company - 5/1/2023, 07:05
     
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    La ragazza con lo sguardo ostile rimase impassibile all'avanzare di Isaac, incurante del fatto che la lama aveva iniziato a conficcarsi nella pelle del giovane.
    In un breve istante Isaac potè notare che sulla lama vi era inciso qualcosa. Non riuscì a leggere cosa vi era scritto, sembrava quasi che continuasse a mutare.

    «Se proprio vuoi che la usi non vorrei di certo deluderti. »

    Ogni altro gesto però venne interrotto da Kara che si frappose tra i due urlando. Fece qualche passo indietro lanciando un'occhiata veloce da capo a piedi alla ragazzina.

    Ok che sono un'assassina ma i bambini non sono nel contratto.
    E poi le ricordava tanto qualcuno...

    Dietro di lei Royce cercò di calmare la situazione convincendola a un approccio più pacifico. Adocchiò anche lui.
    Dietro Royce vide Haido che faceva un passo indietro, pensò che aveva capito di cosa era capace la ragazza e che quindi preferiva tenersi a distanza, probabilmente era lui il più furbo del gruppo.
    Avrebbe potuto sbarazzarsi di Royce e Isaac con un gesto della sua spada ma poi avrebbe dovuto fare da babysitter alla ragazzina e occuparsi degli altri alla porta. E poi Raven non aveva gradito molto il sangue del ragazzo.

    Fece scattare la rapier di lato, in modo da far saltare via gli schizzi di sangue che finirono su un'asse di legno del pavimento.

    Tirate un D20, se superate il tiro noterete che la nebbia si concentra particolarmente sulla macchia di sangue, sembra essere senziente e quindi circondare il sangue, quasi a dimenticarsi di avanzare.
    Chi è nel vivo della scena e sta osservando il gesto deve fare 10 o più,
    Chi è lontano qualche passo/vicino alla porta deve fare 15 o più.


    « Non dovresti portare in gita tua figlia in situazioni così pericolose. » Commentò sarcastica, mentre rinfoderava la spada in uno dei suoi tre foderi, di color avorio. Il secondo era più corto e tozzo, di colore rosso e sembrava contenere un pugnale o una lama particolarmente corta, il terzo era della stessa lunghezza del primo ma vuoto, nero come la pece.
    Appena inserì la spada nel fodero la ferita sulla gola di Isaac si rimarginò. All'apparenza sembrava guarita, ma la macchia di sangue era ancora sul pavimento.

    « Mi chiamo Katherine e l'unica informazione oltre al mio nome che riceverete è: siete stati stupidi a venire fin qui, l'unica mossa intelligente da fare per sopravvivere è seguirmi, non abbiamo molto tempo.»

    Non appena finì la frase Zaiden notò che la nebbia alla porta si stava facendo sempre più fitta fino a raggrupparsi in una forma quasi umana; era alta circa due metri, con braccia e gambe. Fece un passo verso Zaiden, sull'uscio di casa. Mise davanti una delle sue grosse braccia senza mani davanti alla porta, a bloccarla in caso avesse provato a chiuderla, poi fece un altro passo scricchiolando e quasi conficcandosi nelle vecchie assi.
    Afferrò ZanHel che venne lanciato fuori, Zaiden non riuscì a vedere oltre il muro di nebbia, non sentì alcun tonfo, né urla. Semplicemente sparì.
    Anche dalla finestra la nebbia che sembrava lenta e calma non appena "assaggiò" il sangue di Isaac si agitò, entrando dalle assi come un fiume in piena, sradicandone qualcuna. Davanti a loro si formò un Isaac di nebbia, che cercò di afferrare Kara con movimenti goffi e non proprio precisi.

    « Merda » Katherine si allontanò dalla finestra correndo verso il quadro, ma quando lo toccò non era più liquido, toccò il cemento freddo del muro.
    Isaac notò che il bel paesaggio che c'era prima era sparito, come se il quadro si fosse "spento".

    «Ehy, piccoletta! Vieni qui.» La ragazza strattonò via Kara salvandola inconsapevolmente dalla presa del mostro.
    « Non c'è tempo per spiegare, hai un ricordo che ti piace? Tocca il muro e pensa a quello. Io vedrò di prendere un po' di tempo.»
    Poi si rivolse a Zaiden e Royce.
    « Non state lì impalati! Venite qui e coprite l'entrata della stanza.»
    « Voi due invece » Guardò Isaac e Haido. « Cercate di non farlo avvicinare alla ragazzina. » Disse, riferendosi all'Isaac di nebbia.


    Se attaccate dovete fare una vera e propria fase offensiva. Specificate con cosa attaccate.

    Kara: Appena tocchi il muro inizi a sentire in lontananza una melodia che ti suona familiare, man mano che ricordi il suono si fa sempre più forte. Pensa a un luogo.
    La melodia che ascolti è questa:  





    _____________________________Airi_____________________________



    CITAZIONE
    Parlami ancora della nebbia fuori... cos'ha che non va? E... cosa succede se uno rimane là fuori?

    Nell si rabbuiò per un secondo.

    « La nebbia è qui per noi. » Indicò se stessa e tutti gli altri ragazzi, che smisero di fare chiasso, la loro espressione si fece seria.

    « Vedi, noi non siamo normali. » La ragazza alzò la manica del suo braccio destro, mostrandole il polso. Vi era un piccolo tatuaggio con su scritto "01".
    «Siamo nati con doni speciali, eravamo praticamente delle cavie per loro, ma siamo scappati e ora stiamo bene. Siamo una famiglia.» Nell fece un grosso sospiro e poi ritornò a sorridere, mentre gli altri tornarono alle loro attività.

    « Vieni, ti faccio vedere una cosa. »
    Fece cenno alla piccola volpe di seguirla. Nell salì una scala a chiocciola fino ad arrivare a una soffitta polverosa, spostò qualche scatolone mostrandole una parete di mattoni rossi. Airi, nonostante la poca luce notò che un quadrato su tutta la parete sembrava più "nuovo" del resto del muro.
    «Se vuoi tornare a casa ti basterà toccare la parete e pensare di essere lì. Non voglio che ti faccia male, non c'entri niente con tutto questo.»

    Nell allargò il suo sorriso stringendo di nuovo la mano di Airi, stavolta con dolcezza.
    «Le persone speciali devono aiutarsi a vicenda.». E le fece l'occhiolino.

    _____________________________Billy_____________________________



    La nebbia lo avvolse completamente, impedendogli di muoversi o persino di respirare. La mancanza di ossigeno lo fece boccheggiare come un pesce fuor d'acqua. La vista gli si annebbiò e calò il buio.

    Edited by -Ashen- - 12/1/2023, 14:30
     
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    Kodama/Isaac rispose alla donna
    CITAZIONE
    Mi chiamo Isaac. Come presumo tutti qui dentro, sono stato condotto in questa casa da strani sogni indotti da qualcuno. Ora dovresti tu dirci chi sei e... fammi un favore, se pensi di non usarla subito metti via quest'arma.

    Dopo di che avanzò verso la lama toccandola con il collo, tagliandosi volontariamente, la cosa che colpì maggiormente Haido fu il colore del sangue che fuoriuscì.
    Nero. Questo non é più il Kodama che conobbi in passato. Cosa gli sarà mai accaduto?
    Dopo un breve scambio di velate minacce tra i due la ragazzina del gruppo si mise ad urlare e si frappose tra i due.
    Anche il ragazzo all'ingresso cercò di calmare gli animi.
    Evidentemente quegli interventi ebbero effetto in quanto la donna retrasse la lama, facendo cadere il sangue dello Zaoldyeck nel pavimento, fatto questo rifoderó la spada.
    In contemporanea Haido notò che la ferita di Kodama si stava rimarginando.
    Ricordo fosse un potenziatore, però c'é qualcosa che non torna.
    Haido fisso il sangue sul pavimento, sembrava quasi che la nebbia regisse con quelle macchie di sangue, il giovane si stava perdendo in quella visione quando la sua attenzione venne richiamata dalla risposta della misteriosa donna.
    CITAZIONE
    - Mi chiamo Katherine e l'unica informazione oltre al mio nome che riceverete è: siete stati stupidi a venire fin qui, l'unica mossa intelligente da fare per sopravvivere è seguirmi, non abbiamo molto tempo. -

    All'improvviso accadde qualcosa, la nebbia alla porta prese forma, diventando una sorta di umanoide che afferrò e lanciò via uno dei presenti.
    Come se non bastasse anche la nebbia che venne a contatto con il sangue di Kodama si addensó, ergendosi dal pavimento distruggendone le travi, cosa più inquietante per Haido fu la forma assunta da questa nebbia umanoide.
    Ha assunto la forma di Kodama!
    Quest'ultimo cercó di afferrare la ragazzina, ma Katherine dopo aver toccato il quadro, chiamò a se Kara, intimandola di toccare il quadro pensando a qualcosa di bello; immediatamente dopo intimò a Zaiden e Royce di proteggere l'entrata dell'edificio.
    CITAZIONE
    - Voi due invece, Cercate di non farlo avvicinare alla ragazzina. -

    Cazzo! Non penso di essere in grado si scalfirlo, ma devo provarci!
    Pensato questo il giovane sfoderò la sua arma e sferrò un attacco con il suo martello diretto contro quello che sarebbe dovuto essere il torace del Kodama di nebbia.
    Fase Offensiva (Magma War Pick)
    20 + 20= 40+10% (bonus speciale arma) = 44


    ho ipotizzato che l'effetto speciale dell arma possa aiutare su un avversario fatto di nebbia (avendo la possibilità di far evaporare l'acqua)

    MAGMA WAR PICK.
    Tipologia: Arma
    Raritá: Epica
    Livello 1
    Effetto (se equipaggiato): Questo maglio è in grado di far evaporare qualsiasi superficie d'acqua (di media grandezza) non appena la colpisce. Il raggio è di 10 metri. Ogni volta che l'utilizzatore brandisce l'arma e sferra un attacco, questa si surriscalda aumentando la potenza della Fase Offensiva.
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    Edited by mat04 - 16/1/2023, 19:06
     
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    La situazione si stava facendo tesa molto più di quanto Royce avrebbe voluto. Il ragazzo che aveva conosciuto nell'avventura del Luna park si mosse saggiamente mantenendo anche lui un atteggiamento pacato. Billy in tutto ciò era scomparso.

    Fortunatamente la situazione si placò, la ragazza armata di spada fece volare via il sangue dalla lama e la ferita del ragazzo si rimarginò immediatamente. Il sangue nero non colava più. Con la cosa dell'occhio Royce fu attratto dalla visione della nebbia che pareva concentrarsi sul sangue caduto a terra sulle assi di legno. La cosa strana era che sembrava quasi la nebbia avesse delle facoltà senzienti per cui fosse in qualche modo attirato dal sangue.

    In tutto ciò la ragazza armata si rivolse agli altri:
    CITAZIONE
    « Mi chiamo Katherine e l'unica informazione oltre al mio nome che riceverete è: siete stati stupidi a venire fin qui, l'unica mossa intelligente da fare per sopravvivere è seguirmi, non abbiamo molto tempo.»

    Generalmente Royce avrebbe fatto fatica a credere a parole esposte così, ma lo sguardo della ragazza e il suo tono di voce indicavano che fosse estremamente seria, Royce stava assistendo a cose strane e lei sembrava capirci sicuramente più di loro. Royce decise quindi di affidarsi alle parole di lei.

    Fu una scelta saggia in quanto pochi istanti dopo la situazione precipitò vertiginosamente.
    La nebbia alla porta si condensò in forma umana e lanciò via uno dei presenti, mettendosi poi sulla porta per evitare che questa potesse essere chiusa. Allo stesso modo la nebbia che aveva toccato il sangue nero del ragazzo si condensò emulando le sue forme. Avevano ben due avversari di nebbia con cui vedersela. Come affrontarli? Non era un fenomeno naturale, Royce ne era certo.

    La ragzza diede ordine a Royce e Zaiden di occuparsi della porta, fortunatamente Royce aveva già estratto la spada in precedenza. L'idea di Royce fu semplice: se l'essere di nebbia voleva impedire che la porta fosse chiusa, dovevano chiuderla. E se l'impedimento era quel braccio di nebbia, dovevano tagliarlo.
    Non sapendo quanta resistenza potesse porre quel braccio avrebbe effettuato il taglio alla massima potenza, in modo da comprendere subito se fosse affrontabile o meno.
    Avrebbe quindi provato a colpire con un montante dato con la sua spada il braccio in nebbia della creatura che si frapponeva sull'uscio dicendo nello stesso tempo:
    Zaiden, se il braccio salta chiudi la porta.
    Ovviamente era un suggerimento che il compagno di sventura poteva accettare o meno in base alle sue idee a riguardo, l'importante era il risultato.

    CITAZIONE
    Fase offensiva
    Attacco =[35] + [(15) x (5)]=110
    Tenacia usata 15/15

    CITAZIONE
    .: Forza: 5+5+5 +20= 35
    .: Resistenza: 5+5+5+20 = 35
    .: Velocità: 5+20 = 25
    .: Riflessi: 5+15 = 20
    .: Destrezza: 5+10 = 15
    .: Mira: 5 = 5
    .: Intelligenza: 5 = 5
    .: Carisma: 5 = 5
    .: Vita: 400 = 400
    .: Aura: 600 = 400
    .: Tenacia: 15%

    https://hxhforumgdr.forumcommunity.net/?t=62470069
    Equip: Spada Lv.1 (epica) +20 For +20 Res


    Primo combat del pg, se faccio errori perdonatemi.
     
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