Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriLa notte passò insonne. Non che non se l'aspettasse, del resto. Quel che invece non si aspettava fu la presenza di Kokuryoku nella stanza a farle compagnia mentre fissava la bionda. Per lo meno non sarebbe rimasta da sola, il pensiero le passò di sfuggita nella mente. Accarezzò la testolina della Corvochimera e, senza fiatare, iniziò ad osservare il moto respiratorio della ragazza che dormiva dinanzi a lei e, prima che se ne accorgesse, si fece mattina. La notte sembrava essere passata con inquietudine da parte del soggetto delle attenzioni di Lilaela: Akane non sembrava restare ferma mentre dormiva. Una volta sveglia, la ragazza si fece una doccia mentre Lilaela l'attendeva da fuori la porta mentre canticchiava una melodia sconnessa - per qualche motivo non riusciva a mantenere un ritmo o un tempo - per intrattenere Kokuryoku. La bionda propose di fare colazione e a Lilaela non dispiaceva l'idea di mangiare, per questo non esitò a seguirla. Lì avrebbe mangiata davvero poco, lasciando che la Corvochimera decidesse per sé e offrendole ciò che voleva. A lei bastava davvero poco per andare avanti, del resto. All'arrivo di Yomi non esitò a seguirlo con gli occhi sbarellati, il suo sorriso a bocca aperta e un passo salterino mentre cantava la sua canzoncina.
Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriTornati al villaggio, la ragazza passò praticamente l'intera serata a giocare con Kiokuryoku, per lo meno fino a quando non dovette andarsene probabilmente a dormire. Ma la nottata per Lilaela non era che iniziata. Beh, già normalmente non dormiva, anzi spesso e volentieri passava notti insonne, non sapeva bene perché. In breve, i suoi piani per la nottata, dopo aver ascoltato parlare la ragazza bionda per... non sapeva neanche più quanto tempo, consistevano nel passare ben volentieri la serata a gironzolare per la locanda fino all'alba, ma fu gentilmente costretta a ritornarsene in camera, poiché il proprietario doveva chiudere per la notte - con grande disappunto di lei. Indecisa sul da farsi, probabilmente avrebbe passato l'intera nottata a fissare Akane mentre dormiva...
Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriLilaela osservò scambio di colpi con l'uccellaccio con vago disinteresse, ma dovette ricredersi quando vide la sola Karasu demolirlo a mani nude. Un fischio fu tutto ciò che fece. Si era fatta un'idea di quanto forte potesse essere - visto il compagno che si ritrovava - ma quello portava la comparazione su una scala tangibile: la ragazza era un mostro. Ma poco durò quel pensiero, oscurato dall'imponente desiderio di riportare Kiokuryoku sulla sua spalla per passare tutto il tempo a carezzarlo. Il desiderio, però, fu infranto dallo stesso pennuto che se ne volò via, portando con sé tutto l'interesse che la ragazza dagli occhi di pesce aveva per quel gruppo. Quasi non fece caso a ciò che disse Karasu, intenta a strizzare il sangue degli uccelli ora deceduti a terra, prima di rinfoderare Lisca. Tastò leggermente il sangue finito sul suo braccio e lo assaggiò porgendolo sulla punta della lingua. "Bleah!" La sua lingua aveva constatato che non le piacesse il sapore del loro sangue. E nel tempo che ragionava al riguardo che si ritrovò senza nulla da fare. La priorità sarebbe stata probabilmente cercare di convincere Kiokuryoku a giocare con lei. Se non ci fosse riuscita, probabilmente sarebbe andata a cercare Karasu. Per lei aveva solo una domanda. "Come hai fatto a batterlo in un colpo?" Avrebbe chiesto, curiosa e interessata nello svelare il segreto dietro tanta forza.
Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriNel momento in cui fu certa di avere sotto scacco l'uccellaccio, Lilaela dovette bloccarsi e sottostare al reflusso d'aria generato da un attacco di qualcuno non preventivato. Non era il ragazzo che le aveva fregato il primo attacco, né della ragazza che era stata familiare con lei, ma di un terzo di cui Lilaela non era neanche certa della presenza e/o importanza. Quel che contava, però, era che le avevano fregato l'uccisione... DI NUOVO. "OHI!" Sclerò la ragazza. "La volete smettere di rubarmi le prede?! Non ti bastava l'uccellaccio che hai ucciso prima?!" Iniziò a lamentarsi ad alta voce, prima verso il ragazzo che le aveva fregato il primo colpo e poi al ladro più ladruncolo. Non riusciva a sopportare quell'affronto e lo rese chiaro gonfiando le guance e cercando di tirare un calcio alla gamba del ladruncolo, in segno di disapprovazione, mentre lo fissava con astio. Karasu sembrò reagire a qualcosa e invitò gli altri a seguirla nella foresta. Lilaela non voleva, ma la ragazza stessa era sufficientemente interessante da spingerla a sospirare e a seguirla comunque. Oltretutto non voleva separarsi da Kiokuryoku, quindi il dover stare assieme agli altri due ladri era un male necessario. Nella foresta trovarono la terza ragazza - quella verso cui aveva rivolto un'espressione vittoriosa quando Kiokuryoku le si era poggiato alla spalla - che fuggiva inseguita da un pollo gigante. Il ladruncolo disse d'indietreggiare, ma a che serviva? Tanto faceva tutto lui! Per quel motivo, la ragazza non si scomodò nemmeno e restò a braccia conserte, disinteressata e infastidita sia dalla presenza che dall'atteggiamento del ladro più ladruncolo, che prima le rubava una preda poi si metteva a darle ordini.
Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriCome volevasi dimostrare, l'uccellaccio crepò sotto i colpi del ragazzo che le aveva rubato il primo attacco, cosa che lasciò la ragazza particolarmente contrariata. Tuttavia, Lilaela non ebbe il tempo di lamentarsi del fatto che - oltre all'attacco - le aveva rubato anche l'uccisione, poiché il secondo uccellaccio iniziò ad attaccarla. Avrebbe provveduto poi a prendere a calci il ragazzo, ora aveva da difendersi e contrattaccare. Non esitò a scansarsi di lato, ignorando un leggero senso di fatica che si stava accumulando. Prese il tempo e dopo che il ragazzo iniziò il suo attacco, anche lei fece altrettanto, con un nuovo fendente al collo, nel tentativo di prendere di sorpresa il pollo malformato. Un attimo di ragionamento susseguì l'attacco. "Sbaglio o attaccano quello più vicino?" Doveva verificarlo. Sapeva che non avrebbe potuto continuare a schivare gli attacchi, tanto valeva sfruttare il bersaglio alternativo che il ragazzo che le aveva rubato il primo attacco offriva. Per quel motivo, appena attaccato indietreggiò, portandosi dietro il suddetto ragazzo. "Attaccalo, su! Pollofifo!"
Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - AltriLisca era entrata abbondantemente nel collo dell'uccello che si lamentò, ma non morì. Anzi, nel tentativo di ribellarsi cercò persino di attaccare la giovane spadaccina; ma per Lilaela quell'attacco era futile e con un balzo felino si portò lontano dal suo becco, pronta ad attaccare nuovamente, solo per notare come il ragazzo che le aveva rubato il primo attacco le stava praticamente rubando anche l'uccisione! "OHI!" Disse con un tono alto, ma non tale da urlare, verso il ragazzo. Non apprezzò quel suo tentativo di fregarle la preda, ma non dimenticò l'altro uccello lì presente e non esitò a cercare di colpirlo con tutte le sue forze, all'altezza del collo con un fendente.