Esame Hunter 001 - Gruppo n° 3 - Seconda prova

Narrato - Pensato - Parlato 

Mari, monti, terre, poi distese di nuvole. Un soffice tappeto di speranze per coloro che ambivano al titolo narrato nei racconti di ogni dove. Per chiunque sarebbe stata un'ottima occasione per riposare, riorganizzarsi e studiare le mosse e gli errori commessi fino ad allora. Per chiunque ma non per lui. Lui che viveva il proprio inferno personale. Ogni istante, ogni secondo. Mantenere la concentrazione sull'obiettivo per non autoconvincersi che in realtà si è sempre più lontani. Contenere il fastidio, l'irritazione e la noia. Trattenere le briglie della mente per non lasciarla troppo libera di riflettere sulla vita o su quella cosa che stava affrontando negli ultimi anni.

L'indomani il freddo li investì ai piedi di una montagna innevata. Si sentiva in un certo senso a casa, anche se sapeva che non era quello il luogo da dove proveniva. O se ne avesse ancora uno. Una truppa armata e corazzata li accolse: qualcosa in loro gli ricordò la milizia ai confini del villaggio di NGL, ma c'era dell'altro.


Quello che sembrava il loro comandante fece la sua comparsa. Aveva una grossa armatura e un'ancor più grossa ascia bipenne. I lineamenti scolpiti e duri di un uomo vissuto, impassibile ed imperturbabile.

Dove l'ho già visto?

Non ebbe il tempo di riflettere perché Leeroy iniziò a metterli in guardia riguardo l'ambiante in cui si trovavano oramai in ventidue.


Isaac si controllò intorno per tentare di scorgere qualche indizio che potesse dargli un'idea riguardo la nuova prova ma intuì ben presto che non sarebbe stata una passeggiata poiché un'altra figura già conosciuta iniziò a palesarsi accanto all'uomo. Zoe era sul posto per un motivo per niente piacevole.


Cosa? Perché diamine ci è stato concesso di portare equipaggiamento se ora non possiamo utilizzarlo?

Zoe iniziò a far il giro con la sacca: la sua persona e la sua presenza stonavano completamente con la situazione e con il burbero esaminatore. Isaac scosse la testa sospirando profondamente: iniziò a spogliarsi del mantello nel quale avvinghiò per l'ennesima volta tutti i suoi averi e le sue armi. Si avvicinò a Zoe e li posò nella sacca con cura.

Mi raccomando, sono cose preziose per me.

Accompagnò un mezzo sorriso con un fugace occhiolino e salutò Zoe, ignorandone completamente le domande. Il freddo iniziò a penetrargli ancora di più nelle ossa e il vento si faceva sempre più insistente. Non era sicuro se vi fosse altro, o semplicemente dovevano sopravvivere senza nulla, tuttavia si guardò intorno per scorgere se il fantomatico gruppo che Haido aveva definito stava già iniziando a formarsi.