Quest n° 04: Mercenari d'arte

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« Prenderemo una scorciatoia per arrivare prima! »
Come preferisce

Si limitò a seguirla senza farsi troppe domande, in fondo, da come aveva asserito, si era definita un'esperta cacciatrice: Wulf poteva solo apprendere qualche trucchetto standole a fianco.
Certo. Il suo modo altezzoso e l'originalità dei comportamenti ponevano qualche dubbio, ma nella vita ognuno poteva celare doti nascoste.
Anche il suo maestro si era dimostrato all'inizio tutto fuorché l'uomo fortissimo che lo aveva introdotto alla conoscenza approfondita del duro addestramento.
Quindi ignorando ogni apparenza e pregiudizio, procedette seguendo quei passetti svelti.

Beau cominciò ad attraversare l'intera magione, Wulf le stava dietro e seguiva i suoi spostamenti.
Non si curò di girarsi per capire se il rosso e il barbone li avessero seguiti; il senso di fastidio non cessava.
Quel rossiccio provocava nel suo stato d'animo non pochi turbamenti.
Improvvisamente vide la nobildonna fermarsi dinnanzi delle grosse porte, un uomo anziano consumato dall'età attendeva.
Di chi si trattava? Un maggiordomo?
Presto detto: il loro discutere verteva sulla NLG.
Ne parlavano come se dietro quelle porte vi fosse celato un giardino.
Wulf ascoltò, ma rimase abbastanza perplesso; cominciava a pentirsi della scelta che aveva fatto.
Per quanto la donna fosse bella e il suo fascino fosse irresistibile, lui aveva accettato questo lavoro per fare esperienza, non certo per scherzare e girarsi i pollici.
Comunque, rimase in silenzio e attese che gli eventi mostrassero la trama che lo avrebbe catapultato niella storia.

La vide afferrare un foglietto e cominciare a scrivere su di esso qualcosa. Strane lettere.
Wulf non ci stava capendo niente, si limitava solo a osservare ed attendere. Che altro poteva fare?
Lo stesso uomo anziano afferrò il foglietto cominciando a premere alcuni tasti collocati su quello che doveva essere la tastiera adibita alla scelta dei piani posta di lato alle porte.
Il mistero si infittiva sempre di più.

Quello che accadde successivo all'apertura delle porte metalliche aveva dell'incredibile: una distesa verdeggiante. Un prato? Com'era possibile? Il luogo che si parava dinnanzi non era il classico cubicolo che li avrebbe dovuti portare a destinazione raggiungendo uno specifico piano della villa, ma un vero e proprio habitat. Wulf non credeva ai suoi occhi.

Ma che... ??

Davvero erano stati catapultati ad NLG? Wulf sgranò gli occhi nuovamente. Era confuso. Disorientato. Un brivido improvvisamente gli percorse la schiena nello stesso momento in cui poggiò un piede sulla soffice erba.
Quel luogo aveva qualcosa di familiare, ma poteva realmente credere che un ascensore potesse collegare due luoghi che distavano migliaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro?
Per ora non poteva fare altro che stare al gioco. Ogni metro che avanzava sentiva il cuore aumentare maggiormente i battiti.
Lui era cresciuto a Neo Green Life e ne conosceva la morfologia, persino quanto fosse leggera o pesante l'aria che si respirava.
L'aspetto di quel verde incontaminato che aveva abbandonato da bambino sembrava effettivamente ricordare i luoghi della sua infanzia; per ora si sarebbe limitato a stare al fianco della donna.
Miss Delphine aveva più volte sottolineato la sua maestria nel saper cacciare, di conseguenza agire coordinandosi assieme era la scelta più logica.
Oltretutto per cacciare le Farfallucciole bisognava attendere uno specifico momento della giornata, se ne sarebbe quindi stato buono, in attesa che gli eventi si muovessero a tempo debito.
Wulf non si sentiva a suo agio.
Girare da solo era l'ultima cosa che desiderava.
Quel luogo, se realmente si trattava della sua terra natia, celava insidie dietro ogni angolo, oltre ad aprire vecchie ferite che negli anni aveva provato a curare ma quei sogni... quei maledetti sogni, non volevano lasciarlo in pace e ora si trovava a viverne uno ad occhi aperti.

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Da quanto tempo non metteva piede nei territori che gli avevano donato i natali? Molto, troppo tempo.
Sentiva l'aria pesante.
Non gli piaceva sostare in quelle zone, ma cosa poteva fare?
Era ad un bivio, anzi, il bivio lo aveva superato da un pezzo in quanto aveva deciso di accettare il compito e proseguire.
Quella sensazione di inquietudine, quel brivido che discendeva lungo la schiena, la bocca impastata, la tachicardia; continuava a provare stati poco lieti sia fisicamente, che psicologicamente.
Per quanto provasse a mascherare quella fragilità, purtroppo qualcosa veniva lasciato trapelare: lo stesso sudore che discendeva lungo la fronte.
Rimase silente attendendo che giungesse la stramaledetta sera, voleva sbrigarsi il prima possibile.
Meno sarebbe rimasto a Neo Green Life, meglio sarebbe stato per il suo benessere psicofisico.
D'un tratto notò il tizio bizzarro rivolgergli la parola, quello vestito peggio di lui che, con aria pacifica e loquace, porse il pacchetto delle sigarette a Wulf; non che lui fosse sto gran fumatore ma in fondo non disdegnava qualche mezzuccio che lo aiutasse a rilassarsi.
Più che altro era stupito dal fatto che Tars - questo il suo nome - si fosse smosso socializzando: di lui aveva avuto un'impressione ben diversa, di chi semplicemente desiderava prodigarsi il minimo indispensabile e invece, con quel gesto, sembrava come se avesse voluto rompere uno schema.

« Sei teso, amico. Tutto bene? »
Diciamo che ritornare in questi luoghi non mi provoca un piacere particolare.
Ho solo bisogno di un istante, ora passa.

La sigaretta che Tars cominciò a fumare era alquanto bizzarra: appena venne accesa un colore eccentrico, blu elettrico, prese vita.
Che diavolo si stava fumando? Da un lato era restio ad accettare ma dall'altro aveva dannatamente bisogno di qualcosa che gli premettesse di riflettere in maniera più lucida, che lo facesse rilassare e riuscire a non farsi dominare dallo spauracchio di un passato che lo attanagliava standogli con il fiato sul collo.

« Ti aiuterà a sciogliere i nervi. Suvvia, non ti ucciderà mica. »

Non sapeva nulla di quel tizio, né cosa diavolo si stesse fumando, ma inconsciamente percepiva una sorta di fiducia, oltretutto conoscendo il luogo era necessario fare squadra se si voleva sopravvivere.
Soprattutto se non si volevano fare spiacevoli incontri e ritrovarsi con le spalle al muro rischiando di rimetterci la pelle.
Avrebbe volentieri bevuto qualcosa, sicuramente una birra gli avrebbe giovato rilassando il suo corpo che al contrario era teso come una corda di violino che poteva spezzarsi da un momento all'altro; quindi, senza tante storie afferrò il pacchetto, prese una sigaretta, se l'accese e porse nuovamente il pacchetto e l'accendino a Tars.
Non era la prima volta che fumava, aveva anche smesso, si era stancato di tossire a ripetizione così aveva deciso di purificarsi i polmoni ma ora aveva deciso di fare uno strappo alla regola: vuoi per la situazione, vuoi perché non aveva un goccio da scolarsi come metodo personale contro l'ansia.
Decise quindi di assecondare il compagno e accettare l'offerta.

[...]

Bastò una semplice boccata. Un solo tiro. Tutto sembrò farsi leggero.
Lui stesso si sentiva più leggero.
Ogni paura, ansia, terrore sembrarono come svanire lasciando spazio alla quiete, anche gli stessi muscoli del corpo si distesero e non provò almeno per quegli istanti sensazioni sgradevoli.
Seppur i pensieri negativi lo attanagliassero e non lascassero la presa, la sua mente riusciva comunque a riflettere con più intensità non percependo lo sgradevole blocco del timore che impediva al suo cervello di razionalizzare in maniera più propositiva.
Tars all'improvviso si alzò pulendosi i pantaloni per avvicinarsi meglio a Wulf e sussurrargli all'orecchio di provare a cercare qualcos'altro che era segnato sulla lista.
Così, afferrando il foglio, cominciò a dare un'occhiata e tra i vari oggetti sicuramente il frutto sempre maturo poteva essere una valida alternativa. Continuò ad aspirare la sigaretta che lo stava aiutando a rilassarsi, ora non restava che darsi all'azione, dopo aver proposto il nuovo obiettivo, entrambi si diressero da Madame Beau per aggiornarla sulla decisione: Madame Beau consigliò di dirigersi in una foresta vicino la zona in cui attualmente si trovavano, l'unico ostacolo che si frapponeva era un fiume che andava attraversato ma non risultò difficile, anzi, Wulf rimase abbastanza colpito dell'agilità dimostrata nel saltare tra una roccia e l'altra - probabilmente merito degli addestramenti a cui si era sottoposto - riuscendo alla fine a giungere dall'altra parte della sponda del fiume.
Tars sembrava un tipo simpatico, l'iniziale sua apatia era forse una semplice maschera? Certo, ancora rimaneva un estraneo per lui ma avere un compagno che ti guardava le spalle era comunque una comodità: in quei luoghi, poter agire in coppia era sicuramente un vantaggio.
Passarono circa dieci minuti, il tragitto non si dimostrò molto lungo per giungere a destinazione.
La foresta non era altro che un piccolo agglomerato di alberi posizionati in cerchio che creavano uno scenario suggestivo adornato di radura in cui, esattamente al centro, distaccandosi dal gruppo dei restanti, un albero decisamente più voluminoso catalizzava l'attenzione.
Non fu particolarmente difficoltoso accorgersi di un dettaglio: dei frutti scintillanti - probabilmente un riflesso dovuto alla rifrazione del sole - situati tra le fronde degli alberi.
Che si trattasse del frutto sempre maturo?

Forse abbiamo trovato quello che stiamo cercando, guarda tra le fronde degli alberi: tu cosa ne pensi?.

Volle chiedere un parere a Tars. Di lui non sapeva praticamente nulla... se era dotato di qualche abilità utile o fosse capace di organizzare un piano di azione era arrivato il momento giusto per tirare fuori i suoi talenti.

Innanzitutto dobbiamo fare attenzione a cosa si possa celare in questa radura.
Mi sembra tutto troppo facile: quell'albero al centro?
Perché è più grosso? E perché si trova esattamente al centro? Occhi aperti amico, conosco bene queste zone: Neo Green life non è famosa per la sua ospitalità!..

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Inutile girarsi i pollici, bisognava agire anche perché la temperatura stava calando e con il favore dell'oscurità, presenze poco gradite potevano essere attirate dagli ospiti che ancora stavano tergiversando sul da farsi.
Tars non sembrò allertato dalla situazione, anzi, rimase abbastanza tranquillo aspirando la sigaretta; intanto, dall'albero centrale, un odore dolciastro cominciò ad essere emanato: la fragranza poteva essere emanata dai frutti? Probabile.
La sua vista era migliorata, riusciva ora a usare meglio i sensi permettendogli di scrutare cosa si celasse tra le fronde degli alberi.
Mancava poco al tramonto, bisognava prendere una decisione.
Wulf prese la parola e consultandosi con il compagno propose la sua idea.

Direi di procedere così: io avanzo e tu mi guardi le spalle e proviamo ad arrampicarci sull'albero per afferrare qualche frutto o se in alternativa hai qualche metodo più comodo per raccoglierli sono tutt'orecchi!. Stare fermi non cambierà la situazione, dirigiamoci al grosso albero... sono convinto che lì troveremo ciò che cerchiamo: percepisco un leggerissimo odore dolciastro, tu lo senti?
Wulf percepì i suoi sensi migliorare, affinarsi e se all'inizio l'angoscia di sostare in un luogo a lui sgradito per le memorie del suo passato gli aveva giocato un brutto tiro, ora riusciva a ragionare più lucidamente.
Cominciò a guardarsi intorno per notare potenziali movimenti sospetti: l'erba venne pervasa dalle movenze mentre tra i rami degli alberi una sorta di fruscio venne percepito, probabilmente era il vento che rendeva l'aria tesa vuoi anche per una forte dose di suggestione.
A prescindere dai presentimenti bisognava muoversi da quell'impasse se non volevano trovarsi bloccati dopo il tramonto.
Cominciava a fare freddo e il vento si era improvvisamente alzato, non sicuramente un clima benevolo per bearsi delle grazie della natura e magari sedersi a fare un picnic.
Nuovamente Wulf si accinse ad annusare: quell'odore pungente era abbastanza forte tanto da percepire un leggero pizzicore.
Osservò un altro paio di volte il circondario, i movimenti tra le fronde a cosa erano dovuti? Suggestione o un presentimento di allerta di prossime insidie? Attualmente nessuna minaccia sembrava profilarsi, "apparentemente", all'orizzonte e prima che il sole si eclissasse completamente conveniva procedere.

Ok, mettiamoci all'opera... adiamo a prendere questi frutti: conviene sbrigarsi, prima che tramonti definitivamente il sole!