Quest n° 04: Mercenari d'arte

Quest Singola

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    Quest n° 04: Mercenari d'arte.

    IriGvXS

    Genere: Avventura

    Difficoltà: 2 (Ma può variare a seconda delle azioni dei personaggi, quindi procedete con cautela.)

    Requisiti: Nessuno.

    Posti disponibili: 5

    Ambientazione: York Shin, Varie.

    Obbiettivo: Gira voce che una ricca e annoiata signora dai gusti stravaganti abbia deciso di ampliare la sua collezione di opere d'arte provenienti da tutto il mondo ed è alla ricerca di persone disposte a fare di tutto per farle ottenere ciò che vuole.
    L'invito alla sua magione è aperto a tutti coloro che saranno in grado di dimostrare di essere all'altezza del compito.
    Tutti i dettagli sulla missione verranno forniti una volta giunti lì.

    Chi porta a termine la missione verrà ampiamente ricompensato, ma i rischi non sono pochi.

    Possiedi le abilità e il coraggio per intraprendere questa avventura?



    Ricompense: Da 25 a 500 Exp, da 1.000 a 50.000 Jenny

    I numeri dei premi sono ESTREMAMENTE indicativi. La valutazione generale verrà assegnata per l'originalità, la partecipazione e il coinvolgimento del proprio Personaggio. In più verranno applicati bonus e malus personali.


    PS: si ricorda a tutti i giocatori che per ogni PG si dovrà specificare (sotto spoiler e sempre nel primo post) le armi/equip./oggetti extra equipaggiati per la Quest al quale si sta partecipando.


    Introduzione:


    Regole della quest:


    -Preferibilmente postare l'immagine del proprio pg in spoiler (o all'interno del post, come preferite) all'inizio di ogni post per aiutare a riconoscerlo subito anche agli altri partecipanti.

    - La quest verrà narrata nel passato remoto/imperfetto e in terza persona.
    Per un'esperienza più immersiva e una lettura piacevole nell'interezza della Quest preferirei che scriveste anche voi con questo format.

    INCIPIT:


    Vi giunge voce che una ricca signora stia reclutando "mercenari" disposti a lavorare per lei per ampliare la sua collezione stravagante. Non riuscite a recuperare altri dettagli al riguardo, sapete solo che la paga è estremamente alta e il luogo del ritrovo.
    (Lascio a voi i dettagli di come vi giunge voce.)

    Una volta giunti vi ritrovate dinanzi a un grosso cancello in ferro battuto alto circa 3 metri e lungo 5, completamente ricoperto d'oro e spalancato per l'occasione. Il cancello affaccia su un viale alberato lungo un centinaio di metri che sfocia su un enorme giardino con al centro una fontana e dietro ammirate la magionep2sxiAF
    .
    Notate anche molti dipendenti e supponete lo siano dato che sono vestiti tutti allo stesso modo; gli uomini in abiti classici da maggiordomo (abiti neri con camicia bianca e cravatta nera) e le donne da cameriera (abito nero con un grembiule bianco). Tutti quanti vi lanciano un'occhiata circospetta prima di tornare al loro lavoro.
    Una delle cameriere cammina con grazia verso di voi e dopo un breve saluto cortese vi fa strada fino all'ingresso, dove vi fa attendere fuori.


    Giro di post introduttivo, potete anche cogliere l'occasione per presentarvi tra di voi.



    Edited by -Ashen- - 23/9/2023, 00:45
     
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    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    Era da un po' che Mei bazzicava nell'immensa metropoli nota come York Shin - una belva rivestita di cemento, le cui strade, enormi vene e arterie illuminate a giorno che si estendevano a perdita d'occhio, sembravano inneggiare alle infinite possibilità della vita. Quello di mettere piede in questo sprawl urbano e fare i big bucks, i supersghei era sempre stato il suo sogno... e, nonostante ciò, non riusciva a provare nemmeno un briciolo di contentezza o di entusiasmo.

    Temendo il sonno, Mei era diventata una creatura notturna, che si affannava a riempirsi di quanti più impegni e lavoretti possibili nella speranza di stendersi alle prime luci del mattino sul giaciglio cencioso di turno e sprofondare in un sonno senza sogni.

    Il più delle volte, tale strategia funzionava; ma, di tanto in tanto, le capitava di aprire gli occhi e trovarsi ancora lì, tra le gelide nevi del Monte Hiei, oppure distesa tra le budella di uno zapaniano con un ente implausibile in corpo.

    A prescindere da cosa l'attendesse di giorno in giorno nel mondo oltre il cuscino, era indubbio che quell'esperienza avesse lasciato il segno, privandola dell'ottimismo con cui aveva cominciato il suo viaggio. Nei momenti in cui si fermava un attimo a riflettere, si rendeva conto di come ciò che fosse rimasto della lei originale fossero i vestiti, un repertorio di canzoni non originali da basso con cui guadagnarsi il pane e la sua amica di sempre, la cara, vecchia povertà in canna.

    O forse no?
    Accordando il suo strumento a nolo in uno di quei posti abbastanza di malaffare da dare un ingaggio a una diciassettenne senza nemmeno chiederle l'età, Mei venne a sapere di una riccona con la fissa del collezionismo disposta a pagare fior di quattrini a un paio di braccia volenterose.

    Sulle prime, Mei non diede conto alla cosa; poi, però, una familiare vocina nota come "spirito d'avventura" tornò a farsi sentire con una sola, semplice domanda:

    Che ti costa?

    Mostri abissali.
    Salti nel vuoto.
    Bagliori di luce e sangue.

    La vita le aveva insegnato cosa rispondere a quella domanda: Fin troppo.


    E, proprio quando la questione pareva chiusa, una seconda e altrettanto familiare voce interiore chiosò:

    Magari sei capace a farlo. Non vuoi scoprirlo?

    E lì, ripensando a ciò che aveva passato, la padokiana ebbe la sua risposta.

    **

    Anche così, affrontare le proprie paure e rimettersi in gioco - scoprire se i sogni di gloria che si ha nel cuore siano fuochi di paglia o meno - non era cosa semplice.
    Quando Mei arrivò alla magione, notò sì il cancello in oro; ma, laddove il vecchio sé avrebbe immediatamente commentato la cosa - perché, andiamo, un cancello d'oro! - questo non aprì bocca, concentrando piuttosto l'attenzione sull'alto numero di dipendenti infiocchettati e incravattati... e tutti in giardino.

    Tutta 'sta gente per un giardino? Sarà mica la sicurezza, invece?

    Un pensiero fugace, lasciato andare via nel momento esatto in cui una cameriera le fluttuò agilmente davanti per accompagnarla all'ingresso.

    Fu qui che trovò - o magari s'accorse per la prima volta - degli altri mercenari: due vecchi ultravecchi - ma perché devono sempre essere vecchi? - e una creatura mai vista prima, talmente strana da meritarsi un lungo sguardo intessuto della più sincera e genuina curiosità. Nondimeno, la ragazza si sarebbe tenuta per sé la domanda resa manifesta dal suo volto - ovvero, "Cosa sei?" - e, alzando la destra, si limitò a dire a tutti:

    «Uh... salve. Come state? Io mi chiamo Mei, e voi?»
     
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    Narrato - "pensato" - "Parlato"

    Aspetto di Alfie:

    Passarono giorni identici, interminabili ore tutte uguali. Alla luce fioca di una lampada morente circondato dall'aria stantia d'una pesante cortina fumogena. Sentire e raccontare stronzate. Affondare nel nulla.
    La noia segnava il suo viso, passati sul suo volto i segni dello scontro recente solo per lasciare il passo ad una feroce apatia. Un'immobilità totale, le solite partite a freccette e biliardo, le immancabili scommesse e qualche allenamento. Irrorando il tutto con fiumi di alcol, un pesante e costante sentimento di Nulla. Nemmeno gli usuali piccoli furti, obbligato prezzo per il sostentamento dava a quella vita brivido, spessore.
    Affondò la testa nel tavolo, tra le braccia e chino in avanti attese. Non sapendo bene cosa attese.
    In quel limbo cominciò a materializzarsi, galleggiando nell'aria un notizia. Da prima vacua, di ora in ora andò delineandosi di più. La composero informazioni contrastanti ma, il cuore principale rimase lo stesso. qualcuno offre soldi, molti soldi. Un lavoro, un furto, non si capisce. SOLDI. L'unica cosa che conta.
    Visto il tasso alcolico (spesso molto alto) di chi veicolò la notizia passarono diverse ore prima che ci di capisse qualcosa, perlomeno abbastanza da poter prendere una decisione.

    Raggiunse il luogo indicato, una zona lontana dal centro nelle colline della York Shin bene, ritrovandosi di fronte una magione. Imponente cancello decorato, ampissimo viale con tanto di fontana. Insomma il posto non poteva essere sbagliato e la pista soldi sembrava venire ampiamente confermata, per l'occasione Alfie vestiva con un completo di color rosa antico abbinato ad una camicia bianca.
    Con una sigaretta accesa in bocca si avviò tentando di immaginare chi potesse esserci ad attenderlo in quella mastodontica abitazione. Per il tragitto incrociò soltanto personale di servizio. Tutti con impeccabile divisa.
    La vita senza più orari precisi lo portò li ad un ora improbabile ed indefinita e una volta raggiunto il salotto in cui lo invitarono ad accomodarsi. Si ritrovò solo. Attese quindi lungo disteso in un divano di pelle. In quel costosissimo e silenzioso salotto.

    Untitled-1-jpg

    Fu svegliato da una voce femminile, gli ci vollero diversi attimi per ricordarsi di dove fosse e comprendere di non essere il solo li dentro.

    La voce da fanciulla rivelò invece nella persona una tipa abbastanza carina vestita da tosta sul genere teppista di strada. Che a confronto con la restante platea di presenti si rivelava di gran lunga la "cosa" più bella da guardare.

    Il sonnacchioso Alfie colse la palla al balzo e ancora disteso fece spuntare il braccio dallo schienale del sofà, ondeggiando la mano a destra e sinistra.

    "Alfie, Alfie Chinaski" - con la voce gracchiante ed impastata dal sonno. Poi scrutata ulteriormente la giovane richiuse nuovamente gli occhi.
    Per poi, finito l'eventuale giro di voci noiose annuncianti nomi, cognomi e stati d'animo, una volta tornato il silenzio riprendere a russare rumorosamente.

    Equip di Alfie:
    Monete fortunate: Arma da lancio. Limite lanci: 1 a Fase Offensiva
    Forza Arma: = (Mira del PG) x 1,5
    Velocità Arma: = (Mira del PG) x 1,5

    Coltello a scatto. Forza Arma: = +5
    Resistenza Arma: = +5

    Indossa abiti eleganti, in tasca un telefono cellulare, un pacchetto di sigarette ed un accendino.


    Edited by Choconauta - 26/9/2023, 13:54
     
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    精神 Seishin 不動心 Fudoshin
    Razza: Formichimera Stato di conservazione: PWE
    Rank di pericolosità: B     Taglia: 1k Jenny

    Narrato - « Pensato - » Parlato 

    Seishin, una giovane formichimera dai capelli di un ardente rosso e il sorriso sinistro, venne a conoscenza di una straordinaria opportunità che non poteva lasciarsi sfuggire. Le voci si erano diffuse per le vie oscure di Ryuseigai, la città abbandonata e decadente, sussurrando di una ricca signora che cercava "mercenari" disposti a lavorare per lei. La promessa era allettante: una paga straordinariamente alta. Nonostante la mancanza di dettagli specifici, Seishin non aveva bisogno di ulteriori incentivi per cercare l'opportunità.
    L'invito era ambiguo, ma intrigante. Doveva solo trovare il luogo del ritrovo e svelare i dettagli del lavoro. Con passo felpato, abbandonò Ryuseigai e si diresse verso York Shin, dove la promessa di ricchezza avrebbe potuto diventare realtà.

    Seishin avanzò lentamente lungo il viale alberato, gli occhi fissi sulla struttura maestosa davanti a lui. Quel cancello d'oro massiccio, aperto per accoglierlo, emanava un'eleganza e un potere straordinari. La sua mente astuta iniziò a correre, cercando di comprendere l'essenza di quella dimora e dell'enigmatica signora che la abitava.

    La formichimera era abituata a situazioni misteriose e pericolose, ma questa era diversa. Questa volta, c'era una sensazione di eccitazione mista a una leggera apprensione. Non aveva mai visto una tenuta così sontuosa, e il fatto che fosse completamente dorata lo faceva sentire come se stesse per varcare la soglia di un mondo completamente diverso.
    Mentre avanzava lungo il viale, osservò attentamente i dipendenti in uniforme, tutti assortiti nei loro compiti, che gettavano fugaci occhiate sulla sua direzione. Era chiaro che non erano semplici servi, ma sembravano esseri addestrati con cura, pronti a rispondere alle esigenze della loro padrona.

    La cameriera che li aveva condotti all'ingresso sembrava essere un'anomalia in tutto questo, con la sua grazia e il suo sorriso discreto. Seishin notò che i suoi occhi erano affilati, come se niente sfuggisse al suo sguardo attento. Era chiaramente la rappresentante della signora, incaricata di gestire l'arrivo dei mercenari.

    Seishin si fermò brevemente davanti all'imponente dimora e sollevò leggermente un sopracciglio. Questa era un'opportunità che non poteva permettersi di sprecare, e il suo istinto gli diceva che il mistero che circondava questa missione lo avrebbe condotto a qualcosa di straordinario. Il suo sorriso sinistro si allargò leggermente, rivelando l'entusiasmo nascosto dietro la sua espressione calma.

    « È arrivato il momento di divertirsi.

    Altri tre mercenari si erano uniti a Seishin, formando un piccolo gruppo di aspiranti collaboratori. Mentre la formichimera si concentrava sulla magnificenza della dimora dorata, gli altri membri cominciarono a presentarsi tra loro. Era chiaro che si stavano preparando per l'incontro imminente con la signora misteriosa.

    Seishin osservava attentamente igli altri mercenari raccolti sul posto, cercando di valutare le loro abilità e personalità. Era abituato a lavorare da solo, ma sapeva che in questa missione avrebbe dovuto cooperare.

    » Mi faccio chiamare Seishin.

    La formichimera si preparò mentalmente per ciò che sarebbe venuto, il suo sorriso sinistro rivelava un misto di anticipazione ed eccitazione.



    Arma: appena mi viene accettato l'acquisto il Boomerang



    BINOCCHIALI
    Tipologia: Equipaggiamento
    Rarità: Epica
    Livello: 1
    Descrizione: Occhialini particolarmente utili per i cecchini, aumentano la precisione dei colpi inflitti.
    Bonus speciale (se equipaggiato): +10% Mira Totale


    FEENFLÖTE
    Tipologia: Oggetto Extra
    Rarità: Comune
    Descrizione: Flauto fabbricato in argento puro. Si dice che suonare una melodia su questo strumento porti all'estasi Totale, ma pochi sono in grado di farlo.
    Oggetto vendibile al mercante (rivendibile nella propria lista della spesa) per 5 Pezzi Argento o 3000 Jeny
    Effetti: può essere in grado di sbloccare una miniquest sotto determinate circostanze


    Edited by Andry_Sanjuu - 29/9/2023, 20:12
     
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    °Pensato° Parlato Narrato [...]**time skip



    Indossa un cappello alla pescatore a righe verticali verdi e bianche; un soprabito lungo di colore nero con un ornamento sul bordo, nella parte in basso con una serie di rombi bianchi; un kimono color verde scuro tenuto legato da una cintura in tessuto di colore nero; dei pantaloni a tre quarti sempre di colore verde scuro che coprono sino a metà delle gambe lasciando scoperte solo le caviglie mentre come calzature indossa dei semplici zoccoli.


    Ormai York Shin si poteva definire una seconda casa per Wulf. Cioè, non è che avesse perso il suo spirito giramondo o avesse subito un lavaggio del cervello improvviso ritrovando un ipotetico amore per il senso di appartenenza.

    Semplicemente, la sosta a York Shin si era dimostrata più proficua del dovuto: l'incontro con il suo attuale mentore, avvenuto per puro caso, aveva fatto da apri pista a scenari non programmati.
    Comunque, a parte il background, attualmente il ragazzo originario di Neo Green Life doveva trovare un nuovo lavoro per contribuire alle spese quotidiane della bottega. Per tale motivo, appena venuto a sapere di un'opportunità lavorativa che proprio Odo gli aveva menzionato si era immediatamente attivato: una soffiata per dargli modo di testare i miglioramenti ottenuti in allenamento, oltre al fatto che non avrebbe mai fatto vivere in caso uno scansafatiche.

    Ottenuto il volantino con le semplici e generiche direttive per potersi orientare fino a nuova meta da raggiungere, non aveva perso tempo incamminandosi fino a raggiungere la sontuosa struttura: si trattava di un'abitazione abbastanza imponente situata su una delle svariate colline che circondavano la metropoli. Una vera e propria magione - con tanto di regale fontana- Più che una casa si poteva definire un piccolo castello. di quelli che potevi ammirare molto spesso sulle riviste patinate che amavano sottolineare ed ostentare lo sfarzoso livello di vita della classe borghese.

    Accipicchia, quanto lusso ... se gioco bene le mie carte mi sa che nessuno mi potrà impedire di fare bingo!

    Temporeggiò giusto qualche istante per scannerizzare ben bene la location: una struttura imponente con tanto di mastodontico giardino adornarto da colossali alberi, oltre a scrutare un numero di personale non indifferente. Più che sembrare un'abitazione, sembrava una città a parte.

    Una volta rotto ogni indugio per oltrepassare la soglia di confine tra povertà e ricchezza, avanzò con la sua solita camminata trasandata e l'espressione rilassata sul viso di chi non sembra avere grosse preoccupazioni nella vita.

    Buongiorno. La signora è in casa? Vorrei propormi per l'incarico!

    Una delle cameriere aveva accolto il suo arrivo precedendolo successivamente alla sua presentazione per guidarlo nel luogo preposto al colloquio. Fatto il suo ingresso nell'elegante struttura, si rese conto di non essere il solo interessato al lavoro: tre persone lo avevano preceduto. Una in particolare particolare catturò la sua attenzione: la sua fisionomia era strana seppur mostrasse i caratteri tipici dell'essere umano ma qualcosa, come uno scanner incorporato nella sua mente, gli fece provare una sensazione mista tra disagio e fastidio.

    Comunque, senza dare troppo importanza alle suggestioni personali, cercò di concentrarsi sulle cose importanti e decise di rompere il ghiaccio imbastendo una embrionale conversazione conoscitiva.

    Salve. A quanto pare non sono il solo curioso. Molto bene... più siamo, più ci si diverte. Piacere di conoscervi, mi chiamo Wulf.

    Quella opprimente sensazione. Non poteva fare a meno di sentirsi parzialmente a disaggio. Non conosceva la figura dai capelli rossi ma non poteva ignorare uno strano fastidio che lo assillava nel condividere il medesimo spazio, come se una strana aura venisse manifestata da quel soggetto. Forse era solo un'impressione, ma il suo animo non si poteva definire pienamente placido. Percepiva come una increspatura di inquietudine.

    Equip:

    Coppia di Tonfa
    costo 5000 jenny
    Liv.0
    +5 Forza +5 Resistenza



    Edited by Kusanagi - 28/9/2023, 12:25
     
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    Quando i quattro entrarono poterono constatare che l'interno rispecchiava lo sfarzo dell'esterno; le poltrone di pelle color avorio erano disposte in tre grossi cerchi da cinque lungo tutta la stanza, al centro erano disposti in modo simmetrico dei luminosi tavolini di cristallo, lo stesso cristallo che cadeva dall'enorme candelabro posizionato al centro della stanza sotto l'alto soffitto. La stanza presentava un soppalco a balconcino a cui vi si accedeva tramite le scale di marmo bianco lucidate a specchio. Proprio su quel balconcino si era appollaiata una ragazzina che stava canticchiando qualcosa guardando il suo cellulare; aveva un grosso berretto di lana nero, capelli grigi e indossava una sciarpa che le copriva parte del volto.
    Appena notato l'ingresso dei quattro la ragazzinankoaZZU
    aveva roteato gli occhi e si era messa a canticchiare di nuovo, facendo qualche foto veloce col cellulare, poi aveva ricominciato a canticchiare, stavolta voltando le spalle ai presenti.

    In un angolo in fondo alla stanza, al riparo dal sole diretto che entrava dalle grosse finestre che illuminavano la sala, si era rannicchiato un uomo dall'aspetto trasandatoyMO7ccs
    , a vederlo chiunque avrebbe detto che era un barbone che aveva approfittato dell'occasione per trovare un riparo dove sonnecchiare. Aveva lunghi capelli bluastri raccolti in piccole treccine e indossava vestiti ampi, come se fossero di due taglie più grosse.

    Per un po' di tempo regnò il silenzio, interrotto solo dall'entrare e uscire dei dipendenti, tutti all'apparenza molto indaffarati e sembravano ignorare i presenti.
    Ognuno di loro non mancò di lanciare uno sguardo indagatore verso Seishin, come se temessero che la formichimera avrebbe potuto attaccarli da un momento all'altro.

    Qualche minuto dopo essersi accomodati nel salottino, una donna fece il suo ingresso spalancando una delle lussuriose porte adornate e ricoperte d'oro, non sembrò esserci troppo affezionata visto che quasi ne scardinò una entrando. Le cameriere che girovagavano per la sala sembravano essere abituate perché non si voltarono nemmeno a capire da dove provenisse l'origine di quel fracasso.
    La ragazza sembrava furiosa e aveva borbottato qualcosa di incomprensibile mentre raggiungeva il peculiare gruppetto che si era formato. Si fermò a pochi passi squadrando tutti dalla testa ai piedi e sospirò seccata. Aveva lunghi capelli corvini che ricadevano sullo smoking attillato, dava l'impressione di aver rubato una divisa che non le apparteneva.

    «Sono legalmente tenuta a darvi questi.»
    Dalla giacca tirò fuori svariati fogli che consegnò alla persona più vicina a lei, facendole segno di passarli in giro per tutti gli ospiti.
    «È una formalità, c'è scritto che se vi fate male o morite la responsabilità è tutta vostra blablabla...»
    «Io mi chiamo Katherine e NON sarò la vostra guida, tantomeno la vostra balia. NON fatemi domande.»

    «Come sei scortese con gli ospiti di Mamàn »

    Katherine alzò lo sguardo al cielo con aria eloquente da "ci mancava anche questa". Dalle porte appena spalancate apparve una ragazzaYI11FNb
    dagli occhi azzurri e i capelli biondo scuro, il naso a punta e l'aria di una che facesse il bagno nel latte tutte le mattine. Aveva la pelle candida che veniva accentuata dal vestito completamente bianco. Le cameriere fecero un breve inchino quando passò davanti a loro e lei sorrise di risposta.

    «Mi spiace per il comportamento poco elegante della nostra Rin» al nomignolo, Katherine mugugnò qualcos'altro infastidita ancor di più. «Io mi chiamo Isabeau ma potete chiamarmi Beau. La famiglia Delphine è lieta di accogliervi nella nostra umile dimora.»

    «Direi che è ora di iniziare.» Katherine prese di nuovo il comando della situazione, spazientita. « Nel plico di fogli che vi ho consegnato ci sono anche le liste delle opere d'arte che la Signora Delphine vorrebbe recuperare per la sua collezione.»
    Si diede un'occhiata veloce attorno e poi annuì tra sé e sé. (Non prima di aver squadrato Seishin, la formichimera con la sua chioma infuocata non passava inosservata.) «Direi di dividerci per coppie e prima che obiettiate, un paio di occhi in più sulle vostre spalle possono salvarvi la pelle.»

    La scelta le ricadde sulla persona più vicina a lei, che fortunatamente sembrava una normalissima ragazza; aveva l'età per dire le parolacce, non puzzava di alcool, non soffriva di narcolessia, e non sembrava... un mostro? «Io e te andremo insieme, ho già una pista.» Guardò Mei accennando un mezzo sorriso per non sembrare troppo minacciosa, ma probabilmente fece una smorfia che le sarebbe sembrata più schifata che amichevole.

    Beau, che fino a quel momento era rimasta in religioso silenzio, batté le mani emozionata. «Non vado a caccia da un po' di tempo, mi perdonerete se sono un po' arrugginita.» Anche lei si guardò attorno e, come Katherine, sembrò scoraggiata, ma si tirò subito su puntando il dito verso Wulf. «Signor?... Le andrebbe di farmi da cavaliere?»

    La ragazzina sul balcone smise di giocare col suo cellulare e osservò formarsi le prime due coppie, la scelta a quel punto era obbligata. Scavalcò il passamano di pregiata fattura, facendo un salto e piombando quasi con un tuffo ad angelo sul bracciolo della poltrona dove si era appisolato Alfie, riscuotendolo dal suo torpore.

    « Ciao, io sono Viktoriya Virineya Vladislava Vinogradov, ma puoi chiamarmi Vik, tu sei Alfie, giusto?» Aveva affondato la faccia nel suo cellulare e Alfie sbirciando poteva giurare di aver visto un dossier su se stesso con tutte le informazioni possibili.

    Rimasero quindi la formichimera e l'uomo in fondo alla stanza, che all'apparenza sembrava ignaro di ciò che stesse accadendo. Ma quando Seishin lo osservò, questi alzò il capo e gli fece un cenno senza troppe cerimonie.

    La lista è una nota scritta a mano dalla stessa Katherine:

    N1htP87

    Se volete dettagli sulla missione potete mandarmi un mp e vi scriverò gli indizi base.
    Siete liberi di buttarvi nella missione o anche fare un altro giro di post di presentazione, interrogare gli npc o chiedere dettagli in-game anziché per mp, sarò lieta di rispondervi.



    Edited by -Ashen- - 3/10/2023, 19:13
     
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    Non ci volle poi molto perché il contesto mutasse da un ambiente quieto e silenzioso, a uno più chiassoso e movimentato.
    Wulf era intento a conversare e, parzialmente, guardare con diffidenza il personaggio dai cappelli rosso fuoco: qualcosa proprio non lo convinceva in quel tizio.
    Comunque, tornado alla situazione, l'ambiente sfarzoso ed elegante, era stato precedentemente occupato da due figure: una ragazzina vestita con il più classico abbigliamento nerd oltre che armata di cellulare, e un tipo abbastanza taciturno addirittura vestito peggio dello stesso Wulf - forse per una volta non avrebbe vinto il premio uomo trasandato della giornata.

    I due tipi, chi in un modo e chi nell'altro, si facevano i fatti loro: la ragazzina quieta nel suo fischiettare beatamente era posizionata sopra un balconcino collegato a delle lucidissime scale che servivano per accedere a quest'ultimo, mentre il ragazzo - adornato con tanto di dreadlocks . era seduto in un angolo in fondo alla stanza estraniandosi dal contesto tanto da sembrare più simile a una parte dell'arredamento che ad un essere senziente in carne e ossa.
    Wulf aveva come l'impressione che anche loro attendessero qualcosa che, di lì a poco, avrebbe preso possesso della scena, e così accadde.
    Dopo una manciata di minuti, conditi dall'incessante andirivieni dei dipendenti presi dalle più svariate mansioni, una delle elegantissime porte dorate venne spalancata, ma che dire spalancate, letteralmente sbattuta, con un 'irruenza e una forza tali da rischiare di danneggiarne le pregiate decorazioni.
    A quanto pareva alla nuova giunta - perché si trattava di una lei - questo non interessava, dimostrando maniere e atteggiamenti non certo tipici di una ragazza tanto bella esteticamente ma che nei modi lasciava al quanto a desiderare.
    Non che questo importasse a Wulf, anzi... trovava le ragazze con un pizzico di atteggiamento mascolino - e dire pizzico era esternare un eufemismo - decisamente sexy.
    Bisognava ammettere che la ragazza vestita in giacca e cravatta era proprio uno schianto con tutte le curve al punto giusto, seppur l'abito cercasse di celare le sue forme sinuose.

    «Sono legalmente tenuta a darvi questi.»

    Si trattava di alcune documentazioni in cui ognuno dei presenti doveva assumersi consapevolmente la responsabilità del rischio a cui andava in contro: la datrice di lavoro aveva organizzato tutto nel minimo dettaglio.
    Non avrebbe rischiato di assumere gente incapace oltre che scocciatrice dovendosi accollare patate bollenti nel caso in cui avessero provato a chiederle un risarcimento per eventuali incidenti in corso d'opera, o altro.

    Siamo qui apposta per socializzare, no? Sarò ben lieto di darle una mano.

    Con sommo piacere Wulf si offrì di aiutarla, così da passare i restanti foglietti agli altri presenti.
    L'unico momento in cui il suo atteggiamento si dimostrò meno incline alla cortesia, cambiando tra l'altro espressione nel diventare corrucciata, fu quando si ritrovò quasi a contatto con il tizio da capelli rossi.
    Forzatamente si impose di passargli il foglietto anche se, in un istante di irritazione, stava quasi convincendo a ignorarlo e far finta che la sua persona non fosse presente. Era ben conscio che il maestro lo avrebbe pesantemente redarguito se avesse assistito a una simile scena quindi, seppur a denti stretti, ignorò il suo istinto capriccioso e cercò di comportarsi da persona pseudodecente.

    Tieni!

    Una volta distribuiti tutti i plichi e messa la propria firma, ritornò nella sua postazione originaria per ascoltare le seguenti direttive.
    Colpo di scena, un'altra figura, anch'essa femminile, fece la sua comparsa facendosi precedere dal delicato suono della voce che la dipingeva come una personalità di estrazione nobile o comunque aristocratica: anche lei dimostrava un fascino e una bellezza fuori dal comune, per non parlare della sua pelle talmente candida da sembrare il personaggio di una fiaba, più che una persona vera in carne e ossa.
    Wulf rimase incantato da tanta bellezza tanto che i suoi ormoni non potevano ignorare la bellezza magnetica di due figure che, ognuna a suo modo, gli avevano fatto sussultare il cuore.

    Doveva tornare serio, non era lì per fare il cascamorto o amoreggiare, il suo obiettivo era un altro quindi, per rompere il momento idilliaco, girò lo sguardo verso il tipo con i capelli rossi: ottimo metodo di cura affinché si potesse rabbuiare e far cascare nuovamente la psiche nella dura realtà di tutti giorni.
    Rin, la ragazza vestita da uomo, dopo una serie di battute velenose scambiate con Beau, riprese possesso della scena entrando a gamba tesa per spiegare i primi dettagli del lavoro. Precisamente la lista degli obiettivi oltre che impegnarsi a formare delle squadre.

    « Nel plico di fogli che vi ho consegnato ci sono anche le liste delle opere d'arte che la Signora Delphine vorrebbe recuperare per la sua collezione... Direi di dividerci per coppie e prima che obiettiate, un paio di occhi in più sulle vostre spalle possono salvarvi la pelle.»

    Non si perse tempo e si formarono immediatamente le squadre.

    «Non vado a caccia da un po' di tempo, mi perdonerete se sono un po' arrugginita.» Anche lei si guardò attorno e, come Katherine, sembrò scoraggiata, ma si tirò subito su puntando il dito verso Wulf. «Signor?... Le andrebbe di farmi da cavaliere

    A Wulf andò decisamente bene tanto che il suo cuore cominciò nuovamente a pompare velocemente sangue e battere più velocemente. Era finito in squadra con la ragazza dalla pelle diafana.
    Una vera bellezza.
    Già fantasticava di ipotetiche fughe d'amore insieme a lei e della sua potenziale gratitudine offrendogli il suo cuore - metaforicamente parlando - per averla salvata da loschi figuri e inaspettate avversità.
    Senza farla aspettare neanche un secondo asserì alla richiesta accompagnando l'affermazione con un inchino.

    Per me sarebbe un onore madame... sarò ben lieto di ricoprire il ruolo del cavaliere senza macchia e senza paura dedito a tutelare la sua persona.

    Nello stesso modo in cui Wulf e Beau si stavano organizzando, così anche i restanti presenti si stavano impegnando a socializzare: chi nel modo migliore, chi provandoci al minimo sindacale così da imbastire un minimo di affiatamento.
    Innanzitutto conveniva dare un'attenta occhiata alla lista e poter concordare come muoversi e, soprattutto, cosa cercare.
    N1htP87

    Allora, madame Beau, ha qualche particolare in più sull'incarico che reputa utile condividere? Avrei bisogno di qualche altra informazione, giusto qualche dettaglio in più per poter operare nel miglior modo possibile.
    Per caso ha già in mente un potenziale luogo da cui partire con la ricerca? C'è un oggetto della lista che pensa si possa recuperare con minore difficoltà o che reputa una sfida più intrigante? Conti sulla mia piena collaborazione.
    Sarò ben lieto di mettere a suo servizio le mie competenze, seppur esigue.

    Indossa un cappello alla pescatore a righe verticali verdi e bianche; un soprabito lungo di colore nero con un ornamento sul bordo, nella parte in basso con una serie di rombi bianchi; un kimono color verde scuro tenuto legato da una cintura in tessuto di colore nero; dei pantaloni a tre quarti sempre di colore verde scuro che coprono sino a metà delle gambe lasciando scoperte solo le caviglie mentre come calzature indossa dei semplici zoccoli.

    Equip:

    Coppia di Tonfa
    costo 5000 jenny
    Liv.0
    +5 Forza +5 Resistenza


    Edited by Kusanagi - 4/10/2023, 08:13
     
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    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    L'interno della dimora era il regno del lusso sfrenato, tra cristalli enormi, scale bianche lucidissime e poltrone di pelli mai viste in quel di Padokia. Anche stavolta, tuttavia, i riflessi condizionati ebbero la meglio su qualsiasi pulsione venale della ragazza, i cui occhi scivolarono dapprima sulla coppia di individui già presenti - la ragazza dalla bella sciarpa e mister "ad averceli io quei dread...", a cui avrebbe rivolto il medesimo saluto offerto a Wulf, Seishin e Alfie - poi su quella che sopraggiunse un po' di tempo dopo.

    E proprio di quest'ultima faceva parte la donna che avrebbe fatto squadra con Mei, Katherine. La strana smorfia di lei venne del tutto ignorata dalla ragazzina, la quale - preda del medesimo istinto che l'aveva portata a ignorare la cancellata aurea - si limitò a rispondere con un cenno d'intesa carico di decisione.

    E così, firmato il foglio ricevuto da Wulf ( a cui avrebbe esplicitamente detto "«Grazie.»"), alla Padokiana non restò altro da fare che mettersi alla ricerca di quei tesori.

    In teoria.

    In pratica, ciò che avrebbe fatto sarebbe stato chiedere il contatto di almeno uno dei membri di ogni team.

    Qualora qualcuno le avesse chiesto il perché, Mei avrebbe risposto con candore e flemma:

    «Quattro coppie, sei tesori e nessuno che ci dice di stare attenti a non scegliere lo stesso bersaglio: quindi è anche una gara. Se dobbiamo competere amichevolmente no problem, ma se c'è un lavoro in cui più mani fanno comodo tanto vale cooperare.»

    Una gara.
    Un test, fatto, forse, per esaminare i vari candidati nell'ottica di richieste future.

    O, come l'esperienza di figlia di mezzo le suggeriva, una più semplice rivalità da sorelle - motivo per il quale, dopo aver fatto il giro dei vari gruppetti, si sarebbe ricongiunta a Katherine e le avrebbe detto: «Bene, andiamo.»

    Quale che fosse la verità, Mei si sentiva un po' più energica di quando era entrata, e questo era un cambiamento più che benaccetto.
     
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    精神 Seishin 不動心 Fudoshin
    Razza: Formichimera Stato di conservazione: PWE
    Rank di pericolosità: B     Taglia: 1k Jenny

    Narrato - « Pensato - » Parlato 

    Quando Seishin, che aveva vissuto a Ryuseigai per gran parte della sua corta vita, varcò per la prima volta la soglia di quella villa super lussuosa, rimase completamente sbalordito. Si sentiva come se fosse entrato in un mondo completamente diverso da quello a cui era abituato.

    Le poltrone di pelle color avorio disposte in cerchi nella sala lo avvolsero in un ambiente di eleganza senza precedenti. I tavolini di cristallo al centro della stanza, sotto il candelabro scintillante, erano come gioielli preziosi. Ogni dettaglio sembrava gridare ricchezza e raffinatezza.

    Seishin osservò con meraviglia la ragazzina sul balconcino, con il suo berretto nero e la sciarpa che le copriva il volto, così diversa da tutto ciò che aveva conosciuto a Ryuseigai. Il barbone nell'angolo, con i suoi capelli bluastri e i vestiti troppo grandi, sembrava fuori luogo in questo mondo di lusso.

    Il giovane dai capelli bluastri risultava essere l'unico individuo all'interno di quella sontuosa villa a sembrare completamente fuori posto, estraneo a quell'ambiente di opulenza e lusso. Questo aspetto lo faceva percepire in modo particolare, quasi come se si riflettesse nella sua stessa esperienza di vita. La sua presenza, in quel contesto di sfarzo e ricchezza, sembrava un'anomalia, una nota discordante nel quadro della perfezione.

    Il silenzio che pervadeva la stanza, interrotto solo dall'andirivieni dei dipendenti, amplificava la sensazione di essere un estraneo in quel luogo. Ogni sguardo scrutatore dei presenti su Seishin faceva emergere la sua consapevolezza di essere lontano dal suo ambiente abituale. Tutto ciò rappresentava un'enorme discrepanza rispetto a ciò a cui era abituato, e Seishin si sentiva come un pesce fuor d'acqua in quella villa super lussuosa.

    Seishin si trovava in uno stato di completa incantazione dovuto alla situazione, in preda all'abbagliante lusso che lo circondava, all'interno di quella villa sontuosa. Era come se un mondo di ricchezza e opulenza si fosse aperto davanti a lui, sbalordendolo e distogliendo la sua attenzione da tutto il resto. Non riusciva a distogliere lo sguardo da quel luogo da sogno.

    Nel frattempo, Wolf aveva consegnato a Seishin un foglio, denso di scritte e informazioni che in realtà erano per lui incomprensibili, dato che la formichimera non sapeva leggere. Seishin, tuttavia, decise di compiere un gesto di pura formalità, prendendo il foglio e facendo finta di leggerlo, anche se era tutto sottosopra. Con un'apparente serietà, lo analizzò apparentemente sia dal lato frontale che posteriore, cercando di capire cosa gli fosse richiesto di fare.

    Nel frattempo, notò che alcuni degli altri presenti stavano procedendo a firmare il documento utilizzando la penna fornita insieme al foglio. Seishin, tuttavia, non sapeva cosa fare con quell'arnese, poiché non aveva mai avuto occasione di scrivere nella sua breve esistenza, e aveva appreso solo di recente come gestire i Jenny per procurarsi il cibo.

    Non avendo le facoltà cognitive per poter apporre una firma convenzionale sul foglio, Seishin fece una smorfia di indifferenza e decise di siglarsi in modo peculiare. Si avvicinò il polpastrello del pollice alla bocca e, dopo aver spostato una parte delle fasciature, morse leggermente la pelle. Una volta bucata la pelle, attese qualche secondo, lasciando che una goccia di sangue si accumulasse sul polpastrello, e poi lo appose esattamente nel mezzo del foglio, macchiandolo con il suo sangue.

    Con una strana soddisfazione per il gesto insolito, coprì il dito con le fasciature scure e consegnò il foglio alla ragazza che glielo aveva dato.

    Terminate le formalità, i vari personaggi riuniti nella villa iniziarono a dividersi in coppie. Le ragazze che già si trovavano nella dimora cominciarono a selezionare i loro compagni tra i mercenari che si erano radunati, inclusi Seishin, senza prestare alcuna attenzione alla formichimera.

    Seishin osservò con curiosità il movimento che si stava svolgendo intorno a lui. Le ragazze, con gesti che trasudavano una certa sicurezza, facevano le loro scelte tra gli uomini presenti. Era evidente che la sua presenza passava completamente inosservata, come se fosse un oggetto inanimato.

    Nonostante il suo aspetto insolito e il suo particolare modo di siglare il foglio, sembrava che nessuna delle ragazze avesse l'intenzione di considerarlo come possibile compagno.
    Ovviamente, per Seishin, non rappresentava alcun problema il fatto che le ragazze lo avessero ignorato nella scelta delle coppie. Anzi, era perfettamente a suo agio con l'idea di rimanere in coppia con l'unica persona con cui si sentiva a suo agio, anche se tale comfort era basato solo su sguardi e aspetto fisico, nel caso del ragazzo dai capelli blu.

    Seishin preferiva la compagnia di qualcuno che sembrava condividere almeno una minima affinità con lui, piuttosto che essere accoppiato casualmente con una delle ragazze presenti. In quel mondo di lusso e opportunità, l'unico legame che sembrava importargli veramente era quello che poteva sviluppare con quel compagno dal misterioso aspetto bluastro. La formichimera non cercava né cercava di comprendere le complesse dinamiche sociali umane, ma seguiva semplicemente il proprio istinto e la propria intuizione nell'identificare chi gli fosse più congeniale.


    Seishin si avvicinò al ragazzo dai capelli bluastri, notando che finalmente sembrava essere "sveglio". Un sorriso inquietante si disegnò sul volto della formichimera mentre iniziava a presentarsi, riconoscendo l'importanza della loro collaborazione per completare la missione.

    Dopo essersi presentato, Seishin gli passò il plico contenente il foglio con gli obiettivi della missione assegnata a entrambi. Iniziò a porre alcune domande al suo nuovo compagno:
    » Mi leggeresti la lista degli oggetti che dobbiamo trovare?
    Per caso hai idea di dove possiamo reperire uno di questi oggetti?
    La pelliccia di Kitsune, va bene qualsiasi?
    Possiamo andare a dare la caccia a uno di questi animali, giusto?


    Seishin sapeva che la collaborazione con il ragazzo dai capelli bluastri era cruciale per il successo della missione, e quindi era desideroso di ottenere tutte le informazioni necessarie per iniziare il loro compito. La sua espressione, nonostante il sorriso apparentemente inquietante, rifletteva una determinazione a portare a termine la missione nel miglior modo possibile.



    Non ho potuto fare l'acquisto che volevo e che ho segnato nel primo post, scusate per il cambio.



    MOONVEIL
    Tipologia: Arma
    Rarità: Epica
    Livello: 2
    Descrizione: Katana affilata da un mastro artigiano, il colorito del metallo brilla di un azzurro simile alla luce della luna piena. Quest'arma si dice sia in grado di tagliare qualsiasi cosa.
    Bonus speciale (se equipaggiato): Aggira il 10% della Resistenza Base avversaria



    BINOCCHIALI
    Tipologia: Equipaggiamento
    Rarità: Epica
    Livello: 1
    Descrizione: Occhialini particolarmente utili per i cecchini, aumentano la precisione dei colpi inflitti.
    Bonus speciale (se equipaggiato): +10% Mira Totale


    FEENFLÖTE
    Tipologia: Oggetto Extra
    Rarità: Comune
    Descrizione: Flauto fabbricato in argento puro. Si dice che suonare una melodia su questo strumento porti all'estasi Totale, ma pochi sono in grado di farlo.
    Oggetto vendibile al mercante (rivendibile nella propria lista della spesa) per 5 Pezzi Argento o 3000 Jeny
    Effetti: può essere in grado di sbloccare una miniquest sotto determinate circostanze
     
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    Al brusco risveglio, una voce innondò di parole Alfie che si ritrovò, ancora pesantemente rincoglionito in balia di una ragazzina appollaiata al suo fianco. Della giovane tutta imbacuccata si intravedevano solo gli occhi, enormi dietro agli occhiali da vista e dei ciuffi di capelli grigi.

    Tutto attorno diverse persone chiacchieravano divise due a due.
    Ci misi un po' a ritornare presente a se stesso, lasciando sospesa la domanda della fantomatica Vik per domandarsi a sua volta quanto avesse dormito e cosa stesse succedendo. Poggiati a terra, affianco al divano su cui giaceva, ritrovò dei fogli stampati contenenti il declino di responsabilità da parte del proprietario della magione in caso di ferimenti o morte dei partecipanti alla missione prevista, moduli categoricamente da firmare. E sopra di essi un piccolo foglietto con sopra apposti i momi di diversi oggetti.
    Con gli occhi incrostati di sonno e parzialmente socchiusi continuò a fissare in maniera interrogativa la ragazza a lui vicina che sosteneva però stoicamente lo sguardo senza addurre ulteriori spiegazioni. Rimase così a lungo, e gli richiese decisamente più tempo del necessario per afferrare dalle voci dei vicini; inizialmente fuse un borbottio confuso, il contesto quanto stesse avvenendo intorno a lui. Quando riuscì finalmente a comprendere gracchiò: "E per quale ragione vorresti venire con me" in direzione dell'altra occhialuta, e proseguì: "Non posso andare con lei?" indicando lo schianto castano vestitito elegantemente in bianco che chissà quanto si fosse materializzata nella stanza intenta a parlare con uno dei due barboni presenti, quello calzante un cappello da pescatore sulla testa.

    "Si sono Alfie Chinaski, ma tu come fai a saperlo? domandò mentre la mano scivolava in tasca ad afferrare il coltello. Pronto all'uso.

    "Facciamo così, accompagnami in cucina e l'ora di...colazione, pranzo o cena qualsiasi ora sia ho." *Gorgoglio del pancino* "Parecchia fame. In fondo" -roteando il dito per indicare la sala- "Non credo che al nostro datore di lavoro dispiaccia poi tanto condividere"

    Per poi venire avvicinato, dalla rocker richiedente contatti telefonici, pec ed email per ogni evenienza. Lasciatogli il numero proseguì.

    *Parte ipotetica master permettendo*

    Dopo aver apostrofato i presenti con un "ADIOS BOYS AND GYRLS" ed aver lanciato un occhiolino alla bella e probabile ereditiera. Seguì la freddolosa compagna ed un maggiordomo fino ad una vastissima cucina dove presenziavano una brigata di venti cuochi con tanto di chef. Che su indicazione del maggiordomo capo, una mummia incartapecorita, si miserò diligentemente al lavoro.
    Una masnada di professionisti probabilmente abituati a cucinare per ricchissimi nobili, capi di stato, e dignitari di ogni sorta lavorarono diligentemente per il molesto e poco dignitoso Alfie Chinaski.

    Seduti al passe masticando e deglutendo cominciò l'interrogatorio della petulante piccoletta.
    Mentre di tanto in tanto tra le carte del contratto, oramai irrimediabilmente macchiate e il foglietto con gli obbiettivi, spuntavano piatti contenenti ogni ben di dio.

    "Come dicevamo, come sai chi sono? Chi sei tu, Vik giusto? E non solo tu, ma anche gli altri tre già informati di tutto, e che suppongo siate statici assegnati per valutarci. Tu, saresti quindi in grado di valutarmi ? " - Aggiunse con un ghigno meschino, denotando il risveglio dell'Alfie capriccioso e meschino più che quello indolenmente apatico.

    "Dimostrami un po' anche tu. Di questi" - porgendole la lista - "Quale articolo recupereresti?"

    Master se non è un problema aggiungerei i due oggetti ottuniti dall'espansione al mio equip. Mi dica lei se posso. Nel frattempo:

    Monete fortunate: Arma da lancio. Limite lanci: 1 a Fase Offensiva
    Forza Arma: = (Mira del PG) x 1,5
    Velocità Arma: = (Mira del PG) x 1,5

    Coltello a scatto. Forza Arma: = +5
    Resistenza Arma: = +5

    Indossa abiti eleganti, in tasca un telefono cellulare, un pacchetto di sigarette ed un accendino.
     
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    Wulf


    ______________________________________________________________



    «Per me sarebbe un onore madame... sarò ben lieto di ricoprire il ruolo del cavaliere senza macchia e senza paura dedito a tutelare la sua persona.»

    Beau fece una risatina civettuola, dando una pacca delicata sulla petto di Wulf.

    «Non pensavo fosse un così gentiluomo, ammetto che l'ho giudicata troppo in fretta in base alla sua apparenza.»


    «Allora, madame Beau, ha qualche particolare in più sull'incarico che reputa utile condividere? Avrei bisogno di qualche altra informazione, giusto qualche dettaglio in più per poter operare nel miglior modo possibile.
    Per caso ha già in mente un potenziale luogo da cui partire con la ricerca? C'è un oggetto della lista che pensa si possa recuperare con minore difficoltà o che reputa una sfida più intrigante? Conti sulla mia piena collaborazione.
    Sarò ben lieto di mettere a suo servizio le mie competenze, seppur esigue.
    »

    Beau scrutò la lista pensierosa.
    «Mh... Non per vantarmi ma sono un'esperta cacciatrice e adoro andare alla scoperta di animali rari. Mi alletta molto la pelliccia di Kitsune ma so che sono molto sfuggenti... Conosco un posto nell'NGL dove trovare alcune delle ultime specie di Farfallucciole anche se forse è un po' pericolosa una spedizione di sole due persone. Magari potremmo chiedere a qualche altra coppia di collaborare, in fondo alcuni di questi punti nella lista - come anche il frutto sempre-maturo- si trovano nella stessa zona. Lei cosa ne pensa, sarebbe possibile?»

    La scelta è tua, non è obbligatorio collaborare ma la missione potrebbe essere più difficile. Se cerchi di parlare con Mei o Katherine noterai che sono sparite, stessa cosa per Alfie e Vik. Restano solo Seishin e l'altro uomo.
    Sei libero di fare ciò che vuoi.




    Mei


    ______________________________________________________________


    Katherine osservò con sguardo interrogativo Mei chiedere un contatto per ogni coppia, la sentì dire agli altri;

    «Quattro coppie, sei tesori e nessuno che ci dice di stare attenti a non scegliere lo stesso bersaglio: quindi è anche una gara. Se dobbiamo competere amichevolmente no problem, ma se c'è un lavoro in cui più mani fanno comodo tanto vale cooperare.»

    La donna annuì, piacevolmente colpita dall'intuito di Mei.

    "Ho fatto bene a scegliere proprio lei, sembra una sveglia."

    «Bene, andiamo

    Katherine le sorrise, la ragazzina non aveva fatto domande e buttarsi a capofitto nell'ignoto non era da tutti. Sembrava il partner perfetto per i suoi gusti.
    La donna tirò fuori un blocchetto per gli appunti cerchiando qualcosa, Mei sporgendosi avrebbe potuto notare che era semplicemente la copia originale della lista che aveva lasciato a tutti gli altri. Con la differenza però, che sotto ogni punto aveva degli appunti personali sui dettagli di ogni missione.

    «Hai per caso avuto problemi con la mafia di recente? Ho una pista riguardo alla famosa spada del Re Demone. Sembrava essere sparita da così tanto tempo che la gente aveva iniziato a pensare fosse solo una legenda. Di recente però una delle bande ne ha rivendicato il possesso. Dobbiamo verificare che sia una notizia vera e prenderla in prestito.»
    Alle ultime parole fece l'occhiolino a Mei, proseguendo per i lunghi corridoi della magione.
    Stavano attraversando la magione, probabilmente per uscire dal retro.
    «La Signora Delphine è preoccupata che un oggetto così antico venga rovinato se si scatena una guerra tra bande, quindi tecnicamente lo stiamo salvando. O almeno è quel che mi ha detto.»

    Katherine si fermò davanti a una stanza, tirò fuori dalla sua giacca un paio di chiavi lasciando momentaneamente il taccuino in mano alla ragazza. Entrò nella stanza: era molto modesta, in contrasto con lo sfarzo dell'esterno. All'interno vi era un letto, un comodino e una scrivania sotto una grossa finestra. Molti vestiti erano sparpagliati a terra (dello stesso tipo che indossava in quel momento), la prima cosa che notò Mei era il forte odore di fumo e il posacenere sulla scrivania colmo di mozziconi, di cui uno che emanava ancora un leggero fumo. La donna aprì l'armadio e tirò fuori una cintura con tre foderi; due lunghi per spada (o stocco, semmai avesse saputo cos'era). Uno bianco, dov'era inserita la lama, il secondo nero era vuoto. Il terzo era molto corto, con all'interno quello che doveva essere un pugnale. Lo allacciò sul bacino, sotto la giacca.

    «Io penso solo che la Signora Delphine la voglia per sé e doveva giustificare le sue azioni a sé stessa.»

    Uscirono e chiuse di nuovo la porta a chiave.
    «Se lascio la porta aperta la stanza viene invasa dalle cameriere e odio quando lo fanno.» Disse, giustificando il gesto.

    «Comunque, il nostro lavoro è infiltrarsi nella mafia e capire dove si trovi questa maledetta spada.»

    Uscite per prendere un'auto. Durante il viaggio ti spiega che uno dei capi delle varie bande mafiose (probabilmente quello che possiede il cimelio) sta cercando delle guardie del corpo e dipendenti per varie mansioni. Questo è il momento giusto per fare domande sulla missione o proporre un piano.


    Seishin


    ______________________________________________________________



    «Mi leggeresti la lista degli oggetti che dobbiamo trovare?
    Per caso hai idea di dove possiamo reperire uno di questi oggetti?
    La pelliccia di Kitsune, va bene qualsiasi?
    Possiamo andare a dare la caccia a uno di questi animali, giusto?
    »

    L'uomo dai capelli bluastri si stropicciò la faccia con una mano, tirando fuori una fiaschetta di quello che sembrava qualcosa di molto alcolico, a giudicare dall'odore che emanava. Dopo un lungo sorso la nascose nuovamente dentro la maglietta, poi prese con gentilezza il foglio con la lista che gli stava porgendo la formichimera.

    «Allora... noioso, noioso, troppo complesso, qui ho bisogno di essere sobrio, qui... ah ecco.»
    L'uomo si alzò, spolverandosi i vestiti. L'uomo porse la mano alla formichimera, sembrava l'unico a cui non importava l'aspetto della formichimera. Seishin non riusciva a capire se c'era un motivo sotto o semplicemente era troppo ubriaco per capire che non era umano.
    «Io mi chiamo Tars»
    Aspettò anche la presentazione della formichimera e poi continuò a parlare.
    «Credo che le missioni di caccia siano una passeggiata, sono parecchio lontane però, ci serve un mezzo per arrivare al luogo.»
    Tars si guardò attorno; la ragazzina e l'uomo erano spariti, anche la donna vestita da uomo e l'altra ragazza.
    «Gli altri hanno già iniziato a quanto pare. Non ci resta che chiedere a loro.»
    Indicò la donna elegante e l'uomo col cappello da pescatore.
    «Ehi tu, bellezza» disse poi alzando la voce, in modo da farsi sentire anche da Beau e Wulf. «Potresti darci mica uno strappo fino al luogo di caccia?»
    Sfoggiò il suo sorriso migliore.

    Come con Kusanagi, puoi decidere di fare la missione ma il grado di difficoltà aumenterebbe.






    Alfie:


    Continua nel post di emanplay


     
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    VIKTORIYA "VIK" VIRINEYA VLADISLAVA VINOGRADOV
    Narrato - Pensato - Parlato 


    Dopo essere stato destato dal suo sonnellino, l'uomo, visibilmente ancora rintronato, cercò di ricordare chi fosse, dove si trovasse e cosa ci facesse lì guardandosi tutt'intorno e drizzando le orecchie alle altre conversazioni.
    CITAZIONE
    E per quale ragione vorresti venire con me. Non posso andare con lei?

    Mi spiace deludere i tuoi improbabili-a-realizzarsi sogni dongiovanneschi, ma le coppie sono già state formate e siamo qui per recuperare degli oggetti, non per un trastullarci ad un appuntamento. Su, su, sveglia!

    Un'altra ragazza, da un insolito taglio di capelli di colore blu, avvicinò i due e domandò i loro contatti. Dopo che Alfie le passò i propri, Vik portò una mano dietro la nuca e le rispose.

    Ah... scusa ma non do il mio numero di telefono in giro... sai... lo spam, le chiamate dei call center... però ti ha dato il suo, quindi se serve possiamo sentirci tramite lui.

    Concluse, alzando un pollice che dapprima usò per indicare il compagno e poi per farle un gesto di approvazione.
    L'uomo diede poi priorità a riempirsi lo stomaco piuttosto che a far chiarezza sui suoi dubbi, perciò si diresse assieme a Vik presso le cucine della magione. La ragazzina gli rivolse un'occhiata piuttosto delusa, quasi disgustata.

    Seriamente... sei venuto fin qui per mangiare? Ok che non è saggio mettersi in viaggio a stomaco vuoto, ma...

    Lo fissò mentre ingurgitava qualsiasi pietanza gli ponessero di fronte.

    Non ti sei neanche lavato le mani... e stai pure sporcando i fogli!! - alzò leggermente la voce, sottraendoglieli da sotto il naso - ...io basita.
    CITAZIONE
    Come dicevamo, come sai chi sono?

    Posò un dito sulla propria guancia, alzando gli occhi al cielo e facendo spallucce.

    Intuito. Sono brava a indovinare i nomi delle persone, sai? Hai proprio la faccia da "Alfie".
    CITAZIONE
    Chi sei tu, Vik giusto? E non solo tu, ma anche gli altri tre già informati di tutto, e che suppongo siate statici assegnati per valutarci. Tu, saresti quindi in grado di valutarmi?

    Inizialmente, in risposta, lo guardò confusa. Poi le scappò una risatina.

    Ma che ti sembro una docente dell'università? Non è mica un esame questo. Sono anch'io qui per il tuo stesso motivo.
    CITAZIONE
    Dimostrami un po' anche tu. Di questi... Quale articolo recupereresti?

    Esaminò accuratamente i fogli ma molto velocemente. I suoi occhi si muovevano rapidamente da destra a sinistra come palline su un tavolo da ping-pong.

    I "gioielli della principessa" sembrano interessanti. Aspetta un secondo.

    Estrasse dalla tasca il suo smarphone e cominciò a picchiettare velocemente sullo schermo. La sua espressione cambiò per qualche attimo.

    Oooohh...

    Poi alzò lo sguardo verso il compagno di squadra. Un vispo sorrisetto si palesò sul suo volto, da sotto la sciarpa.

    Ti va di partecipare a una serata di gala?

     
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    «Parlato Mei» - Pensato Mei

    Una fugace occhiata al taccuino di Katherine rivelò che la donna doveva essersi studiata per bene ogni bersaglio: come il suo abbigliamento suggeriva, era bella professionale.

    Katherine rivelò, nel corso di vari spostamenti all'interno della villa, che la sua "pista" riguardava una spada da sottrarre alla mafia. Mei capì altresì che la sua partner, contrariamente a quanto ipotizzato in precedenza, non era la sorella di Beau, e che si era fatta una certa opinione sulla sua datrice di lavoro.

    Le cose che a Mei interessavano al momento, tuttavia, erano altre - e tutte vennero esplicate quando Katherine ebbe finito di parlare:


    «Quanto tempo pensi ci metteremo per trovare questa spada? Messa così sembra una questione di settimane o mesi, ma magari mi sbaglio. Poi, che tipo di dipendenti cercano? Cioé, guardie del corpo e tirapiedi vari me li immagino, ma magari fingersi un domestico aiuta di più in una situazione del genere. Voglio dire, se hai una spada rara vorrai ben farla vedere a tutti, specialmente se sei ricco da fare schifo. Terza cosa: trovata la spada la rubiamo e basta? Cioé, se la signora Delphine non ha niente a che spartire con la mafia tutto ok, ma, non so... Ha senso fare un falso della spada da sostituire con l'originale? Così nessuno si accorgerà di niente, almeno per un po'...»
     
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    narrato - "parlato"


    Immerso nel ben di dio che continuava ad arrivargli si ritrovò ad ascoltare la ragazzina che dopo essersi lamentata per i suoi intenti, modi e maniere rispose in maniera sommaria ed evasiva alle domande rivoltele, l'accigliato Alfie finse di ritenersi soddisfatto delle risposte ricevute. Una sola delle sue domande ebbe veramente soddisfazione, quella di identificare un obbiettivo.
    Dopo aver scrutato il foglio sempre più macchiato ed aver dimostrato entusiasmo per tali: "gioielli della principessa " riaffondò la testa per l'ennesima volta nel telefono uscendosene poi con un invito ad una serata di gala.

    "Sei proprio dipendente da quell'affare eh?!" Disse Alfie, deglutendo a fatica un boccone andatogli di traverso.
    Dopo essersi ripreso continuò: "Molto volentieri! Ma ti dovrai per forza cambiare. Se mi accompagnerai ti voglio splendente, almeno la metà della pupa di là in salotto. E poi, quanti anni hai di preciso? Non sarai mica minorenne vero?!"- proferì con un ghigno malevolo.

    "Conosci un posto dove noleggiare degli abiti da sera? Immaginami in smoking!."

    Concluse quindi il lauto pasto con una torta sacher. Dopo aver così schifato tutti i presenti per la quantità e la modalità d'ingestione del cibo, decise di chiudere in bellezza firmando i fogli propinatogli in precedenza utilizzando l'indice sporco di cioccolato. Il risultato sul foglio lercio: un vagamente leggibile "Alfie Chinaski Super Star".

    Pulitosi quindi alla bell'e meglio su un rubinetto li vicino ed aver ringraziato con un rutto i cuochi finora a sua disposizione, decise di uscire nel mondo esortando Vik a seguirlo con un:

    "Che ne dici mia cara, andiamo a prepararci?"

    Lungo la via stette ben attento ad individuare potenziali oggetti di valore da poter, in un prossimo futuro, sgraffignare dalla magione.
    Per la povera ragazza a cui capitò in sorte la disgrazia umana chiamata Alfie Chinaski si potevan di certo prevedere giornate di fuoco.

    Edited by Choconauta - 16/10/2023, 16:49
     
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    Non c'erano problemi nel dare il contatto alla piccola Mei. La ragazza che si era dimostrata educata e garbata nel ringraziarlo, si dimostrava una personcina a modo. Oltretutto concordava con la sua idea che rimanere in contatto potesse essere una buona idea: non si sapeva mai quali difficoltà si potessero incontrare lungo il cammino.
    Poteva essere anche una gara ma la collaborazione era uno stratagemma intelligente, una visione nel modo di agire che Wulf condivideva appieno.

    Lasciato il proprio contatto poté nuovamente concentrarsi nell'interazione con la sua compagna: il biondo ascoltò la risposta di madame Beau riguardante i vari quesiti posti da quest'ultimo.

    «Mh... Non per vantarmi ma sono un'esperta cacciatrice e adoro andare alla scoperta di animali rari. Mi alletta molto la pelliccia di Kitsune ma so che sono molto sfuggenti... Conosco un posto nell'NGL dove trovare alcune delle ultime specie di Farfallucciole anche se forse è un po' pericolosa una spedizione di sole due persone. Magari potremmo chiedere a qualche altra coppia di collaborare, in fondo alcuni di questi punti nella lista - come anche il frutto sempre-maturo- si trovano nella stessa zona. Lei cosa ne pensa, sarebbe possibile?»

    Ti pareva. Le prime rogne.
    Per quanto Wulf non volesse far trasparire un'espressione delusa, difficilmente non riuscì a manifestare titubanza.
    Tra tutti i posti presenti sul pianeta proprio Neo Green Life doveva scegliere?
    Non che non desse valore a quanto affermato dalla bella esperta cacciatrice ma, perché c'era un ma:
    Neo Green Life era una pagina nera del suo passato: ll luogo della sua infanzia che aveva abbandonato da adolescente.
    Il luogo che lo tampinava nei sogni.
    Che desiderava non vedere più.
    Sentì un brivido discendere lungo la schiena, non gli piaceva affatto l'idea di mettere piede in quelle lande in cui il fetore delle formichimere era un marchio indelebile.
    Un rivolo di sudore discese lungo la tempia destra partendo dall'attaccatura dei capelli.
    Cosa fare, quindi?

    Istintivamente avrebbe manifestato riluttanza esternando una chiara negativa con tanto di NO SECCO, ma il desiderio di portare a compimento la missione era forte.
    Purtroppo doveva scendere a compromessi, non c'erano alternative.

    Effettivamente collaborare potrebbe essere una buona idea, vediamo un po'.
    Vediamo chi sono rimasti disponibili?


    Cominciò a guardarsi intorno nella speranza di non trovare il rossiccio ancora nella stanza ma, purtroppo, a suo malincuore, gli altri partecipanti avevano già levato le tende.
    Gli unici ancora presenti nella stanza erano proprio il rosso e l'altro tizio.

    ° Dannazione, proprio loro... tsk. °

    Non gli andava proprio di far comunella con il rossiccio, eppure quali alternative aveva?
    Oltretutto, grana nella grana, il luogo che madame Beau desiderava esplorare: NGL.
    Insomma, l'esperienza non era cominciata nel migliore dei modi.

    Vediamo cosa si può fare madame.. provo a chiedere all'altra coppia rimasta se hanno intenzione di collaborare. L'unione alla fine fa la forza, no? Hehehe!

    A denti stretti con un gran peso sullo stomaco, Wulf si diresse verso il rossiccio che tanto lo metteva a disagio e il tipo trasandato; l'espressione che manifestava non era delle più allegre ma in fondo questo era un dettaglio irrilevante.

    Salve...

    Asserì, per poi spezzare il dialogo con una pausa.
    Wulf fissò il tizio trasandato, non riusciva proprio a interagire con l'altro tipo: era più forte di lui.
    Oltretutto, il pensiero di mettere piede a Neo Green Life lo agitava.
    Non riusciva a manifestare la sua solita aria spensierata.
    La mente ritornò inevitabilmente a quel giorno.

    Io e madame Beau ci chiedevamo, beh... se vi potesse interessare fare squadra nella ricerca dei vai obiettivi.
    Si profilano prove impegnative: credo che unire le forze sia il modo migliore per aumentare le chance di vittoria.


    Attese.
    In base alla risposta si sarebbe adeguato di conseguenza.
    Nel caso in cui avessero accettato di cooperare, avrebbe chiesto educatamente - non tanto al rossiccio quanto al trasandato - di avvicinarsi a madame Beau per organizzarsi e decidere come procedere dando ufficialmente inizio alla seconda fase.

    Indossa un cappello alla pescatore a righe verticali verdi e bianche; un soprabito lungo di colore nero con un ornamento sul bordo, nella parte in basso con una serie di rombi bianchi; un kimono color verde scuro tenuto legato da una cintura in tessuto di colore nero; dei pantaloni a tre quarti sempre di colore verde scuro che coprono sino a metà delle gambe lasciando scoperte solo le caviglie mentre come calzature indossa dei semplici zoccoli.

    Equip:

    Coppia di Tonfa
    costo 5000 jenny
    Liv.0
    +5 Forza +5 Resistenza


    Edited by Kusanagi - 16/10/2023, 21:55
     
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