Allenamenti ZanHel

Da qualche parte ad NGL...

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    Dalla foresta di una zona di NGL, in uno di quei monti tra i quali iniziano tenui a diramare i primi raggi del sole, proprio nei pressi di una casetta celata dalla natura si poteva udire il suono sordo e ripetitivo caratteristico di chi si allena a suon di colpi su di un albero. In questo caso, si trattava di uno dei più possenti ed alti alberi di quella foresta, aventi infatti un diametro di base di 6 metri, ed un'altezza che si aggirava intorno ai 50 metri.

    506...507..508...509...

    Una pratica molto antica, tramandatagli direttamente dal suo tutore nonché maestro, necessaria allo sviluppo del corpo per la completa acquisizione della disciplina. Si trattava di un allenamento speciale che consisteva in una combinazione di calci e pugni diretti contro il tronco di un albero che gli faceva da bersaglio, tutto ciò al fine di ispessire le ossa delle mani, delle tibie e dei piedi. Attraverso questa pratica infatti si andrebbe a produrre microfratture nella zona ossea, sollecitando così la calcificazione di queste, ovvero una riparazione ossea che ne cambierà la struttura esterna, formando così il cosiddetto callo osseo, permettendo a ZanHel di sferrare e parare attacchi di portata maggiore con più facilità.

    Ahhhh!!!

    Proiettando il destro sul tronco, percuotendolo così violentemente da provocare l'allontanamento di alcuni uccelli presenti sui rami degli alberi circostanti.

    Ok, prendiamoci qualche secondo di pausa.

    Disse andando a stronfinare, uno ad uno gli arti con le mani così da riacquisire un po' di sensibilità.

    Ed anche questa volta hai vinto tu amico mio.

    Poggiando la mancina sul fusto che, nonostante sia ormai ricolmo di avvallamenti dai numerosi colpi ricevuti nel tempo non dava segni di cedimento.

    Ma non adagiarti sugli allori, perché sento che il giorno della mia rivincita non è poi così lontano.


    ( post 1 di 3 )

    -Ashen-

    Edited by Jango Jango - 20/11/2022, 12:58
     
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    Finì di sorseggiare lentamente la sua borraccia appena riempita nella sorgente raggiunta, per poi riporla di fianco ad uno dei massi là presenti per liberare le mani. L'acqua era davvero pura e limpida, abbastanza da potercisi specchiare. Ed è proprio ciò andò a fare: chinandosi, immerse le mani giunte creando una serie di increspature concentriche che andavano a placarsi a pochi centimetri di distanza.

    E' così fresca.

    Esclamò soddisfatto, prima di portarsene un po' sul viso. Ripetè quest'azione per altre due volte.
    Il sole aveva ormai fatto capolino, e col suo calore non tardò ad asciugare il corpo del ragazzo, ma non solo. La radura che circondava quello specchio d'acqua, che altro non era che un ristagno d'acqua formatosi lungo il percorso di un torrente subì anch'essa gli effetti del sole, asciugandosi dall'umidità della notte e lasciando solo qualche goccia di rugiada che rendeva quel prato ancora più verde e fresco che mai.

    Direi sia il momento di riprendere l'allenamento.

    Fece per sfilarsi la sua canotta appoggiandola un po' alla meglio su uno dei massi nei pressi del laghetto, e stessa cosa fece con le scarpe.
    Poi portò lo sguardo lungo la zona di torrente in cui l'acqua scorreva più veloce.

    Dunque, là dovrebbe andare bene..

    Si incamminò lungo il torrente, fino a raggiungere il punto desiderato, per poi andare ad immergere i piedi uno dopo l'altro.

    Mmm.. ancora non basta, ho bisogno di una corrente maggiore.. proviamo laggiù.

    Proseguì per un'altra decina di metri fin quando

    Ecco! Qui dovrebbe andare bene.

    La forza di trascinamento che l'acqua imprimeva sulle sue gambe era tale da spostare il suo corpo. Per evitare di essere trascinato avrebbe dovuto esercitare una considerevole pressione.

    Bene, iniziamo!

    Detto ciò, chinò il busto in avanti andando ad immergere le braccia, abbastanza da poggiare i palmi sul letto del fiume lasciando la testa fuori.
    Con uno slanciò, portò rapidamente entrambe le game sopra la testa, lasciando l'intero peso del corpo sui muscoli delle braccia.
    A quel punto l'allenamento ebbe realmente inizio. Lo sforzo che tutti i suoi muscoli dovevano esercitare per far fronte alla potenza della corrente del fiume era tale da portare il ragazzo in un grande stato di concentrazione.
    Ma non era la prima volta che si esibiva in un allenamento simile, e questo era solo uno dei tanti. Perciò, ciò che fece in seguito era solo un modo per aumentare la difficoltà dell'esercizio, per permettere al suo fisico di sopportare uno stress maggiore.
    Cercando di trovare una maggiore stabilità con i palmi sul fondo, un poco alla volta andrebbe ad abbassare il proprio baricentro piegando le braccia, lasciando che la testa si immerga con esse ad ogni ripetizione.
    Per rilassarsi durante l'esercizio, minimizzando il consumo della propria riserva di energia, evitava di portare totalmente la testa fuori dall'acqua, lasciando che i suoi occhi potessero continuare a godersi il fondo di quel fiume: la sensazione di tranquillità che quella vista gli forniva gli consentiva di mantenere alta la concentrazione anche dopo l'ottocentesima ripetizione.

    La durata dell'esercizio solitamente durava all'incirca mezz'ora, in cui cercava di mantenere costante la frequenza dei piegamenti. Al termine dell'esercizio, come di suo solito, sarebbe rimasto per una sessantina di secondi con la testa immersa completamente sott'acqua senza compiere alcun piegamento. Questo gli consentiva di far riposare il proprio corpo, lasciandosi cadere come in uno stato di trance.




    ( post 2 di 3 )

    -Ashen-

    Edited by Jango Jango - 21/11/2022, 16:55
     
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    Il sole era oramai alto, e su quei prati verdeggianti in riva al fiume, dove il cinguettio degli uccelli ed il fruscio delle cascate facevano da contorno, ZanHel trovò luogo per un sereno riposo.
    A quell'armonia, si inseriva di tanto in tanto lo stridio di un aquila che sporadicamente sorvolava quella parte di foresta, volteggiando sopra quei prati come se stesse intrattenendo con una danza cavalcando le raffiche di quelle altitudini, poco al disotto delle prime nubi.
    Il suo nido era collocato proprio sul picco della cascata, un centinaio di metri al di sopra di quell'angolo di paradiso. Ed è lì che ZanHel, terminato il suo riposo avrebbe fatto tappa.

    E' ora.

    Ancora disteso, i suoi occhi erano ben svegli ed il suo sguardo aveva già puntato la meta di oggi, che poi era quella di sempre.
    Si tirò su seduto ed effettuò qualche manovra di stretching con tanto di stiramenti delle braccia, gambe e collo a cui seguirono rotazioni del busto.

    Sì, direi che ci siamo.

    Quindi si incamminò verso le pendici della cascata, dopo aver ripreso e rimessosi canotta e scarpe.
    Il suono delle cascate si faceva sempre più forte, fino a diventare quasi assordante.
    Il continuo infrangersi dell'acqua su quel pacifico specchio produceva un interrotto scroscio che permetteva al ragazzo di entrare in uno stato di isolamento durante la scalata.
    Poggiando una mano ed un piede alla volta, lungo le deformazioni rocciose ZanHel proseguiva indisturbato, accompagnato dallo sguardo vigile dell'aquila che si aggirava nei pressi del suo nido. Con la cascata alla sua sinistra, stava percorrendo il tratto di parete illuminata dalla luce del sole, la zona più asciutta, riducendo così al minimo le probabilità di scivolare e perdere l'equilibrio.
    Di tanto in tanto si voltava ai suoi lati per assaporare il panorama di tali altitudini.

    E' davvero stupendo, ed ogni volta mi sbalordisco come se fosse la prima volta.

    La montagna è sempre stato un posto caro a lui, ed i suoi paesaggi non hanno mai smesso di affascinarlo.
    Per lui era un piacere allenarsi in zone come quelle, dove il solo respirare quell'aria gli faceva passare in secondo piano la fatica di ogni sforzo. Almeno per un po'. Superati i 50 metri, la roccia iniziava ad essere più fragile ed il rischio che questa si lasciasse andare al peso del ragazzo aumentava sempre di più. Inoltre, questo faceva sì che alcune zone della parete fossero in parte ricoperte da polvere di altre rocce che avevano già ceduto, obbligando ZanHel a prestare una maggiore attenzione.
    Per fortuna, anche quella volta sembrava che nonostante le avversità sarebbe riuscito a non perdere l'equilibrio ed andare oltre.
    Mancavano oramai solo pochi metri alla punto di arrivo. Qualcosa di inaspettato però, fece spostare l'attenzione del ragazzo in direzione del nido d'aquila.
    Due bracconieri, in qualche modo erano riusciti ad introdursi ad NGL con delle armi da fuoco, due fucili per la precisione.

    Ma che?!

    Con l'avvicinarsi alla cima, l'infrangersi delle acque si era fatto meno deciso. Perciò, lo sparo generato da quei fucili fu udito distintamente dalle sue orecchie.

    Ahahah, sei mio brutto uccellaccio.

    Uno dei due bracconieri, stava cercando di attirare l'attenzione dell'aquila per farle rendersi conto del pericolo che incombeva sui suoi piccoli, usati come esca. La preda dei due malviventi infatti era l'aquila stessa.
    ZanHel da là sotto aveva intuito la situazione, aumentando il ritmo della scalata per arrivare in tempo.
    Ma così facendo commise un passo falso.

    Accidenti!!

    Una delle rocce su cui poggiò la mano si infranse in un'istante. Nella fretta non distribuì adeguatamente il peso tra i suoi arti, finendo per metterne troppo sulla mano destra.
    Questo a catena, sbilanciò l'intero corpo il cui peso premette rovinosamente sulle rocce su cui poggiavano i piedi, portandole a completa frantumazione.
    ZanHel si ritrovò così appeso pericolosamente per la mancina su di un asperità, meno fragile delle altre, a denti stretti barcollante alla ricerca di un appiglio con l'altra mano.

    Qua si mette male... devo cercare di aggrapparmi al più presto o per me sarà la fine.

    Lo sforzo a cui erano sottoposti i muscoli della sua mano era notevole, ma doveva resistere.

    Un appiglio, mi serve un appiglio!

    Lo sguardo stava squadrando celermente tutta la zona di parete interessata alla ricerca di un punto stabile dove poter far pressione per mettersi in salvo.
    Nel mentre poco più su, i due uomini continuavano indisturbati nel loro operato.

    Perfetto, c'è cascata! Su tieniti pronto. Appena si avvicina abbastanza lancia la rete.
    Degusto già il momento di quando l'avrò impagliata tra i miei trofei!


    La situazione non era delle migliori, né per l'aquila né per ZanHel.
    Finalmente, lo sguardo di quest'ultimo individuò la sporgenza tanto cercata. L'intero corpo compì intorno alle sette oscillazioni, dove in ciascuna di queste, il perno centrato sulla mancina era sul punto di cedere. Come di un quadro quando lo si fa ruotare prepotentemente attorno al suo unico punto di incernieramento. Con la giusta spinta, dopo l'ennesima oscillazione l'intero corpo del ragazzo staccò completamente dalla parete. Ripiegato su se stesso intuitivamente in direzione di slancio per minimizzare l'attrito con l'aria, proseguì parallelamente poco al di sopra della parete, accorciando di qualche metro la distanza che lo separava dalla meta. Tirò sospiro di sollievo.

    Devo stare più attento, c'è mancato veramente poco questa volta.

    Lo stridio dell'aquila si faceva sempre più intenso, ormai vicina all'imminente trappola.

    Vieni da papà, così brava.

    Ghignava il più furbo dei due, oramai prossimo a mettere le sue mani sull'esemplare.
    L'altro era già in posizione con la rete in mano, aspettando l'ordine di lanciare.
    Non appena l'esemplare sorvolò il suo nido una mano fu alzata e, senza esitazioni la rete scagliata. Quando la creatura si rese conto della trappola era già troppo tardi:l'ombra che cadde ancor prima della rete stessa, avvolse e l'aquila destabilizzandola.
    Oramai era solo questione di tempo prima che la reale rete potesse posarsi e finire il lavoro.
    Pochi istanti prima che ciò potesse accadere, l'aquila e la rete scomparvero proprio sotto gli occhi increduli dei due bracconieri, rimasti imbambolati al loro posto cercando di darsi una spiegazione logica alla questione.

    Ehi capo, ma dov'è finita l'aquila?

    L'altro ancora più sbigottito non rispose a quella domanda, perché di fatto era ciò che si stava chiedendo pure lui.
    Se gli avessero chiesto di fornire una spiegazione razionale a tale evento probabilmente, non avrebbe potuto fare a meno di sfociare in discorsi inerenti la magia.
    Del resto, fu del tutto normale per i due uomini arrivare a fare certe allusioni. Quando qualcosa che ci sta di fronte ci viene fatta sparire da sotto il naso senza che alcun agente esterno intervenga, la mente non può far altro che cercare una spiegazione che vada al di là della sua comprensione.
    Se fossero stati in grado di comprimere quel lasso di tempo abbastanza, avrebbero capito subito che la causa di quella sparizione non era la magia ma una persona in carne ed ossa.
    ZanHel, dopo aver compiuto quello slancio disperato riuscì a portarsi abbastanza vicino alla cima della cascata, abbastanza da poter compiere un successivo balzo, questa volta facendo utilizzo di tutti e quattro gli arti, impiegando tanta forza quanto bastava per raggiungere lo spiazzo della cattura. Atterrando si portò a visuale la scena, analizzando letteralmente a colpo d'occhio ciò che stava avvenendo: senza neppure dare il tempo al proprio corpo di rendersi conto di aver toccato terra che i suoi muscoli, già stati contratti lo spinsero in avanti lanciandosi in uno scatto felino, durante il quale afferrò sia l'aquila che la rete, terminando il movimento alle spalle dei malviventi.
    Tutte questo di fronte ai loro occhi, ma considerata la loro focalizzazione sull'animale e i loro scarsi riflessi, la sagoma di ZanHel fu così rapida da risultare praticamente invisibile.

    Va, sei libera.

    Quando i due si voltarono notando ragazzo rivolto di spalle, anche se ancora increduli su come abbia fatto, ripresero lucidità potendo addossare la colpa di quanto avvenuto su un essere tangibile, e versarvi tutta la rabbia repressa.

    Tu! Maledetto! Come diamine hai osato intralciare la nostra caccia!

    Prese parola il più grosso e risolutivo dei due.

    Pagherai caro questo affronto cane!

    Fece per portare la canna del fucile verso ZanHel, il quale voltando la testa, concesse loro soltanto parte del proprio volto.
    Ma basto ed avanzò per destabilizzare la risolutezza del bracconiere: un risoluto sguardo in risposta ricolmo di un intenso rosso cremisi portò l'altro ad esitare, poco prima di premere il grilletto.
    Cosa che permise a ZanHel di anticiparlo, ricoprendo quei pochi metri che lo separavano dagli avversari con uno scatto ed afferrare la canna del fucile. L'uomo, che non ebbe il tempo di rendersi conto, si ritrovò il calcio dell'arma proiettato sull'addome, cadendo agonizzante a terra.

    Non sapete che le armi da fuoco sono proibite da queste parti?

    L'altro, nel vedere la scena sobbalzò tremando, e l'arma con esso. Più passava il tempo a fissare quegli occhi e più il presentimento di fare una brutta fine accresceva in lui, e di conseguenza decresceva proporzionalmente la voglia di contrattaccare.
    Pertanto, in preda alla disperazione fece ciò che ritenne opportuno. D'istinto chiuse gli occhi per non farsi intimorire ulteriormente, e si lanciò verso l'avversario con un gesto estremo utilizzando il fucile come clava scagliandoglielo contro.
    ZanHel non ebbe neanche bisogno di spostarsi per schivare quel colpo: gli bastò ruotare il busto per far scorrere l'arma parallelamente ad esso.
    Il bracconiere si ritrovò dunque sbilanciato in avanti, dando un facile bersaglio a ZanHel che non ci pensò due volte a colpirlo, bersagliando con la destra posta a taglio la nuca avversaria, portandolo a terra in uno stato di incoscienza.
    E così, al termine dello scontro i due uomini, legati con la loro stessa rete furono portati sino al villaggio più vicino ben saldi in groppa del ragazzo, che ne approfitto per completare il suo allenamento odierno, consegnandoli successivamente alle autorità del posto.



    ( post 3 di 3 )

    -Ashen-

    Edited by Jango Jango - 28/11/2022, 13:32
     
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    Quella sera ZanHel sentì che aveva contribuito a rendere il mondo un posto migliore, almeno un po'.


    Ricompense: +30 exp


     
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