Scheda di Antony Miura

Ryuseigai, anche detta Città delle stelle cadenti è una città sorta su un'immensa discarica, abitata da reietti che si industriano ogni giorno per recuperare qualcosa dall'ammasso di rifiuti. Chi nasce qua non ha un nome ufficiale, non ha documenti ed è come se non fosse mai esistito al mondo. Un bambino come tanti altri, nato da una coppia altrettanto comune in questa terra desolata viene rapito o forse venduto o regalato per liberarsi da una in più da sfamare ad un gruppo di trafficanti di bimbi pronti a rivenderli a chiunque per scopi loschi e malvagi. Pezzi di carne che altrimenti non avrebbero valore diventano merce sui mercati più osceni e perversi al mondo. Ma non è questo il caso... Questa creatura è fortunata è venduta a una coppia di emigrati provenienti da Kakin, i Miura e che ora abitano in una zona di periferia di York Shin City e che non può avere figli, lavoratori e in quanto emigrati non troppo benestanti impossibilitati all'adozione tramite canali ufficiali ma comunque desiderosi di amare quel figlio come fosse il sangue del loro sangue. Raccolti i risparmi di una vita di sudore e lavoro, un contatto con la malavita organizzata e dei documenti falsi e quel piccolo bambino diventerà il centro del loro mondo, un nuovo scopo nella vita.

Sebbene fosse palesemente adottato, in quanto i tratti somatici e il nome di Anthony non corrispondano affatto con quelli Aziatici dei genitori, il ragazzo viene cresciuto con amore e disciplina come se fosse il loro e bene o male apparte le occasioni di scherno e bullismo per questo cresce un'infanzia normale e felice. I Genitori si prodigano tantissimo anche economicamente pur di cercare di elevarne la posizione sociale in futuro e spendono tutti i risparmi per spedirlo in una scuola privata e non pubblica destinata ai figli di persone appartenenti alla borghesia medio alta di Yorkshin. Complice anche l'abilità fisica nello sport del ragazzo che gli permette di avere borse di studio e di essere benvoluto dai compagni; Infatti Anthony eccelle nel Rugby, nella lotta libera, nell'Atletica e soprattutto nella Boxe il suo sport Preferito e dove sembra avere un futuro come atleta. Sebbene ormai sia impossibile per l'adolescente non notare la differenza di origine con i genitori essi si rifiutano di raccontargli del suo passato e continuano a mentirgli dicendogli che lui è il loro figlio. Vive un'adolescenza allegra avendo molti amici a scuola in quanto campione sportivo sebbene si comporti spesso da bullo e superiore con quelli che vengono considerati sfigati o poco popolari. A 18 anni termina gli Studi e si fidanza con Sarah la sua ragazza storica e a 19 i due convolano a nozze, lo stesso anno purtroppo perde il padre e pochi mesi dopo anche la madre. Ottiene un lavoro di ufficio presso l'azienda del padre di un suo amico scolastico e affitta una casa non troppo lontana dal centro. All'età di 21 anni Sarah è incinta e la vita sembra scorrere felice e serena fino a quel mercoledì notte maledetto.

Era un mercoledì notte di marzo, Anthony era uscito a bere con i suoi colleghi come tutti i mercoledì e tornava a casa presto perché sua moglie era incinta. Forse perchè non troppo lucido per via della birra bevuta o forse perché non poteva aspettarselo si accorse troppo tardi dell'uomo nell'ombra, almeno fin quando il fazzoletto imbevuto di narcotico non gli tappò naso e bocca. Si risvegliò ore più tardi in una piccola stanza di sei metri quadri. Un letto a una piazza, una vecchia tv e un computer ancora più antico, un piccolo bagno e una porta blindata con un piccolo sportello apribile dall'esterno per far passare il cibo. I suoi vestiti e i suoi averi spariti, ora indossava una tuta grigia, ne trovò altre uguali insieme a lenzuola di ricambio e biancheria intima in un piccolo armadio. Non sapeva dove fosse, chi ce l'avesse portato né perché.
Bussò per ore su quella porta senza ottenere risposta di alcun tipo e si lasciò cadere nella disperazione.

I Primi 10 mesi di prigionia furono un incubo piangeva, bussava e si disperava chiedeva aiuto e spiegazioni alle guardie. Capì di essere costantemente osservato da telecamere nascoste, questo perché quando passavano una volta a settimana a raccogliere i panni sporchi o una volta al mese a tagliare barba e capelli lo facevano sempre facendo prima passare dallo spioncino delle manette e una maschera per gli occhi e non entravano se non le indossava correttamente. Dopo un anno di prigionia ruppe un pezzo di lamiera del letto e provò a tagliarsi le vene infliggendosi numerose cicatrici al braccio ma venne subito salvato dalle guardie che provò ad aggredire con lo stesso pezzo di metallo. Li si accorse che quella era una prigione alquanto particolare, nonostante le avesse attaccate le guardie incappucciate lo immobilizzarono cercando di usare meno violenza possibile e poco dopo venne un medico a curarlo. Da quel momento cambiò tattica, capì che chi l'aveva messo in quel posto non voleva solo imprigionarlo ma distruggerlo, farlo cadere in depressione e disperazione e ci stava riuscendo. Non gliel'avrebbe data vinta! in quel momento qualcosa in lui cambiò. Iniziò a pianificare la sua vendetta.

Aveva preso la decisione, avrebbe resistito. Giorno dopo giorno allenando il corpo e la mente, da solo, come quei monaci orientali che nella solitudine dell'eremita trovavano una nuova forza fisica e mentale e ascendevano a nuovi orizzonti. Per realizzare il suo obiettivo si sarebbe dato uno schema mentale, una routine di allenamenti, cibo e svago che gli avrebbe permesso di sopravvivere e un giorno trovare il suo nemico.
Riceveva tre volte al giorno un pasto abbondante comprato da un ristorante e che gli ricordava i suoi genitori, era infatti cibo etnico di Kakin. Sintomo che le sue ipotesi sulla stranezza di quella priogione erano esatte.
Aveva pochi passatempi.
Gli avevano vietato di vedere la Tv reale e di conoscere cosa succedesse al mondo ma gli avevano fatto scegliere cosa potesse guardare in tv. Dunque la tv passava in genere vecchi film e incontri di boxe o gare sportive vecchie anch'esse 24 ore su 24. Il Computer era anche peggio. Non era ovviamente connesso ad internet in alcun modo, poteva usarlo solo per tenere un diario e la conta dei giorni di prigionia, fare disegnini e soprattutto giocare a un vecchio gioco chiamato "Casinò Royale" un antico gioco di Blackjack contro il computer.

Passava il tempo ad allenare il fisico a guardare la tv e giocare e in qualche mese gli allenamenti avevano dato i suoi frutti. Si allenava dalle 3 alle 6 ore al giorno a volte anche di più. Allenava anche il suo udito, metteva l'orecchio al muro o alla porta e provava ad ascoltare, scoprì che sebbene le guardie non parlassero con lui parlavano con gli altri e scoprì che spesso gli altri prigionieri rimanevano pochi giorni o settimane prima di andarsene, il che gli diede speranza. Riuscì a capire dal rumore dei passi che producevano che le guardie che stavano fuori e lo sorvegliavano erano sempre le solite tre o quattro e decise di provare a farne amico uno. Dopo molti mesi ci riuscì capì che uno di loro, un uomo sulla quarantina secondo i suoi calcoli sulla voce dell'uomo e sui suoi passi provava compassione per lui. E sebbene non gli rivelò mai il suo nome poiché era vietato, con tentativi giorno dopo giorno riuscì a farselo "amico". Lo Chiamava Mike e per circa quattro anni parlarono del più e del meno. Ogni tanto però Anthony provava a ottenere informazioni sul suo stato e sul mondo esterno. Scoprì con domande mirate che quella prigione era gestita da un'organizzazione malavitosa probabilmente legata alla Mafia Locale e che i suoi "ospiti" stavano per poco un periodo di tempo massimo di sei mesi. Scoprì che spesso erano proprio gli ospiti a rifuggiarvisi, per sfuggire a creditori, sicari, mogli arrabbiate, polizia. Insomma sparire per un pò oppure vittime di nemici che non avevano però il coraggio di uccidere l'avversario e a cui bastava allontanarlo per un pò, politici, rivali d'amore ecc. Scoprì però che lui era "Speciale" non solo era li da anni, ma chi l'aveva fatto incarcerare, sebbene Mike non avesse idea di chi potesse essere, aveva sborsato 300 milioni di Jeny in anticipo e aveva espressamente vietato di fargli conoscere cosa accadesse nel mondo esterno tramite giornali, radio o tv, cosa che non era vietata agli altri.

Un giorno, pressato dalle domande di Anthony che chiedeva se i suoi famigliari o la polizia l'avessero mai cercato, Mike rivelò che con lui era stato facile, poiché i suoi documenti erano falsi ed esso proveniva realmente dalla Città delle Stelle Cadenti per cui era come se non fosse mai esistito per il resto del mondo. Chi l'aveva imprigionato aveva oliato i giusti ingranaggi dunque la polizia non aveva mai nemmeno aperto un fascicolo. Fu l'ultima volta che ascoltò la voce di Mike. Il giorno dopo l'uomo non si presentò al turno di guardia e nemmeno i giorni a seguire, fu sostituito da un altro che nei successivi cinque anni gli rivolse parola solo quando era necessario.
Cinque anni dopo esattamente un mercoledì sera di marzo come quello di dieci anni prima, cinque uomini incappucciati ed armati entrarono nella stanza annuciandogli la fine della sua detenzione. Lo drogarono di nuovo e quando si svegliò era buio e si trovava steso nel parco centrale di York Shin, vestito con abiti nuovi e di qualità e con un pò di soldi nella tasca.
Respirare aria fresca era come se fosse svegliarsi da un incubo terrificante. Era Libero. Ed era più determinato che mai a scovare il bastardo che gli aveva fatto tutto questo.
Ora non aveva più una vita né un'identità che i capricci del suo misterioso nemico gli avevano rubato ed avrebbe sacrificato ogni cosa ai suoi propositi di vendetta.