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CS quest 03 [Ozpin Nuragawa]: Dimmi cosa cerchi e ti dirò chi sei
Genere: ???
Difficoltà: 1
Requisiti: Livello minimo = 0 ; Apprendimento Nen minimo = 0%
Partecipanti: Ozpin Nuragawa
Ambientazione: Neo Green Life
Obiettivo: ???
Ricompense: Exp. = 100
PS: Specificare (sotto spoiler e sempre nel primo post) le armi/equip./oggetti extra equipaggiati per la Quest al quale si sta partecipando.
Neo Green Life. Leggendaria terra quasi completamente incontaminata dalla presenza dell'uomo e priva di qualsivoglia apparecchio tecnologico al suo interno, fa della peculiare stile di vita al suo interno il suo tratto caratteristico e il suo motivo di vanto. In codesto luogo, utensili del passato e conoscenze del presente si uniscono per creare un tipo di società fondato sul lavoro manuale e sul rapporto con la natura, non sulle comodità moderne.
Qui, in uno dei tanti piccoli villaggi presenti sul suo territorio, vi era anche la modesta dimora di Ozpin Nuragawa.
Era una mattina come tante. I galli dei vicini, nonostante l'alba in quel ciel sereno fosse passata già da un pezzo, cantavano come loro solito a gran voce, per annunciare l'inizio di una nuova giornata. L'assenza di Hametsu negli immediati dintorni, poiché ancora a letto a dormire, creava in casa un'atmosfera tranquilla a cui lo studioso non era di certo abituato. Sapeva che tuttavia non sarebbe durata a lungo.SPOILER (clicca per visualizzare)Descrivi semplicemente cosa sta facendo Ozpin, che pensieri gli passano per la testa e, se ne ha, i suoi piani per la giornata.
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Ero inquieto da giorni. Avevo sentito qualche voce in giro, su di qualche evento non molto positivo, e ciò cominciava a rendere irrequieti gli animi, il mio compreso. Era sicuramente una opera Karmica che cominciava a smuovere delle acque che arrivavano da chissà dove, e chissà dove portavano le sue onde. Ad ogni azione corrispondeva una reazione, ma perchè? E soprattuto, a cosa era dovuto tutto questo? Non poteva essere frutto di una qualche casualità, quanto di "probabilità". La probabilità che certi eventi fossero voluti.
Dovevo capirne di più. E per farlo, dovevo avere chiari i miei pensieri.
Devo mettere su carta ciò che penso, per poterlo rileggere e magari trovare una o più risposte.
Era mattina presto, e mia nipote stava ancora dormendo, ma ciò non mi impediva di certo di poter essere sveglio e attivo. Presi tutto ciò che mi serviva. Penna, fogli piccoli e grandi, e tanta buona volontà e voglia di scrivere.
La probabilità è la misura quantitativa della possibilità che un evento si verifichi. Per convenzione la probabilità di un evento è un numero compreso tra 0 e 1, dove 0 indica l’evento impossibile e 1 l’evento certo. L’esempio classico è il lancio di una moneta perfettamente simmetrica (ma con la possibilità di distinguere il lato testa da quello croce). Data la simmetria le probabilità di testa e croce sono uguali e valgono 0.5.
Rilessi subito ciò che avevo cominciato a scrivere, e anche se potevano sembrare delle frasi ovvie, c'era qualcosa che non mi convinceva.
Quindi 0 è un evento impossibile e 1 è un evento certo. Quindi 0,5, per logica, è un evento che POTREBBE capitare. Ma da cosa potrebbe capitare, e da chi? E' tutto troppo generico. Chi, cosa, dove, come, quando. Nulla di questo riesce a essere certo, tuttavia prima dell'evento c'è questo sotto-insieme di possibili domande la cui risposta è sempre in continuo cabiamento, rendendo impossibile che un evento salga a 1. Di fatto, se è impossibile rendere un evento settato a 1, per logica essa passa a 0. Si dovrebbero mettere dei punti fissi. ad esempio alla domanda "chi?" la risposta dovrebbe essere sempre "io". in questo modo un quinto del primo problema potrebbe essere risolto.
Ritornai a concentrarmi sul foglio, e dopo qualche secondo, provai a scrivere sotto una nuova definizione di probabilità.
La probabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano ugualmente possibili.
Anche qui però, come si poteva avere un rapporto che risultasse favorevole? Scossi la testa e scirssi un appunto dell'appunto.
Si noti che in questa definizione su utilizza il concetto di probabilità (eventi “ugualmente possibili” ovvero con uguale probabilità) per definire la probabilità. Questa definizione è inapplicabile se l’insieme dei casi possibili è infinito
Scritta così, nella mia testa era già meglio.
Eppure ero ancora molto lontano da ciò di cui avevo bisogno...
Avevo cominciato a fare dei calcoli partendo da concetti semplici, almeno secondo la mia testa, scrivendo su un foglio di brutta per poter fare scarabocchi pieni di numeri e parole. una persona esterna non avrebbe mai capito niente di tutto quello. L'importante però era che capissi io, il resto era tutto una grande quisquilia.
P(E) è uguale al numero di casi favorevoli fratto il numero di casi possibili, dove E rappresenta un evento e P(E) è la probabilità che si verifichi l'evento. naturalmente bisogna evitare gli eventi impossibili, e concentrarsi su quelli certi, quindi si può dedurre che 0 è minore o uguale a P(E) che a sua volta è minore o uguale a 1. Tuttavia ci sono due tipi di eventi, ovvero quelli compatibili e quelli incompatibili.
Fino a quan sembrava facile da scrivere, ma scovai un nuovo problema. Bisognava trovare un modo per portare gli eventi compatibili a 1 e gli eventi incompatibili a 0.
Due o più eventi si dicono incompatibili quando il verificarsi di uno escludegli altri. Quindi, due o più eventi si dicono compatibili quando il verificarsi di uno non esclude il verificarsi degli altri. Nell’ambito degli eventi compatibili però si distinguono eventi indipendenti ed eventi dipendenti
Non mi ero accorto che stavo scrivendo ciò che pensavo, ma una volta notato, con faccia soddisfatta scrissi un nuovo appunto sotto, legato agli eventi.
Due o più eventi si dicono indipendenti quando il verificarsi di uno non modifica la probabilità di verificarsi deglialtri. Allo stesso modo, due o più eventi si dicono dipendenti quando il verificarsi di uno modifica la probabilità di verificarsi degli altri
Continuai a scrivere parole, definizioni e calcoli, quando mi accorsi che stavo cominciando ad avere dei punti vuoti dove non riuscivo a trovare una risposta, mettendomi da solo contro un muro di numeri casuali che non riuscivano ad essere cambiati. Controllai l'ora, ed erano le 9 di mattina. Decisamente molto tardi. Lasciai quel marasma di figli lì dove stavano, avrei ripreso non appena la mie mente avrebbe riposato assieme al mio fisico.
So per certo che c'è una soluzione a tutto questo. Devo solo riuscire a scovare la base, perchè è lì che si trovano le fondamenta da cui si costruisce il tutto.
Pensieroso e ancora poco soddisfatto, me ne andai a fare colazione, con la convinzione però che presto o tarsi sarei riuscito a trovare la soluzione a tutti i miei problemi giornalieri. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
L'atmosfera in casa era tranquilla, mentre Ozpin si godeva la sua pausa dal suo studio mattutino. Troppo tranquilla, forse.
Hametsu non era una ragazza particolarmente mattiniera, ma solitamente a quell'ora era comunque già in piedi.
Un improvviso rumore ruppe il silenzio. Parevano essere due colpi di tosse. Esso si ripeté, stavolta tre volte. Proveniva dalla stanza di Hametsu.
Neanche il tempo di realizzare di cosa si trattasse, che un altro rumore seguì i precedenti. Una porta che si apriva. Pochi attimi dopo, la ragazzina bionda, ancora in pigiama, varcò l'uscio della cucina.
Camminava lentamente, e il suo sguardo sembrava perso nel vuoto. Senza dire una parola, si sedette su una delle sedie che costeggiavano il tavolo.. -
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La colazione fu molto tranquilla, forse più del solito: Il silenzio imperava sulla piccola abitazione, lasciandomi da solo con i miei pensieri. Non era una cosa così spiacevole, ma a volte era strano, considerando che viveva con sua nipote. Mi ero svegliato troppo presto? Si era addormentata troppo tardi? Qualche colpo di tosse rassicurò sulla presenza di Hametsu, segno che era comunque in casa. Poco dopo, ella uscì dalla sua stanza, ancora in pigiama, mentre io finivo il mio tè alle erbe aromatiche.
Buongiorno principessa dei sogni. Dormito bene?
Non sapevo dire se il suo comportamento fosse strano o meno. Abituato alle sue stranezze, poteva essere qualsiasi cosa, o semplicemente nulla. Avrei aspettato una sua reazione, che sarebbe arrivata prima o poi.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)[spoiler_tag]Legenda[/spoiler_tag]
Narrato
Parlato di Hametsu
La ragazzina sembrò udire a malapena la domanda dello zio. Non girandosi neanche verso di lui, Hametsu si limitò ad annuire leggermente con la testa, mentre iniziava a barcollare..
Z-zio... io... non...
Il suo respiro era affannoso. Sulla pelle delle guance e delle orecchie si poteva notare un tenue rossore. Gli occhi socchiusi.
Sbilanciandosi, cadde dalla sedia a peso morto.SPOILER (clicca per visualizzare)Puoi provare a prenderla al volo, ma non ti garantisco che ce la farai. Sarà una prova di riflessi.
Toccandola, potrai notare che è molto calda, più di quanto dovrebbe essere. Specialmente se decidi di toccarla in fronte.. -
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CS Quest congelata per inattività
Se tornerà attivo, il giocatore potrà decidere se continuarla (verrà data priorità a eventuali altre CS quest in corso/prenotate) o terminarla per liberare il personaggio..
CS quest 03 [Ozpin Nuragawa]: Dimmi cosa cerchi e ti dirò chi seiCS quest iniziale |
