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CS quest 02 [Shi Shokuji]: Risposte
Genere: ???
Difficoltà: variabile
Requisiti: Livello minimo = 0 ; Apprendimento Nen minimo = 0%
Partecipanti: Shi Shokuji, ???
Ambientazione: York Shin
Obiettivo: Raggiungere il luogo indicato dal bigliettino ottenuto nella CS quest 01 e scoprire di cosa si tratta
Ricompense: Exp. = tra 0 e 100
PS: si ricorda a tutti i giocatori che per ogni PG si dovrà specificare (sotto spoiler e sempre nel primo post) le armi/equip./oggetti extra equipaggiati per la Quest al quale si sta partecipando.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di ??? (cassiera)
Tardo pomeriggio. Le numerose luci del cuore di York Shin illuminavano le strade quasi come fosse giorno. Sui marciapiedi un viavai di persone senza sosta che camminavano veloci, probabilmente intente a tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Lì, tra i numerosi locali presenti su una delle vie centrali della città, era situato il "Like@home", un popolare internet café frequentato soprattutto dai giovani.
Una volta entrato, Shi avrebbe subito notato l'arredamento molto moderno del locale. Era molto luminoso, i colori rosa e blu predominavano nell'ambiente, nel quale della musica pop a volume medio-basso faceva da sottofondo. C'erano una decina di altri clienti all'interno.
Buonasera!
Una squillante voce femminile lo accolse non appena varcò l'ingresso. Dal retro del bancone, una giovane donna con gli occhiali, dai capelli neri e gli occhi scuri, vestita tema con la divisa del locale, si rivolse a lui sorridendo.
Se ha bisogno di usare un computer, si rechi pure alla postazione numero 7! Gradirebbe ordinare qualcosa?
Aggiunse, indicandogli la postazione citata.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Equip: Sudarśana e Padma Lv. 1
SHARKRAZOR MANTLE Lv.1
Ciondolo della Fonte VitaleSPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
ParlatoSPOILER (clicca per visualizzare)Per dare un'idea del vestiario.
York Shin City era la nemesi totale del Ryuuseigai. Il sole non era calato completamente e già le luci di negozi e lampioni abbagliavano nelle strade le persone che camminavano velocemente. Una fiumana di gente eterogenea che vorticava furente in diverse direzioni, tutte rendendo ancor più viva la città.
Shi non era una di queste persone "veloci", non andava di fretta e non si affaticava. D'altronde, nessuno lo stava aspettando.
Tastava nervosamente il foglietto in tasca, quello datogli da Bobov nella città discarica, quasi come se così facendolo avesse potuto ottenere qualche sorta d'informazione. Voleva sì arrivare alla residenza Tartaglia, ma prima doveva scoprire notizie in merito al famoso esame Hunter.
Mise piede in un locale colorato dall'arredamento un po' futuristico, dalle luci al neon rosa e blu che mutavano i colori del suo smoking. Adocchiò all'interno del locale una folta schiera di postazioni occupate e di giovani ragazzi come lui intenti a sorseggiare bevande davanti ai propri computer.
La voce di una ragazza che gli dava il benvenuto lo distolse dai suoi pensieri. Ricambiò veloce, per poi ascoltare ciò che ella aveva da dire.CITAZIONESe ha bisogno di usare un computer, si rechi pure alla postazione numero 7! Gradirebbe ordinare qualcosa?
Grazie mille. Per adesso sono a posto così. - rispose avviandosi alla postazione indicata dalla ragazza. Avviò la sua ricerca in maniera quasi istantanea; anche se non voleva correre, l'idea di arrivare il prima possibile al luogo suggerito da Bobov si faceva sempre più opprimente nella sua mente. Appena avrebbe trovato la sede dell'esame Hunter, avrebbe tirato dritto verso la sua prossima tappa.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Shi non impiegò molto a trovare ciò che cercava: già dopo la prima ricerca, tra i primi risultati comparve un collegamento al sito dell'associazione Hunter. Cliccando su di esso, il ragazzo avrebbe potuto notare nella home page a caratteri cubitali un breve paragrafo che annunciava l'imminente nuova edizione dell'esame per diventare hunter. Scoprì che l'esame era sostenibile da chiunque, ma i minorenni avrebbero necessitato dell'autorizzazione di un genitore o tutor legale. Venne anche a conoscenza della data e del luogo in cui si sarebbe svolta la prima prova d'esame. In caratteri ancora più grandi, in grassetto e sottolineato, Shi poté leggere:CITAZIONEATTENZIONE: L'ESAME PUO' INCLUDERE DELLE PROVE FISICHE POTENZIALMENTE MORTALI. L'INCOLUMITA' DEI PARTECIPANTI NON E' GARANTITA. PARTECIPARE SOLO SE CONSAPEVOLI DEI RISCHI.
L'associazione Hunter non si assume responsabilità in caso di incidenti di qualsiasi natura, smarrimenti di proprietà personali, furti, infortuni, traumi psicologici o decesso del partecipante.
Di seguito una lista di categoria di persone a cui era sconsigliata la partecipazione all'esame, quali persone affette da allergie, problemi cardiaci, disabilità psico-motorie, ecc.
Navigando sul sito, si potevano notare altre informazioni quali i benefici che garantisse la licenza di Hunter, un organigramma dell'associazione Hunter, dei contatti, e addirittura una sezione riservata agli hunter, che naturalmente Shi non poteva consultare.SPOILER (clicca per visualizzare)Se vuoi fare altro nell'internet cafè, procedi pure, altrimenti paga 150 jenny alla cassa (pagamento puramente ruolistico, non serve che ti scali soldi dalla scheda) e dirigiti verso la tua prossima destinazione, specificando le modalità con cui ci arrivi
Se ti rechi all'indirizzo scritto sul bigliettino, noterai che man mano che ti avvicini, le strade si fanno sempre più strette e buie, il luogo indicato non è altro che un seminterrato in un vicolo di periferia di York Shin. Sulla porta e nei dintorni nessun nome, solo il numero civico. Affianco alla porta un campanello, anch'esso anonimo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Un paio di click e Shi ebbe comodamente accesso a tutte le informazioni che voleva. Data, luogo ed anche tutte le avvertenze del caso per partecipare a questo pericoloso esame. A detta delle avvertenze, c'era persino il rischio di perdere la vita in un test simile.
Continuò a controllare il sito, dove si parlava anche di tutti i benefici che permetteva essere un Hunter. Erano molteplici ed avrebbero fatto gola a chiunque: probabilmente per questo l'esame era così difficile e rischioso.
Alzatosi dopo aver terminato la ricerca, si diresse in direzione della cassa per porgere alla stessa signorina che gli aveva dato il benvenuto l'ammontare di 150 Jenny.
Grazie mille, buona serata - concluse sorridendole, mentre un passo dopo l'altro varcava la porta che l'avrebbe rimesso sull'illuminata strada di York Shin City.
Fuori dal locale, il ragazzo mise un'altra volta la mano in tasca, stavolta per estrarne il foglietto, rileggendo l'indirizzo che vi era recato. Lo ripose con calma e si avviò a passo svelto. Mentre camminava, non poté fare a meno di notare che le luci diminuivano sempre più di numero, fin quasi a sparire del tutto e lasciare il ragazzo illuminato esclusivamente dalla luna e dalle lampadine interne degli appartamenti. Il luogo non era certamente dei più ospitali.
Anche gli abitanti delle stesse vie, se nel centro città sembravano più entusiasti e carismatici, lì ricordavano quasi più quelli del Ryuuseigai. In un certo senso, quasi si sentiva a casa.
All'ennesimo vicolo buio trovò finalmente la via indicata. Al numero prescelto, invece, sembrava non esserci nulla, ma ad un'occhiata più attenta scovò l'entrata ribassata di quello che doveva essere a tutti gli effetti uno scantinato.
Non trovandovi alcun nome impresso sopra, provò inizialmente a spingere la porta - "magari l'ingresso è più avanti" pensò - ma essa era saldamente chiusa. Sulla destra, piccolo e scuro, notò un campanello anch'esso senza nominativo.
"Tanto ormai" pensò mentre l'indice premeva sul bottoncino.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di ???
Qualche secondo dopo aver suonato il campanello, Shi poté notare la porta aprirsi davanti a lui. Un uomo, poco più basso di lui ma dalla muscolatura decisamente più massiccia, senza capelli né altri peli sulla faccia, comparve dinanzi a lui. Indossava pantaloni neri e camicia grigia, e un paio di occhiali da sole che oscuravano i suoi occhi e gli davano un aspetto leggermente più minaccioso. Sotto l'orlo di cinta dei suoi pantaloni sporgeva una pistola. Squadrò Shi per qualche secondo, per poi rivolgergli la parola.
Sì?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Ritrasse velocemente il dito dal pulsante al primo suono del campanello, ma tanto bastò perché un uomo gli venisse ad aprire la porta. Gli occhi, imperscrutabili e nascosti dagli occhiali da sole, non davano modo a Shi di vedere cosa stesse facendo, ma sentiva pesante il suo sguardo su di séCITAZIONESì?
Finalmente stava per ottenere le risposte che da sempre stava cercando. Da quando dovette scappare dalla città discarica, da quando incappò nel suo attentato: finalmente ora c'era qualcuno che poteva finalmente rispondere alle sue domande.
Era arrivato lì, ma non sapeva bene cosa dire. O meglio, non sapeva se dire qualcosa sarebbe stata una buona idea. Prese il foglietto che aveva in tasca e lo mostrò alla guardia, senza aggiungere altre parole se non - Vengo da parte di Bobov.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di Lela
Parlato di Paul
Parlato di Gikk
L'uomo alla porta afferrò il biglietto che Shi gli stava mostrando. Lo controllò per un attimo, per poi restituirglielo.
Seguimi.
Aggiunse, dandogli le spalle e iniziando a camminare verso l'interno dell'abitazione.
Appena varcato l'ingresso, Shi avrebbe notato solo uno spoglio corridoio, che si collegò a un secondo corridoio sulla destra. Da qui i due raggiunsero una stanza chiusa. L'uomo aprì la porta e fece cenno al ragazzo di entrare.
Oltre la porta, altre due persone stavano discutendo fra di loro, ma non appena i due nuovi arrivati varcarono l'uscio, i due interlocutori, di sesso opposto, si fermarono e si girarono verso di loro. Lei era una donna sulla trentina, con i capelli scuri, diversi tatuaggi in viso e inconsueta ferraglia sulle orecchie. Lui, un uomo fisicamente meno di presenza rispetto all'individuo incontrato all'ingresso, ma dall'aspetto comunque intimidatorio. Era magro, aveva i capelli scuri molto corti e un pizzetto appuntito a rigargli il mento. Entrambi vestiti in modo ordinario. I due erano seduti ai lati opposti di una scrivania posta vicino al muro opposto all'ingresso. Nella stanza non c'era molto altro: un divano, una tv e un piccolo tavolino in mezzo a essi, con sopra dei giornali.
L'uomo che aveva appena finito di accompagnare Shi esordì per primo.
Bobov ne ha mandato un altro.
La donna sospirò.
Speriamo non sia ai livelli degli ultimi due.
E' un ragazzino. Quanti anni hai?
Disse l'uomo vicino alla donna, ma quest'ultima non diede a Shi il tempo di rispondere.
Sono io l'addetta alle domande.
Tirò fuori un foglio di carta e una penna da un cassetto della scrivania. Poi indicò Shi. Poi una sedia vacante davanti a lei.
Siediti pure. Presentazioni: io sono Lela, lui (indicando l'uomo all'ingresso) è Paul e lui (indicando l'altro) è Gikk.
Dunque... dimmi un po'. Come ti chiami? Quanti anni hai? Hai già avuto esperienze con questo tipo di lavoro?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Shi fece un cenno d'assenso con la testa che neanche venne notato dall'uomo il quale, già voltatosi, si avviò all'interno dello scantinato. Il ragazzo lo seguì all'interno di un lungo corridoio, cui subito ne seguì un secondo. Al termine di quest'ultimo, si ritrovarono di fronte ad una porta chiusa. L'uomo l'aprì mostrando al giovane una stanza in cui vi erano due persone che discutevano tra loro.CITAZIONEBobov ne ha mandato un altro.
Sentì pronunciare all'omone. Voleva provare a prendere parola, ma desistette subito. Sentiva di non essere in una situazione comoda, quindi sarebbe stato meglio per lui tacere e rispondere esclusivamente alle domande.CITAZIONESperiamo non sia ai livelli degli ultimi due.CITAZIONEE' un ragazzino. Quanti anni hai?CITAZIONESono io l'addetta alle domande.
Un altro veloce scambio di battute tra i tre fece fece nuovamente sentire Shi sul "chi va là". Forse aveva appena intuito chi era in cima a quella gerarchia.CITAZIONESiediti pure. Presentazioni: io sono Lela, lui è Paul e lui è Gikk.
Dunque... dimmi un po'. Come ti chiami? Quanti anni hai? Hai già avuto esperienze con questo tipo di lavoro?
Anche se la donna aveva provato a metterlo a suo agio, il ragazzo sentiva di star sudando freddo. Probabilmente quella situazione era ben più pericolosa di quanto si aspettava, ma la sua risolutezza non poteva di certo vacillare arrivato a quel punto. D'altronde, chissà cosa gli sarebbe potuto succedere se si fosse tirato indietro.
Sono Shi. - esclamò sedendosi, come da richiesta - Ho 21 anni e imparo in fretta, qualsiasi cosa. Bobov non mi ha anticipato nulla di ciò che avrei dovuto fare, ma sono sempre disposto a rendermi utile.
Cercò di non dilungare troppo il discorso ma alla fine, complice la tensione, si rese conto d'aver detto più di quanto necessario e pregò che ciò non fosse stato un problema.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di LelaSPOILER (clicca per visualizzare)A causa del basso punteggio di carisma di Shi, Lela percepisce il suo stato d'animo.
Lela ottenne dal ragazzo le risposte che voleva, e notò la non poca agitazione dello stesso.CITAZIONESono Shi.
Ho 21 anni e imparo in fretta, qualsiasi cosa. Bobov non mi ha anticipato nulla di ciò che avrei dovuto fare, ma sono sempre disposto a rendermi utile.
Poi ridacchiò, mentre annotava qualcosa sul foglio di carta.
Rilassati, rilassati..
Procedette, sorridendo.
Non è un colloquio di lavoro. Vieni dal Ryuuseigai, per i governi mondiali non esisti, non sei tracciabile e quindi hai il profilo perfetto per ciò che facciamo. Prendiamo in squadra chiunque abbia queste caratteristiche.
Il sorriso sparì dal suo viso, trasformandosi in un'espressione molto seria, al limite del minaccioso.
Purché non portino guai o creino problemi.
Si alzò poi in piedi, appoggiando le mani sui fianchi.
Da quanto ho capito, non hai alcuna esperienza. Visto che Bobov non ti ha spiegato nulla, lo farò io. Noi ci occupiamo semplicemente di riscuotere dei debiti che alcune persone hanno verso il nostro capo. Tutto qui.
Non serve che ti dica che non è proprio il più legale dei mestieri, ma ehi, per ogni riscossione portata a termine ci spetta una discreta percentuale. Se sei qui immagino ti servano soldi. E' un modo facile per farli. Ed è relativamente sicuro. I nostri "clienti" non sono mai persone pericolose. Se lo fossero non sarebbero nostri clienti. E puoi star certo che non chiameranno la polizia, si ficcherebbero in guai ben peggiori di quelli in cui si trovano. Ma in ogni caso non sarai mai da solo, almeno per i primi tempi.
Hai domande?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Shi ascoltò l'intero discorso della donna senza pronunciare alcuna parola, probabilmente senza neanche respirare per evitare di emettere alcun suono.
A detta di Lela, il ragazzo era ottimo per quella tipologia di lavoro provenendo dalla città discarica: un vagabondo senza nome per il governo, qualcuno di difficilmente tracciabile.CITAZIONEPurché non portino guai o creino problemi.
"Non è mia intenzione" stava per pronunciare, ma rimase nuovamente in silenzio. Voleva essere il meno fastidioso possibile cercando di non farli mai arrabbiare. Questa era l'unica pista che era riuscito a trovare per ottenere le sue risposte, non era per nulla il caso di giocarsela già così male.
Fece un respiro dal naso per calmarsi e rendersi più freddo e lucido ai loro occhi, mentre la donna continuava a dargli indicazioni.CITAZIONEI nostri "clienti" non sono mai persone pericolose. Se lo fossero non sarebbero nostri clienti. E puoi star certo che non chiameranno la polizia, si ficcherebbero in guai ben peggiori di quelli in cui si trovano. Ma in ogni caso non sarai mai da solo, almeno per i primi tempi.
Hai domande?
Il suo compito, come aveva intuito già quando aveva iniziato ad inerpicarsi negli stretti vicoli della periferia di York Shin, non era nulla dei più legali. Un recupero crediti molto particolare che però, almeno a detta di Lela, non doveva presentare alcun pericolo. Inoltre, sarebbe anche stato accompagnato per i primi tempi.
Nessuna, posso iniziare anche ora.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di Gikk
Parlato di Lela
Shi ascoltò in silenzio la spiegazione di Lela, e alla sua domanda rispose negando la presenza di dubbi.
Lela sorrise, compiaciuta.
Bene. Che ne dici allora di fare subito un po' di esperienza sul campo? Stasera dovremmo andare a riscuotere due crediti. Ti accompagneranno Paul e Gikk. Io solitamente resto qui, mi occupo principalmente dell'organizzazione del lavoro.
Gikk si avvicinò a Shi, porgendogli una pistola.
La sai usare?
Attese la sua risposta, per poi aggiungere
In ogni caso, è solo per evenienza. Vedi di tenerla ben infoderata e con la sicura. Tirala fuori solo se lo fa qualcun altro prima di noi.
Su, andiamo.
Nella sua voce si percepiva una nota di noia.
I due accompagnarono Shi all'esterno, verso la loro macchina, mentre Lela li salutava con un semplice "A dopo". La macchina era un'ordinaria berlina a 5 posti, Gikk prese il posto alla guida, Paul quello del passeggero di fianco a lui, per poi mettere in moto e partire. Di tanto in tanto, Shi poté notare il guidatore rivolgergli un'occhiata tramite il riflesso dello specchietto interno.
Erano ormai le 21:30 di sera.SPOILER (clicca per visualizzare)Ti lascio il tragitto in macchina a disposizione se vuoi parlare di qualcosa con gli altri.
Edited by emanplay - 15/12/2020, 09:45. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
ParlatoCITAZIONEBene. Che ne dici allora di fare subito un po' di esperienza sul campo? Stasera dovremmo andare a riscuotere due crediti. Ti accompagneranno Paul e Gikk. Io solitamente resto qui, mi occupo principalmente dell'organizzazione del lavoro.
Mosse la testa per confermare, rendendosi però conto di non esser già più nel raggio visivo di Lela. Di per contro Gikk, avvicinatosi a lui, gli porse una pistola, chiedendogli se sapesse usarla. Il ragazzo scrollò la testa in segno negativo, indicando il chakra posato alla cintura - Ho la mia - disse - e non ho mai avuto in mano una pistola, non so quanto possa essere utile.CITAZIONEIn ogni caso, è solo per evenienza. Vedi di tenerla ben infoderata e con la sicura. Tirala fuori solo se lo fa qualcun altro prima di noi.
Su, andiamo.
La prese ugualmente e la saldò alla sua custodia, che pose al petto, prima d'esser preceduto fuori, in macchina, da Gikk e Paul. Non osò nemmeno chiedere di sedersi davanti, stava pensando di abbozzare la classica scusa "soffro il mal d'auto, posso stare io vicino al guidatore?", ma desistette.
Mentre l'abitacolo si muoveva in direzione del primo creditore, Shi continuava a notare come Gikk di tanto, in tanto, ponesse un'occhiata allo specchietto retrovisore per controllarlo. La cosa non lo faceva sentire propriamente a suo agio, ma forse non era il caso di discutere già prima d'iniziare, così provo a rompere il ghiaccio in qualche modo
E quindi voi siete i Tartaglia? Vi occupate esclusivamente di "recupero crediti?". -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato di Gikk
Parlato di Paul
Parlato del sig. Scroop
Dopo una certa tratta di strada, Shi decise di rompere il silenzioCITAZIONEE quindi voi siete i Tartaglia? Vi occupate esclusivamente di "recupero crediti?"
I due nei posti davanti si guardarono per un paio di secondi, poi accennarono una breve risata, finché Paul non rispose.
Tartaglia è il nostro boss. E probabilmente non è neanche il suo vero cognome. Noi siamo solo delle pedine a sua disposizione. Ma neanche sa che esistiamo. Io e Gikk non l'abbiamo nemmeno mai incontrato di persona.
E' incredibile che tu non l'abbia mai sentito nominare, però.
Poco dopo, Gikk fermò l'auto, accostandola al marciapiede di una stradina con poche case, non molto illuminata. Si girò verso i sedili posteriori, fissando il ragazzo
Tu guarda e basta. Non pronunciare parola e non fare niente se non te lo diciamo noi. Osservaci e impara l'approccio che usiamo con questi clienti, perché nella seconda riscossione ci scambieremo di ruolo.
I due scesero dall'auto, si diressero verso la porta d'ingresso di una delle case presenti e suonarono il campanello.
Un signore molto vecchio, quasi privo di capelli tutti bianchi, piccolo ed esile, si mostrò sull'uscio una volta aperto.
Buonasera signor Scroop. Siamo qui per la quota mensile.
Tremolante, e un po' balbettando, l'anziano signore rispose
I-io.. non... questo mese mi hanno rubato il portafogli e non ho più soldi.. V-vi prego.. chiudete un occhio per questo mese.. da-dal mese prossimo tornerò a pagarvi come al solito..
Gikk fece un passo in avanti in direzione dell'uomo.
Oh, Signor Scroop, ci dispiace molto per quello che le è successo. Sa bene che lei ci sta molto a cuore.
S-sì.. vi-vi ringrazio. Qu-quindi..
Però.
Lo interruppe velocemente Gikk.
Sa anche bene che il signor Tartaglia non tollera chi non rispetta gli accordi. La cifra che egli vi ha prestato era bella sostanziosa. Ma lui non ha fatto ritardi, quando ve l'ha procurata. Dico bene?
Fece un altro passo verso di lui, che arretrò di conseguenza.
N-no mai.. pe-però..
Non possiamo fare un'eccezione per lei. Sarebbe ingiusto nei confronti di chi ha sempre pagato regolarmente.
M-ma io non ho i soldi...
Non c'è nessun problema, signor Scroop. Troveremo subito un buon compromesso.
Gli disse, sorridendo, per poi farsi strada attraverso l'ingresso, oltrepassandolo e non curandosi troppo di averlo urtato.
N-no! Aspetti!
Gli urlò dietro, seguendolo.
Paul si girò verso Shi. Aveva in mano un pacchetto di sigarette. Ne estrasse una, portandola alla bocca, e porse il pacchetto in direzione del ragazzo.
Ci vorrà qualche minuto. Aspettiamo qui.
Vuoi una? Solo perché sei nuovo, però, non farci l'abitudine.. -
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Parlato
Probabilmente quella domanda non era la più furba da fare, dal momento che i suoi due "accompagnatori" si scambiarono una piccola, furtiva, risata.CITAZIONETartaglia è il nostro boss. E probabilmente non è neanche il suo vero cognome. Noi siamo solo delle pedine a sua disposizione. Ma neanche sa che esistiamo. Io e Gikk non l'abbiamo nemmeno mai incontrato di persona.
E' incredibile che tu non l'abbia mai sentito nominare, però.
Sono nuovo dell'ambiente, l'ha detto anche la signorina - disse quasi per giustificarsi, facendo spallucce dal sedile posteriore.
Guardava il panorama esterno scorrere lento: palazzi, lampioni e passanti si sfocavano in una visione confusa che faceva da sfondo agli interrogativi del ragazzo.
Ora si trovava dentro l'ambiente che gli avrebbe potuto procurare risposte, ma risultava essere tremendamente pericoloso. Quelli con cui si stava muovendo erano l'ultima ruota del carro, e lui non era altro che un bullone di riserva di quella ruota. Riuscire ad ottenere delle risposte sarebbe stato complicato e c'avrebbe impiegato molto tempo. Poteva rischiarsela un po', giocare al meglio le sue carte per provare a sapere qualcosa, ma come?CITAZIONETu guarda e basta. Non pronunciare parola e non fare niente se non te lo diciamo noi. Osservaci e impara l'approccio che usiamo con questi clienti, perché nella seconda riscossione ci scambieremo di ruolo.
Le parole di Gikk lo ripescarono da quel fiume di pensieri. Era arrivato il momento di agire e gli avrebbe mostrato come fare. Sembrava quasi che l'uomo sapesse già trattarsi di un caso insolvente. E il prossimo sarebbe toccato a lui.
In silenzio, con gli occhi fissi sul guidatore che gli stava anche facendo da mentore per l'ingrato compito, Shi provava a catturare nella sua mente ogni singolo istante per poi replicarlo, anche se quello che stava vedendo gli stava facendo venire il voltastomaco. Una piccola e vecchia figura tremolante provava ad opporsi al suo aguzzino venuto a reclamare del denaro sonante. Gikk sapeva bene come muoversi e cosa dire per giustificare le sue future azioni, "l'avrà fatto milioni di volte" pensò.
Entrati in casa non erano più nella visuale di Shi, in compenso Paul gli si stava avvicinando con un pacchetto di sigarette.CITAZIONECi vorrà qualche minuto. Aspettiamo qui.
Vuoi una? Solo perché sei nuovo, però, non farci l'abitudine.
Il ragazzo scese anche lui dalla macchina e ne prese una dal pacchetto, ringraziando.
Hai anche da accendere? - disse portandosi la sigaretta sulle labbra - Molto meglio dei puzzolenti sigari di Bobov.. -
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Parlato di Gikk
Parlato di Paul
Shi accettò volentieri l'offerta di Paul, per poi chiedergli da accendere. L'uomo sfregò un fiammifero contro la scatoletta che li conteneva, per poi dare fuoco all'estremità della sigaretta del ragazzo.CITAZIONEMolto meglio dei puzzolenti sigari di Bobov.
Paul ridacchiò
Sì, hai ragione.
Chissà, forse non sei così sprovveduto come sembri.
Fece una pausa per fare un prolungato tiro della sua sigaretta, quasi a finirla tutta, per poi espirare fuori tutto il fumo.
Lo scopriremo tra poco.
Con una schicchera lanciò lontano la sigaretta ormai quasi tutta consumata.
Pochi attimi dopo, Gikk uscì dall'abitazione, con in mano una scatoletta. Fermo sull'uscio, si poté notare il vecchio sig. Scroop che lo guardava allontanarsi verso l'auto: sembrava alquanto demoralizzato. Chiuse poi la porta, lentamente.
Gikk, nel mentre, tornò verso la vettura.
E una è fatta.
Cos'hai recuperato?
L'anello della moglie defunta. Sicuramente Lela saprà ricavarci anche più della quota mensile.
Gikk si girò verso Shi.
Nella mia macchina non si fuma. Su, butta quella robaccia e andiamo.
Gli disse con fare severo e tornò a bordo della macchina, seguito da Paul. Una volta che Shi si fosse unito a loro, gli avrebbe chiesto
Hai osservato bene? Pensi di farcela?
Per poi mettere in moto e partire verso la prossima destinazione
Edited by emanplay - 19/12/2020, 17:01.
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