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Pensato
ParlatoCITAZIONEBobov si occupa di fare da tramite tra la gente di qui e la mafia di York Shin.. puoi pensarlo come una specie di ambasciatore.
Mi auguro sia una persona con cui poter parlare. Ormai è passato un po' di tempo e vorrei veramente scoprire chi era sulle mie tracce.CITAZIONEHun... ter...
Shi arrestò per un istante a mezz'aria il pezzo di piccione che stava per imboccare, rimanendo con le fauci ferme e spalancate. Javi sembrava aver detto qualcosa, ma il ragazzo non capiva cosa. Guardò interrogativo Pedro, per poi avvicinare la forchetta alla bocca.CITAZIONEAh! Ora ricordo! Quando ero piccolo papà mi raccontava spesso di aver conosciuto un hunter. Più precisamente un.. gourmet hunter? Credo si chiamasse così. Mi raccontò che quell'hunter preparava dei piatti sensazionali e che avevano dei sapori che nessuno aveva mai sentito prima.
Il tuo piatto deve avergli ricordato in qualche modo quei momenti.. penso sia un gran bel complimento.
Sai chi sono gli hunter, no?
Oh, allora devo trovare questo hunter e farmi dare le sue ricette! Scherzi a parte, mi fa molto piacere che questo pranzo abbia potuto portare un po' di felicità a tuo padre. Penso che questo sia il miglior ringraziamento. - espresse felice, alle parole di Pedro riguardo la bontà della preparazione, per tornare poi repentino sulla domanda finale - In realtà questa è la prima volta che li sento nominare. Di che si tratta? - chiese deglutendo il boccone. Hunter e gourmet hunter, due parole che sentiva per la prima volta e che subito raccolsero la sua attenzione. Ascoltò l'aneddoto di Javi, ma voleva saperne di più e ormai, dato che si trovava a pochi passi dall'abitazione di Bobov, poteva anche intrattenersi nella spiegazione mentre gustava il pasto ancora caldo.
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Parlato di PedroCITAZIONEIn realtà questa è la prima volta che li sento nominare. Di che si tratta?
Pedro, mentre imboccava il padre con l'ultima forchettata presa dal piatto ormai pulito, osservò un po' stupito il giovane.
Davvero non ne hai mai sentito parlare?
Beh.. pensandoci, in effetti è plausibile. Sei giovane e hai sempre vissuto qua.
Gli hunter sono degli individui dalle capacità straordinarie che fanno della ricerca di tesori, luoghi, persone o qualsiasi cosa possa essere ricercata il loro lavoro. A quanto so, l'esame per diventare hunter non è alla portata di tutti. E' estremamente selettivo. Ma una volta diventati hunter, si gode di una moltitudine di benefici come l'accesso a luoghi esclusivi e a informazioni riservate alla gente comune.
Finì di mangiare anche il suo piatto, si alzò da tavola e si recò verso un armadietto vicino al letto, da cui estrasse una fiaschetta.
La conservavo per un'occasione speciale.. ma chissà quando mi ricapiterà di avere un ospite a casa. Meglio approfittarne.
La stappò e ne versò una piccola quantità nel bicchiere di Shi. Poi nel suo, che alzò al cielo.
Alla tua. Che tu possa raggiungere i tuoi obiettivi.
Fece scontrare delicatamente il suo bicchiere con quello del giovane, per poi bere tutto d'un fiato il liquido.
Attenzione, è forte.
Ridacchiò.. -
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ParlatoCITAZIONEMa una volta diventati hunter, si gode di una moltitudine di benefici come l'accesso a luoghi esclusivi e a informazioni riservate alla gente comune.
In questo modo pensò Shi anche se andare da Bobov si rivelasse un buco nell'acqua, potrei sempre provare a sfruttare quest'altra pista.
Terminò il pasto, poi diede un'occhiata a Pedro il quale, dopo essersi occupato di accudire il padre, prese una fiaschetta da un armadio vicino al letto.CITAZIONELa conservavo per un'occasione speciale.. ma chissà quando mi ricapiterà di avere un ospite a casa. Meglio approfittarne.
Allora mi auguro di poter essere nuovamente ospite da te e tuo padre! Questo esame mi interessa, sai per caso dove si tiene, o dovrò chiedere anche questo a Bobov?
Lasciò che il padrone di casa gli versasse da bere, dopodiché levò il calice assieme a lui.CITAZIONEAttenzione, è forte.
Siamo vissuti nel Ryuuseigai, c'è forse qualcosa di più forte di questo?
Trangugiò il sorso e posò il bicchiere sul tavolo, storcendo lievemente gli angoli della bocca a causa del forte sapore di alcol della bevanda. Era indubbiamente forte.
Pedro, ringrazio te e tuo padre dell'ospitalità, ma ora devo andare a parlare con Bobov.. -
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Parlato di PedroCITAZIONEAllora mi auguro di poter essere nuovamente ospite da te e tuo padre! Questo esame mi interessa, sai per caso dove si tiene, o dovrò chiedere anche questo a Bobov?
Mi spiace, non ne ho la minima idea. Spero tu abbia più fortuna con lui.
Dopo aver bevuto il suo shot, Shi pareva intenzionato a ripartire con le sue ricerche.CITAZIONEPedro, ringrazio te e tuo padre dell'ospitalità, ma ora devo andare a parlare con Bobov.
Certo, non ti trattengo oltre!
Si alzò e andò ad aprirgli la porta, approfittandone per indicargli la casa di Bobov.
La casa spiccava decisamente in mezzo alle altre del Ryuuseigai. Sembrava quasi un'ordinaria casa di una normale cittadina. Quasi, perché comunque non era molto grande e mostrava segni di deterioramento, ma in confronto alle altre era comunque un bel salto di qualità. I muri grigi erano in pietra e il tetto era coperto di tegole. Le finestre erano serrate.
A presto. E buona fortuna.. -
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Parlato
Si congedò dai due uomini con un cenno del capo ed un caldo sorriso, dopodiché uscì da quella casa. Il forte sapore di alcol ancora attanagliava la bocca di Shi che, seppur abituato, dovette ammettere a se stesso che Pedro aveva fatto bene a metterlo in guardia.
Si incamminò verso l'abitazione di Bobov seguendo minuziosamente le indicazioni dategli dall'uomo. Sapeva di star per vedere una casa messa molto meglio delle precedenti grazie al ruolo di spicco che ricopriva il suo proprietario. D'altronde, essere un ambasciatore della mafia nel Ryuuseigai avrebbe dovuto portare qualche piccolo benefits.
Alla fine, in poco tempo, arrivò alla porta dell'abitazione. Notò che essa spiccava come un'oasi nel deserto: piccolina, ma una casa che sarebbe potuta stare tranquillamente in qualsiasi altra regione senza destare sospetti. E lì, nella città discarica, sembrava quasi un castello comparata alle baracche che la popolavano.
Si avvicinò all'ingresso apprestandosi a bussare con un colpo delle nocche sulla porta, ripensando ai due interrogativi che gli avrebbe posto, anche se non sapeva ancora in quale ordine chiederglieli: il suo obiettivo primario era indubbiamente conoscere la verità su quanto accaduto, ma la parola "Hunter" continuava a ronzargli prepotentemente in testa; forse venire a conoscenza del luogo dell'esame poteva essere un qualcosa di molto migliore, se si rifletteva sui privilegi che gli avrebbe portato superarlo.
Mentre la mano toccava il legno, ricordò l'avvertimento di Pedro: quella persona non era affatto raccomandabile, e dirgli che l'aveva mandato il cacciatore poteva essere un ottimo punto di forza nella discussione.. -
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Parlato di ???
Una decina di secondi dopo aver bussato alla porta, Shi poté notare la stessa aprirsi, in seguito a due rumori tipici di una serratura che viene sbloccata. Tuttavia, si aprì solo di pochissimi centimetri. Si intravedeva una catena attraversare lo spazio creatosi tra la porta e i suoi infissi. Sopra di essa, spuntò poi un occhio. Molto probabilmente appartenente a un uomo. Esso lo squadrò per qualche secondo, poi si udì una voce molto profonda e minacciosa provenire dall'interno dell'abitazione, insieme a un forte odore di fumo.
Chi sei? Cosa vuoi?. -
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Parlato
Dopo pochi secondi un forte rumore di catene andò ad anticipare quella che era una leggera apertura della porta. Di lì un occhio, con fare inquisitorio, iniziò a squadrare il giovane Shi da capo a piedi.CITAZIONEChi sei? Cosa vuoi?
Tuonò nervoso l'occhio da dietro la fessura. Il ragazzo ebbe un lieve sussulto, poi si rese conto che sarebbe stato meglio sembrare deciso e risoluto affidandosi ai consigli di Pedro.
Sono qui per parlare con Bobov. - disse con tono fermo - Vorrei un aiuto. Mi ha mandato qui Pedro, il figlio del vecchio Javi
Aspettò dubbioso dopo aver espresso quella richiesta. Aveva fatto bene? Sarebbe riuscito ad avere almeno un colloquio con questa persona, o sarebbe sfumato il tutto in un niente di fatto? Non poteva ancora saperlo, quindi si limitò ad attendere un segno da dietro quella porta.. -
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Parlato di ???CITAZIONESono qui per parlare con Bobov.
Vorrei un aiuto. Mi ha mandato qui Pedro, il figlio del vecchio Javi
L'uomo rispose prontamente
Non m'interessa chi ti manda. Non aiuto nessuno. Sparisci.
E la porta davanti a Shi si richiuse velocissima.
Intanto, dal cielo che poco prima minacciava tempesta iniziarono a scendere alcune gocce d'acqua. Tuoni in lontananza ruppero il silenzio a quel punto creatosi nelle strade del Ryuuseigai.. -
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ParlatoCITAZIONENon m'interessa chi ti manda. Non aiuto nessuno. Sparisci.
La porta sbattuta quasi sul muso fece storcere non poco il naso a Shi, che inconsciamente inarcò la bocca in una smorfia rabbiosa. Come se tutto ciò non fosse bastato, forti tuoni che preannunciavano un violento temporale avevano iniziato ad udirsi non troppo in lontananza. Se non voleva bagnarsi, doveva convincere in fretta l'uomo.
Batté forte col pugno due volte alla porta serrata e, senza aspettare un istante che da dietro questa venisse riaperta, disse quasi urlandolo
Abitavo qui prima, ero il ragazzino che cucinava! Ho bisogno di informazioni e posso pagarti per averle!
Era a metà frase quando una goccia gli cadde sul naso. L'acqua a breve avrebbe iniziato a scendere piovosa dal cielo.. -
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Parlato di Bobov
Shi non demorse e provò a bussare di nuovo, facendosi sentire a gran voce da fuoriCITAZIONEAbitavo qui prima, ero il ragazzino che cucinava! Ho bisogno di informazioni e posso pagarti per averle!
Passò qualche secondo di silenzio, poi uno spiraglio della porta si schiuse nuovamente. L'occhio visto in precedenza fece di nuovo capolino in quella minuscola apertura, e lo osservò per diversi attimi.
La porta si richiuse. Un ulteriore rumore di un chiavistello che veniva sbloccato. E infine si aprì completamente.
Ciò che Shi si trovò davanti fu un uomo sulla cinquantina dalla grossa stazza, sia in altezza che in larghezza, e dalla barba incolta. I pochi capelli bianchi che gli erano rimasti in testa erano tutti tirati all'indietro. Indossava dei pantaloni molto ordinari e una canottiera bianca. In bocca un sigaro acceso. Squadrò il ragazzo dalla testa ai piedi e poi esordì.
Non ho idea di chi tu sia, nè voglio i tuoi soldi. Ma forse possiamo trovare un accordo.. prego, entra.
Si spostò leggermente dall'ingresso per farlo passare. All'interno l'odore di fumo era ancora più netto e invadente. D'altronde le finestre erano chiuse e dal posacenere sul tavolo che saltava subito all'occhio sporgevano una decina di fondi di sigari già fumati. La casa, nell'insieme, era abbastanza anonima, ma alcuni dettagli potevano delineare il profilo psicologico della persona con cui stava per avere a che fare: un fucile appoggiato a un muro, una zona cucina che non dava molto l'impressione di essere pulita, un divano e addirittura una piccola radio-tv a pile, quasi un lusso in quella zona.
Beh. Presentati innanzitutto. Tu sai il mio nome ma io non so il tuo.
Come ti chiami? E quali informazioni stai cercando?. -
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Parlato
Altri rumori e, finalmente, la porta si aprì. Davanti a Shi apparve un omone grosso, alto forse quanto Shi, di mezza età e con una barba lasciata crescere con noncuranza.CITAZIONENon ho idea di chi tu sia, nè voglio i tuoi soldi. Ma forse possiamo trovare un accordo.. prego, entra.
Disse facendo ballare il sigaro ancora acceso tra le labbra, lasciando al ragazzo la possibilità di entrare. Shi lo squadrò torvo e lo superò senza proferire parola. Quando varcò la soglia, l'odore acre di fumo gli entrò nelle narici impedendogli di respirare per qualche istante. Anche se non era male.
Adocchiando l'appartamento saltò subito all'occhio una radiolina che ricordava un po' i luoghi bombardati dalla guerra. D'altronde, vivere nel Ryuuseigai era una battaglia continua a tutti gli effetti.
Non aveva ancora aperto bocca che Bobov lo riprese.CITAZIONEBeh. Presentati innanzitutto. Tu sai il mio nome ma io non so il tuo.
Come ti chiami? E quali informazioni stai cercando?
Sono Shi, e vivevo da queste parti un tempo - si fermò un istante a riflettere su quale delle due domande porre prima, poi capì che chiedere subito ad un ambasciatore della mafia chi avesse tentato di ammazzarlo e per quale motivo, forse non era una buona idea - Pedro mi ha detto che sei una persona con la quale si può parlare e che sa un mucchio di cose. A me interessa sapere dove si tiene l'esame Hunter.. -
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Parlato di BobovCITAZIONESono Shi, e vivevo da queste parti un tempo.
Pedro mi ha detto che sei una persona con la quale si può parlare e che sa un mucchio di cose. A me interessa sapere dove si tiene l'esame Hunter.
Pedro ti ha detto questo, eh?
Bobov seguì in una lunga aspirata del suo sigaro, soffiando poi fuori tutto il fumo.
In piedi, vicino all'angolo della stanza in cui si trovava il fucile, squadrò nuovamente Shi, con sguardo scettico. I suoi occhi trasmettevano un certo senso di minaccia, pur non essendo nelle sue attuali intenzioni essere minaccioso.
Davvero? Tutto qui che quello che vuoi sapere? Dove si tiene l'esame per diventare hunter?
Ridacchiò, più per scherno che per reale divertimento
Non è mica un segreto, sai? Basta fare una veloce ricerca su internet.
Certo, se sei nato e cresciuto qui, non saprai nemmeno cos'è, l'internet. Ma non vale neanche la pena mettersi a fare accordi per qualcosa di così banale.
In ogni caso, io non lo so. Ma puoi recarti nella città più vicina al di fuori del Ryuuseigai e cercarlo da te.
Si sedette senza delicatezza sul divano.
Se è tutto, puoi anche andare. Non farmi perdere ulteriore tempo.. -
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Parlato
Ogni silenzio era, se possibile, più pesante di qualsiasi parola pronunciata. Lo sguardo di Bobov pesava enormemente sul giovane, che sentiva di poter finire da un istante all'altro in una situazione pericolosa. Il fucile stesso, che riposava vicino i piedi dell'omone, non faceva che enfatizzare sempre più questa sensazione negativa.CITAZIONENon è mica un segreto, sai? Basta fare una veloce ricerca su internet.
Certo, se sei nato e cresciuto qui, non saprai nemmeno cos'è, l'internet. Ma non vale neanche la pena mettersi a fare accordi per qualcosa di così banale.
In ogni caso, io non lo so. Ma puoi recarti nella città più vicina al di fuori del Ryuuseigai e cercarlo da te.
A quanto pareva, scoprire il luogo di questo esame era molto più semplice di come gli avesse fatto capire Pedro. Almeno aveva ottenuto la prima delle risposte che cercava. Ora era il turno di quelle che gli avevano fatto intraprendere il viaggio di ritorno.
So cos'è internet. Sono nato qui, ma ho girovagato abbastanza. - rispose leggermente seccato, sentendosi trattato come un uomo delle caverne.
Fece un mezzo passo indietro riflettendo meglio sulla risposta che gli era stata data. Questo esame così famoso era disponibile a tutti, quindi per essere così elitario sarebbe dovuto essere molto difficile. Non sapeva più se valeva la pena rischiare di incappare in un fallimento immediato.
Mentre rifletteva posando gli occhi fissi sul fumo emanato dal sigaro di Bobov, Shi quasi non si accorse che quello, crollando con tutto il peso e senza alcuna grazia sul divano, intendeva terminare quella conversazione e mandarlo a casa.CITAZIONESe è tutto, puoi anche andare. Non farmi perdere ulteriore tempo.
Per tutta risposta Shi si avvicinò. Con estrema calma, ma imperturbabile si diresse fino a stare a meno di un metro di distanza da Bobov -Hanno mandato qualcuno ad uccidermi - disse con voce grave e ferma - quando non ero neanche un ragazzino. Per quale motivo avrebbero dovuto farlo? Chi può avere interesse nell'uccisione di un bambino che mendica per strada?. -
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Parlato di Bobov
D'un tratto, Shi si avvicinò in modo deciso a Bobov. Quest'ultimo se lo ritrovò davanti, e lo guardò dal basso del divano all'alto dei suoi occhi.CITAZIONEHanno mandato qualcuno ad uccidermi
Quando non ero neanche un ragazzino. Per quale motivo avrebbero dovuto farlo? Chi può avere interesse nell'uccisione di un bambino che mendica per strada?
Si alzò di scatto in piedi, e il suo viso fu a pochi centimetri da quello del ragazzo.
Ora sì. E' questo il vero motivo per cui sei qua.
Sorrise compiaciuto.
Il suo sigaro si era ormai consumato del tutto, perciò si diresse verso il tavolo e lo spense nel posacenere, aggiungendolo alla piccola montagna di sigari formatasi al suo interno.
Ora la domanda è...
Tirò fuori dalla tasca una scatoletta, la aprì e ne estrasse un sigaro identico al precedente, portandolo alla bocca. Poi, dopo aver riposto la scatoletta, dalla medesima tasca estrasse un accendino a benzina e accese il prodotto da fumo.
...cosa sei disposto a mettere in gioco, per trovare quello che cerchi?
Dall'altra tasca, estrasse il suo portafogli, da cui a sua volta estrasse un bigliettino. Si girò direttamente verso Shi, reggendo il bigliettino davanti al suo viso, con il fronte rivolto verso di sè: il ragazzo non poteva ancora sapere cosa ci fosse scritto sopra.
Ricordo bene quell'episodio. Ricordo di un ragazzino che fu bersaglio di un colpo d'arma da fuoco che non andò a segno. Purtroppo però io non ho l'informazione che cerchi. Non so chi fosse il committente.
Ma.. qui c'è scritto il nome di chi potrebbe saperlo.
Si tratta di un commerciante d'armi e di uomini che opera a York Shin city. Il Ryuuseigai è il suo parco giochi. Sa chi ne entra, chi ne esce, e qualsiasi cosa accada al suo interno. Io lavoro per lui, ma non sono l'unico. Ha decine di informatori sparsi su tutto il territorio. Se non lo sa lui, non lo sa nessuno. A parte ovviamente il colpevole in persona.
Tuttavia, non sperare che ti procuri quell'informazione senza voler nulla in cambio. Passare un'informazione simile a qualcun altro è sempre un rischio, ed egli non si assume rischi inutilmente. Probabilmente dovrai svolgere qualche lavoro per lui e guadagnarti la sua fiducia. Solo allora, sempre ammesso che tu riesca a trovarti faccia a faccia con lui, potrai chiedergli di essere ricompensato.
Porse il bigliettino a Shi, con il fronte rivolto verso il basso.
Se scegli di proseguire, recati qui e mostra questo. Mi raccomando non perderlo. Solo così sapranno che ti ho mandato io e che non sei un estraneo qualsiasi.
Fece una pausa, poi aggiunse.
Ti do solo un paio di consigli, così da evitare che tu ci lasci le penne nel giro di 24 ore.
Primo.. vai lì solo se sei sicuro di quello che fai. Se non l'avessi capito, si tratta di un pezzo grosso. E i pezzi grossi odiano le perdite di tempo.
Secondo.. non cercare di fare furbate. Non sei un buon attore. L'ho capito solamente parlando pochi minuti con te. Un passo falso potrebbe costarti la vita, non ti conviene rischiare.
Detto ciò, attese, sempre col bigliettino in mano, una sua decisione, fissandolo dritto negli occhi.. -
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Parlato
Viso a viso, sembrava un confronto tra colossi. L'altezza dei due era ben sopra la media e lo stesso Shi si era ritrovato poche volte nella situazione di guardare qualcuno negli occhi senza dover inclinare il capo verso il basso.
Seguì con lo sguardo l'uomo che ammazzava il sigaro spento nel posacenere insieme agli altri morti, solo per poi accendersene un altro immediatamente dopo.CITAZIONE...cosa sei disposto a mettere in gioco, per trovare quello che cerchi?
La domanda fatta da Bobov, prima di sventolare dinanzi al naso di Shi un bigliettino di carta, non ebbe neanche bisogno di una risposta.
Il ragazzo, infatti, rimase in silenzio e lasciò proseguire il discorso dell'omone. Lo metteva in guardia su ciò che avrebbe potuto trovare e sulle persone con cui avrebbe avuto a che fare se avesse accettato. Shi aveva già accettato nel momento in cui era rientrato nel Ruiiseigai. Prese il foglietto senza leggere ancora nulla.
CITAZIONE[...]non cercare di fare furbate. Non sei un buon attore. L'ho capito solamente parlando pochi minuti con te. Un passo falso potrebbe costarti la vita, non ti conviene rischiare.
Non sono un buon attore, ma sono uno che non ha mai avuto nulla. - fece un respiro che interruppe il discorso - E sono uno che si sa muovere.
Si fermò un istante per aprire il biglietto e leggerne il contenuto
Cosa ti devo per tutto questo?.
CS quest 01 [Shi Shokuji]: Ritorno a casa |
