Miniquest n° 02: Una cena con Mr. Valentine.

Narrato - Pensato - Parlato 

La segretaria procedette con un nuovo lancio della moneta. Le sue braccia, che a ogni manche precedente sembravano moltiplicarsi, quella volta sembrarono proprio scomparire, al limite del paranormale.

Kara, dapprima un po' timida e a disagio in quella situazione nuova per lei, sembrò lasciarsi tutto alle spalle e cambiare completamente personalità. Il suo sguardo precedentemente incredulo e meravigliato fece posto a un'espressione concentrata e determinata. I suoi occhi rossi, poco prima intenti a fissare principalmente il pavimento, in quel momento erano fissi su quelli della donna di fronte a lei. Si trovava in una specie di trance agonistica. Raramente la si poteva osservare in quello stato.

Destra.

Disse, freddamente e senza perdere un secondo di tempo al termine del lancio.

Narrato - Pensato - Parlato 

La donna, dopo essersi complimentata con i presenti per aver indicato nuovamente la mano giusta, sorrise e si preparò ad effettuare un nuovo lancio.

Speciale...? Cosa intende dire?

La donna, proprio come nei turni precedenti, lanciò in aria la moneta.
Kara iniziò a fissarla con estrema concentrazione, sforzandosi di non battere le palpebre neanche per un millesimo di secondo e cercando di seguire ogni piccolo movimento.

Tutto ad un tratto, la monetina svanì. Niente fece pensare che qualcuno potesse averla afferrata, ma la monetina non c'era più. La segretaria tese di nuovo le braccia di fronte a lei e pose la fatidica domanda.

C'è qualcosa che non va. Non saprei dire con certezza in quale mano si trovi... eppure ho avuto una strana sensazione...

Kara guardò la donna in faccia. Poi la sua mano destra. Poi la sua mano sinistra.

Non ne sono completamente sicura ma...

Secondo me...

Fissò nuovamente la donna negli occhi, per poi puntare il suo indice in direzione del taschino da cui aveva tirato fuori la moneta, inizialmente.

E' nel tuo taschino.

Narrato - Pensato - Parlato 

L'intuizione di Kara si rivelò corretta. La donna estrasse dal taschino la moneta d'argento, giocherellando con essa mentre impartiva una lezione ai partecipanti.

Immediatamente dopo quelle parole, Kara percepì qualcosa dentro la sua mano: la guardò, aprendo il palmo verso il suo viso. La monetina era lì, nonostante la donna non si fosse neanche avvicinata a lei per porgergliela.
La giovane rimase a bocca aperta. Quello che era appena successo andava al di là del semplice illusionismo.

Non è possibile... Non è... Non è possibile! Come ha fatto??

G-Grazie...

Rispose, arrossendo. Il suo attuale carattere, timido e riservato, era completamente in contrasto con quello deciso e concentrato tirato fuori durante il gioco. Ma di questo neanche se ne rendeva conto.
Avrebbe tanto desiderato chiederle quale fosse il trucco. La sua curiosità era a mille ma, in quel momento, era sovrastata dalla contentezza per aver ricevuto quel premio. Probabilmente non valeva neanche così tanto, sembrava una comunissima moneta d'argento, ma per lei, che iniziava a provare sempre più ammirazione per Ashe man mano che passava del tempo con lei, valeva qualcosa in più. Non avendo tasche in cui custodirla, la tenne in mano, giocherellando con essa e assicurandosi di tanto in tanto di averla ancora. Eventualmente avrebbe avuto tempo più tardi per le sue domande, che decise di rimandare perché, una volta raggiunto il piano e apertesi le porte dell'ascensore, l'attenzione della segretaria venne immediatamente catturata da quella che sembrava essere un'addetta ai lavori della serata, la quale ricevette dalla donna una breve ma decisa strigliata.
Kara osservò la scena, un po' dispiaciuta per la sottoposta, ma nuovamente incantata dalla classe della superiore.
Scesa dall'ascensore, si diede un'occhiata intorno. Sembrava trovarsi in una sorta di museo, ma una zona della sala era dedicata alla ristoro degli invitati, zona verso cui si mosse direttamente.
Non era particolarmente interessata all'arte in generale, e in più quegli animali imbalsamati le facevano un po' impressione. Era decisamente più interessata al cibo. Al solo osservare quelle pietanze le si illuminavano gli occhi e le veniva l'acquolina in bocca. Ed erano solo gli antipasti.

Dove dovrei sedermi..? Ci sono dei posti riservati o ne andrà bene uno a caso..?

Notò che alcuni invitati erano già seduti, impegnati nelle loro conversazioni, mentre venivano serviti dai camerieri.

Non posso semplicemente sedermi insieme a loro, come se nulla fosse....

Adocchiò un tavolo completamente libero e camminò velocemente in sua direzione. Cercando di non compiere movimenti poco aggraziati, si sedette e osservò cos'aveva di fronte. Il tavolo era accuratamente apparecchiato con ordine e decorato in modo elegante. Poi si guardò intorno.

....sono così a disagio! Cosa dovrei fare??

Posò la sua moneta d'argento sul tavolo e, intrecciando le dita, appoggiò le braccia sulle sue gambe, continuando a guardarsi in giro per eventualmente replicare ciò che facevano gli altri ospiti e in attesa che succedesse qualcosa.
Di tanto in tanto si girava verso Ashe, ammirandola da lontano mentre svolgeva i suoi incarichi.

Chissà, magari un giorno sarò come lei....
...sì, come no.

Narrato - Pensato - Parlato 

Non molto tempo dopo essersi seduta, Kara notò avvicinarsi al suo stesso tavolo uno dei due ragazzi che erano nell'ascensore con lei. Un volto già noto per lei, ZanHel. Egli esordì.

Vuoi dire che... ci si serve da soli?

Rispose, con non poca vergogna per non sapere quali procedure adottare in tale contesto. Poi continuò, abbassando il tono della voce, per non farsi sentire troppo nei dintorni.

E' la prima volta che partecipo a un evento simile. Non so... non ho idea di come ci si comporti..

Pensò di alzarsi e andare a prendere qualcosa anche lei, quando un secondo ragazzo si unì al tavolo. Era anche lui nell'ascensore, ma non lo conosceva. I due iniziarono a parlare di quanto successo poco prima.

Disse prima ZanHel.

Ribadì poi l'altro.
Kara abbassò leggermente lo sguardo davanti a sé, annuendo.

E' vero, l'ultimo era diverso. L'ha detto lei stessa dopotutto. A differenza dei precedenti, mentre la moneta era in aria non ho percepito neanche un minimo movimento delle braccia. Nessun corpo si è frapposto tra la linea del mio sguardo e la moneta.
L'occhio di una persona allenata è in grado di percepire alla vista un evento di un trecentesimo di secondo. Poniamo anche caso che la nostra capacità si fermi a metà di quel potenziale. Vorrebbe dire che quella donna si è mossa, ha afferrato la moneta, ha infilato la moneta nel taschino e ha riportato il braccio nella stessa identica posizione iniziale tutto nel giro di 7 millesimi di secondo. E' fisicamente impossibile. Ne sono abbastanza sicura: è semplicemente sparita. Deve aver usato un trucco, ma non saprei dire quale.

Aggiunse poi l'ultimo arrivato.

Non c'è niente di cui complimentarsi, ho solo avuto fortuna.
Nel momento in cui ho capito che aveva usato qualche specie di trucco, ho anche pensato che non avrebbe avuto senso ricorrere a un trucco per poi darci comunque il 50% di possibilità di indovinare. Una persona che durante un indovinello ricorre a un trucco è perché non vuole che la soluzione venga trovata. Quindi, escludendo le mani, ho cercato di immaginare in quale altro posto potesse essere andata la moneta. Poteva essere dietro il suo orecchio, nella sua bocca, o in qualunque altro posto. Ho semplicemente pensato che il taschino sarebbe stato il posto più facile e sicuro in cui nasconderla. Ma.. per l'appunto.. Ho semplicemente tirato a indovinare.

Concluse, afferrando la moneta e rigirandola tra le dita, mentre la fissava.

Già... chissà come ha fatto..

Una terza presenza si unì successivamente alla conversazione.

Una bellissima donna dal portamento elegante e pacato catturò subito l'attenzione dei tre seduti al tavolo. Kara ne rimase estasiata, proprio come quando vide Ashe. Tuttavia, possedeva una classe differente dalla segretaria. Se Ashe sembrava essere una figura più autoritaria e carismatica, lei dava più l'impressione di essere una principessa.
Se avesse dovuto scegliere come diventare da adulta, tra le due, Kara avrebbe senza dubbio optato per Ashe. Tuttavia quella fanciulla, che ora stava procedendo a un leggero inchino davanti ai tre, era comunque degna di tanta ammirazione.

La ragazzina dai capelli castani rispose all'inchino, istintivamente.

Kara. Molto piacere.

Un po' per il disagio che sentiva in quella situazione, un po' perché iniziava ad avere veramente fame, Kara si alzò per procurarsi anch'ella qualcosa da mettere sotto i denti. Notando che sia Rebecca che altri invitati venivano serviti dai camerieri, optò per procedere in tal modo.

Vogliate scusarmi, torno subito.

Disse educatamente ai tre presenti al tavolo, per poi alzarsi e avvicinarsi al primo cameriere o alla prima cameriera che avesse visto.

Chiedo scusa... Potrebbe gentilmente servirmi degli antipasti misti? Qualsiasi cosa va bene.

Tutta questa formalità... tutta questa gente di classe... è senz'altro un'esperienza che mi mancava ma... è psicologicamente davvero provante.

Una volta servita, sarebbe poi tornata al tavolo dai tre.