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.CITAZIONEparlato
Sussurrato
Urlato
pensato
La giovane Akane aveva ormai restituito il cellulare alla ragazza, senza neanche darle la possibilità di presentarsi o chiedere informazioni su quanto ella avesse fatto e sul perché delle due azioni. Semplicemente non le interessava scoprire le sue carte al momento, voleva semplicemente andarsene prima di parlare troppo.
Voleva tornare velocemente a riprendere il prestito che aveva fatto al ragazzo che l'accompagnava, ma non sempre tutto va come programmato. Questo è quello che stava per imparare la ragazza. Infatti il volatile finalmente aveva agito, come probabilmente in molti stavano aspettando che facesse. Aveva agito facendo l'unica cosa che potesse portare Akane a dargli la caccia, lanciarsi sul suo amico e rubare la pistola che lei gli aveva nascosto addosso
Ma che sfiga, con tutte le persone che ci sono, con tutti gli oggetti che ci sono, proprio la mia pistola doveva andare a prendere?
Era sia stupita che arrabbiata, voleva prendere quel pennuto e torcergli il collo fino a svitarlo, ma non voleva lasciare trasparire quelle sue emozioni all'esterno, cosi semplicemente corse verso i suoi alleati e disse.
Io vado a prendere quel pennuto e recuperare la pistola, se volete farmi compagnia sbrigatevi.
Parlava con il solito tono che sembrava entusiasta, ma per chi aveva passato più di cinque minuti con lei poteva ben capire che non era vero e la sua era una semplice facciata. Continuò a muoversi cercando di raggiungere l'uccello, ignorando del tutto le azioni dei suoi compagni. Sperava vivamente che l'avessero seguita, ma se anche non fosse stato cosi, era importante recuperare i suoi averi. Probabilmente sarebbe stato più saggio lasciare l'arma dove le era stato consegnato, e quindi si ripromise che, nel caso l'avesse recuperata, l'avrebbe lasciata nel luogo adatto e non avrebbe provato a fregare nessuno per il momento.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
La pistola sembrava al sicuro per ora ma mentre il ragazzo si dirigeva alla taverna ecco che successe qualcosa di sorprendente, quel pennuto che sorvolava la zona planò con rapidità verso Raven, che non ebbe il tempo di reagire, e con una facilità incredibile riuscì a prendere la pistola col becco portandosi sul tetto.
Ecco che tornava Akane, anche lei incredula, che ovviamente voleva recuperare la sua proprietà.
Ma cosa sta succedendo ?
Si chiese il ragazzo in quella situazione stranissima.
A quanto pare però non c'era nient'altro da fare che aiutare Akane a recuperare la pistola e nel frattempo inventarsi qualche ottima scusa se le guardie avrebbero fatto qualche domanda in merito, del resto la situazione stava diventando piuttosto caotica.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)"Parlato Lilaela"
"Pensato Lilaela"
Fortunatamente per Lilaela, nonostante fosse stata separata dall'oggetto d'interesse, esso la seguì lungo il percorso per la locanda. L'uccello nero atterrò in picchiata e si avvicinò. Tuttavia non si avvicinò a lei, ma al... compagno? Commilitone? Tizio che le stava affianco? Meglio Tizio che le stava affianco. Comunque... l'uccello nero si avvicinò al Tizio che le stava affianco, infastidendo Lilaela che si sentì rifiutata. "Spero ti becchi l'uccello." Si trovò a pensare e caso volle che l'uccello trafilò il becco nei pantaloni del Tizio che le stava affianco. Lilaela dovette trattenersi dal ridergli addosso. Vide l'uccello svolazzarsene via e la ragazza bionda arrivare. Lilaela non capiva più niente da un po', ma non sembrava poi così male seguire quei due: voleva anche vedere cosa sarebbe successo con l'uccello nero. Con quella convinzione per cui, seguendo quei due ci sarebbe stato da intrattenersi, Lilaela non si preoccupò ulteriormente e li seguì, ridendo a perdifiato alle spalle del Tizio che le stava affianco.. -
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(Giorno 0; Ore 11 e 50)
Seguire il volatile per il villaggio era un'impresa dura considerato il vantaggio che aveva nello spostamento, ma fortunatamente non prese mai troppo la quota e Kara aveva pochi ostacoli per la strada, qualche abitante, un carretto trainato, superò questi senza troppa fatica per prendere subito rincorsa. L'uccello sorpassò uno degli ingressi, questo ristretto poteva far passare almeno due persone per volta, una sola guardia posta a sorvegliarla. Oltre il passaggio un campo verde, leggermente in discesa. La ragazza lo vedeva sempre di più allontanarsi, doveva fare gli sforzi per tenergli il passo almeno quanto bastava per una presunta destinazione, cosa che in realtà non mancò ad arrivare.
Non troppo lontano un'enorme albero, Kara lo vide sparire dietro di esso. Guardandosi intorno poteva accorgersi di aver percorso molti metri e che solo più avanti cominciavano a spuntare altri alberi, infine un bosco. Apparentemente nessuno era nelle vicinanze, solo agirando leggermente il tronco avrebbe potuto scorgere una chiara figura in piedi dietro, rivolto verso la vegetazione. Era intento a leggere un libro, il manoscritto che aveva ricevuto poco prima dalla creatura dall'aspetto di un corvo spaventoso, quest'ultimo appostato su uno dei rami.
Seguirono un gracchiare, questo acuto, quasi terrificante, una versione disturbante, come distorta, del suono che produrrebbe un corvo comune. La figura non mostrava nessun segno di cambiamento al sentire del breve canto onirico, nulla di lui tradiva un comportamento sospetto, nessun turbamento a livello emotivo, era semplicemente lì, intento a indagare sul testo. Kara poteva notare, tra una delle mani aderiti da dei guanti nerissimi che reggevano assieme la scrittura, una spada tenuta infoderata. Osservandola questa trametteva un senso di eleganza, di regalità, ma anche un misterioso, inspiegabile alone che portava a un misto senso di pace e d'inquietitudine, che si addicevano al suo proprietario. La leggera brezza ondegiava i suoi capelli, questi bianchi argentati, la sua lunga giacca bluastra e scura, decorata deliziosamente di rose del medesimo colore.
Chiuse il libro, girandosi nella sua direzione con un impercettibile accenno curioso. Rivelando il volto, questo dalla candida pelle e dallo sguardo senza emozione, ma per niente spento. Nella sua mente Kara non è mai stata rilevante in nessun spazio o angolo remoto dei suoi pensieri, eppure era perfettamente conscio della sua presenza, così come lo era la creatura sull'albero. Questo lei lo poteva sentire eppure non riusciva a leggere niente di quella persona, come un libro aperto ma dalle pagine vuote. Nessun blocco, nessun ostacolo, la percezione della ragazza non era stata alterata e nemmeno cambiata. Il libro in una mano, la spada nell'altra, lo sguardo rivolto verso lei, Kara sentiva solamente che aspettava, ma forse per la prima volta nella sua vita la piccola ragazza non poteva sapere cosa quella persona si aspettasse.
Al locandiere venne da sorridere come divertito da qualcosa, da dietro il bancone scrutò gli sguardi dei forestieri capitati nella sua taverna. La cosa non mi dovrebbe riguardare ma... lasciate perdere, siete arrivati a vuoto fin qui. Vedendoli visibilmente perplessi, fece cenno a loro di prestare attenzione ai clienti che occupavano i tavoli. Avete detto di essere fuggiti da un corvo spaventoso, ricordo bene? Allora potete anche tornarvene a casa, siete stati già scartati da prima di incontrarlo. Che razza di avventurieri sperate di poter diventare se fuggite via? Vedete quelli seduti ai tavoli? Sono le persone che sono state già scelte da lui e adesso alloggiano qui, in attesa di partire a breve. La taverna è piena, i posti occupati e prenotati. Non c'è nulla qui per voi. Seguì un mormorio generale, un'aria di disappunto che lui bellamente ignorò. E tu, ragazzo. Disse a ZanHel, trattandolo come se fosse quasi una questione a parte rispetto al resto. Il mio cliente non è qui e non so dove si trova, come ho già chiarito. Se lo stai cercando, non lo troverai mai qui stando a fissare me o quelli dietro di te. Concluse. Intanto si sentì un rumore di fuori, un distinto gracchiare.
Qualche abitante locale presente sul posto fece uno scambio di battute circa l'accaduto, trattenendosi a stento dalle risate. Le dissaventure di Akane e dei suoi fantastici amici erano in apparenza solo cominciate, la ragazza non particolarmente felice della bizzarra piega presa cercava di raggiungere il volatile con un desiderio non troppo velato di mettergli le mani sul collo, mentre l'animale restava ad aspettare lei seguita a ruota dai due compagni. L'uccello prese brevemente il volo per poi posarsi a terra sulla via vicino a un edificio posto parallelo alla taverna, aspettandoli nuovamente. Questo li costrinse a scendere dal tetto e di tornare sulla strada. Appurato che lo avrebbero seguito ovunque spiccò nuovamente il volo e prese solo direzioni che sapeva avrebbe permesso loro di non perderlo di vista. Il percorso era lo stesso a quello intrapreso dall'altro suo simile, dove portava all'uscita secondaria e con destinazione verso l'enorme albero.
Kara non era la sola a giungere sul posto, in lontananza la ragazza dormiente dell'autobus, che passò per prima l'ingresso per il centro abitato era già sui passi per raggiungerli. Intanto un secondo volatile aveva sorpassato il passaggio, Karasu giratosi lo riconobbe immediatamente e poteva notare anche che si stava portando qualcuno con sé, mentre teneva nel becco per qualche ragione una pistola. L'uccello a sua volta riconobbe lei e, avendoli portati dove li voleva, scese planando, appogiandosi sopra la spalla della ragazza.
Edited by Nadilli - 27/11/2020, 02:20. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Parlato da altri
Sempre nella Taverna, ZanHel si mise pazientemente ad aspettare in fila, ancora in attesa del proprio turno; improvvisamente uno strano presentimento iniziò a turbarlo: capì che c'era qualcosa che non quadrava.
Come mai la fila non scorre. Eppure è da un po' che aspetto... Quelle persone davanti a me; sembra che nessuno si sia mosso di un solo passo da quando sono qui...
Che abbiano riscontrato un problema con l'oste?
Pensò ZanHel, scrutando con discrezione la cima della fila, cercando di capire quale fosse la complicazione.
Ad un tratto, l'espressione del locandiere sembrò divertita; in quel momento alzando la voce per farsi sentire, si rivolse ai presenti in attesa:
La cosa non mi dovrebbe riguardare ma... lasciate perdere, siete arrivati a vuoto fin qui.
Avete detto di essere fuggiti da un corvo spaventoso, ricordo bene? Allora potete anche tornarvene a casa, siete stati già scartati da prima di incontrarlo. Che razza di avventurieri sperate di poter diventare se fuggite via? Vedete quelli seduti ai tavoli? Sono le persone che sono state già scelte da lui e adesso alloggiano qui, in attesa di partire a breve. La taverna è piena, i posti occupati e prenotati. Non c'è nulla qui per voi.
Sentite tali parole, si generò un clima di frustrazione tra i presenti in fila.
ZanHel, in quel momento vide che lo sguardo dell'oste si puntò su di lui:
E tu, ragazzo.
Il mio cliente non è qui e non so dove si trova, come ho già chiarito. Se lo stai cercando, non lo troverai mai qui stando a fissare me o quelli dietro di te.
ZanHel rimase un po' stupito.
Che cosa? Come faceva a sapere il motivo per cui mi trovavo qui?!
Forse perchè ha riconosciuto che sono un forestiero... Probabilmente, non sono molti quelli che giungono in visita in questo villaggio ma, a causa di questa notizia della spedizione il numero dei visitatori deve essere particolarmente aumentato, e quindi è ragionevole pensare che anch'io sia uno di quelli.
Inaspettatamente, un gracchio interruppe in pensieri del ragazzo; voltandosi verso l'uscita, aperta dall'affollamento creatosi nel mezzo, ZanHel intravide uno di quei corvi che erano presenti sulle mura del villaggio svolazzare per la strada, portandosi con se una pistola fra le zampe.
A corsa, i ragazzi anch'essi presenti all'entrata al momento dei controlli sembrava cercassero goffamente di afferrare la creatura, che si stava allontanando in direzione dell'uscita secondaria.
In quel momento ZanHel ebbe una strana sensazione, come un intuizione che gli suggeriva di seguire quella bestia, come se farlo lo avrebbe condotto proprio a ciò che stava cercando.
Così, uscendo dall'affollata taverna, si mise con discrezione all'inseguimento del corvo: del resto avrebbe dovuto semplicemente seguire il baccano che quei tizi lasciavano dietro sé.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Dopo aver inseguito, con non poca difficoltà, quella specie di corvo per tutta la città, fino a oltrepassare una delle entrate della stessa, Kara giunse infine a quello che pareva essere l'inizio di una zona boschiva. Lì, dietro uno dei primi alberi, la giovane poté scorgere un uomo a cui il volatile porse quel famigerato libro, che egli era attualmente intento a leggere. Sembrava in attesa.
Lo osservò incuriosita per qualche secondo, quando, in mezzo a quel silenzio tombale, l'uccello gracchiò nuovamente, esibendosi in un verso acuto e inquietante e facendola sobbalzare. La ragazza si girò per pochi attimi verso di lui, volgendogli uno sguardo un po' indispettito, ma la sua attenzione si rivolse nuovamente in direzione dell'individuo davanti a lei, che ora la stava guardando.
Niente. Gioia, rabbia, tristezza, paura, disgusto.. dal suo viso non traspariva nulla. Era quasi come guardare un manichino. Quasi, perché a differenza di un manichino, nonostante l'inespressività, trasmetteva comunque una sorta di vitalità. Oltre a questo, saltava immediatamente all'occhio la sua arma. Una spada che le suscitava, come il proprietario e come il corvo.. qualcosa. Qualcosa di positivo o di negativo? Non sapeva dirlo con certezza. Una delle sue mani sostava su di essa. Voleva forse attaccarla? No. Kara non credeva in questo. Precauzione? Senso di sicurezza? O magari solo abitudine?
Come in qualsiasi situazione che le suscitava curiosità, Kara riempì la sua testa di domande. Proprio come uno scacchista che deve scegliere la miglior mossa tra tutte quelle che visualizza nella sua mente, in occasioni come quella la ragazza cercava, tra le mille domande che le scorrevano davanti come titoli di coda di un film, la migliore da porre per prima in quella determinata circostanza.
"Chi sei?", "Cosa ci fai qui?", "E' tuo quel corvo?", "Come l'hai addestrato così bene?", "Cosa stai aspettando?". Non chiese nulla di tutto ciò. Quella volta optò per un diverso approccio, per un'altra domanda. Sicuramente non era la più indicata, ma si trattava di ciò che in quel momento più di ogni altra cosa le interessava sapere.
Cosa stai leggendo?
Mentre attendeva una risposta, si poterono udire altri suoni in lontananza. Qualcun altro stava giungendo sul posto. Ma lo sguardo di Kara non si staccò per un attimo dalla figura del ragazzo, quasi come se fosse ipnotizzata. I suoi grandi occhi rossi lo fissavano un po' intimoriti, ma molto curiosi.
Edited by emanplay - 28/11/2020, 08:20. -
.CITAZIONEparlato
Sussurrato
Urlato
pensato
La ragazza continuava a seguire il volatile con il suo gruppo. Una parte di se sentiva che praticamente tutti l'avrebbero presa in giro per lo spettacolo che stava mettendo su, ma non era il momento di importarsene e sinceramente preferiva riprendere la sua arma più dell'anonimato. Mentre continuava ad inseguire il volatile, che sembrava volersi far seguire apposta. Akane non notò subito la cosa, ma poi si rese conto del fatto che non stesse prendendo quota ed ogni tanto facesse qualche movimento come per controllare se fosse ancora seguito.
Probabilmente vuole sapere se è salvo
Non preoccuparti uccellaccio della malora, ti sono dietro, e non appena ti prendo ti tiro quel tuo stupido collo!
Cercò di accelerare, cosa che le fece venire quasi il fiatone nella frase successiva.
Poi tro...troverò l'uomo più cicc..ciccione e brutto dell'isola...
Prese fiato
E dopo averti... arrostito.... ti farò mangiare da lui...
Ormai avevamo abbandoanto quello che doveva essere l'area urbana per finire in una zona piena di alberi. li l'uccello andò a posarsi sulla spalla di una ragazza. Quindi akane urlò
Hey tu,... di al tuo pollo ... di ridarmi ... la pistola.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
L'inseguimento verso quel maledetto uccellaccio continuava, Lilaela poi non faceva altro che peggiorare la situazione continuando a ridacchiare dell'avvenimento.
Ehi smettila e renditi utile almeno!
Disse Raven con tono un po' innervosito ma comunque non aggressivo.
L'uccello poi non faceva nulla per migliorare la situazione ma sembrava prendersi gioco dei suoi tre inseguitori, infatti appena fu raggiunto sul tetto ecco che scese in basso costringendo il trio a scendere di nuovo dal tetto anche se erano appena saliti.
Ciò non faceva altro che innervosire il ragazzo corvino senza però accorgersi che quella creatura li stava guidando altrove.
Presto infatti si allontanarono dal centro abitato raggiungendo una zona pregna di alberi.
Non sembravano esserci soltanto loro ma l'uccello si poggiò sulla spalla di una ragazza, segno del fatto che fosse ammaestrato.
Ci ha portati fin qui? E per cosa?!
Raven si faceva delle domande ma non proferì parola, voleva attendere e soprattutto riprendere fiato.. -
.Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - Altri
Lilaela non smise quasi mai di ridere degli strani avvenimenti che le stavano migliorando un poco la giornata. Purtroppo s'intromise il ragazzo che - stranamente - si rivolse direttamente a lei. "Perché dovrei? È già divertente così!" Disse canzonatoria la ragazza, correndo a neanche metà della sua velocità massima appositamente per stare dietro il duetto. Era onestamente curiosa di vedere dove l'uccello nero li stava portando. Il volatile si posò su un tetto e Lilaela potè godersi la scena dei due suoi "compagni" salire per raggiungerlo, solo per vederlo spiccare nuovamente il volo, come a prenderli in giro. La cosa scatenuò nuovamente le risate di Lilaela, che erano scemate per la monotonia della corsa. Fortunatamente per lei, le sorprese non erano finite e l'uccello si posò sulla spalla di una ragazza. La ragazza che si era comportata in modo familiare aveva un pesante fiatone e neanche il ragazzo era messo benissimo. Stando dietro il resto del gruppo, più lento di lei, Lilaela si era stancata ben poco, ma le faceva male la gola per le risate che aveva stramazzato mentre "correva". La ragazza, esausta, sbiascicò qualcosa e Lilaela trattenne le risate sentendo la sua voce spezzata dal fiatone.SPOILER (clicca per visualizzare)Modificato per inserire lo schema
Edited by Ty27 - 29/11/2020, 15:17. -
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(Giorno 0; Ore 11 e 59)
YomiSPOILER (clicca per visualizzare)Narrato.
Pensato.
Parlato.
La storia della fondazione di Samuro. Rispose brevemente alla ragazzina, senza soffermarsi sul perché di quella domanda particolare. Poi alzò il libro in questione mettendolo in mostra, un breve occhio alla copertina. In questa terra, verso oriente, esiste un villaggio formato prevalentemente di guerrieri e artigiani, fondato non troppi decenni fa. Il libro è stato scritto per mano di un loro abitante che ne documenta gli eventi. Aggiunse. Ti interessava leggerlo? Il mio corvo te l'ha preso via? Chiese, intuendo che lei lo avesse seguito. Per il momento non prestava particolare attenzione a cosa succedeva più avanti.SPOILER (clicca per visualizzare)"Non ti esaltare."
KarasuSPOILER (clicca per visualizzare)Narrato.
Pensato.
Parlato.
Ehi... tutto bene? Chiese la ragazza ai due che erano arrivati entrambi con il fiatone, Akane fu la prima a proferire. Pollo? Quale pollo? L'uccello gracchiò sonoramente come se non gradisse quel epiteto rivolto a lui, la forestiera bionda stava ancora arrivando alla parte della pistola anche se molto a fatica. Allora Karasu ricollegò il tutto. Ah, parli di Kiokuryoku? Lui non è mio ma di Yomi, il mio amico laggiù! Indicò col pollice dietro l'uomo vestito di blu accanto a Kara. Comunque riprendi un attimo fiato... non ti vedo nemmeno respirare. Disse, visibilmente preoccupata. L'animale prese il volo per raggiungere la spalla di Lilaela, poi porse con il becco la pistola ad Akane.
Credo che gli piacete molto. Aggiunse, osservando il comportamento di Kiokuryoku. Non prendertela, non penso fosse sua intenzione rubarla. Cercò di tranquillizzare la forestiera. Di dove siete? Domandò curiosa.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Ty27 è bellissimo quello schema per i post! Posso rubartelo per modificarlo e usarlo anch'io?SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Il ragazzo rispose prontamente alla domanda di Kara.CITAZIONELa storia della fondazione di Samuro.
In questa terra, verso oriente, esiste un villaggio formato prevalentemente di guerrieri e artigiani, fondato non troppi decenni fa. Il libro è stato scritto per mano di un loro abitante che ne documenta gli eventi.
Noia..CITAZIONETi interessava leggerlo? Il mio corvo te l'ha preso via?
Oh.. no no.. ero solo curiosa sul perché avesse preso e portato via proprio quel libro in particolare.
Era un po' delusa dalla risposta. Lei in realtà leggeva un po' di tutto, ma si era fatta aspettative un po' troppo alte per quel manoscritto. Sperava fosse un antico e rarissimo racconto di qualche avventuriero, o meglio ancora un libro che conteneva un messaggio segreto al suo interno.
I suoi occhi si posarono nuovamente sulla spada del ragazzo. Avrebbe voluto fargli ancora qualche domanda, ma probabilmente l'avrebbe solo disturbato. Si voltò in direzione degli altri presenti, in lontananza.
Un altro corvo. I quattro giovani già visti all'arrivo in città. Sembravano essere nel mezzo di un dialogo, ma Kara non riusciva a sentirli chiaramente da lì. Perché si trovavano lì anche loro..? Ripensando alle parole del ragazzo, Kara fece 2+2.
Un libro su un villaggio di guerrieri e artigiani.. E la spedizione mira a trovare un artigiano.. E un gruppo di persone appena arrivate in città è ora radunato tutto qui... che sia lui il committente?
Osservò da lontano il grande uccello posarsi sulla spalla di una delle ragazze e provò un po' di invidia, assumendo un'espressione leggermente corrucciata e volgendo lo sguardo al corvo più vicino a lei.
A me quell'altro ha solo gracchiato contro.
Avrebbe voluto confermare le sue precedenti ipotesi, ma il ragazzo le incuteva un po' di timore, e probabilmente l'aveva già infastidito troppo. Preferì allontanarsi di qualche passo e appoggiarsi a un albero, in attesa che succedesse qualcosa.. -
.Parlato Lilaela - Pensato Lilaela - Urlato Lilaela - Sussurrato Lilaela - Altri
La ragazza dai capelli neri, come l'uccello che portava in spalla, iniziò a preoccuparsi della ragazza dai capelli biondi, ma l'attenzione di Lilaela fu rapita dall'uccello, che decise di volare... e di posarsi sulla sua spalla. La giovane si bloccò con un mezzo sorrisetto in bocca. Per lei quel viaggio aveva appena avuto un senso e le bastava già. Si girò col capo verso l'uccello - Kiokuryoku, le sembrava lo avesse chiamato la ragazza dai capelli neri - e cercò di accarezzarle la testolina con due dita. Se ci fosse riuscita avrebbe sorriso felice, a bocca aperta, prima di posare lo sguardo sulla terza ragazza che la stava guardando, rivolgendole un sorrisetto vittorioso e sfrontato. Ma, tornando a interessarsi della ragazza dai capelli neri, Lilaela fece due passettini avanti e, se non si fosse rifiutato, senza smettere di accarezzare l'uccello di egual colore, si sarebbe rivolta a lei, ignorando gli altri. "Ciao, sono Lilaela, come ti chiami?" Disse, con voce acuta e infantile, ignorando qualunque atmosfera creatasi. Del resto lei era così: non le interessava o non se ne accorgeva...SPOILER (clicca per visualizzare)emanplay Ironicamente, questa è l'unica volta che non ho avuto voglia e tempo di crearmi uno schema tutto mio. Ho usato (con qualche ritocco di stile) uno che Bee usa in un altro forum; ma nell'alto della mia autorità in suddetto forum, fregatelo pure!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Finalmente quella corsa terminò di fronte alla ragazza che sembrava comandare quello strano uccello.
Era piuttosto bassa ma sembrava una persona particolare.
L'uccello poi sembrava addomesticato in quanto riconsegnò la pistola e sembrava avere persino un nome; non sembrava essere il suo ma bensì di un altro uomo poco lontano dall'aspetto piuttosto autoritario, con lui sembrava esserci un altro ragazzo che sembrava essere arrivato poco prima al villaggio insieme al trio.
Lei invece sembrava aggirare la vera questione parlando del più e del meno in modo amichevole, ciò innervosì leggermente Raven che perciò spezzò il tutto con la domanda fondamentale.
Perchè ci avete portato fin qui ?
Chiese il ragazzo con curiosità ma anche con una certa fretta, voleva sapere.... -
.CITAZIONEparlato
Sussurrato
Urlato
pensato
A quanto pareva la corsa della ragazza stava per terminare, si era spinta al limite fino all'arrivare al quasi non riuscire a respirare. Le spalle si muovevano cosi velocemente da sembrare quasi immobili, ma sfocate a causa della doppia posizione.
L'aria nei polmoni probabilmente non sostava nemmeno, tanto che la respirazione era forzata e veloce da essere quasi inutile, probabilmente presto Akane si sarebbe ritrovata a soffrire di un deficit di ossigeno, ma finalmente l'uccello si era fermato e potè riprendere fiato.
Vide l'uccello spostarsi sulla spalla della sua amica Lilaela e nella sua mente quasi accomunò i due come ad un gruppo unico, come se volesse sfogare sull'amica il peso della fatica e della rabbia a causa del lungo percorso.
Fortunatamente ci vollero pochi istanti per farla sbollire, e per il momento in cui potè nuovamente parlare il volatile le aveva anche restituito l'arma, quindi la prese e fece scorrere la canna lungo il binario, come se la stesse preparando per sparare, il tutto mirando al pennuto, per poi posarla e passargli un dito sotto al becco.
Kiokuryoku eh?
Io sono di York Shin, se non era per rubare l'arma, perchè l'ha presa e ci ha portati qui?
Disse Akane alla ragazza con ancora un velo di stanchezza nella voce. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
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La corsa di quei ragazzi stava continuando senza tregua: le risa e i frastuoni che si stavano portando con sé non sembravano cessare.
L'inseguimento si stava protraendo fin oltre le mura del paese; poco più avanti una delle entrate.
I tre oltrepassarono il confine non curandosi minimamente della guardia piazzata al posto di blocco.
Poco più avanti, oltre le mura, un bosco faceva da sfondo ad un'altro albero, che si distingueva per il suo imponente fusto e, proprio sotto la sua chioma ZanHel scorse la figura di una ragazzina dai capelli rossi alle prese con qualcosa, accanto una altra ragazzina con capelli e vesti scure.
Ma quella, è Kara.
Penso con aria un po' stupita: dopo tutto si erano dati appuntamento alla taverna.
Che cosa sta facendo là? Aspetta...
Incamminandosi verso il grande albero riuscì a scorgere un altra figura che sporgeva da dietro il fusto:
un ragazzo dai capelli argentei e una giacca blu era alle prese con una conversazione con Kara. In una mano teneva un manoscritto; nell'altra, una spada che suscitava a chi la guardasse interessante, ma allo stesso tempo una sensazione di inquietudine.
Poi, l'attenzione di ZanHel si spostò sul corvo che poggiava sulla spalla del ragazzo; ovviamente riconobbe subito che si trattava di uno di quelli che gironzolavano per il paese, proprio come quello che lo aveva condotto sin qua.
L'altro corvo finalmente cessò la fuga, ponendo fine così all'impetuoso inseguimento del resto della troupe, poggiandosi sulla spalla della ragazza dai capelli scuri.
ZanHel capì che c'era un nesso tra i corvi e questi altri due e che non era una coincidenza il fatto che tutti loro altri si trovassero proprio lì.
Realizzò che grazie a quei corvi, i padroni potessero in qualche modo tenere d'occhio chiunque entrasse o uscisse dal villaggio.
Poi si ricordò ciò che l'oste della taverna gli aveva conferito, così mise insieme i pezzi.
Così saresti tu il responsabile della spedizione, dico bene?
Disse, alzando un po' la voce per richiamare a sé l'attenzione ZanHel, rivolgendosi al ragazzo dai capelli argentei nel mentre si avvicinava a lui con fare amichevole.
Edited by Jango Jango - 2/12/2020, 18:33.
Quest 03: Il Signore della forgia. |
