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Serie di Quest n° 01: L'eredità del Cacciatore.
Quest n° 01: Inizio.Genere: Avventura.
Difficoltà: 1 di 5.
Requisiti: Livello minimo = 0. Livello consigliato = 0. Apprendimento Nen minimo = 0%. Apprendimento Nen consigliato = 0%.
Partecipanti: Kara, Elizabeth Maxwell, Yasha, Kalin Kessler, Aben Deass.
Ambientazione: Repubblica di Padokia.
Obbiettivo: Recuperare degli oggetti personali.
Ricompense: Exp. = tra 200 e 500. Jenny = tra 5.000 e 15.000.
Ricompense Extra: Segrete.
PS: si ricorda a tutti i giocatori che per ogni PG si dovrà specificare (sotto spoiler e sempre nel primo post) le armi/equip./oggetti extra equipaggiati per la Quest al quale si sta partecipando.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato».Tre giorni prima.
«Non dovresti parlare così di lui.»
La ragazzina lo guardava con sguardo ammonitore.
«E perché? Dopotutto cosa ha fatto lui per me? Ah vero, mi ha abbandonato a me stesso quando avevo una manciata di anni. Mi ha fatto crescere praticamente da solo.»
«Non eri s...»
«Era come se lo fossi... ma non è questo il punto. Stiamo facendo molto di più di quanto si meriterebbe.»
«Si ma... facciamo così... pensa che lo stai facendo più per te che per lui... e magari anche per me...»
Il ragazzo non riuscì a ribattere e calò il silenzio per alcuni istanti. La giovane decise di prendere in mano la situazione e saltellò sorridendo davanti al suo interlocutore.
«Dai ora basta. Vai a tappezzare il villaggio con i volantini che ho preparato.»
«Uhm ok... ci hai disegnato una mappa dietro?»
«Sì, incontreremo tutti gli interessati qui.»
Prese in mano il pezzo di carta per scrutare meglio le poche parole dell'annuncio: "Siamo alla ricerca di coraggiosi avventurieri per un facile incarico. L'obbiettivo è recuperare delle merci disperse. Ricompensa in denaro per coloro che porteranno a termine la richiesta."Il giorno stesso.
Il sole era spuntato sopra gli alberi solo da pochi minuti. Il villaggio senza nome iniziava silenziosamente la sua vita. L'aria era gelida e l'inverno alle porte.
SPOILER (clicca per visualizzare)Descrivete come il vostro PG è arrivato nella Repubblica di Padokia (ovviamente solo se si trovava altrove) e nello specifico come avete raggiunto il villaggio: poche case sparse distribuite in mezzo a una radura al centro di una foresta. Per le strade si vedono pochi passanti e sembrano tutti abbastanza restii a dare confidenza. L'elettricità sembra essere arrivata ma è poco sfruttata, sembra un luogo fuori dal tempo. Soffermatevi inoltre sul perché vi trovate da quelle parti, qualsiasi motivazione, a voi la scelta. Ovviamente i vostri PG sono interessati agli annunci sparsi in ogni dove, chi per una ragione, chi per un'altra. La mappa conduce a una vecchia abitazione abbastanza mal messa, poco fuori la cittadina: interamente in legno, con gli infissi instabili, scricchiola sotto un modesto vento freddo. Un piccolo orto incolto e una rimessa per la legna la fanno sembrare la casa abbandonata di qualche contadino. Le finestre sono oscurate da delle persiane scure ed è impossibile vedere l'interno. Il portone di ingresso appare abbastanza robusto, arrivate tutti davanti l'abitazione con l'ordine dei vostri post (on gdr a pochi secondi di differenza).
PS: 72 ore per postare ogni turno; una volta scadute, saltate il turno se riesco a postare prima io. Dopo tre turni saltati (sommati o consecutivi) si fallisce la Quest.
Edited by [Nessuno] - 10/12/2019, 20:26
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.SPOILER (clicca per visualizzare)
Aben aveva finalmente lasciato la sua città natale, Zapan, per vedere il mondo. A causa dei miseri risparmi per il viaggio messi da parte negli anni, l'unica destinazione che gli era aperta era il nord.
Ma non avendo una meta precisa, quel lungo giro di viaggi a basso costo non rappresentava un ostacolo.
Tra lunghi tragitti in pullman, scarpinate apparentemente interminabili ed un breve viaggio in traghetto, il giovane si trovò nell'area esterna della 'Repubblica di Padokia'; nello specifico in un piccolo villaggio rurale quasi dimenticato dal tempo nel mezzo di una radura nel cuore di una fitta e grande macchia d'alberi.
Per le poche strade nel mezzo delle case c'erano pochi abitanti del luogo, comunque restii a dare confidenza al nuovo giovane arrivato.
Oltre alla condizione generale del posto, ciò che colpì il giovane fu uno dei tanti volantini uguali sparsi per tutto il centro abitato: sembrava essere l'annuncio per una ricompensa in cambio del recupero di alcuni oggetti.
"La ricompensa in denaro non è male... E qualche fondo in più per il viaggio non mi farebbe male.
Senza contare che il tutto sembra essere abbastanza facile da fare. Sarà il caso di dare almeno un'occhiata."
Girando il foglio, Aben seguì la mappa disegnata fino alla meta stabilita: un casolare leggermente mal messo e fuori mano rispetto a tutti gli altri edifici.
Il portone era di legno scuro ed abbastanza robusto all'apparenza, mentre le finestre erano serrate dalle parsiane impedendo di vedere cosa ci fosse dietro di loro.
Edited by Kabu - 25/8/2019, 23:51. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Kara
EQUIPAGGIAMENTO
- Pugnale zanna delle tenebre LV. 0
- Giubbotto antiproiettile ultraleggero LV. 0
- Ciondolo della fonte vitale
STATS
Forza: 5+5=10
Resistenza: 15+5+5=25
Velocità: 15=15
Riflessi: 30=30
Destrezza: 25+5=30
Mira: 5+20=25
Intelligenza: 30=30
Carisma: 5=5
Vita: 300+100+200=600
Aura: 500+100=600
Soldi: 41'000 JennySPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Kara camminava da un paio d'ore ormai. Non che non ci fosse abituata, ma avrebbe volentieri fatto una sosta, dal momento che non sapeva ancora né dove né quando si sarebbe fermata. Con sé aveva uno zainetto quasi completamente vuoto che portava su una spalla sola. Non aveva mete, non aveva obiettivi definiti, l'unico suo intento era.. cercare qualcosa, qualcosa che catturasse il suo interesse. All'orizzonte poteva ammirare la sagoma del monte Kukuru, residenza della nota famiglia Zaoldyeck. Alle sue spalle, invece, la città che aveva appena lasciato. Aveva passato diversi anni in quel luogo, lo conosceva piuttosto bene, ma non era il suo posto, per tutta la sua permanenza non sentì di appartenere a quell'ambiente neanche per un minuto.
Senza rendersene conto, forse perché sovrappensiero, Kara si ritrovò all'interno di una foresta.
Oh.. cavolo. Mi sono distratta. Beh, basterà tornare indietro in linea retta e...
La giovane titubò.
No...
Devo provare ad andare avanti. Non potrò mai ritenermi soddisfatta se continuo semplicemente a girarmi dall'altra parte, quando mi trovo davanti a situazioni un po' scomode.
E così proseguì il suo cammino.
Ma che sto facendo... una ragazza di 14 anni che cammina da sola in una foresta... sono per caso diventata il personaggio di una fiaba per bambini?
Pensò, mettendosi una mano in fronte.
Non appena rialzò gli occhi, però, non si ritrovò degli alberi davanti, ma una radura, con varie abitazioni sparse al suo interno. Una radura non tanto grande visto che, volgendo lo sguardo in lontananza, si potevano notare senza troppa difficoltà altri alberi a far da sfondo al villaggio. Ne era letteralmente circondato.
Kara si guardò in giro e approfittò del primo muretto che scorse per sedersi e riposare un po' le gambe. Estrasse poi dalla tasca il suo telefono.
Non prende. Beh, prevedibile..
Si fermò quindi a osservare la gente del posto. Nonostante non fosse una ragazza molto socievole, Kara aveva imparato molto bene a conoscere le persone. Ovviamente gran parte del merito era delle sue doti telepatiche, ma avendo passato praticamente tutta la sua infanzia a guardare gli altri da lontano, a captare le loro espressioni, le loro parole e i loro movimenti, aveva sviluppato una discreta abilità nel comprendere ogni singolo individuo con una sola occhiata.
Queste persone... sono completamente diverse da quelle che vedevo in città.
Pensò, mentre le seguiva con lo sguardo. Nel far ciò, i suoi occhi si soffermarono su un particolare. Un volantino, affisso su un palo.
Mh..?
Si alzò, rimettendosi lo zainetto sulla spalla destra, e si avvicinò al palo.
Siamo alla ricerca di coraggiosi avventurieri per un facile incarico...
L'obbiettivo è recuperare delle merci disperse...
Ricompensa in denaro per coloro che porteranno a termine la richiesta.
Che stupidaggine...
Si girò dall'altra parte e fece per tornare sul muretto, ma si fermò dopo pochi passi. E proprio come accadde poco prima, ebbe un ripensamento, dettato dal medesimo sentimento.
...beh, ormai sono qui. Perché no? Qualche soldino in più può sempre far comodo.
Però... sull'annuncio non c'era nessun genere di contatto. Come dovrei fare a...
Tornò davanti al palo e, non vedendo altri indizi utili, sollevò il foglio dalla parte inferiore, svelandone il retro.
Ah. Una mappa. Era davvero necessario per questo posto minuscolo..?
La ragazza non perse tempo e seguì le indicazioni.
Non ci volle molto a raggiungere la destinazione. Si aspettava di trovare un'abitazione come le altre già viste prima, mentre invece terminò dinanzi a un edificio in legno che aveva tutta l'aria di essere abbandonato. E sicuramente non dava un'impressione positiva.
Ma che..
Forse non è una buona idea. Un annuncio così, anonimo, vago... potrebbe essere un modo per approfittarsi di qualcuno.
Kara era tentata di andarsene, quando notò che non era sola in quel posto. Un ragazzo, all'incirca della sua età, probabilmente poco più grande di lei, in piedi davanti al casolare.
Sarà lui...?
Si diresse verso di lui, fermandosi però a circa cinque metri di distanza, quanto bastava perché la potesse sentire.
Hai messo tu l'annuncio?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Elizabeth era da poco giunta nella Repubblica di Padokia dopo un lungo viaggio che aveva visto il suo inizio nella città natale della giovane, Città delle Stelle Cadenti. La giovane dunque si trovò catapultata in una nuova cittadina e ciò la elettrizzava non poco sebbene si rese presto conto che quel luogo non era poi così bello, dato che sembra più un villaggio di montagna disperso fra le fitte foreste del luogo ed inoltre non c'erano molte persone in giro a cui chiedere informazioni.
<i>Beh poteva andare peggio come prima meta, poteva essere un luogo molto più deserto... vediamo cosa possiamo fare per passare il tempo... -Si chiese dunque la ragazza iniziando a girovagare un po' per quel villaggetto per poi dirigersi verso quella che doveva essere la bacheca cittadina ove di norma vi erano le cose più interessanti, come ad esempio annunci particolari.- Vediamo un po'... oh questo sembra intrigante! "Siamo alla ricerca di coraggiosi avventurieri per un facile incarico. L'obbiettivo è recuperare delle merci disperse. Ricompensa in denaro per coloro che porteranno a termine la richiesta." -Lesse mentalmente per poi girare il foglio dell'annuncio ove vi era disegnata una mappa ed un punto da raggiungere.- Fico, è come una caccia al tesoro!
La ragazza dunque seguì senza troppe remore la mappa disegnata dietro l'annuncio e dopo una bella camminata raggiunse una casupola in mezzo ad un orto, oltre a lei vi erano già due persone.
Ehilà! Se voi quelli che hanno scritto l'annuncio oppure lo avete seguito come ho fatto io?
Chiese dunque la giovane aspettando una risposta.SPOILER (clicca per visualizzare)Forza: 5 + 5 + 5 = 15
Resistenza: 5 + 5 + 5 = 15
Velocità: 5 + 5 = 10
Riflessi: 5 + 5 = 10
Destrezza: 5 + 5 = 10
Mira: 5 = 5
Intelligenza: 5 + 5 = 10
Carisma: 5 = 5
Vita: 300 = 300
Aura: 500 = 500
Scheda. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Kalin Kessler
Equipaggiamento:
-Giubbotto Antiproiettile Ultraleggero
Statistiche:
.: Forza: 5 = 5
.: Resistenza: 5 + 5= 10
.: Velocità: 15 = 15
.: Riflessi: 15 = 15
.: Destrezza: 10 + 5 = 15
.: Mira: 10 + 20= 30
.: Intelligenza: 10 = 10
.: Carisma: 10 = 10
.: Vita: 300 + 200= 500
.: Aura: 500 = 500
.: Soldi: 10.000 Jenny
Sorrisi quella mattina, osservando con sguardo sognante il finestrino del dirigibile. Il mio caro nonno oramai mi aveva lasciato da circa un mese e la sua mancanza si faceva sentire come non mai. L'espressione grave ma al tempo stesso affabile, un misto d'ironia e serietà che difficilmente riuscii a trovare negli individui che abitavano York Shin City. Tutti, in quel posto, erano affetti da un male incurabile: il denaro. Tutti ne erano schiavi, schiavi o del denaro o del consumismo più sfrenato. E poi c'ero io. Ambivo anch'io al denaro, ma non per qualche forma di status symbol. L'ambivo come mezzo per raggiungere degli obiettivi come: acquistare un'abitazione di proprietà o collezionare pietre preziose. Già, al tempo cominciai ad interessarmi ai gioielli. Mi interessava la composizione, capirne la struttura e studiarli a fondo come avevo già fatto con l'attività di tessitore. Non ero fatto per calarmi nelle situazioni come leader e le mie passioni riflettevano il mio temperamento. Adoravo, difatti, lo star seduto concentrato su un'attività che fosse il risolvere un cruciverba, fare un maglione di pregiata seta e lana oppure osservare quelle pietre preziose di cui, però, non capivo assolutamente il reale valore. L'unico lascito di mio nonno era, appunto, proprio una pietra, uno zaffiro piuttosto acceso e lucente. Lo strinsi tra le dita, rimettendolo nelle tasche del mio giacchetto smanicato. Non che ne avessi avuto bisogno durante il viaggio. Ero diretto alla Repubblica di Padokia, stato a metà dall'essere urbanizzato e non. Presenta, infatti, molte zone verdi, immerse nella natura e con una folta fauna e vegetazione. Il mio obiettivo era viaggiare, scoprire il mondo ed al tempo stesso fortificarmi. Solo così avrei potuto far strada nella vita. Perciò, comprato il biglietto di sola andata per Padokia, non mi restava altro che armarmi di tutti i buoni propositi per questo primo viaggio lontano da York Shin.
Osservavo quindi fuori il finestrino, ammirando lo spettacolo di sotto.
....
Il viaggio proseguì senza intoppi, finché atterrammo in una piccola cittadina a nord. Dopodiché iniziai subito la traversata. Scelsi un sentiero scosceso, che mi avrebbe portato ad occidente rispetto a dove mi trovavo. Dopo circa una giornata di cammino, giunsi in un villaggio. Vi erano poche case, tutte parecchio umili, e la gente del posto non sembrava gradire affatto la mia presenza. Notai, però, la presenza di una bacheca degli annunci. Mi avvicinai ed adocchiai subito un interessante trafiletto.CITAZIONESiamo alla ricerca di coraggiosi avventurieri per un facile incarico. L'obbiettivo è recuperare delle merci disperse. Ricompensa in denaro per coloro che porteranno a termine la richiesta.
Il trafiletto in questione era una richiesta d'aiuto per ritrovare una serie di oggetti scomparsi, probabilmente nella zona. Nulla di particolarmente complesso, mi dissi, ma aggiunsi pure come sarebbe stato piuttosto imprudente presentarsi al luogo designato sul retro dell'annuncio in tarda sera. Scelsi quindi di trovare un riparo per la notte, rabbrividendo, accorgendomi di come fosse calato il gelo sul piccolo villaggio. Trovai una locanda in mezzo alle case silenziose, malmessa, vecchia e con nessun altro ospite. Il proprietario, un uomo arcigno ma infondo accogliente, mi offri un po' della zuppa, indicandomi la tariffa notturna.
Siccome non sei molesto come i viaggiatori che di solito si fermano qui, tutti in cerca d'alcol e di paesane facili, vanno bene 40 a notte! La zuppa la offro solo questa sera però, ogni pasto viene 10 da domani. Cosa ti porta da queste parti invece?
Non vi è un motivo concreto. Ho scelto di alloggiare qui per questa notte poiché non ho altro posto dove andare, ovviamente. Ma sto intraprendendo un viaggio con un po' di risparmi che ho da parte.
Un viaggio!! Bello, interessante, ma hai scelto proprio il posto sbagliato! Qui non c'è gran ché!
Sorrisi, alzandomi dal bancone, avendo terminato la zuppa.
Già, forse ha ragione. Non mi tratterrò a lungo, domani mi recherò a fare una commissione e forse ci saluteremo la mattina successiva. Grazie per la zuppa e buonanotte.
Mi congedai con un cenno, mentre anche l'uomo metteva a lavare bicchiere, posate e ciotola che avevo appena usato. La notte trascorse lenta, pensieroso come non mai per il compito che mi attendeva non riuscii a chiudere occhio.
All'indomani mi recai presso il luogo che recava l'annuncio e con mia enorme sorpresa trovai ad attendermi altri tre individui! Una ragazzina, una ragazza che aveva tutta l'aria d'essere una mia coetanea ed un altro che sembrava un adolescente. Feci un cenno con la mano, per poi esordire con calma:
Buongiorno! Siamo tutti qui per l'annuncio?!
Domandai, mostrando uno dei volantini sparsi per il villaggio che avevo raccolto quella mattina stessa.SPOILER (clicca per visualizzare)Il mio pg arriva al villaggio la sera prima dell'arrivo di tutti, spero sia ok.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato.
Pensato
ParlatoSPOILER (clicca per visualizzare)Scheda di Yasha
Equipaggiamento: Nulla.
Statistiche:
.: Forza: 15 = 15
.: Resistenza: 10 = 10
.: Velocità: 10 = 10
.: Riflessi: 15 = 15
.: Destrezza: 5 = 5
.: Mira: 5 = 5
.: Intelligenza: 10 = 10
.: Carisma: 10 = 10
.: Vita: 300 = 300
.: Aura: 500 = 500
Il mondo era davvero vasto, non smetteva di ripeterselo. Sopratutto dopo aver lasciato quella verde e selvaggia terra, un piccolo mondo al confronto di quello che lo aspettava. Trovò un passaggio su di una nave che trasportava pesci, arruolandosi come pescatore provetto, e convincendo il capitano del suo valore nel viaggio per i mari. Non che avessero molta scelta, Yasha si mostrò inamovibile e a un certo punto quei poveri marinai dovettero arrendersi e tenerselo a bordo. Venne avvertito però che, ovunque volesse andare, loro seguivano la loro rotta. La cosa non gli importava, ovunque andava bene.
Dopo un viaggio all'apparenza interminabile, sembrava che il viandante avesse stipulato un buon rapporto con l'equipaggio della ciurma. Si mostrava diligente e sorprendentemente rapido nell'afferare determinate cose, nonostante su sua confessione non avesse mai messo piede su una barca prima d'ora. Rimase discreto sulle ragioni che lo portavano a salpare, limitandosi a dire che voleva solo vedere cosa potesse esserci oltre. Non fu ulteriormente disturbato circa quel argomento, anche perché si comportava molto bene e non era mai d'intralcio. Al capitano andava anche bene se rimanesse, bastava che uccidesse tutto.
Era ignaro della nuova terra tranne che si trattasse di una Repubblica, Padokia la chiamava la ciurma. I marinai, che impararono a convivere con quel bizzarro compagno, si guardarono interdetti mentre Yasha s'incamminava semplicemente via, ormai lontano. Non aveva molti averi con sé e quel poco (come la sua spada) venne venduto per il cibo. Il lungo viaggiò terminò arrivato a una radura con poche case attorno. Aguzzando gli occhi, osservò con curiosità il posto: villaggi del genere non erano così inusuale nella sua terra, ma stavolta qualcosa era decisamente diverso. Non sapeva spiegarsi cosa, era troppo sfuggente. Lentamente il vento si stava alzando, portando un'aria gelida.
Le notti dovevano essere tra le più fredde qui, rifletteva. Non gli piacque l'idea di fermarsi nei dintorni di quel luogo, ma era provato, stanco e indolenzito; era un miracolo che lo scorbuto non lo aveva colpito quella famosa settimana. Se voleva ripartire, doveva riposarsi almeno un poco. Uno degli abitati lo stava fissando, ma non c'era nulla di caloroso in quel volto, si allontanò quando il giovane cercò di avvicinarlo, per chiedere dove potesse passare la notte.
Yasha lo guardò allontanarsi, l'aria gelida stava cominciando a trapassare i suoi capelli. Il suono dei fili d'erba, lo scricchiolio degli alberi, percepiva un'altro rumore distinto che si stava avvicinando verso di lui. La spada di legno tenuto non troppo teso, a destra della mano, mentre quella sinistra era libera. Si piegò leggermente e poi scattò brevemente poco prima di compiere un balzo nel tentativo di afferarlo prima che voli troppo su. Un brusco rumore di carta, il vento si calmò un po'. Una mappa? Assottigliò gli occhi mentre lo girava a un'altro lato. Oggetti da recuperare? Ricompensa?
Distolse immediatamente lo sguardo dal volantino, visibilmente scocciato per qualcosa. Imprecò sottovoce. Poi riprese a guardare nuovamente la mappa. Anche se era stanco, la semplicità del compito richiesto e la ricompensa erano allentanti per uno come lui. Come poteva non tirarsi indietro? Anche se ci fosse dietro una qualche fregatura sarebbe stato pronto a maneggiare la sua arma contundente di legno contro chiunque si mostrasse ostile. Stimolato dal vento iniziò a muoversi mentre guardava la mappa del volantino. Analizzò la zona circostante, guardò frequentemente la mappa, poi il dintorno, e poi di nuovo la carta. Dopo vari tentativi, tanta pazienza, arrivò ad afferrare il percorso. Si fermò in prossimità di dove il percorso indicato era alla fine. Se in lontananza sembrava non esserci nessuno ecco che arrivò qualcuno, a ogni passo qualcun'altro lo stava precedendo. Era un buon segno per lui. Non si era perso infondo.SPOILER (clicca per visualizzare)Piccola precisazione: la spada di legno è puramente ruolistica.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato».
I cinque avventurieri raggiunsero il casolare quasi contemporaneamente.
SPOILER (clicca per visualizzare)Vi state incontrando per la prima volta; potete spendere alcune righe per studiarvi e/o rispondere alle domande che vi siete fatti nei post precedenti. Tuttavia la vostra interazione sarà limitata perché dopo nemmeno un minuto, quando tutti e cinque vi trovate nei pressi del portone, quest'ultimo si apre.Una giovane fanciulla fece capolino con un innocente sorriso stampato in viso.
«Oh è arrivato finalmente qualcuno! Siete qui per l'annuncio no? Non sembrate i soliti mercenari che di solito si aggirano per il villaggio... alcuni di voi sono giovanissimi... ma chi sono io per giudicare? Venite, entrate.»
Il gruppo seguì la ragazza all'interno, nel mentre lei continuava a parlare rivolgendosi a tutti i presenti.
«Sono felice che abbiate deciso di accettare il nostro incarico. Io comunque sono Lydia, piacere di conoscervi.»
Superato il breve corridoio spoglio e poco illuminato, Lydia raggiunse uno spazioso soggiorno dove regnava un vecchio lampadario di vetro. In un angolo un divano polveroso, una libreria in legno di mogano e un camino nell'angolo opposto. Quest'ultimo sembrava che non venisse acceso da anni. Tutte le pareti, interamente in legno, erano disseminate di trofei di caccia: teste imbalsamate di svariati animali, più o meno recenti, impagliate egregiamente. Tigri, orsi, lupi, cinghiali, cervi e alcuni grandi pesci abbastanza strani. La ragazzina raggiunse un altro individuo: incappucciato, impugnava una lunga falce. Dava le spalle a tutti e non era possibile scorgerne il viso.SPOILER (clicca per visualizzare)I due NPG:
«Lui è...»
«Non serve che sappiano chi sono.»
Il suo timbro era arrogante tanto quanto il suo modo di fare.
«Sì... ok... stavo dicendo... come avrete letto negli annunci stiamo reclutando persone per darci una mano. Ovviamente, come anticipato, ci sarà una ricompensa. Molto generosa direi.»
«Sprecata direi. Tra l'altro è un compito facilissimo. Spero per voi che siate all'altezza.»
«Via via, più garbato!»
La ragazzina saltellò verso la libreria e ne estrasse quello che sembrava un rotolo di pergamena.
«Sfortunatamente abbiamo solo una copia della mappa. Vi consiglio quindi di raggiungere il luogo indicato insieme. Quando sarete sul posto potrete dividervi però.»
«Anche perché le cose da recuperare sono due. In due differenti posti.»
Il misterioso ragazzo continuava a non guardarli mentre giocherellava con la mano sull'impugnatura della sua arma. Nel mentre Lydia protese la pergamena davanti il gruppo in attesa che qualcuno avanzasse a prenderla.
«Vi ho segnato in rosso i due luoghi da raggiungere. Mentre il cerchio blu è questa casa. Fate attenzione alla foresta, non fermatevi mai troppo nello stesso punto.»
«Altrimenti quei due mostri vi mangeranno. Diglielo Lydia.»
«Ma che dici! Comunque non preoccupatevi, noi vi aspettiamo qui. Se accettate, vi descrivo gli oggetti che vogliamo recuperare. Avete domande?». -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Subito dopo Kara, giunsero sul posto altre tre persone, una ragazza e due ragazzi, tutti apparentemente molto giovani ma comunque più grandi di lei.
Com'è possibile che un annuncio in un villaggio così piccolo e nascosto abbia radunato tutta questa gente?
Dopo pochissimo tempo dall'arrivo dell'ultimo ragazzo, fecero la loro comparsa due ulteriori individui, che davano tutta l'aria di essere gli autori dell'annuncio: una ragazza, di nome Lydia, sorridente molto giovane e bella dai lunghi capelli biondi e un ragazzo dalle sembianze più adulte, tanto misterioso da risultare minaccioso, che sembrava in tutto e per tutto la rappresentazione umana del Tristo Mietitore.
I due invitarono tutto il gruppo ad accomodarsi all'interno, si presentarono, o quantomeno lo fece la ragazza, e illustrarono più specificatamente le loro richieste. Finito il suo discorso, la ragazza si rivolse dunque ai presenti.CITAZIONE«Ma che dici! Comunque non preoccupatevi, noi vi aspettiamo qui. Se accettate, vi descrivo gli oggetti che vogliamo recuperare. Avete domande?»
Kara non aspettò neanche un secondo per rispondere.
Io avrei una domanda.
Fissò il ragazzo, poi di nuovo Lydia.
Se è un lavoro così semplice, perché affidare quest'incarico ad altri?
Le chiese in modo spontaneo e al contempo molto freddo. Cercava di non far trapelare il suo stato d'animo, non si era mai cimentata in niente del genere.
Non provava vera e propria paura, ma qualcosa la faceva sentire a disagio. Non era tranquilla.
Tuttavia, non aveva comunque intenzione di rinunciare. Non voleva girarsi dall'altra parte, non di nuovo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato.
Pensato.
Parlato.
Il viandante valutò con una breve occhiata i presenti riunitosi. Non erano affatto del posto, probabilmente nessuno di loro, proprio come lui. Dal loro modo di atteggiarsi a quello di vestire potevano suggerire tutto fuorché fossero abitanti locali. Appena accertatosi, il suo sguardo si spostò immediatamente verso una fanciulla che si avvicinò. Fu sorpreso per un primo momento e probabilmente la cosa valeva anche per lei. Questa ragazzina aveva organizzato tutto da sola? Ebbe i suoi dubbi.
Yasha rimase dietro al piccolo gruppo, che seguì passando per il portone e un corridoio per poi sbucare in una stanza più ampia. Era lì che il suo occhio si posò sull'attrezzatura maneggiata da un individuo nascosto dal copricapo e che dava le spalle. Una falce? Seriamente? Per la prima volta dopo molto tempo, il giovane assunse un'espressione misto a stupore e confusione. Sapeva destreggiarsi con molti genere di armi e maneggiò più di un tipo di attrezzatura, ma non comprese la scelta di una falce come arma. Si destò da quei pensieri quando sfuggì un breve accenno a dei mostri. Mostri? Una ragazzina del gruppo precedette con una domanda, Yasha si limitò a seguirla approfittando del breve intervallo di silenzio creatosi.
Passò un breve istante: guardò l'individuo che dava ancora le spalle e poi di nuovo Lydia, una coppia peculiare a prima occhiata. Da quello che ho capito è un compito comunque semplice, ma sembra che hai volutamente omesso alcune cose. Ti chiedo di parlarci di più su questi mostri. Per favore. Nel suo parlare era calmo ma diretto.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Prima che qualcuno potesse effettivamente rispondere alla domanda posta da Eli, si fecero finalmente avanti i mandati del volantino che la giovane aveva trovato quando aveva raggiunto la piazza di quel villaggetto e che l'aveva condotto li. Il duo si presentò e fece i dovuti accorgimenti spiegando qual'era il compito della loro missione, se accettavano avrebbero ottenuto in maniera più dettagliata la descrizione di ciò che andava recuperato.
Beh posso anche evitare di fare domande, ci penseranno sicuramente gli altri...
Infatti il ragionamento di Elizabeth non era errato, anzi si rivelò essere parecchio veritiero al punto che due del gruppo posero domande giuste che attendevano dunque risposta.SPOILER (clicca per visualizzare)Forza: 5 + 5 + 5 = 15
Resistenza: 5 + 5 + 5 = 15
Velocità: 5 + 5 = 10
Riflessi: 5 + 5 = 10
Destrezza: 5 + 5 = 10
Mira: 5 = 5
Intelligenza: 5 + 5 = 10
Carisma: 5 = 5
Vita: 300 = 300
Aura: 500 = 500
Scheda. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Pensato
Narrato
Venimmo accolti da una giovane donna, probabilmente poco più grande di me, che con gentilezza ci accolse. Nulla di ché eh, semplici convenevoli prima di condurci all'interno dell'abitazione. Lydia, così si chiamava la giovane, ci condusse in un corridoio privo di qualsiasi arredo degno di nota ed anche di un'illuminazione di un certo livello. Seguimmo quindi la figura di Lydia all'interno della casa, dove ci condusse in una sorta di salottino. Vi era anche lì non un'illuminazione molto elevata, cosa che in realtà non mi dava alcun fastidio. Preferivo di gran lunga l'ombra ed una luce soffusa a dei lampadari abbagliati. Quindi mi sentivo parecchio a mio agio. Poi, qualcosa mi mise subito in allarme. Raggiungemmo un'altra figura, una figura maschile, più alta della ragazza ed, inoltre, armata di falce.
Accoglierci brandendo un'arma non è proprio il massimo...
Mormorai, per poi ascoltare meglio Lydia. Dopo essersi armata di una pergamena raffigurante una mappa, notai come la figura maschile, di cui non conoscevamo il nome, celasse qualche misterioso dettaglio sul compito che dovevamo svolgere. Una delle prime frasi del committente fu: "Spero che siate all'altezza". Immediatamente, la mia natura estremamente prudente ed attenta prese il sopravvento. Studiai meglio la situazione, cominciando a pormi delle domande. Che l'incarico potesse essere più difficile di quanto espresso sui volantini era quantomeno pronosticabile come ipotesi. Immaginai, realisticamente, come un incarico descritto come pericoloso debba essere pagato molto profumatamente. Al contrario invece di un incarico descritto come semplice per poi rivelarsi più rischioso del previsto. Gli incaricati, in una situazione più grave del previsto, per istinto di sopravvivenza ed onore porterebbero l'incarico a termine lo stesso permettendo ai committenti di pagarlo meno del reale valore. Tutti questi ragionamenti, materialistici e non, cominciarono a far capolino nella mia testa, finché una delle due ragazze intervenne.
Io avrei una domanda.
Bene, qualcun'altro che se n'è accorto?
Se è un lavoro così semplice, perché affidare quest'incarico ad altri?
Mi hai anticipato! Stavo proprio iniziando pormi gli stessi dubbi. Potreste descriverci meglio i rischi dell'incarico? A che mostri ti riferisci tu con la falce?
Domandai. Nonostante i ragionamenti, non mi ero fatto sfuggire quell'uscita sui mostri. In attesa di una risposta, osservai meglio la coppia all'apparenza piuttosto bizzarra. Volevo vederci chiaro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Kabu salta il turno (1/3).SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato».
Lydia ci rimase male per alcuni istanti: nessuno era avanzato a prendere la mappa dalle sue mani. Piuttosto le erano state rivolte diverse domande. Sembravano tutti avere dei dubbi sulla faccenda e lei comprendeva anche il perché.
Gladyon... è colpa tua...
Tzè... non del tutto. Ho capito, vado a farmi un giro... mi avete già annoiato.
Il ragazzo abbandonò tutti senza ulteriori saluti, ignorando anche la domanda rivolta a lui. Attraversò la porta di legno che aveva di fronte, l'unica della stanza escludendo il corridoio, e sparì in silenzio.
Dovete scusarlo... i suoi modi sono sempre stati poco... gentili diciamo. In realtà odia dover chiedere aiuto.
La ragazzina, dopo aver consegnato la mappa a Kara con un sorriso, fece un bel respiro e continuò la sua spiegazione.
Il lavoro è facile ve lo posso giurare. Noi non possiamo farlo perché al momento pensiamo che Gladyon sia braccato da due bestie feroci... e ... sono fuori dalla sua portata... non vogliamo rischiare ecco. O meglio, io non voglio rischiare. Comunque dovete stare tutti tranquilli, non siamo nemmeno sicuri che quegli esseri siano da queste parti e sicuramente non ce l'hanno con voi. Dovrete semplicemente attraversare una sezione della foresta, al massimo vi imbatterete in qualche animale selvatico. Tutto qui.
Lydia sembrava preoccupata per il ragazzo e allo stesso serena di aver trovato manforte per la loro causa.
Ora veniamo agli oggetti. Sono oggetti preziosi con un alto valore affettivo, quindi vi prego di maneggiarli e trasportarli con cura. Il segno rosso ad ovest indica un vecchio accampamento di un cacciatore. Dovreste trovarci un libro antico dalla copertina blu, sono sicura che lo noterete subito. Mentre il segno rosso ad est è una grotta naturale nei pressi di una miniera abbandonata. In quel posto stiamo ricercando un pugnale... non me ne intendo molto... ma Gladyon ha parlato di un'impugnatura in ossidiana. E questo è tutto.
Servì quelle parole con dei sorrisi e altri ringraziamenti borbottati. Poi accompagnò il gruppo alla porta, ripercorrendo la strada di poco prima.
Avete la mappa e tutte le informazioni che vi servono, noi saremo qui ad attendervi con la ricompensa. A presto!
Gli incaricati si allontanarono dall'abitazione mentre Lydia li salutava con la mano scomparendo sempre di più all'orizzonte.SPOILER (clicca per visualizzare)La mappa parla chiaro: il primo percorso si snoda attraverso la foresta verso nord. Vegetazione fitta e il sole penetra a malapena. Terreno lievemente paludoso. Percorrete insieme circa quindici minuti di foresta tutta uguale, seguendo un sentiero appena accennato in mezzo agli alberi. Giungete ad un bivio: la mappa non riporta tale diramazione. Il percorso di sinistra sembra diventare più paludoso mentre quello di destra più roccioso. Un manto erboso cresce verso il sentiero di sinistra, mentre sul terreno del sentiero di destra ci sono diverse piccole orme (animali) confuse (in più direzioni). Decidete cosa fare. Potete anche separarvi. E potete accordarvi anche off gdr.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Le domande ottennero dunque una soddisfacente risposta e dopo di ciò fù la volta della spiegazione al dettaglio della missione che i due avevano affisso in bacheca. Da come lo dicevano sembrava essere molto facile dato che dovevano recuperare un libro blu da un accampamento di un cacciatore ed un pugnale col manico in ossidiana da una vecchia miniera abbandonata, un lavoro facile se non fosse per la possibile presenza di fauna ostile nel due punti indicati.
E te pareva, beh se era facile non avrebbero richiesto 5 persone... .Pensò la giovane mentre venivano scortati verso l'uscita e veniva data loro una mappa per raggiungere i due punti indicati.- In sintesi una caccia al tesoro...
Il gruppo dunque avrebbe percorso la strada indicata dalla mappa giungendo infine ad un punto che non sembrava essere stato segnato su quest'utlima: un bivio. A sinistra vi era una terreno paludoso con un accenno di manto erboso mentre a destra un terreno roccioso con tracce di animali vari che potevano essere più o meno pericolosi. Alla luce di ciò il gruppo doveva scegliere se andare tutti a destra, tutti a sinistra oppure dividersi e decidere successivamente come andare avanti.
Io non ho preferenze, mi limito a seguire la massa...
Avrebbe detto Eli mostrando un comportamento un po' ignavo, ma a conti fatti che altro poteva fare? La zona non la conosceva ed una direzione valeva l'altra a questo punto.SPOILER (clicca per visualizzare)Forza: 5 + 5 + 5 = 15
Resistenza: 5 + 5 + 5 = 15
Velocità: 5 + 5 = 10
Riflessi: 5 + 5 = 10
Destrezza: 5 + 5 = 10
Mira: 5 = 5
Intelligenza: 5 + 5 = 10
Carisma: 5 = 5
Vita: 300 = 300
Aura: 500 = 500
Scheda. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato.
Pensato.
Parlato.
Yasha non ebbe altre domande. I cinque andarono, come venne indicato, verso Nord, nel tragitto rimase silenzioso e concentrato nel proseguimento. Non ebbe modo di consultare spesso la mappa ma scorse il bivio che li avrebbe divisi più avanti, o perlomeno riteneva fosse la scelta migliore da fare. Prima si recuperava il tutto e prima finivano. Giunti alla biforcazione: La via sinistra porta all'accampamento, ho già deciso: andrò lì e prenderò il libro blu. Chi se la sente può venire con me. senza aspettare risposte s'incamminò di sua iniziativa, allontanandosi.
Man mano che avanzava spuntavano dei piccoli laghetti, tramutandosi sempre più in una zona afosa e poco sicura, il freddo non si placcò e la pressoché inesistente presenza degli insetti nella palude presagiva l'imminente cambio di stagione. Il sole si era leggermente spostato da quando era giunto al villaggio, poteva non sembrare ma era passato almeno un'ora o più da allora. Il viandante contava di trovare quel luogo prima del buio. Era sua ferma convinzione che i mostri non avrebbero attaccato prima di allora (alcuni grandi predatori trovavano favore nella caccia di notte piuttosto che di giorno). O così sperava. C'era però un'altro punto da affrontare. Rallentò il passo, vigile, si guardò il sentiero percorso. Nulla gli garantiva di poter ritornare prima del calar del sole, le giornate finivano più velocemente nei mesi più freddi, cosa che imparò molto bene a casa sua.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Pensato
Parlato
Lydia rispose alle domande e porse la mappa a Kara. Poi diede le ultime indicazioni al gruppo.
Ancora non mi convince del tutto... è stata troppo sbrigativa. Sta omettendo qualcosa... ma cosa?
Successivamente, il gruppo s'incamminò seguendo le istruzioni della mappa e della ragazzina. Kara stava in fondo, preferiva osservare i loro comportamenti da dietro. In breve tempo si ritrovarono di fronte a un bivio. Uno dei ragazzi, quello coi capelli raccolti in una coda, decise di anticipare tutti e prendere da solo il sentiero di sinistra, indipendentemente da chi lo avesse poi seguito, per recuperare il libro dalla copertina blu.
Sembra molto sicuro di sé. Oppure è solo molto sciocco.
Kara si rivolse agli altri.
Non credo sia una buona idea dividerci. Secondo me dovremmo seguirlo.
Lydia non ci ha chiesto di recuperarli il più in fretta possibile, non ci ha dato dei limiti di tempo. Quindi sarebbe meglio recuperarli con calma scegliendo l'approccio più sicuro.
Detto ciò, fece per seguire Yasha, osservando con la coda dell'occhio i restanti tre..
Quest n° 01: Inizio.Serie di Quest n° 01: L'eredità del Cacciatore. |
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