PROLOGO - PARTE SECONDA

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    Prologo, 2°.

    E adesso?, si chiese la vecchia, alzandosi di colpo. Sul settimanale, di fianco a una candela accesa, la sveglia suonava con un trillo acuto e molto fastidioso. Le ginocchia della vecchia protestarono vivamente, ma senza farci troppo caso si spicciò per spegnerla. Si guardò intorno. La stanza era completamente buia, fatta eccezione per quella candela. Le imposte delle finestre erano state sbarrate con assi di legno molto spesse. L'aria era secca, e puzzava di chiuso e di marcio. Oltre al letto dove fino a un attimo prima la vecchia era stata profondamente assopita e il settimanale non c'era altro mobilio. A piedi nudi e in vestaglia la vecchia prese la candela e uscì dalla stanza. Si ritrovò in un corridoio molto lungo e buio. Sul soffitto c'erano macchie di muffa che la luce della candela illuminava di cupi riflessi iridescenti.

    C'è nessuno?, gridò. Ma già dopo qualche secondo iniziò a ricordare. Era passato tanto, tanto tempo. Le mani che la vecchia ricordava forti e morbide erano avvizzite e tremavano leggermente. Si asciugò la fronte. Doveva calmarsi. Respirare. Tutto era stato deciso molto tempo prima, lei doveva solo aprire la porta. Si, un compito molto semplice. Poi si sarebbe potuta riposare. Si trascinò per il corridoio, facendo attenzione a non perdere neanche un dettaglio dell'ambiente che la circondava. Ma non c'era granché. Il pavimento era sudicio, le pareti spoglie. Ogni tanto vedeva sul muro un rettangolo di intonaco meno disastrato dove un tempo forse c'erano stati dei quadri. Probabilmente nel suo lungo sonno qualcuno aveva razziato la casa. Non l'avrebbero fatto se ci fosse stata la signora della casa, constatò con amarezza la vecchia. Quanto in fretta dimenticano...

    Non per molto.

    La vecchia si fermò improvvisamente, tastando il pavimento con dita rigide. Ci volle un po' a trovare il punto giusto. Con la pressione del pollice la vecchia fece scattare un meccanismo nascosto, e con un rumore agghiacciante si aprì un passaggio dentro al pavimento. Una botola. La vecchia gemette. Le scale sembravano interminabili, non si vedeva la fine. Sapeva che ci sarebbe voluto un po'. Dammi la forza per fare quello che devo, pregò con ardore la vecchia e iniziò a scendere. Giù, sempre più giù, fino a che la temperatura era così bassa e le pietre così umide da far congelare il respiro. Finalmente, una grata. La vecchia aprì il lucchetto arrugginito con una delle chiavi che portava appese al collo. La piccola chiave di ferro girava perfettamente, e con un certo sforzo la vecchia sollevò la grata quel tanto che bastava per passare accucciata. In fondo alla stanza, sentiva un raspare rauco, un grattare di artigli. Poi un ruggito.

    xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, ringhiò la bestia.
    Fermo! Sono io!, urlò la vecchia.
    xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx?
    Lei annuì e si rialzò in piedi. Non si era neanche accorta di essere caduta all'indietro. Insieme a Bestia, la vecchia fece la strada a ritroso. Quando arrivarono alla grata, Bestia la sollevò con una zampa senza la minima fatica, e di questo gliene fu grata.
    xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx?
    Già, gli anni passano per tutti. E non sono così vecchia!, ribatté. Anche se non ho idea di quanti anni siano passati, a dire il vero. Forse Bestia ne sapeva più di lei ma non glielo avrebbe chiesto. Dopo un tempo che sembrò eterno a entrambi, si ritrovarono in una grande sala in rovina. Al centro della stanza una porta di metallo, a due battenti. Bestia iniziò a fare le fusa, soddisfatto. Erano ancora in tempo. In alto, un grande orologio scandiva il tempo al ritmo di un gigantesco pendolo. La vecchia si avvicinò alla porta, tremante. La seconda chiave le sfuggì di mano, e finì per terra. Bestia ringhiò.
    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX!
    Al secondo tentativo, la chiave finì nella toppa e con un sospiro sbloccò la serratura. Edea indietreggiò, e ritornò di fianco a Bestia, appoggiandosi a lui per sedersi a terra. La porta si aprì.

    [Scritto da: Oblivioner]



    Edited by [Nessuno] - 23/10/2023, 21:00
     
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