Allenamenti di Haido

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    Allenamento: Superare i limiti
    Allenamento settimanale 3 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: dintorni del rifugio segreto di Haido

    -Ashen-

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    Un'altra settimana di allenamento stava proseguendo, nella quale Haido si esercitava prevalentemente sugli esercizi in apnea e sul controllo del dispendio energetico, con discreti miglioramenti.
    Adesso però è giunto il momento di allenare i muscoli!
    Haido è sempre stato contro le sale pesi e gli esercizi statici, reputava il tutto troppo noioso, inoltre riteneva che questa tipologia di allenamento rischiasse di ridurre la sua velocitá.
    Devo trovare un compromesso tra il sollevamento pesi e la mobilità!
    Rifletté sulla questione per alcuni minuti fino a quando credette di aver trovato una soluzione.
    Indosserò dei pesi e mi allenerò esclusivamente con quelli!
    Si mise subito all'opera con sabba, tessuti, ago, filo e bilancia; inizió a fabbricare polsini e cavigliere da 2 kg ciascuno e li indossò.
    Inizieró con questi!
    Inizió dunque l'allenamento con della corsa leggera, alternando momenti di apnea a momenti di respiro libero, gli 8 kg in eccesso che stava indossando si fecero sentire quasi subito, ma non in modo esagerato, per cui proseguí con questa modalità di corsa per circa dieci chilometri, di cui circa due non consecutivi percorsi in apnea.
    Arrivato ad uno spiazzo si mise a praticare degli esercizi a corpo libero, anche qui il peso aggiuntivo venne percepito ma riuscì comunque a terminare l'allenamento per cui decise di ritornare a casa con le stesse modalità con cui era arrivato fin lí.
    Arrivato a casa si mise immediatamente al lavoro, fabbricò dei polsini e delle cavigliere da 5 kili l'uno, un giubbotto imbottito da 20 kg.
    Cosí dovrebbe andare bene!
    Indossò il tutto, già dai primi movimenti si rese conto della differenza, stava infatti portando quaranta chili in più.
    Spero di non aver esagerato!
    Haido si mise a correre, aumentando gradualmente il passo, quei pesi resero la corsa molto difficoltosa, tuttavia il giovane cercò di andare avanti comunque e si esercitò anche nella corsa in apnea; percorse nuovamente i dieci chilometri che lo separavano dalla radura dove classicamente svolgeva i suoi esercizi, lí si fermò e riprese a svolgere gli allenamenti a corpo libero, proseguendo ininterrottamente per alcune ore, al termine delle quali si concesse come riposo il suo nuovo tempo massimo di apnea a riposo, ben dieci minuti.
    Spero che questo allenamento stupido mi permetterà veramente di accedere all'addestramento al Tempio!
    Dopo aver terminato gli esercizi partí nuovamente alla volta del suo rifugio, decise tuttavia di percorrere una strada più lunga, all'interno della foresta, voleva prolungare il più possibile l'allenamento; correndo nel sentiero notó un movimento accanto, tra i cespugli.
    Deve essere un cinghiale
    Istintivamente Haido si lanciò contro il cespuglio che si era mosso, vide un grosso cinghiale che si stava allontanando e provò ad acchiapparlo al volo tuttavia il peso eccessivo lo rese goffo e si fece sfuggire l'animale, che gli passò accanto e si allontanó di corsa.
    Dannazione!
    Proseguí la corsa lungo il sentiero della foresta fino ad arrivare al proprio rifugio, lì decise che avrebbe tenuto tutto il giorno i pesi e che se li sarebbe rimossi soltanto per lavarsi, cosa che fece appena arrivato; la sensazione che provò appena si rimosse i pesi fu di una incredibile leggerezza.
    Incredibile, provo difficoltá a muovermi senza pesi! Sfrutteró il tempo trascorso a lavarmi anche per esercitarmi a ponderare i movimenti senza pesi!
    Terminata la doccia indossò nuovamente i pesi e si mise a preparare la cena, ormai gli rimanevano soltanto due uova di Aquila-ragno e qualche costoletta di leone-orso; perfino cucinare e mangiare appareva più difficoltoso con quei pesi indosso, nonostante i rapidi miglioramenti li stava indossando soltanto da un giorno, per cui riteneva normale il fatto che ancora non si sentisse a suo agio.
    Dovrò procurarmi dell'altro cibo se non voglio morire di fame, ci penserò domani!
    Dopo aver cenato Haido si mise a letto ponendo fine a quella lunga e dura giornata di allenamento, il giubbino pesante gli opprimeva il torace e in qualche modo ostacolava la respirazione, ma la stanchezza era tanta e dopo un pochino riuscì a prendere sonno.
     
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    Allenamento: Bisognerá pur mangiare!
    Allenamento settimanale 1 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: dintorni del rifugio segreto di Haido, provincia di Zapan

    -Ashen-

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    Un altro giorno era iniziato, Haido si sveglió e, alzandosi dal letto sentì il peso del giubbotto rinforzato che aveva indosso.
    Mi abituerò mai a questo?
    Fece colazione e nel farlo si rese conto che le sue riserve di cibo si stavano quasi esaurendo.
    fortunatamente il mio orto dovrebbe essere pronto per il raccolto, così come le mie piante!
    Quando si recó nello sgabuzzino per raccogliere gli attrezzi e ne raccolse il primo ebbe un pensiero, erano troppo leggeri; per cui decise di dedicare la prima ora della giornata alla modifica di tutti questi arnesi, rendendoli più pensanti inserendo delle parti in piombo al loro interno.
    Ecco, adesso posso mettermi al lavoro
    Haido viveva in quell'angolo di terra sperduto ai confini della provincia di Zapan da quando si era ritirato a vita privata circa otto anni fa, da allora si era dedicato esclusivamente all'agricoltura, avendo coltivato i terreni intorno alla sua casa, piantando ogni genere di frutta e verdura, aveva perfino una propria vigna con vino di produzione.
    Decise di dedicarsi al raccolto, ma lo fece aumentando la difficoltà, aggiungeno altri 2 kg a ciascun polsino e cavigliera e 10 kg al giubbino, creó inoltre dei guantini rinforzati da 2 kg ciascuno.
    Adesso sono 57 kili in totale!
    Si mise al lavoro iniziando dall'orto delle verdure, si chinó per raccogliere il tutto, appena lo fece si rese conto dell'estrema difficoltá nell'esecuzione dei movimenti fini con tutto quel peso.
    Con molta fatica raccolse zucchine, melanzane, peperoni, patate, carote, pomodori e lattuga; passó dunque alla raccolta della frutta, prese una scala e la posizionó sotto gli alberi.
    Dannazione con tutto questo peso ho difficoltà perfino a salire sulla scala.
    Haido allungò le braccia per cogliere le arance, il tremolio dovuto al peso dei polsini e dei guanti lo rallentava ma il ragazzo si concentrò e riuscì a coglierli.
    Il movimento che fece era sempre lo stesso: salire sulla scala, allungare un braccio, alternando destra e sinistra, cogliere il frutto, scendere dalla scala e riporre il frutto nella busta; ripetette questo gesto per centinaia e centinaia di volte, per diverse ore fino a quando tutti gli alberi divennero spogli e i suoi sacchi si riempirono di arance, mandarini, limoni, mele, pere e mandorle.
    Haido si nutriva prevalentemente dei frutti del suo raccolto, della carne degli animali che cacciava occasionalmente nella foreste e dei pesci che pescava al fiume ed al lago, tuttavia almeno una volta al mese si recava presso il villaggio più vicino con parte del suo raccolto e lì procedeva al baratto con i mercanti locali, che gli fornivano latte, formaggio, spezie e diverse carni.
    Direi che ho abbastanza merce di scambio!
    Si recó dentro casa e mise tutto nella dispensa, selezionando con cura cosa tenere e cosa portare al mercato del villaggio; preparó un grande sacco che attrezzò con due cinghie a mó di zaino, all'interno del quale mise un pó di tutto, all'interno di sacchi pesati.
    Cinque chili di patate, cinque chili di carote, cinque chili di pomodori, cinque chili di zucchine, cinque chili di melazane, cinque chili di peperoni, cinque chili di arance, cinque chili di mandarini, cinque chili di mele, cinque chili di pere e due chili di mandorle, per un totale di 52 chili, bene ce la posso fare!
    Indossó il pesante zaino, si armó di pazienza e coraggio e salì sulla bicicletta, cui ruote tuttavia non resistettero al peso ed esplosero.
    Merda! Dovró andare a piedi!
    Si mise dunque in marcia di corsa, stava trasportando ben 109 chili in eccesso, tra pesi e merce da portare al villaggio e ognuno di questi chili si fece sentire, inizialmente Haido provó difficoltà a coordinare i movimenti, in particolare quando facendo delle curve, il sacco si sbilanciava rischiando di farlo cadere.
    Il villaggio distava circa settanta chilometri dalla casa di Haido, il viaggio fu lungo e pesante, ci mise circa cinque ore ad arrivare a piedi, il ragazzo fu sorpreso del fatto che non si fosse dovuto fermare nemmeno una volta per riposarsi, in compenso arrivato a destinazione nella piazza del mercato dovette buttarsi in terra per riprendersi, tra lo stupore generale.
    - Ma è normale questo qui? -
    Ripresosi dallo sforzo Haido si alzó e con nonchalance si presentó nella bancarella dove usualmente procedeva al baratto.
    Buongiorno John, ho portato un pó di roba per te!
    Il mercante guardò perplesso la montagna di beni portati, fino a quando ruppe ogni indugio e si mise, come ogni volta, ad esaminare la merce.
    - Vedo che questa volta ti sei dato da fare eh!
    Dopo aver controllato ogni singolo frutto ed ortaggio il mercante espose le merci destinate allo scambio.
    - So che solitamente ti fornisco forme di formaggio e barili di latte, ma questa volta sono a corto di questa tipologia di beni, ma se sei d'accordo vorrei proporti dell'altra merce.
    Il mercante mostró ad Haido una collezione di diversi materiali, che contava di metalli di varia fattura, compreso un piccolo quantitativi di oro e argento, legno, cotone e stoffe.
    E cosa dovrei farne di queste cose? Mica si possono mangiare!
    - Non sono commestibili certo, ma questi manterranno sempre il loro valore se decidessi di venderle, inoltre se le presenti ad un fabbro degno di questo nome potrá preparare delle armi o degli equipaggiamenti con i controfiocchi! -
    L'idea sembra allettante, probabilmente me ne pentirò quando mi verrá fame, ma accetto lo scambio!
    - Bene, allora per la roba che mi hai dato posso darti cinque unitá di tutti, sembrano poche, ma in questo modo posso darti anche merce rara! Sono 5 unitá di ferro, 5 di acciaio, 5 di argento, 5 si legno pregiato, 5 di oro lavorato e poi ecco, 5 unitá di stoffe naturali, 5 di stoffe sintetiche, 5 di stoffe ultramoderne, e per terminare 5 unitá di cotone leggero prezioso e 5 di imbottitura resistente! Ecco tieni, 500 Jenny in omaggio per la fiducia! -
    Grazie mille John! Alla prossima!
    - Vedrai che non ti pentirai! Sono sicuro che la prossima volta chiederai dell'altra merce simile a questa!-
    Dopo aver messo nel sacco tutta la merce, il ragazzo non perse tempo e ripartí di corsa verso il suo rifugio trasportando un carico in prso decisamente minore di quello trasportato all'andata, per cui riuscì a correre più velocemente, arrivando a casa sua in sole tre ore.
    Ritornato a casa mise tutti i nuovi materiali nel proprio baule, cenò, si fece una bella doccia ed infine si addormentò.

    Ho inserito in role i materiali vinti nel calendario dell'avvento fino ad ora ;)
     
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    Allenamento: scalare la montagna, parte 3
    Allenamento settimanale 2 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: dintorni del rifugio segreto di Haido

    -Ashen-

    narrato
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    -parlato da altri-


    Anche quel giorno la sveglia suonò presto, dopo un attimo di esitazione Haido si alzó; per un istante si era dimenticato della presenza dei pesi sul corpo, non ci volle molto prima che questi si fecero sentire.
    Il giovane fece colazione con una spremuta e delle fette biscottate con marmellata, finite le quali uscì di casa ed inizió a riflettere su quale sarebbe potuto essere l'allenamento odierno; dopo un iniziale momento di indecisione Haido sollevò il capo scrutando l'orizzonte, quando vide la montagna più alta della zona capí quale sarebbe stata la sua attività del giorno.
    Te lo avevo detto che la prossima saresti stata tu!
    Disse ironicamnente Haido alla montagna.
    Come consuetudine si recó al luogo dell'allenamento di corsa, alternando fasi a respiro libero a fasi di corsa in apnea, Haido era infatti ancora convinto che l'allenamento in apnea lo avrebbe aiutato a superare il grande malus rappresentato dall'aria rarefatta presente al Tempio nelle Nuvole, luogo strambo, ma dove Haido era bramoso di ritornare.
    Ormai sono quasi pronto!
    La corsa procedette regolare e senza troppi intoppi, ormai il ragazzo si era completamente abituato ai cinquantasette chili extra presenti tra guanti, polsini, cavigliere e giubbino rinforzato; dopo alcuni chilometri di corsa giunse finalmente ai piedi della montagna, due chilometri lo separavano dalla sua vetta; Haido era consapevole dei suoi miglioramenti ma il dubbio rimase sulla capacitá di compiere l'impresa anche con il peso extra e svolgendo parte dell'arrampicata in apnea.
    Come ogni scalatore che si rispetti Haido si presentó all'appuntamento armato di scarpe puntate e di picchetti, inizió dunque la scalata; presto si rese conto che nonostante il suo fisico si fosse adattato al peso extra nella corsa, questo non valeva completamente anche nell'arrampicata nella quale avrebbe dovuto vincere anche la forza di gravitá con il solo aiuto dei suoi muscoli.
    Mamma mia che fatica!
    Seppur con tante difficoltà il ragazzo procedette con maniacale precisione nella scalata, dopo i primi duecento metri decise che il momento di iniziare l'apnea era giunto.
    Qui viene la parte difficile!
    Haido fece una profonda inspirazione e, a polmoni pieni, proseguí con la scalata; quando inizó a percepire la classica senzazione che precede l'ipossia il ragazzo si ricordó degli esercizi praticati alcuni giorni prima, con i quali riuscì a rallentare la frequenza cardiaca e lenire il senso di agitazione; proseguí con la scalata in apnea per altri cento metri quando fu costretto a riprendere fiato per evitare di svenire.
    L'arrampicata in apnea con i pesi è sicuramente l'esercizio più pesante che io abbia mai fatto!
    Riprese la scalata in respiro libero, tentando di aumentare la velocità, con il tempo riuscì a trovare una buona armonia nei movimenti, che gli permise di evitare sforzi inutili.
    Proseguí con l'arrampicata cercando di alternare quattrocento metri in respiro libero e cento in apnea; la fatica fu immane e più di una volta Haido pensò di non riuscire a proseguire.
    Giunto a metà montagna il ragazzo di fermó per riposarsi, scelse una parte incavata della parete dove potette stazionare poggiando i piedi in terra e successivamente sdraiarsi per riprendere le forze; dopo alcuni minuti Haido si affacciò e volse il suo sgusrdo verso la foresta.
    Vista da qui sembra soltanto una vasta macchia verde!
    Dopo questa piccola pausa riprese la scalata, che proseguí per altre lunghe ed interminabili ore, giunto in prossimità della cima Haido percepí una bella sensazione di soddisfazione; fece un ultimo sforzo e riuscì a sollevarsi sopra la cima della montagna.
    Ci sono riuscito!!!
    Dopo aver esultato la riuscita della difficoltosa scalata Haido si dedicò all'esplorazione del luogo, trovando diversi nidi di uccelli di montagna da cui raccolse varie uova e uccise diversi uccellini che mise nel sacco, li avrebbe cucinati nei prossimi giorni.
    Quando ebbe finito la raccolta volse il suo sguardo a Nord, nella direzione della catena montuosa attraversata in bicicletta le settimane precedenti, dove si imbatté nel Tempio sulle Nuvole; la cima delle montagne era nascosta da delle biache e fitte nubi, quasi a celare qualunque cosa si trovasse lì.
    Nonostante il poco tempo trascorso Haido sapeva di essere migliorato tanto.
    Ormai é giunto il tempo!
    Dopo essersi riposato a sufficienza il ragazzo iniziò la discesa della montagna, come capitó in occasione delle precedenti scalate anche questa volta il ritorno fu più difficoltoso dell'andata, specialmente nei momenti in cui applicò l'apnea.
    Con tutto questo peso se non sto attento rischio di cadere!
    Haido dovette pesare ogni singolo movimento per evitare di sbilanciarsi, la fatica dell'impresa iniziava a farsi sentire ma metro dopo metro riuscì comunque ad arrivare alla base della montagna incolume ed ancora in forze.
    Come al solito il ragazzo decise di tornare a casa di corsa, allungando il percorso in modo da passare all'interno della foresta.
    Proveró a tornare a casa con qualche specialitá da cucinare!
    Mentre correva cercò di rimanere concentrato sull'ambiente circostante, percepí dunque un movimento dietro un albero e istintivamente si fiondó contro l'origine del rumore, con la pianta del piede colpí un cinghiale e lo bloccó contro una roccia, poi estrasse il coltello e pose fine alle sue sofferenze in un attimo.
    Nel sacco!
    Proseguí nel sentiero e ripeté l'azione altre due volte catturando un altro cinghiale e una lepre.
    Terminato il sentiero Haido uscí dalla foresta e si diresse nuovamente verso casa sua, depose nel tavolo i frutti dell'uscita odierna; si fece una doccia e poi si dedicó alla macellazione ed alla conservazione delle carni, mettendole come sempre sotto sale per favorirne la conservazione, lasciando fuori soltanto una fettina che avrebbe cucinato subito dopo.
    Dopo aver finito Haido andó a dormire, crolló in un sonno profondo e senza sogni; il giorno dopo si concesse una intera giornata di riposo in modo che i suoi muscoli potessero riprendersi dagli sforzi compiuti nelle settimane precedenti.
     
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    Allenamento: Ritorno tra le Nuvole
    Allenamento settimanale 3 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: dintorni del rifugio segreto di Haido

    -Ashen-
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    - parlato da altri -


    La giornata di completo relax era trascorsa, Haido ne aveva approfittato per preparare la roba da portare con sé in questa sua nuova avventura; in realtà il ragazzo non disponeva di tanti averi, prese qualche cambio che mise in un sacco e poi si dedicó al grande zaino con cui era intenzionato partire.
    Quel vecchio strambo mi ha detto di presentarmi con del cibo, ed é proprio quello che faró! Non vorrei morire di fame.
    Haido cercó di mettere tutte le sue scorte di cibo dentro l'enorme zaino che solitamente utilizzava per portare la merce al mercato per il baratto; non gli era mai capitato di riempirlo così tanto, tra carne e pesci sotto sale, verdure, frutta, uova e bottiglie di vino Haido dovette lavorarci su espandendolo e applicandoci delle stecche e delle fasce per essere sicuro ed evitare che si rompesse per l'eccessivo peso.
    Centoventicinque chili totali di roba. É quasi il doppio dei pesi che normalmente indosso!
    Indossò quel pesantissimo zaino e si mise a camminare, prima di partire fece qualche passo di prova per capire se avesse esagerato; effettivamente era stracarico e non si sentiva proprio a suo agio nei movimenti, tuttavia il pensiero che il giorno successivo si sarebbe mosso senza i pesi extra che attualmente erano presenti sul suo corpo lo rincuorò!
    Sono sicuro di potercela fare, in fondo è solo poco di più rispetto al peso che ho trasportato sul mio corpo al mercato l'altra settimana! Però in effetti in quel caso la strada era tutta pianeggiante, domani dovró andare in salita e dovrò perfino arrampicarmi!
    Nonostante questa considerazione il ragazzo non rimosse nulla da quello zaino, andando a letto con il pensiero che forse avesse esagerato.

    Il giorno successivo la sveglia suonò presto; a differenza di quanto era solito accadere il giorno Haido non rimase a letto dopo la sveglia ma si alzò immediatamente.
    Finalmente posso togliermi questi pesi!
    Appena alzato Haido si rimosse dapprima il giubbino rinforzato e successivamente i polsini, guanti e cavigliere.
    Che liberazione!
    Erano ormai settimane che Haido indossava sempre dei pesi aggiuntivi per rimanere costantemente in allenamento, si era quasi dimenticato cosa si provasse ad essere libero e privo di costrizioni, tanto che provó difficoltà nei movimenti e nel dosare la sua forza anche nelle azioni comuni quali la preparazione della colazione.
    Sembrerebbe che l'allenamento abbia dato i primi frutti!
    Prima di caricarsi il peso dello zaino Haido decise di testare concretamente il frutto del suo allenamento, uscito di casa fece uno scatto e rimase sorpreso di quanto andò veloce.
    É incredibile quanto io sia forte e veloce senza tutti quei chili addosso!
    La contemplazione duró poco, Haido si era prefissato di mettersi in marcia presto e così fece, recuperó i picchetti e le scarpre per l'arrampicata finale, prese con se un pò d'acqua, si mise il pesante zaino sulle spalle ed infine partì.
    Basandosi sui chilometri segnati sul contachilometri della bicicletta usata l'altra volta il punto piú alto del sentieri per la cima della montagna dovrebbe distare circa quaranta chilometri da casa di Haido, da lì un percorso tra le rocce lo avrebbe accompagnato fino al punto finale per circa quaranta minuti a piedi, infine lo avrebbe aspettato l'arrampicata finale attraverso la parete verticale che l'altra volta Haido aveva stimato essere di circa 300 metri.
    Questa volta sarò stracarico ma molto più allenato dell'altra volta! In più mi presenteró adeguatamente attrezzato per la scalata finale!
    Haido aveva calcolato e programmato grossomodo tutto il viaggio, voleva evitare di arrivare a destinazione privo di forze.
    Partí camminando a passo veloce costante di circa 8 km/h, andatura che tenne per tutta la durata del tratto in pianura che andava da casa sua al bivio dove l'altra volta incontrò il pastore e la stupida capretta, incontro che non avvenne questa volta.
    Chissà se si troveranno sul Tempio!
    Dal bivio la strada proseguí per circa mezzo chilometro in pianura, ma questa rapidamente venne sostituita da una salita inizialmente blanda ma che presto divenne via via piú pendente fino a rivelare la vera difficoltá di quel percorso.
    Adesso si inizia a far sul serio!
    Haido ipotizzó la pendenza media di quella strada al 19%, con tratti dovr essa aumentava bruscamente, tanto che alla fatica necessaria per proseguire dritto andava sommato l'immane sforzo compiuto per evitare che il peso dello zaino lo ribaltasse.
    Non devo lasciarmi intimorire, ce la posso fare.
    Il ragazzo percorse per ore i tornanti ed i controtornanti in salita, cercando di mantenere un passo costante tra i 5 ed i 6 km/h, la tentazione di inziare a correre era tanta, ma considerara la lunghezza e la difficoltá del percorso preferì attenersi al programma originale; ad incrementare la difficoltá arrivó un'ondata di vento gelido che in più di una occasione aveva rischiato di far cadere il ragazzo.
    Ci mancava solo questo!
    Dopo alcune ore esattamente come accadde l'altra volta la pendenza inizió piano piano a ridursi, fino ad arrivare ad un tratto perfettamente orizzontale, da lì ci vollero poche centinaia di metri per raggiungere il punto in cui la scorsa volta lasciò il sentiero per dirigersi sulla cima della montagna.
    Manca poco!
    Haido lasció la via e inizió a salire attraverso le rocce, stando attento a non farsi sbilanciare dall'enorme peso dello zaino portato, in particolare all'arrivo delle raffiche di vento; la percorrenza del tratto fu pressoché in linea con il programma che si era posto e dopo circa cinquanta minuti giunse ai piedi della grande roccia verticale che rappresentava l'ultimo ostacolo al raggiungimento del tempio.
    Il ragazzo sollevó il capo, non riuscí a vedere l'estremitá in quanto inglobata nelle nuvole.
    Non a caso si chiama Tempio nelle Nuvole!
    Haido estrasse i picchetti e inizió la scalata dell'ultimo tratto della montagna, il vento gelido si era fatto costante e, dopo alcuni minuti il giovane si trovó completamente immerso nelle nubi ed ebbe a sensazione che ad ogni metro percorso diminuisse l'ossigeno nell'aria respirata.
    É giunto il momento di mettere in pratica gli esercizi eseguiti per ridurre il consumo di ossigeno!
    Nonostante durante la scalata Haido dovette far molta forza per evitare di cadere sul peso dello zaino, grazie alla concentrazione riuscí a non risentire troppo della progressiva riduzione dell'ossigeno e proseguì la scalata con calma e costanza, fino ad arrivare alla cima.
    Ci sono riuscito!
    Haido si aggrappò al bordo della cima della montagna e con uno sforzo si sollevó, con questo ultimo movimento uscí dalle nuvole e guardando in avanti lo vide.
    Il Tempio!
    Il ragazzo fece qualche metro in direzione dell'edificio quando udì un verso che attirò la sua attenzione.
    - Meeeeowh -
    Haido si girò e vide Fuffi, il gatto che l'altra volta non riuscì ad acchiappare decretando dunque il fallimento della prova a cui venne sottoposto.
    Fuffi era un gatto persiano dall'aspetto antipatico, lo stava fissando con disprezzo, aveva certamente capito cosa stesse per accadere.
    Questa volta non mi freghi!
    Haido lentamente posò per terra l'enorme e pesante zaino, senza distogliere lo sguardo dal gatto, per un istante i due si fissarono, sembrava l'inizio di un duello in stile far west; accorsero perfino altri gatti sul posto e si posizionarono ai lati dei due contendenti.
    Non si udiva nessun rumore, stoltanto il sibilio del vento gelido, i due contendenti si fissavano attentamente, chi dei due avrebbe fatto la prima mossa?
    Fu Fuffi a muoversi per primo, si giró all'improvviso ed inizió a correre come un forsennato, lontano da Haido il quale non perse tempo e fece uno scatto in avanti ed inizió a correre veloce, tanto veloce che in un attimo raggiunse il felino e lo afferrò per la collottola.
    Fuffi emise uno strillo acuto, a cui rapidamente fece seguito un insieme di sonore fusa quando Haido inizó a fargli i grattini sotto la pancia, il gatto sembrava in trance.
    - Cosa è tutto questo rumore?-
    -Beeeeehiaaaaow-

    Un vecchio uscí dalla porta principale seguito da una capretta, non ci vollero molto per capire l'accaduto.
    Ho mantenuto la promessa e sono tornato!
    -Vedo, complimenti non ti aspettavamo così presto, noto con piacere che hai iniziato a parlare fluentemente anche qui su. Poggia pure Fuffi e porta la tua roba dentro, ti mostro il Tempio-
     
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    Allenamento: Con la testa tra le Nuvole
    Allenamento settimanale 1 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: Tempio sulle Nuvole


    -Ashen-

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    pensato
    parlato
    - parlato da altri -
    "scritto"


    - Vedo che sei stato di parola e hai portato del cibo -
    Si, ho pensato che qui su il cibo possa scarseggiare per cui ho portato qualcosa!
    -Beeeeehiaoooow-
    Haido ebbe l'impressione che il verso emesso da Micetta fosse in realtà una risata, ebbe la conferma di ciò quando dopo alcuni minuti entrarono nella dispensa.
    Ma come cavolo é possibile?
    La dispensa era in realtà una grande stanza con dei ripiani stracolmi di cibo di tutti i generi.
    Maestro mi hai chiesto di portare del cibo e invece voi avete roba da mangiare per un esercito!
    - Beh in effetti noi siamo un esercito.-
    -Miiiiiao-
    -Meeeeeow-
    - Miiiiauuuu-

    Diversi gatti si avvicinarono inscenando un penoso teatrino di miagolii disperati.
    - No Kitti non mi freghi pure oggi, ti ho vista un'ora fa mentre mangiavi la carne! E tu Silvestro? Credi forse di farmi pena? Non era forse una spigola quella che avevi in bocca prima? Yoshi? Pensi di freg...ah no in effetti oggi non ti ho ancora visto mangiare, tieni!
    Il Maestro Claud afferró una delle rondinelle portate da Haido e la lanciò verso il gatto, che la afferrò al volo e si allontanó soddisfatto.
    Mi stai forse dicendo che in questo posto i gatti mangiano tutto quello che mangiamo noi?
    - Beeeeehiaooow -
    Micetta rispose ad Haido, ma come sempre il Maestro dovette intervenire.
    - Ma quando mai! Che idee mai ti vengono in mente? È ovvio che non mangiamo le stesse cose! I gatti mangiano la carne mentre noi la frutta e la verdura.
    Cosa??? É uno scherzo?
    - Perché dovrebbe essere uno scherzo? La prima regola del Tempio è semplice, astinenza dalle carni! Ho provato ad imporla anche ai gatti ma non ho avuto successo. -
    Mi stai dicendo che non potrò mangiare carne?
    - Lungi da me importi una simile condizione -
    Haido tiró un sospiro di sollievo.
    - Semplicemente se vorrai diventare mio allievo dovrai astenerti anche tu dalle carni.-
    E questa non sarebbe una condizione?
    Haido scrutó bene il Maestro, la capretta e i gatti, nonostante egli fosse un grande amante della carne attualmente è il potere la cosa che desidera maggiormente, per cui decise che avrebbe accettato anche questa condizione stupida.
    Accetto questa limitazione, ma sia chiaro, lo faccio solo perché desidero essere allenato. Quando inizia l'addestramento?
    Questa volta fu il Maestro a scrutare attentamente Haido, il quale si iniziò a sentire in imbarazzo.
    - Quanta fretta, devi essere veramente motivato! Comunque per rispondere alla tua domanda il tuo allenamento è iniziato nel momento stesso in cui hai messo piede nuovamente qui! -
    Cosa vorresti dire?
    - Come avrai notato qui l'aria è povera di ossigeno, anche se in qualche modo sei riuscito ad allenarti in tal senso il tuo organismo ci metterá almeno due o tre giorni per adattarsi; fino ad allora non é prudente iniziare un allenamento fisico, allo stesso tempo tieni a mente che anche il semplice respirare qui rappresenta un allenamento!-
    E quindi cosa dovrei fare in questi due o tre giorni?
    Il Vecchio fece un sorriso beffardo e fece segno di seguirlo, si avvicinò alla porta della dispensa seguito da Micetta, dai gatti lí presenti e da Haido; uscirono dalla porta e si diressero al centro del piazzale di fronte al Tempio, ove si fermarono.
    - Adesso ti mostrerò il tuo primo allenamento! -
    Haido drizzó le orecchie, pronto per assimilare qualunque informazione il Maestro stesse per dargli.
    -Questo allenamento potrebbe durare due giorni o due anni, dipende esclusivamente da te! Ma sappi che fino a che non supererai questo non potremmo andare avanti con l'addestramento!-
    Chissá cosa avrá in mente.
    Sono pronto!
    Il maestro fece cenno con il capo e poi emise uno strano suono con la bocca, simile ad un fischio, a cui fece seguito un altro suono, simile ad un richiamo, un richiamo per gatti.
    Ma che cavolo ha in mente?
    Dopo che il Maestro ebbe emesso quei versi in poco tempo centinaia di gatti accorsero e si avvicinarono a loro, in alcuni minuti furono sommersi da una miriade di miagolii e fusa.
    Che cazzo succede?
    Il maestro estrasse dalla tasta una pergamena, la lanció ad Haido e diede istruzioni.
    - Dovrai imparare a riconoscere ogni singolo gatto qui presente, nella pergamena che ti ho dato c'è riportato il nome e la descrizione di ognuno di essi, ricercami quando avrai finito. Ah le tue stanze si trovano dietro l'edifico principale.
    Dopo aver pronunciato queste parole il Maestro si giró e se ne andò, seguito dalla sua fedele capretta.
    Non può essere vero!
    Haido inizió a srotolare la pergamena, lesse la prima riga; vi era un ritratto realistico di una capra, accanto vi era una didascalia.
    "Micetta: gatto bizzarro, nero e bianco, ad una prima occhiata potrebbe sembrare una capra, consigliamo caldamente di tenersi questa considerazione per se stessi."
    Io spero che sia uno scherzo!
    Proseguí con la lettura.
    "Minnie: gatta certosina grigia, dal carattere schivo e apatico."
    E questa chi diamine é?
    Haido fissò il ritratto e poi guardò in mezzo al gruppo di gatti radunati davanti a lui.
    Diamine sono troppi, non la troveró mai!
    Dopo aver osservato il gruppo provò a chiamarla per nome.
    Minnie! Minnie! Pssssss pspspspspspsp! Vieni qui Minnie!
    Quando sembrava che non avrebbe mai trovato la gatta ecco che vide un gatto certosino grigio che somigliava al ritratto nella pergamena che gli si avvicinò e si fece accarezzare.
    Brava Minnie!
    Haido andó avanti.
    "Silvestro: gatto meticcio bianco e nero, furbo ed egoista!
    Silvestro, questo l'ho già sentito.
    Haido cercó nel gruppo e riconobbe Silvestro in uno dei gatti giunti poco fa nella dispensa a piangere miseria.
    Fu allora che Haido si rese conto che nonostante i miglioramenti dovuti al duro esercizio stava ancora provando un minimo di difficoltà nella respirazione.
    Forse il Vecchio ha ragione, il mio corpo deve ancora abituarsi a tutto questo! Andiamo avanti
    "Fuffi: gatto persiano bianco, astuto ma giocherellone."
    Haido non ebbe bisogno di cercare il gatto nel gruppo dato che lo conosceva fin troppo bene.
    Ma quanti gatti ci sono?
    Il ragazzo iniziò a srotolare tutta la pergamena, rimase stupito dalla sua lunghezza, contò i gatti riportati in essa.
    Aiuto! Ci sono centoquindici gatti! É impossibile che io riesca ad imparare a riconosceli tutti!
    Haido preso dalla disperazione continuò a scorrere la pergamena e cercare di identificare i gatti.
    Kitti, Fluffi, Garfield, Gollum, Grattastinchi, Vegeta, Hagrid, Maya, aiuto non finiscono più!
    I gatti rimanevano impassibili davanti ad Haido, il quale ebbe l'impressione che si stessero prendendo beffa di lui.
    Majin-bu! Ma che razza di nome da gatto è Majin-bu? Oh guarda eccoti, in effetti assomigli veramente a Majin-bu.
    Haido inizió a notare che in qualche modo i gatti con nomi famosi ricordavano veramente i personaggi omonimi, il che é veramente strano datto che si trattava di gatti.
    Pikachu, eccoti! Jafar...eh no questo non lo riconosco, vediamo meglio l'illustrazione. Oh ecco é quello in fondo!
    Questa fase duró diverse ore, nelle quali Haido cercò di memorizzare i gatti lí presenti, ma non era affatto semplice, per di più ad un certo punto i gatti, probabilmente per noia, si spostarono e si sparpagliarono per il Tempio rendendo molto più difficile l'opera.
    Mi viene da piangere! Non riusciró mai a imparare a riconoscere ogni singolo gatto qui dentro!
    Haido passó il resto della giornata in giro per il Tempio cercando i gatti presenti nella pergamena, al calare della notte capì di essere riuscito a memorizzarne una ventina al massimo, scoraggiato e amareggiato si recó nelle sue stanze, nel tragitto notó una cosa particolare, un edificio con una insegna che riportava un gatto seduto su un water, con una porta rappresentata da una gattaiola.
    Sono troppo stanco per cercare anche soltanto di comprendere queste cose strampalate e casuali.
    Proseguí dunque verso la sua camera, che con rammarico scoprí essere semplicemente un buco con una coperta ed un cuscino sul pavimento ed una piccola finestrella.
    I gatti hanno addirittura un intero edificio adibito a cesso e io devo dormire in terra, mi sembra giusto!
    Con questo ultimo pensiero Haido si mise su quel tratto di pavimento che dovrebbe rappresentare il suo letto e si addormentó, chiedendosi se veramente valesse la pena rimanere in quel posto strambo e se l'allenamento promesso dal Maestro inizierà mai.
     
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    Allenamento: Quando il topo non c'é i gatti ballano..ah non é cosí?
    Allenamento settimanale 2 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo:

    -Ashen-
    narrato
    pensato
    parlato
    - parlato da altri -


    Era ancora notte fonda, Haido stava dormendo beatamente nel pavimento-letto del suo buco di stanza; stava sognando:
    Era bambino, correva spensierato in un prato, ai piedi di una grande montagna, era felice, quando ecco che vide una persona a lui nota.
    Papá! Sono arrivato!
    Lentamente l'uomo si girò verso Haido.
    Finalmente sto per vedere mio padre in faccia!
    Ecco che quando il padre di Haido si era quasi voltato completamente qualcosa disturbò la visione, il ragazzo avvertí una pressione sui piedi, ma decise di non distogliere l'attenzione dal padre, tuttavia questa pressione si fece sempre maggiore

    - Meeeeohwwww -
    Haido fu costretto ad aprire gli occhi, perdendo dunque la possibilità di vedere suo padre, ciò che si trovò di fronte fu il muso di un gatto siamese che lo fissava.
    - Meeeeeeohwwwww -
    Haido balzó in piedi innervosito.
    Oh dannazione e tu chi diavolo saresti?
    - Meeeeeeeohwwww -
    Ieri nella pergamenta ho visto almeno due gatti siamesi, ma non ricordo i nomi!
    - Meeeeeeohwwww Meeeeeeohwww -
    Il ragazzo cercò la pergamena che gli aveva affidato il Maestro, fuori era ancora buio, l'unica luce proveniva da una candela posta immediatamente fuori dalla stanza che peró non era sufficiente per leggere per cui Haido fu costretto ad accenderne un'altra; solo allora si rese conto della presenza di altri due gatti nella stanza.
    Ma non scherziamo! A te non ti conosco, a te invece sì, sei Vegeta giusto?
    -Mooooaaaaaooou! FFFSSSHHHHHHHHH-
    Il gatto rispose contrariato e immediatamente dopo lo soffiò.
    No non sei Vegeta, sei Goahn!
    - Mooooaaaaooou -
    Sembrava felice di aver sentito il suo nome e si avvicinò strusciando il muso sulle gambe di Haido, il quale non perse tempo e aprí la pergamena alla ricerca dei due gatti lí presenti.
    Allora allora, gatto siamese, ecco! Vincent! No non mi sembri tu, cerchiamo l'altro, eccoti, George!
    - Meeeeeeohwwww. Prrrrrrrrrrh -
    Il gatto George gradì il fatto di essere stato chiamato per nome e fece delle sonore fusa.
    Haido si godette il momento per un istante, dopo di che guardò l'orologio per vedere l'ora.
    Cosa?!?!? Sono le quattro del mattino! Andate tutti al diavolo e lasciatemi dormire!
    Detto questo Haido prese di peso i gatti e li lanciò fuori dalla stanza, chiudendo poi la porta per evitare nuove irruzioni.
    Finalmente posso rimettermi a dormire!
    Haido chiuse di nuovo gli occhi, il silenzio e la pace durarono però solo pochi secondi, perché si sentì grattare sulla porta.
    Devo ignorarli, presto si stancheranno e se ne andranno!
    Purtroppo non andò esattamente così e non solo i gatti continuarono a grattare sulla porta, ma iniziarono anche a miagolare disperati.
    -Meeeeeeohwwww-
    -Mooooaaaaooou-
    - Maaaaaaaaohw-

    Abbi pazienza Haido, si stanno per stancare.
    -Meeeeeeohwwww-
    -Mooooaaaaooou-
    - Maaaaaaaaohw-
    -Miaaaaoooo -
    - Meeeeeeeeeeeeeeuuuuuu -

    Oh al diavolo!
    Haido si alzò e aprì la porta, si trovò di fronte cinque gatti che lo fissavano con aria innocente ma disperata.
    Vi siete moltiplicati? Voi chi siete? Tu sei Giuditta! E tu...lasciami guardare nella pergamena. Eccoti, Maciste!
    -Miaaaaoooo -
    - Meeeeeeeeeeeeeeuuuuuu -

    I due nuovi gatti risposero soddisfatti.
    Bene ora che abbiamo fatto l'appello mi vorreste dire che diamine ci fate qui?
    Un secondo dopo aver pronunciato la domanda Haido si pentì di averlo fatto, iniziò un orrido e penoso concerto di miagolii disperati.
    -Mooooaaaaooou-
    -Meeeeeeohwwww-
    -Miaaaaoooo -
    - Meeeeeeeeeeeeeeuuuuuu -
    - Maaaaaaaaohw-
    - Meeeeeeeeeeeeeeuuuuuu -
    -Meeeeeeohwwww-

    Ho capito! Avete fame! Però adesso smettetela!SMETTETELA HO DETTO!
    I gatti smisero di miagolare e iniziarono a fissare Haido.
    Ma voi non dovreste nutrirvi di topi o uccelli?
    I gatti lo fissarono perplessi.
    Che cretino! Non credo che ci siano troppi topi da queste parti
    Avanti, seguitemi!
    Haido si diresse verso la dispensa seguito dai cinque gatti che avevano attentato al suo sonno, durante il tragitto se ne aggiunsero altri, tanto che all'arrivo alla dispensa al suo seguito erano presenti quindici gatti.
    Si sono moltiplicati!
    Prima di aprire la porta della dispensa decise di fare l'appello, dovette aiutarsi con la pergamena.
    Vediamo di capire chi siete! Goahn, George, Giuditta, Maciste, Fluffi, Gollum, Silvestro, Majin-bu, Einstein, Trump, Kitti, Bulma, Clefairy, Frodo e tu sei...Ludmilla!
    I gatti risposero alla chiamata con dei miagolii di approvazione, tuttavia la loro dignità venne persa all'improvviso nel momento in cui Haido aprí la porta della dispensa, infatti essi entrati nella stanza iniziarono a miagolare come dei forsennati morti di fame.
    Smettetela! Mi state facendo venire mal di testa!
    Il ragazzo aprí il ripiano della carne ed estrasse degli uccellini, carne di vitello, prosciutto, carne di cervo, cercò di sporzionarle come potette e li lanciò a i gatti, che si ammassarono indemoniati spartendosi tutto quel ben di Dio.
    Esagerati, sembra che non mangino da un secolo.
    Haido rimase ad osservare quella penosa scena, quando venne interrotto da un grido, era la voce del Maestro.
    - Ma che cazzo stai facendo? Non ti sarai fatto abbindolare da...Oh no!-
    Il Maestro irruppe nella dispensa e vide i gatti mangiando a quattro ganasce.
    Cosa succede Maestro? I Gatti mi hanno svegliato
    e sembravano affamati, per cui gli ho dato da mangiare.

    - Affamati un corno! Ti sembrano denutriti? Non lo vedi che sono grassi come dei maiali? Visto Micetta? Il nostro nuovo amico si é fatto fregare! -
    - Beeeeehiaoooow -

    Non pensavo potesse essere un problema.
    - Certo che é un problema! Questi maledetti se la tentano sempre! E adesso le scorte di cibo si sono ridotte, gli altri gatti potrebbero prendersela!-
    Si girò poi infuriato verso Haido.
    - Adesso devi rimediare! -
    E come?
    - Vai al villaggio e compra carne, pesce, crocchett..-
    Meeeeeeeow!
    Fsssssssssh
    Miiiaooooooow!!!

    Al solo sentire la parola crocchette i gatti presenti iniziarono a protestare sonoramente, ma il Maestro non ci fece caso e proseguì.
    - Crocchette e scatolette per gatti. Tieni!
    Lanciò un sacchetto ad Haido.
    - Questa volta pago io, ma al tuo prossimo sgarro toccherá a te pagare! Micetta, vai con lui almeno vi terrete compagnia -
    -Beeeeehiaooooow -

    La capretta si avvicinò ad Haido, il quale era sempre piú perplesso, inoltre gli sembró di percepire odore di vino provenire dal Maestro, ma fece finta di niente.
    Va bene, cercherò di tornare il prima possibile! Andiamo Micetta!
    Che cazzo mi tocca sentire!
    Il ragazzo si allontanò, scortato dalla capretta, dirigendosi verso il bordo della roccia su cui ergeva il Tempio, afferó una delle corde presenti e si avvicinò a Micetta.
    Ecco, fatti legare così ti potró far sc.
    - Beeeeeehiaoooow!
    La capretta non sembró contenta di quella proposta e, tra lo stupore di Haido, si lanciò giù per il dirupo, sparendo alla vista di Haido.
    Merda! Se quella stupida capra muore il Vecchio mi ammazza!
    Dunque afferrò la corda e si lanciò anche lui nel dirupo, cercando di scendere più velocemente possibile; superate le nuvole riprovò la gradevole sensazione di respirare nuovamente aria normale.
    A qualche decina di metri dal suolo guardò giù, con la paura di vedere il cadavere della capra, tuttavia contro ogni aspettativa la trovò viva e vegeta, intenta a belare con quel suo fastidioso verso.
    Mi hai fatto prendere un bello spavento! É evidente che tu non sia una comune capr...eh gatta!
    La capra guardò storto al ragazzo e si diresse verso il sentiero a passo sostenuto, Haido la seguí.
    L'animale aumentò progressivamente l'andatura fino a quando Haido dovette mettersi a correre quasi al massimo delle sue capacità per poterle stare dietro, rischiando peraltro in diverse occasioni di inciampare.
    É velocissima! Deve essere parte dell'addestramento.
    Giunti finalmente al sentiero principale la capretta aumentò ulteriormente il passo, tanto che Haido dovette dar fondo a tutte le sue capacitá per starle dietro, correrono come dei forsennati percorrendo i tornanti in discesa per un'oretta circa, quando finalmente arrivarono al villaggio, che si trova immediatamente ai piedi della montagna; lì la capretta rallentò e Haido ne approfittò per riprendere fiato.
    Arrivati nella via principale del villaggio la capretta puntò dritta verso un negozio di animali, Haido si fermò per controllare quanti soldi gli avesse dato il Vecchio, contó 15000 Jeny.
    Certo che il Vecchio ci tiene veramente a questi gatti!
    Haido e Micetta entrarono nel negozio di animali, il proprietario non sembrò turbato dalla presenza della capra, comprarono tre confezioni da 10 kg di crocchette per gatti e un centinaio di scatolette di cibo umido premium; quando uscirono si diressero alla macelleria lì accanto e Haido spendette il rimanente in carne, chiedendo al macellaio la cortesia di spezzettare il cibo.
    Quanto vorrei mangiarne un pochino anche io! Se penso che tutto questo ben di Dio è destinato ai gatti mi viene da piangere
    Il macellaio ripose la carne in delle borse frigo e gliele consegnò, Haido caricó qualcosa su Micetta e tenne il resto per se, facendolo sembrare un mulo per la mole di acquisti fatti.
    Bene Micetta, possiamo andare!
    - Beeeeeehiaoooow-
    Come accadde all'andata anche per il viaggio di ritorno la capra iniziò a correre, mettendo Haido in seria difficoltà, in particolare ora che era carico di cibo.
    Per fortuna mi sono allenato duramente nella corsa con carico!
    Ripercorsero a ritroso la strada fatta all'andata, Haido ebbe momenti di difficoltá nelle salite, cosa che non sembró avvenire nella capretta, che proseguí senza alcun tipo di problema. Arrivati nell'apice del sentiero i due abbandonarono la strada e iniziarono a salire su per la montagna.
    È incredibile quanto Micetta sia rapida e precisa nei salti nonostante il peso che sta portando!
    Giunti in prossimità della parete verticale Haido notó con piacere che la corda da lui utilizzata non fosse ancora stata raccolta, si maledí per non aver fatto scendere anche quella per la capra per cui dovette sobbarcarsi anche il suo peso, questa parte della salita provò seriamente il ragazzo, in particolare quando l'aria iniziò a diventare più rarefatta.
    Nonostante i miei progressi ancora provo delle difficoltà!
    Dopo una dura salita il bizzarro duo arrivó finalmente sull'apice della roccia, ad attenderli vi era il Maestro, circondato da almeno una trentina di gatti.
    - Sei lento ragazzo! Coraggio, porta la carne nella dispensa e mettila nel congelatore! Metti in ordine anche le scatolette e le scatole di crocchette, lasciane una fuori. Vedo che ti sei dimenticato di comprare il pesce!-
    Merda
    I gatti lí presenti lo guardarono in modo schifato.
    Il Maestro prese una confezione di crocchette, mentre Haido e Micetta si diressero verso la dispensa.
    - Eh no cari micetti, adesso vi mangiate le crocchette! Non potete mangiare soltanto carne! Peggio per chi si é strafogato di carne imbrogliando quell'ingenuo del novizio! Eh no Gohan non fare quella faccia, so benissimo che c'eri pure tu! -
    Cosa mi tocca sentire.
    Dopo aver disposto le cose nella dispensa Haido si separó dalla capretta e si diresse in quel buco che dovrebbe rappresentare la sua stanza. Mangió un pezzo di pane e si mise subito a studiare la Pergamena dei Gatti.
    Non capisco come imparare a memoria il nome di tutti i gatti possa far parte dell'addestramento.
    Nonostante questo dubbio Haido proseguì lo studio ininterrottamente fino a notte fonda.
     
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    Allenamento: inizia l'addestramento
    Allenamento settimanale 3 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: Tempio

    -Ashen-

    narrato
    pensato
    parlato
    - parlato da altri -


    Nei giorni seguenti Haido si dedicò esclusivamente allo studio della Pergamena e al riconoscimento dei gatti, queste attività lo tennero impegnato per tre lunghi giorni, al termine dei quali Haido fu certo di aver imparato a riconoscere tutti i gatti.
    Adesso dovrei esserci! Domani mi presenterò dal Maestro per iniziare l'addestramento.
    Anche quella notte Haido venne risvegliato dai gatti che speravano di fregarlo e di riuscire a ricevere del cibo extra, ma Haido aveva imparato la lezione.
    Mi dispiace Grattastinchi, non mi fregate più! Fila via!
    L'indomani Haido si presentò di buon mattino dal Maestro, lo trovó a tavola facendo colazione con delle fette biscottate e una bevanda in una fiaschetta.
    - Oh ragazzo, prego unisciti a me -
    Il giovane fece colazione, non ci volle molto per indovinare il contenuto della fiaschetta, acqua vite; Haido fece colazione come se nulla fosse.
    Faró bene a fidarmi di un Maestro che beve acqua vite a colazione?
    Terminato di mangiare Haido decise di rompere gli indugi.
    Maestro, ho imparato tutti i nomi presenti nella pergamena, sono pronto per l'addestramento!
    - Ah si? Molto bene, allora fatti trovare tra dieci minuti nella piazza centrale del Tempio! -
    Detto questo il Maestro si alzò e se ne andò, Haido allora non perse tempo e si diresse nella piazza, ansioso di iniziare finalmente il vero addestramento.
    Arrivato nella piazza trovó diverse decine di gatti ad attenderlo e, poco più tardi, giunse il Maestro con Micetta e tutto il resto dei gatti al seguito.
    Non so perché ma ho una brutta sensazione.
    - Eccoci, ho portato tutti i gatti del Tempio! Siamo pronti per iniziare il tuo addestramento. -
    I felini si misero intorno ad Haido, il quale si sentiva sempre meno a suo agio.
    - Il primo allenamento altro non è che un test per dimostrare che tu abbia davvero imparato i nomi dei gatti -
    Il ragazzo pensò di aver capito male, non poteva essere vero.
    Inizio a pensare seriamente che questa sia solo una presa per il culo!
    - Ascoltami attentamente! Guarda bene i gatti che hai intorno, io pronuncerò il nome di un gatto e questo dopo un secondo ti si lancerà addosso! Capirai bene che conoscere il gatto e sapere da dove arriverà rappresenta un grosso vantaggio.-
    E questo sarebbe un allenamento?
    Va bene. Sono pronto
    - Bene, iniziamo allora. Jamal! -
    Allora, Jamal se non ricordo male l'ho visto lì dietro vicino a F .
    Il pensiero di Haido venne interrotto quando un gatto si lanciò all'improvviso sopra di lui, con una velocità tale che a malapena riuscì a vederlo, il gatto urtando sul braccio di Haido gli procuró un graffio.
    Ma che razza di addestramento è qu...
    - Felix -
    Haido non fece in tempo a finire di lamentarsi che ecco che sentì delle unghie conficcarsi nella schiena, era Felix.
    Aia!
    Il Maestro sembrava divertito.
    - Oh giovanotto, fossi in te mi lamenterei di meno e farei più attenzione ai gatti. Bulma! -
    Questa volta Haido cercò di non farsi cogliere impreparato, aveva appena visto Bulma, era proprio dinnanzi a lui, eppure la gatta scattò con una velocitá tale che pur avendola vista, Haido non riuscì ad evitarla o a proteggersi, ancora una volta la pelle di Haido venne lacerata, questa volta nel petto, da delle unghie feline.
    Cazzo che male!
    - Kitti! -
    Haido cercò di farsi trovare pronto, assunse una posizione di difesa e tentò di inquadrare il gatto che fortunatamente si trovava di fronte a lui, nel momento stesso in cui egli gli si lanciò addosso il ragazzo fece partire un montante diretto verso il punto in cui presumibilmente sarebbe avvenuto l'impatto; la velocità del gatto era nettamente superiore e Haido venne colpito prima della sua reazione, che tuttavia non fu vana in quanto il pugno di Haido colpì il gatto poco dopo l'impatto e lo scaraventò lontano, purtroppo la bestiaccia aveva già sfoderato le unghie per cui anche questa volta Haido ricevette un bel graffio.
    - Meeeeeeeeoooooh -
    Il gatto emise un urlo, che si fece via via piú lontano.
    - Bravo! Hai capito che devi giocare d'anticipo, ma sei ancora troppo lento! Lupin!
    Questa volta Haido non ebbe la prontezza di capire da dove sarebbe partito il prossimo attacco per cui decise di provare ad evitarlo gettandosi sul lato destro.
    In qualche modo fu fortunato perché Lupin arrivò da dietro e quindi per qualche centimetro riuscì ad evitarlo.
    - Buona mossa sul momento, ma pessima mossa per il futuro! Gollum! -
    Essendosi lanciato sul lato Haido non ebbe il tempo di cambiare posizione, in un attimo vide il gatto scheletrico fiondarsi sopra di lui, colpendolo con la testa in pieno addome.
    Cazzo mi ha fregato!
    - Io fossi in te mi sbrigherei a riprendere posizione! Vegeta!
    Non appena Haido cercò di rimettersi in piedi ecco che le unghie del felino penetrarono sulle sue gambe.
    - Bertuccia! -
    Un altro gatto partì come un razzo, questa volta dal suo lato destro, Haido lo percepì ed ebbe la prontezza di riflessi di ruotare il proprio busto, il gatto gli passò accanto al petto; il ragazzo non perse tempo e ancora prima che il Maestro pronunciasse un altro nome si mise in posizione di attesa.
    - Garfield! -
    Anche questa volta Haido capì da dove sarebbe partito l'attacco e sferrò un gancio nel punto in cui, secondo Haido, l'animale sarebbe arrivato; questa volta azzeccò i tempi ed ecco che in un attimo un gattone dorato volò lontano; purtroppo non si rese conto che, a sua insaputa, un altro gatto si era fiondato contro di lui, colpendolo a tradimento nel fianco destro.
    Non é corretto! Mi ha attaccato all'improvviso!
    - Se avessi studiato bene la Pergamena sapresti che ci sono due gatti che rispondono all'ultimo nome! -
    Non é vero, uno si chiama Garfield, l'altro Garfild! Oh dannazione, la pronuncia è identica, che stupido!
    Questo teatrino andó avanti per alcune ore, al termine delle quali Haido stava sanguinando da vari punti ed era abbastanza scosso, non si immaginava un allenamento del genere.
    Il Maestro lo fissò attentamente e si mise a ridere.
    - Ti vedo in difficoltà, vorresti fermarti?-
    - Beeeeeeehiaooooow -

    Haido fece cenno di si con il capo.
    - Come Micetta? dici che dovremmo concedergli davvero una pausa? -
    - Beeeeeeeehiaaaaow -

    "DOOOOOOOOOOM"
    Il suono di un gong si udì chiaramente, come a porre fine all'addestramento.
    Va bene Haido, per oggi abbiamo finito, ti concedo il resto della giornata libera, disinfettati le ferite e riposati, questa notte rifletti bene su quelle che sono le tue carenze perché domani ci andremo giù pesante!
    - Beeeeeehiaooooooow -

    Anche i gatti sembrarono guardare Haido in modo minaccioso.
    Nonostante tutti i miei allenamenti ancora vengo umiliato da dei gatti!
    A domani!
    Il ragazzo andó nella medicheria del Tempio e si disinfettó tutti i graffi che di era procurato oggi, fasció bene le ferite e si recó in camera.
    Dicono che la notte porti consiglio, vediamo se è vero!
     
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    Allenamento: Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco!
    Allenamento settimanale 1 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: Tempio sulle Nuvole


    -Ashen-

    narrato
    pensato
    parlato
    - parlato da altri -


    Haido trascorse la notte a riflettere sull'allenamento odierno.
    L'addestramento di oggi è stato molto pesante, in realtà si tratta di un allenamento mentale piuttosto che fisico.
    I suoi pensieri si rivolsero a quelle che furono le dinamiche dell'allenamento del giorno e a come poter migliorare se stesso e ripresentarsi l'indomani mattina per tentare di dare un esito diverso all'addestramento.
    Devo cercare di concentrarmi sull'ambiente che mi circonda!
    Haido poteva sfruttare in modo decisivo il senso della vista e dell'udito, grazie ai quali avrebbe potuto capire da dove partissero gli attacchi e, dopo dei rapidi calcoli mentali, intuire dove sarebbero arrivati i colpi; purtroppo anche fare troppo affidamento sui sensi puó essere sbagliato, in quanto esistono mille modi per ingannarli.
    Con l'utilizzo dell'En non avrei avuto problemi!
    Nonostante i suoi avversari fossero dei gatti Haido convenne che la loro forza e rapidità fosse fuori dal comune.
    Non sono dei semplici gatti! Devono essere stati addestrati a lungo!
    Dopo questi ragionamenti e riflessioni il giovane si addormentó, consapevole che il giorno successivo sarebbe stato particolarmente intenso.
    Al risveglio fece colazione e decise di prepararsi al meglio alla sfida;
    consapevole della forza di quei felini il ragazzo pensò bene di proteggersi dai danni che questi avrebbero potuto infliggere, a tal proposito Haido si recò nell'armeria del Tempio e lí recuperó del nastro si fasció avambracci, braccia, gambe e cosce con diversi strati di nastro, fece altrettanto su petto, addome e dorso, indossò inoltre spalliere, ginocchiere, gomitiere , collare e casco integrale.
    Adesso dovrei essere sufficientemente protetto!
    Si presentó dunque nella piazza centrale del tempio, pronto per iniziare l'addestramento, al suo arrivo trovó tutti i gatti che lo stavano aspettando e dopo alcuni minuti arrivarono anche il Maestro e la sua fedele capretta.
    - Hai deciso di trasformarti in un Power-Ranger? -
    Ci fu un secondo di pausa dopo le parole del Vecchio, al quale fecero seguito degli schiamazzi generali provenienti dai gatti, Haido non aveva dubbi, erano risate.
    Che imbarazzo!
    Anche il Maestro e Micetta iniziarono a ridere insieme ai gatti, Haido si sentiva sempre più a disagio.
    Umiliato da dei gatti! Che vergogna!
    Le risate non accennavano a ridursi, fino a quando il ragazzo non riuscì più a trattenersi.
    BASTAAAA! SMETTETELA!
    Caló il silenzio, che purtroppo durò solo pochi istanti in quanto subito dopo gli sghignazzi ripresero, facendo imbestialire Haido.
    Ve la farò pagare! Brutti gattacci, non pensate di pas..
    - Violetta! -
    Il Maestro pronunciò il nome quando Haido non se lo aspettava e dunque venne colpito all'improvviso alla schiena da un gatto che fiondó su di lui come un proiettile, facendolo cadere in terra.
    Dannazione!
    - Caro Haido, non hai ancora imparato a rimanere sempre allerta! In uno scontro l'attacco può avvenire in qualunque momento!-
    - Jasmine! -

    Haido percepí chiaramente la gatta mentre si lanciò verso di lui, proveniva dal suo fianco sinistro, istintivamente sollevó il braccio ponendolo a difesa del corpo, la gatta sfoderò i suoi artigli che andarono a penetrare sul nastro posto intorno all'avambraccio non procurandogli dunque dei danni.
    - Frodo -
    Un altro gatto si lanciò su Haido, che aveva ancora la gatta appesa sul braccio; con un rapido movimento il ragazzo si giró facendo urtare il secondo gatto contro Jasmine.
    - Miiiiiaaaaaoow! -
    Jasmine urló ed infuriata inseguí Frodo, che fuggí spaventato.
    - Beeeeehiaaaaow-
    Micetta sembró divertita da quanto avvenuto, pure il Maestro sorrise compiaciuto.
    - Bravo Bravo! Fuffi!
    Un altro gatto si lanciò verso Haido, il quale ebbe modo di evitarlo semplicemente ruotando il busto.
    - Pulcinella -
    Ancora una volta un gatto si fiondó contro il ragazzo, che riuscì a colpirlo con il braccio destro proprio quando stava per avvenire l'impatto.
    - Meeeeohw!
    Il gatto voló via.
    - Vedo che stai diventando più veloce, bravo. Come te la caverai ora? Sanji! Sasuke!
    Merda
    I due gatti si lanciarono insieme, provenienti da due lati opposti, Haido si abbassò, con l'intento di evitare l'impatto e far scontrare i due gatti, cosa che effettivamente avvenne, anche se la velocità di Haido non fu sufficiente ad evitare che uno dei due gatti lo colpisse con la zampa sul casco, con tanto di graffio sulla superficie.
    Se non avessi avuto il casco mi avrebbe graffiato la testa!
    I due gatti che si erano appena scontrati iniziarono a litigare e si azzuffarono nel bel mezzo dell'addestramento di Haido.
    - Snorlax! Hermione!-
    Altri due gatti si lanciarono verso Haido, che tentó di proteggersi da entrambi con le braccia, riuscendo soltanto con uno, mentre Hermione fu più rapida del ragazzo e lo colpì con una unghiata nella coscia, riuscendo perfino a superare il nastro e toccare la pelle.
    Cavolo c'é mancato poc..
    - Sanji! -
    Contro ogni preavviso il gatto che si stava ancora azzuffando violentemente con il compagno si fiondó su Haido, il quale non si aspettava questa mossa e venne violentemente colpito alla gamba, che il gatto provvedette anche a mordere.
    Aia!
    - Gary! Lancillotto! Fuffi!
    Tre gatti si fiondarono su Haido, quando egli aveva ancora Sanji attaccato alla gamba, i riflessi furono pronti, ma sufficienti ad evitare soltanto due dei tre gatti, tuttavia forse più per fortuna che per bravura, Lancillotto urtó il muso si Sanji prima di colpire Haido, permettendogli dunque di liberarsi dal morso.
    - Sai, forse non sei così scarso, ma devi ancora migliorare. Carletto! Kenny! Lisa!
    L'allenamento andò avanti per ore ininterrottamente, piano piano il Vecchio iniziò a far attaccare sempre piú gatti alla volta, inizialmente Haido si trovò in difficoltà, ma rapidamente si adattó e nel giro di poco tempo riuscì ad essere in grado di evitare quasi tutti gli attacchi felini, anche quando essi iniziarono ad essere nell'ordine di sei insieme.
    - Direi che per oggi puó bastare! -
    "DOOOOOOOOOOOM"
    Il suono di un gong permeó l'aria, non era chiaro da dove provenisse, sembrava ovunque.
    Haido era completamente sudato e con il fiatone, nell'allenamento odierno aveva completamente distrutto l'imbottitura che si era costruito ma fortunatamente si era procurato solo qualche graffio superficiale.
    - Beeeeeehiaoow -
    - Come dici? Secondo te è stato bravo?-
    -Beeeeeehiaaaaow -
    - Mah, sicuramente è migliorato, ma non è ancora pronto per questo! Se ne riparlerá nelle prossime settimane!

    Per cosa non sarei ancora pronto Maestro?
    - Non essere impaziente, ogni cosa al suo tempo! Vai a lavarti e ti aspettiamo a tavola tra un ora, lavati bene che puzzi come una capra! -
    - Beeeeeehiaoooow -
    - Perché ti offendi? Tu non sei una capra, ma una dolce Micetta -
    - Beeeeeiaaaaaowwwww-

    Il Maestro inzió a coccolare la capra che ancora una volta emise un orrido verso che dovrebbe rappresentare le fusa feline.
    - Crshhhhhhhh crshhhhhh prsssssh -
    Con questo orrendo sottofondo sonoro Haido si fece strada tra i gatti e tornó nella sua stanza.
     
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    Allenamento: Agrumi e graffi
    Allenamento settimanale 2 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: Tempio sulle Nuvole

    -Ashen-

    narrato
    pensato
    parlato
    - parlato da altri -

    Come ogni mattina Haido si alzò dal pavimento su cui dormiva, si cambiò, fece colazione e si presentó nella Piazza Centrale per iniziare l'allenamento.
    Al suo arrivo erano già tutti presenti e iniziarono immediatamente.
    - Felix! Teodoro! Carlomanno! Kaiba! Freezer! Anastasia! Dracula!
    Ben sette gatti si lanciarono su di lui il quale, con maestria, riuscì ad evitarli tutti.
    - Merlo!
    Un altro gatto lo attaccò, quando si era appena lanciato ecco che il Maestro pronunciò altri nomi.
    Yoshi! Bulma!
    Altri due gatti attaccarono Haido, in modo asincrono rispetto al primo, quando evitó Merlo e stava per fare lo stesso con gli altri due ecco che vennero pronunciati altri tre nomi.
    - Cell! Magikarp! Sauron!
    Il Maestro con questo cambio di stratrgia aveva messo in seria difficoltá Haido, il quale adesso provava serie difficoltá ad evitare tutti gli attacchi e si procuró nuovamente qualche graffio.
    Inizio ad essere in difficoltá!
    L'allenamento andò avanti per ore, nelle quali il Maestro cambiò in continuazione l'ordine e le tempistiche degli attacchi, Haido adesso si stava ritrovando a dover evitare o colpire anche sei o sette gatti insieme ed in continuazione, da tutte le angolazioni e con varie velocitá.
    Nonostante questo cambio di strategia Haido si abituò presto a questo, fino a quando accadde qualcosa che ruppe questo equilibrio, stava evitando cinque gatti, colpendone due, altri sette erano in volto e ulteriori tre erano appena stati nominati, quando Haido sentí delle unghie che non ci sarebbero dovute essere conficcarsi nella schiena, questo disorientó Haido che non riuscì ad evitare tutti gli attacchi e quindi si prese qualche graffio.
    Il ragazzo guardò il gatto che aveva procurato il graffio, era Vincent, che non era stato nominato!
    Vincent non è stato chiamato! Perché mi Ha attaccato?
    - Silver, Pan, Tenma, Atlante! In un combattimento non credo che il tuo avversario ti informerá sempre degli attacchi! Marlin, Kitti, Garfield! Per cui non ci vedo niente di scorretto -
    Haido evitó i gatti che erano stati chiamati, compreso il duo Garfield-Garfild e proseguì con tutti gli altri che seguirono, fino a quando accadde di nuovo, Sancho, un gatto grasso che non era stato chiamato, attaccò Haido colpendolo.
    Il Maestro sta nuovamente cambiando strategia!
    Piano piano il numero di gatti che attaccarono Haido senza essere chiamati aumentò ulteriormente, cosa che mise in seria difficoltà Haido, il quale si ritrovò presto a non avere idea di quanti attacchi avrebbe ricevuto e da quale parte essi sarebbero arrivati, questo si tradusse in diversi graffi, dei quali qualcuno anche profondo.
    Devo concentrarmi! Per ora la maggior parte degli attacchi sono annunciati, per cui devo preoccuparmi solo di quelli spontanei!
    Haido continuò a ricevere gli attacchi felini, per lo piú cercò di evitarli e, qualora questo non fosse possibile, li incassava minimizzando i danni; i minuti passarono e divennero ore, nelle quali il ragazzo notó che la rapidità degli attacchi stava progressivamente aumentando ma lui, come avvenuto precedentemente, si adattò rapidamente alla situazione, riuscendo addirittura ad evitare la maggioranza degli attacchi spontanei.
    - Vegeta! Asia! Bulbasaur! Giuda! Kitti, Fusetto! Merlo! -
    Haido schivó tutti gli attacchi e, quando stava aspettando quello di Merlo ecco che questo non avvenne, rompendo l'equilibrio che si era creato ed esponendo Haido ai successivi attacchi annunciati, ai quali si aggiunsero ben due attacchi spontanei, ne risultarono diversi graffi.
    Anche nel successivo attacco avvenne, uno dei gatti chiamati dal Maestro non attaccó, allo stesso tempo stavano ancora aumentando gli attacchi non annunciati.
    Merda!
    Gli attacchi proseguirono, ormai Haido perse qualunque vantaggio dovuto alla conoscenza del gatto che avrebbe attaccato.
    Dannazione! Ormai i nomi pronunciati dal Maestro non fanno altro che distrarmi!
    Si arrivó ad un punto in cui dei gatti chiamati non attaccò nessuno, mentre gli attacchi spontanei aumentavano ancora e divenivano sempre più rapidi; nonostante i notevoli miglioramenti Haido inizió ad essere stanco e la sua velocità ne risentí parecchio, esitando in numerosi graffi e morsi.
    Sto per crollare, mi sa che sia giunto il tempo di interrompere
    Il ragazzo stava per sollevare le braccia per chiedere l'interruzione, quando il Maestro parlò.
    - Oggi non ti concederò interruzioni anticipate, l'allenamento proseguirá fino alle 19:00 -
    Che diamine, deve avermi letto nel pensiero! Non devo mostrarmi deluso.
    Va bene, quanto...manca? AIA!
    Fuffi aveva appena conficcato le unghie nel polpaccio di Haido.
    - Sei fortunato, mancano solo due ore e mezza!
    Dannazione! Non arriverò mai integro a quell'ora! Non adesso che il ritmo è così intenso.
    Haido cercó di apparire composto e, dopo aver evitato altri quattro gatti, rispose al maestro.
    Va ben...bene!
    L'addestramento proseguí, ormai il Maestro non si prendeva neppure più la guida di assistere, si sedette in terra e aprì una bottiglia di vino ed inizió a bere, limitandosi a nominare qualche gatto di tanto in tanto.
    Quel vecchio ubriacone!
    I muscoli di Haido erano rigidi e doloranti ed il suo corpo pieno di sangue e sudore, ma la sfida proseguí, secondo dopo secondo il ragazzo affrontò tutti i felini che lo attaccavano, riuscendo ad evitarne la maggior parte ma subendo molti danni da quelli che riuscivano a colpirlo; come se non bastasse il Maestro riusciva a confonderlo chiamando ogni tanto dei gatti che talvolta avrebbero provveduto ad attaccare, altre volte no.
    Il respiro inizia a diventare pesante, sto per cedere
    Nel corso degli ultimi momenti di allenamento Haido cadde in terra diverse volte, stremato, tuttavia riuscì a rialzarsi subito, dimostrando una invidiabile forza di volontá anche in quelle occasioni.
    Il suono di un gong proveniente da chissá dove risuonó nel Tempio.
    - Sono le 19. Puoi tornare nella tua stanza a lavarti, ci vediamo tra un ora per la cena -
    Non so se sarò in grado di cenare oggi!
    Haido era riverso a terra, immobile, ad allenamento terminato sentiva tutti i dolori che prima l'adrenalina aveva in qualche modo mascherato, per di più aveva il corpo coperto di graffi e morsi di gatto, alcuni anche profondi.
    - Non mi sembri al massimo della forma! Per così poco poi? E dimmi, cosa accadrá quando l'addestramento entrerá nel vivo? -
    - Beeeeehiaaaaow -
    - Come dici Micetta? Ti fa pena? -
    - Beeeeehiaaaaow -
    - Beh se ti dispiace vederlo in quello stato allora sei libera di aiutarlo -
    - Beeeeeeehiaaaaaaowh! -

    Micetta si avvicinó verso Haido, il quale aveva a malapena la forza di tenere gli occhi aperti e, inaspettatamente inizió a leccare il corpo di Haido, il quale fu schifato.
    Che schifo smettila! Mi si infetteranno le ferite!

    La capretta non si fermó e continuó, Haido era sul punto di vomitare per lo schifo, si aspettava di percepire odore di salivs ma, a dispetto delle aspettative, percepí un insolita fragranza di agrumi provenire dalle ferite.
    Che buon odore, se non lo avessi visto non crederei mai che provenga dalla bocca di una stupida capra.
    Dopo qualche minuto Micetta si allontanò, facendo una specie di inchino, Haido non percepiva più dolore proveniente dalle ferite, si mise le mani di fronte agli occhi e si stupì di quanto vedette.
    Le ferite si sono rimarginate! Incredibile!
    Si mise in piedi e si diresse subito in doccia, anche con le ferite rimarginate percepiva ancora i dolori muscolari e la fatica accumulata nel corso dell'addestramento.
    Dopo la doccia si cambió ed andò a cena, provó a chiedere lumi al Maestro circa la miracolosa saliva di Micetta, ma egli si rifiutó di rispondere affermando che era ancora troppo presto per avere tutte le informazioni.
     
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    Allenamento: Interruttore spento
    Allenamento settimanale 3 di 3
    Tempo: non specificato
    Luogo: Tempio tra le Nuvole

    -Ashen-

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    Erano le 4 del mattino e al Tempio non si sentiva una mosca volare, anche i gatti dormivano, loro che erano soliti girovagare la notte, tutti tranne uno, Majin-bu.
    Il gatto paffutello si stava dirigendo con passo silenzioso e furtivo verso la stanza del novizio, poteva sentire il suo respiro pesante, la porta è semi aperta! Eccolo che dorme.
    Si avvicinò al ragazzo che dormiva beatamente nel pavimento, lo guardò un istante per poi graffiarlo in piena fronte.
    Ma che cazzo é successo?!?
    Il giovane si sveglió di botto, urlando come un forsennato e mettendosi la mano sulla fronte insanguinata, una reazione sprositata agli occhi del gatto, che intuì cosa stesse per accadere e levò i tacchi.
    Brutto gattaccio, non osare scappare! Io ti spezzo il collo!
    Haido ancora mezzo addormentato cercò di afferrare il gatto, che si era già allontanato, uscí dalla stanza e lo cercò nell'oscurità della notte senza però trovarlo.
    Majin-bu so che sei stato tu! Spera di non incrociare più la strada con me!
    Haido, con ancora la mano sulla fronte si recó nuovamente a letto, colmo di rabbia.
    É possibile che in questo posto non si possa nemmeno dormire?
    Rientró in camera e chiuse la porta per poi ri addomentarsi.
    Non passarono neppure trenta minuti quando ecco che un gatto nero si piazzò davanti alla finestra della stanza che era aperta con apertura anta a ribalta; il felino osservó lo spazio, era sicuramente minimo ma un gatto snello come lui ci sarebbe passato senza difficoltà.
    Nerino si intrufoló nella stanza passando dall'apertura sulla finestra, fu attento a non generare il minimo rumore ed eccolo di fronte al novellino che dormiva tranquillamente, Nerino osservó l'unghiata sulla fronte del ragazzo per poi sfoderare gli artigli e graffiare la guancia sinistra di Haido, che anche stavolta si sveglió furibondo.
    Nerino per poco non venne colpito dai colpi che il ragazzo stava lanciando all'aria, riuscì comunque a sgattaiolare fuori dalla stanza passando dalla stessa fessura da dove era entrato, lasciandosi alle spalle soltanto urla e minacce di morte.
    Bastsrdo! Se ti becco ti uccido!
    Questa volta Haido si assicurò di aver chiuso tutte le entrate alla stanza, guardò l'orologio, erano le 5 e 30 del mattino, ancora presto per alzarsi.
    Per colpa di quei gattacci ho dormito poco! Recupero adesso che non potranno più entrare!
    Haido si mise nuovamente a letto, posó una garza bagnata sulla guancia che gli faceva parecchio male e provò a ri addormentarsi.
    Bibidi si presentò dinnanzi alla stanza del novizio, diversamente da quanto avrebbe immaginato trovó la porta e la finestra chiuse, per cui dovette ingegnarsi per poter fare il suo lavoro, si appese alla maniglia della porta e lentamente si spostò sul lato fino a farla aprire, fecendo attenzione a non far troppo rumore; dopo esserci riuscito entrò nella stanza del ragazzo, il quale dormiva beatamente nonostante i segni delle unghiate in faccia.
    Il piccolo gatto scheletrico guardó attentamente il novizio e, sfoderate le unghie, mosse una zampata contro il suo viso; ma qualcosa andò storto.
    Eh no! Non mi freghi!
    Il ragazzo spalancò gli occhi e si fece trovare pronto, si protesse la faccia e afferró la zampa del gatto, che adesso strillava disperato, Haido uscí dalla stanza e diede un sonoro calcio che lo fece volare via.
    Vorrei proprio capire che cavolo gli sia preso stanotte ai gatti.
    Guardando l'orario si rese conto che fosse già giunta l'ora di far colazione pertanto il ragazzo di recò in bagno e si fece una doccia, dopo la quale si vestí ed andó nella sala da colazione dove era già presente il Maestro con la sua fedele capretta da compagnia; Haido si sedette accanto a loro e mentre si preparava la colazione rompette gli indugi.
    Questa notte sono stato aggredito per ben tre volte dai gat....
    Non fece in tempo a terminare la frase che si ritrovó un gatto siamese sul fianco che ebbe la brillante idea di morderlo, il tutto avvenne così rapidamente che il giovane non riuscì ad evitarlo.
    Si può sapere che cazzo gli sia preso a questi gatti???
    - Visto Micetta? Forse abbiamo sbagliato ad abituare il giovincello con attacchi annunciati -
    -Beeeeehiaaaaow! -

    Ma adesso mica siamo in addestramento!
    - Beeeeehiaaaaow!!! -
    Micetta diede una testata ad Haido.
    Sei impazzita pure tu?
    Il Maestro emise una sonora risata.
    - Ahaha non prendertela, Micetta ha qualche piccolo problema di intolleranza agli idioti -
    Mi hai appena dato dell'idiota?
    - Beh tu come chiameresti uno che si è recato in un posto per allenarsi e non capisce quando l'allenamento é in corso? -
    Questa è una dannata colazione, non un allen...Augh!
    Haido venne interrotto da un graffio di gatto che giunse da dietro.
    Gattaccio di merda! Chi sei? Popoff? Se ti acchiappo ti spezzo la schiena!
    Il gatto si allontanó di corsa sgnignazzando, Haido fece per inseguirlo ma poi rinunció; si rivolse dunque al Maestro.
    Quindi ogni secondo qui è da considerarsi allenamento?
    - Esattamente, non penso che tu abbia fatto tutta questa strada per girarti i pollici, o sbaglio? -
    Hai ragione, anche se non mi sembra di essermi gir....Ah ti ho cassato!
    L'ennesimo gatto aveva appena cercato di graffiare Haido di soppianto, ma il ragazzo nonostante le apparenze si trovava in uno stato di allerta per cui si aspettava l'attacco e di protesse afferrando il gatto al volo, successivamente lo prese per la collottola e lo lanció dalla finestra.
    Dicevo che non mi sono affatto girato i pollici in questi giorni.
    - Oh caro ragazzo, presto, quando inizierà il vero allenamento rimpiangerai questi momenti e capirai che attualmente ti stai veramente girando i pollici! -
    - Beeeeehiaoooow! -
    - Eh si Micetta, nonostante tutto non ha ancora imparato nulla -

    Che cosa vorresti dir...Aia!
    Un gatto, Felix, era sbucato di soppianto da sotto il tavolo e aveva appena graffiato lo stinco destro di Haido.
    - Dicevo esattamente questo -
    In pratica d'ora in avanti dovró stare sempre sull'attenti!
    Ho capito! Adesso possiamo riprendere l'addestramento da dove abbiamo interrotto ieri?
    - Certo, seguimi!
    Haido seguì il Maestro e la capretta fino alla solita piazza centrale del Tempio.
    - Chiudi gli occhi -
    Haido perplesso fece quando detto, sentì che il Maestro gli toccava le tempie
    - Adesso riaprili! -
    Il ragazzo aprì gli occhi ma nonostante ció non riuscì a vedere nulla, la vista era sparita.
    Che cazzo mi hai fatto? Non vedo nulla, quale è il motivo di tut... oh cazzo!
    Un gatto si era lanciato contro Haido, colpendolo nell'addome.
    Come cazzo faccio a proteggermi dai gatti senza poter vedere?
    - Fai troppo affidamento sui tuoi sensi! La prima parte dell'allenamento consisterá nell'abituarti a sopravvivere senza vista! Ah non preoccuparti, sono in grado di ridonarti la vista quando voglio.
    E quindi dovrei restare qui a prendere unghiate fino alla fine della giornata senza poter vedere?
    - Ti ho forse detto che a fine giornata potrai riavere la vista? -
    Haido ebbe un tuffo al cuore intuendo cosa il Maestro stesse per dire.
    - Terrai gli occhi in quello stato fino a quando non avrai imparato a far a meno della vista! -
    Aia! Stupidi gattacci!
    Il giovane era appena stato colpito e adesso si girava come un'anima in pena.
    - Ti lascio da solo, ti aspetto a cena, cerca di arrivare integro! Buon lavoro -
    Il Maestro lasció Haido da solo, il ragazzo sentí i passi del vecchio che si allontanavano sempre più.
    Devo concentrarmi sull'udito!
    Haido cercò di percepire ogni minimo rumore proveniente dall'esterno, purtroppo il vento che soffiava il giorno rendeva difficile distinguere chiaramente tutti i suoni.
    Sento dei movimenti! Ecco!
    Il ragazzo pensò di aver percepito un movimento alla sua destra e si giró cercando di proteggersi il volto, un gatto posto alle sue spalle, Sauron, vedendo il novizio sbagliare così clamorosamente non poté che approfittarne e segnare la schiena di Haido con una profonda unghiata.
    Aia!
    L'allenamento proseguí per ore e fu, almeno secondo Haido, un totale fallimento: senza la vista aveva serie difficoltá a capire da dove sarebbero giunti gli attacchi, che arrivavano all'improvviso senza il minimo preavviso; il corpo del ragazzo veniva sempre piú martoriato da graffi, morsi e colpi di testa che i felini elargivano in continuazione.
    Dopo diverse ore il giovane a malapena riusciva a stare in piedi però notò che inconsciamente piano piano riuscì a capire da dove sarebbero arrivati gli attacchi, purtroppo le numerose ferite riportate gli impedivano di muoversi liberamente per cui continuò a ricevere danni, seppur in maniera nettamente minore rispetto all'inizio dell'addestramento, riuscì perfino a schivare qualche attacco.
    Dannazione! Non riesco quasi nemmeno a muovermi dal dolore!
    Proseguí con questo dolorosissimo allenamento per quello che per Haido fu una eternitá, quando finalmente sentì il gong che sanciva la fine di qualunque addestramento.
    Finalmente! Non sarei riuscito a resistere ancora!
    Haido sapeva bene che dopo il gong aveva un'ora di tempo per lavarsi e poi presentarsi a tavola, si recò pertanto nella direzione in cui si trovano i bagni, senza la vista non riuscí a trovarli e vagò come un disperato per tutto il Tempio, fino ad arrivare alla sala da tavola, si era perso.
    Beh sono arrivato qui, ormai non mi sposto!
    Dopo alcuni minuti sentì il Maestro e Micetta.
    - Ragazzo ti sei forse dimenticato di lavarti? Puzzi e sei tutto coperto di sangue, non ti fa impressione Micetta? -
    - Beeeeeehiaaaaaow -
    - Su avanti, cura le sue ferite, di questo passo si infetteranno e ci toccherá lanciarlo dal dirupo! -

    La capretta si avvicinò al Ragazzo e, come giá accaduto in passato iniziò a leccarlo emanando un buon profumo di agrumi, in un attimo le ferite di Haido e i dolori che ne conseguivano sparirono.
    Grazie Micetta!
    Haido mangió, si rese conto che anche fare le cose più semplici e naturali come mangiare risultava difficile senza la vista.
    Dopo aver finito di mangiare salutó e si recò verso le sue stanze, che trovò dopo varie ore e diversi tentativi, durante i quali subi diversi agguati felini, dai quali però riuscì in qualche modo a difendersi; nel vagare per il Tempio trovó anche i bagni e si concesse una doccia prima di riprendere la sua ricerca del letto.
    Certo che questi allenamenti sono veramente strani!
     
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    H×H Forum - GDR Remastered

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    Luogo: Tempio tra le Nuvole




    narrato
    pensato
    parlato
    - parlato da altri -


    Haido come ogni notte andó a letto, per la recente perdita della vista non fu nemmeno necessario chiudere gli occhi per addormentarsi; fu un sonno leggero, peraltro il ragazzo si rese conto presto che essendo privo della vista l'udito si era potenziato, forse anche troppo visto che in diverse occasioni si sveglió per dei minimi rumori che poi si rivelarono non essere niente.
    Dannazione! Da ieri ho l'ansia che qualcuno di questi stupidi gatti mi assalti nel sonno!
    Per ben due volte Haido si addormentó per poi risvegliarsi poco dopo convinto di aver sentito dei rumori, per cui la terza volta non diede peso al rumore udito che si rivelò invece essere un gatto desideroso di conficcare le sue unghie sulle gambe del ragazzo.
    Merda! Questa situazione mi sta facendo impazzire!
    Dopo l'accaduto il ragazzo rimase in uno stato di veglia che gli permise di evitare altri tre attacchi felini, ma come rovescio della medaglia al suonare della sveglia non si sentiva riposato affatto.
    Non penso di riuscire a resistere a lungo in questo stato! Ho bisogno di dormire in tranquillità.
    Alzatosi Haido frugò alla cieca nel suo cassetto, cercó di riconoscere al tatto i vestiti ma non riuscendosi alla fine si mise un paio di pantaloni e maglietta casuali poi di diresse verso la sala da colazione, tastando i muri per farsi strada; nel tragitto subí una doppia incursione felina, che però riuscì ad intuire e a respingere.
    State diventando prevedibili gattacci!
    Il suo arrivo in sala colazione fu associato ad una sonora risata da parte del Maestro, di Micetta e dei gatti presenti.
    - Beeeeeeeehiaaaaow! -
    - Ahhahahahahahhaaha cosa é la mamma oggi non ti ha preparato la roba e ti sei dovuto arrangiare? -
    - Meeeeeeeeeeeeeeuuuuuu!!-

    Evidentemente la scelta casuale delgi indumenti aveva prodotto una associazione discutibile, ma non importava, Haido fece colazione in silenzio e al termine si alzò in piedi e si diresse verso la piazza centrale, sentì i passi del maestro e gli zoccoli di Micetta che lo seguirono.
    - L'allenamento di oggi sarà identico a quello di ieri! Per poter passare al livello successivo é necessario che tu riesca a far a meno della vista e affini al massimo il tuo udito, avanti! Pure oggi l'addestramento terminerá alle 19, hai ben 10 ore di tempo. A dopo!-
    Il rumore dei passi del Maestro e degli zoccoli della sua fedele capretta si fecero sempre più lontani.
    Adesso rimanete solo voi gattacci! Fatevi sotto!
    Dopo alcuni secondi da queste frasi i gatti lo ascoltarono ed iniziarono ad attaccarlo, Haido privo della vista ci volle qualche istante per ri-abituarsi a quella tipologia di allenamento, istanti in cui si procuró qualche graffio, ma poi inizió ad ingranare e a difendersi adeguatamente, limitando di molto i danni.
    Non sono ancora ai livelli precedenti alla perdita della vista, però sto iniziando a migliorare anche in quel senso.
    Le ore passavano e gli attacchi felini si fecero sempre più frequenti e vigorosi, il tutto avvenne in modo graduale per cui Haido se ne accorse a malapena, divenne tuttavia evidente quando il ragazzo si rese conto di aver ricevuto attacchi da dieci felini in contemporanea, alcuni istanti dopo averne affrontati altri dieci.
    Il ritmo di allenamento si sta facendo sempre più frenetico!
    DOOOOOOOOOON
    Il gong che segnava la fine della giornata di allenamento suonò, il tempo era passato molto velocemente.
    Sono giá le 19? Incredibile, oggi il tempo è volato!
    Si recó verso i bagni, questa volta riuscì a trovarli e a farsi una doccia e recarsi in orario a cena, dalla mancata risata al suo arrivo dedusse che i vestiti indossari fossero in qualche modo abbinati.
    - Bravo Haido, vedo che stai migliorando anche senza vista.-
    Ho molte scelte?
    - Oh tutti abbiamo sempre delle scelte -
    Finita la cena il ragazzo si recò nelle sue stanze e si mise a letto, prese sonno rapidamente, ma fu un sonno leggero che gli permise di evitare di essere colpito dai cinque agguati notturni a cui venne sottoposto.
    Ormai siete diventati lenti e prevedibili cari amichetti felini!

    Edited by mat04 - 30/1/2023, 21:30
     
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